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Autore: bells swan    20/07/2011    11 recensioni
Dal primo capitolo:
- Gli porgo la mano. “Io sono Bella”.
Sorride. “È bello vedere che almeno una donna su cinque ha un’alta considerazione di se stessa”. Ritorna serio e riabbassa la testa sul libro. “Sì, sei molto carina” si limita a dire.
Alzo gli occhi al cielo. “Bella è il mio nome” specifico.
“Come vuoi” borbotta senza neanche guardarmi.
Mi appoggio alla sedia, osservandomi intorno e cercando altre scuse. Non ne trovo. Passo al sodo. “Ho bisogno del tuo aiuto” mormoro, diventando improvvisamente seria.
Annuisce con gioia, alzando finalmente la testa. “Certo. A circa sei isolati da qui c’è un centro specializzato per malati mentali come te. Se vuoi ti do un passaggio”.
Gli lancio un’occhiataccia. “Non sono pazza”. Scrollo le spalle. “Ho solo bisogno del tuo aiuto”.
Riabbassa la testa. “E di cosa avresti bisogno?” chiede con indifferenza.
“Vuoi essere il mio fidanzato?” domando, gli occhi che brillano. -
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amor non si comanda... o sì?'
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“Allora, allora? Che ti ha detto mio fratello? Che ti ha detto, che ti ha detto, che ti ha detto?”
Non mi lamento dell’entusiasmo di Alice, io sono una sua copia sputata.
Faccio una smorfia. “Mi ha preso per pazza all’inizio” dico.
Alice ride. “Non puoi dargli torto. E poi?”
Sospiro. “Poi…”
 
Mi fissa come se non gli avessi chiesto niente di così strano. “La mia offerta è ancora valida” si limita a dire.
Aggrotto le sopracciglia, confusa. “Quale offerta?”
Raccoglie i libri da posare sugli appositi scaffali in libreria. “Quella per accompagnarti al centro di igiene mentale” borbotta.
Gli lancio un’occhiataccia anche se mi da le spalle, camminando come se niente fosse. Lo seguo. “E dai, non essere così scontroso.”
Si ferma di botto, girandosi e mettendosi una mano sul petto, un’espressione ferita sul volto. “Ma come, io ti offro un passaggio e sarei scontroso?” chiede, per poi voltarsi e ignorarmi ancora.
Non mi do per vinta. “Guarda che è stata tua sorella a propormi di chiedere aiuto a te.”
Ancora una volta si blocca per girarsi e guardarmi. La sua espressione mi fa rabbrividire. “Alice?” chiede quasi in un ringhio.
 
“Oddio, sono morta” sussurra Alice, le mani sulle guance.
Scrollo le spalle, indifferente
“Ti avevo detto di non dirgli che ero stata io a proporti la cosa!” mi rimprovera, mettendosi le mani sui fianchi e fissandomi torva.
“Alice!” la chiamo alzando la voce. Ma ha sentito ciò che le ho detto? “Tuo fratello mi ha preso per pazza! Dovevo pur difendermi dalle sue accuse senza senso.”
Okay, magari non senza senso visto che neanche ci siamo mai parlati e subito gli ho chiesto di fidanzarci, ma comunque ripeto che è stata colpa di Alice.
Sentiamo la porta principale aprirsi e il silenzio subito dopo.
“Chi è?” domando.
Scrolla le spalle con indifferenza. “Allora vediamo. Mio fratello non vuole aiutarti” riprende la questione.
“In realtà… non è che non voglia aiutarmi, tutt’altro. Crede che l’aiuto che può darmi sia accompagnarmi in un centro d’igiene mentale. Come posso fargli capire che sto benissimo?”
“Ah, non lo so” mormora subito. “Ma vedrò di darti una mano.”
 
“Vai Bella, è il tuo momento, corri!”
Con una spinta, Alice mi porta di fronte a un Edward in procinto di salire sul motorino.
“Ehi, ciao!” dico subito.
Il casco in mano, Edward si volta verso di me sgranando gli occhi quando mi riconosce. Velocemente, cerca di infilarsi il casco salendo in moto, pronto a partire.
“No, no, no, aspetta!” lo supplico.
Sbuffa. “Cosa dovrei aspettare?”
“Voglio spiegarti tutto, nei minimi particolari. Dopodiché, potrai darmi quel passaggio che mi hai gentilmente offerto” gli propongo in una specie di patto.
Mi fissa tre secondi per poi scrollare le spalle indifferente e farmi cenno di salire. “Sali.” Toglie il casco. “E mettiti questo.”
Obbedisco, felice di aver conquistato almeno un punto in tutta quella stramba situazione.
“Tieniti forte” mormora, prima di partire.
Mi stringo a lui.
Ah, però, complimenti!
“Hai detto qualcosa?” domanda lui.
Oh cazzo, l’ho detto ad alta voce!
“No, niente.”
Edward guida velocemente fermandosi senza bruschi movimenti quando il semaforo è rosso.
“Dove andiamo?” chiedo senza dover alzare la voce, mentre aspettiamo di poter ripartire.
“In un bar. Così mi spiegherai tutto” si limita a dire.
“Okay” rispondo.
Sono dietro di lui e posso guardarlo per bene senza essere scoperta. Ha dei bei capelli, lunghi e ramati, oserei dire soffici e morbidi al solo vederli.
Ha un bel taglio, sexy, e alla base ha un neo. Piccolo, ma estremamente affascinante.
“Finito con la radiografia?” chiede divertito.
Sono sorpresa, come fa a…? Ah, lo specchietto. Che scema.
Ma non sono certamente una di quelle ragazze che arrossiscono al solo sentirsi dire ‘Ciao’ da un ragazzo carino. Lo trovo piuttosto patetico…
“In realtà ho appena scoperto che tu hai un neo” e con l’indice tocco il punto esatto. È così piccolo che riesco a coprirlo interamente.
Inarca un sopracciglio. “Sei strana, lo sai, vero?”
Sorrido. “Sono pur sempre amica di tua sorella, no?”
Per la prima volta, lo vedo sorridere. Veramente.
Alice aveva ragione… suo fratello è la fine del mondo.
Quando l’avevo visto per la prima volta lo avevo giudicato un ragazzo molto bello. Ma a differenza di molte, io non mi prostro ai piedi di un bel ragazzo solo perché lui è… un bel ragazzo.
Sono molto orgogliosa, e permalosa. Saranno pure difetti, ma mi rendono unica.
Tutto ciò che mi caratterizza, difetti e pregi, mi rendono unica al mondo. Altrimenti sarei la copia sputata di qualcun’altro e io voglio essere solo Bella. Solo questo.
“Questo è vero” afferma.
Il semaforo diventa verde e Edward riparte.
Mi stringo a lui, tenendo le mani sui suoi fianchi. Mi piace. Mi fa sentire… strana, ma in senso positivo.
È una sensazione del tutto nuova, ma pur sempre una sensazione bellissima.
 
 

Spazio autrice


(Okay ragazze, magari la storia avrà una trama piuttosto banale ma più che una storia è un raccontino leggere >.< Bella e Edward considerano l’ altro piuttosto carino, ma nient’ altro. L’ attrazione crescerà pian piano *-*)
Questo capitolo non doveva essere postato subito dopo il primo (minimo, un capitolo a settimana per le mie storie ^_^” Per giunta, questa non ha i capitoli pronti come nelle altre >.<) ma volevo ringraziarvi per l’ affetto che mi avete subito mostrato col prologo. Breve prologo, da aggiungere.
Poche frasi e già 9 preferiti, 6 ricordate e 44 seguiti *-*
Grazie!
Nel prossimo capitolo si scoprirà perché Bella ha bisogno di Edward. Questa, volevo avvisarvi, sarà una storiella leggera, nessun problemone in vista.
Ho notato che i colpi di scena alle volte sono esagerati nelle storie (ovviamente, parere personale; non mi sognerei mai di giudicare una storia!). Io amo i colpi di scena ma certe volte preferirei non ci fossero ^_^”
Non credo neanche che durerà molto la storia, e i capitoli saranno corti così ma comunque avrete aggiornamenti regolari.
Non vi sto a dire il giorno esatto, ma un ritardo massimo di 2 settimane, tranquille.
Risponderò, inoltre, alle vostre meravigliose recensioni (che ho riletto e riletto *-*) entro stasera.
Un bacio, Vane.
 
 
 
 
 
   
 
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