Capitolo sesto - Riunione in casa Monkey
 
Quella notte, nonostante fossero quasi le tre, Rufy ancora non dormiva. La sua mente stava lentamente mostrandogli quei brevi momenti che aveva trascorso con Robin e per quanto ci provasse non riusciva più a togliersela dalla testa. Era sempre al centro dei suoi pensieri.
Il ragazzo continuava a rigirarsi nel letto ma niente, non aveva proprio sonno. Così optò per la soluzione migliore: prendere il suo I-pod ed ascoltare un po' di musica. Quando poi arrivò la sua canzone preferita, si schiarì le corde vocali a dovere e iniziò a cantare. Purtroppo non era molto bravo, anzi stovanava come una campana e in un attimo svegliò mezzo vicinato. Si sentivano gli abitanti delle altre case alzarsi dai loro comodi letti e accendere le luci solamente per constatare chi fosse quell'intelligente individuo che stava urlando a squarciagola. Perfino Ace, il quale aveva il sonno pesante e soffriva pure di narcolessia aprì gli occhi per il casino!
-Rufy smettila, ti prego!Devo sopportarti tutti i santi giorni almeno lasciami riposare di notte!!- lo sgridò il più grande.
-Oh oh, misà che stavolta ho esagerato.- si rese conto il ragazzo di gomma. Intanto che si spostava le coperte fin sopra i capelli, come se volesse nascondersi, udì la gente residente da quelle parti mandarlo a quel paese.
Più tardi, se già non bastasse, la batteria del lettore musicale si scaricò e il moro urlò stizzito -Ma vai a fanculo pure te va!-
Si tolse le cuffiette e le buttò sul comodino. All'improvviso il suo sguardo cadde sulla sveglia che segnava le 5:40.
-Meno male almeno tra mezz'ora mi alzo!- si consolò.
Cappello di Paglia aspettò altri 20 minuti poi si tirò su dal suo giaciglio in preda ad una crisi isterica e si vestì in un batter d'occhio. Infine si diresse in cucina e fece colazione.
-Uffa non so che fare!!Quasi quasi vado da Robin...- riflettè e poco dopo era pronto per andarsene fuori. -Ace io esco. Svegliati che tra non molto vengono a trovarti le ragazze!-
-Zzzzz...- fu la risposta.
Rufy s'incamminò per andare dalla compagna. All'esterno era ancora buio e infatti intanto che lui passeggiava a testa bassa nel viale poco illuminato, immerso nel suo mondo, non si accorse del palo della luce che gli si presentava davanti e lo prese in pieno, ritrovandosi sdraiato per terra.
-Porca puttana che botta!Possibile che capitino tutte a me?!- si lamentava, tastandosi il livido che gli era appena venuto sulla fronte. Sembrava essere perseguitato dalla sfiga ma non era certo il tipo che mollava facilmente e una volta arrivato all'abitazione della mora, si rincuorò notando una luce soffusa nella sua stanza. Anche Robin era sveglia così il giovane bussò piano alla porta per non combinare altri disagi e attese pazientemente che la ragazza venisse ad aprirgli.
-Sei tu Rufy?- chiese lei.
-Sì Robin, sono io.- rispose allegramente.
La donna lo fece accomodare sul divano e lui cominciò a parlarle -Scusami se sono venuto in anticipo però non riuscivo a dormire. Tu sei sempre così mattiniera?-
-Mi piace alzarmi presto ed osservare il sole che sorge all'alba e tinge il cielo con delle sfumature rosee.- gli spiegò mentre si versava del caffè in una tazzina -Ne vuoi anche tu?-
-Non mi piace il caffè, è troppo amaro. Però se hai del latte lo accetto volentieri!-
"Mannaggia!Sono uno sfacciato." si rimproverò il moro sbattendo il piede a terra.
-Eccolo, serviti pure.- sorrise l'archeologa e glielo porse.
Robin lo osservava compiaciuta. Aspettò che Cappello di Paglia concluse di bere e scherzò -Assomigli ad un bambino.-
-..Pensi che sia solo un moccioso vero?- ragionò il ragazzo di gomma -Mio fratello me lo ricorda spesso.-
-Non ho detto questo. Intendevo dire che sei molto dolce, al contrario di quegli sbruffoni più grandi...Non dare troppo peso a ciò che ti ripete Ace, sappi che lo fa solo perchè ti vuole bene e ci tiene al suo fratellino.-
-Grazie, sei gentile. Mancano pochi minuti all'appuntamento. Andiamo?-
-Aspetta un secondo.- lo avvertì lei mentre prendeva il maeriale scolastico da sopra il tavolo -Ecco, possiamo andare.-
Uscirono e si avviarono verso casa Monkey. Pochi metri di strada e arrivarono a destinazione...ma non erano soli. Qualcuno stava aspettando lì accanto.
-Robin...!!Non posso crederci!E' passato così tanto tempo dall'ultima volta!- gridò una ragazza dai capelli sull'azzurro scuro, correndo ad abbracciare la mora.
-Nojiko, come sono felice di incontrarti. Non sei cambiata per niente...sei proprio come ti ricordavo.- la salutò l'universitaria.
-Eu sei Rufy, dico bene??- chiese Nojiko dopo essersi staccata dall'amica.
-Sì. E' da parecchio che sei qui?- le domandò.
-A dire la verità è da più di 10 minuti che sto' suonando senza avere alcuna risposta. Sicuro che Ace sia in casa?-
-Quel babbeo non si è svegliato!Accidenti non ho portato le chiavi con me..- disse Rufy. Poco più tardi raccolse tutto il fiato presente nel suo corpo gommoso e poi urlò -ACEEEEE!VUOI SVEGLIARTI PER LA MISERIA??!!-
Niente.
-Aspettate. ADESSO CI PENSO IO A FARLO ALZARE!- aveva le idee chiare il fratellino, per una volta. Allungò le braccia, si arrampicò sul terrazzo e passò per il finestrone.
-Umpf, che tipo strambo!- lo giudicò la sorella di Nami.
-La copia sputata di suo fratello!- aggiunse Robin facendo ridere pure l'altra.
Intanto Cappello di Paglia si trovava nella camera del fratellone.
-Bene. Dato che non vuoi svegliarti con le buone dovrò passare alle maniere forti!- esclamò, scrollò il ragazzo più grande come se fosse un tappeto e lo spinse giù dal letto.
-RUFY!!!CHE CAZZO FAI!??- gridò Ace.
-Fratellone, la tua fidanzata è arrivata da un pezzo!-
-MERDA!!Nojiko, Robin, arrivo!Rufy falle entrare, dai che è tardi!-
-A me lo vieni a dire, eh!?Che causa persa...- scuoteva la testa il giovane e andò ad aprire alle ragazze. Loro si misero in salotto e iniziarono a chiacchierare, quando all'improvviso sbucò fuori Ace.
-Ciao ragazze!- salutò sorridente -Robin...sei stupenda. Sei cresciuta ma scommetto che resti ancora la secchiona di una volta!Ah ah!!-
-Grazie. E tu come te la passi Pugno di Fuoco?- gli chiese la studiosa.
-Incredibile!Ti ricordi pure di come mi soprannominavano gli altri a scuola?!-
-Come potrei dimenticarlo?Ricordate come stavamo bene insieme?-
-Oh sì. Erano bei tempi quelli...noi ce ne siamo andati ma non ti abbiamo certo dimenticato!- seguì la donna con i capelli azzurri.
-Lo so Nojiko.- affermò Robin.
-Si può sapere dove ti eri cacciata?!D'accordo, Ace ha cambiato casa ma io no. Potevi venire a farmi visita di tanto in tanto!-
-Avete abbandonato tutti e due così velocemente la scuola..puf!Credevo che andaste a vivere in un castello lussuoso con la servitù e tanto di maggiordomo. He eh!-
-Ah ah, carina questa!Però non ti azzardare a "scappare" di nuovo da noi sennò una botta in testa non te la leva nessuno. Giusto Ace?!-
-Sì e da adesso in poi ritornerà tutto come prima. Usciremo e ci divertiremo proprio come un tempo!Ora ci siamo finalmente riuniti.- confermò Pugno di Fuoco stringendosi forte le due donne -Allora, avete già conosciuto il mio fratellino?-
-Lo sai che è uguale a te?Soprattutto nei modi di fare!- notò la sua fidanzata.
-Hey non è vero!IO NON SONO COSI' SCEMO!!- la contraddì immediatamente Rufy che fino a quel momento se ne era stato zitto ad osservarli.
-RUFY CHIUDI QUELLA BOCCACCIA!!!- rispose il fratellone infuriato ma il moro era ormai in cucina.
I tre compagni continuarono a raccontarsi le loro vicende passate poi scoppiarono a ridere quando il moro tornò: aveva un cosciotto di pollo tra i denti e un'espressione da "Cosa c'è che non va?Che volete da me??" stampata in faccia.
-Io non ho parole...Abbiamo ospiti e ti metti a mangiare un pezzo di carne di prima mattina?!Ah Rufy, sei senza limiti!- si sfogò Ace.
-Perchè non parli per te?!Ora fai il ruffiano solo perchè ci sono loro!- ribattè non pensandoci sopra due volte.
-Hai ragione Rufy. Tuo fratello è un gran ruffiano!- lo accompagnò Nojiko.
-Nojiko ti ci metti pure tu!?- rimase a bocca spalancata il maggiore dei fratelli.
-Dai, cerchiamo di non rovinare questo momento. Non litigate.- disse con tranquillità Robin -Cavolo, le lezioni stanno per cominciare ed io devo andare.-
-Caspita è vero!Hey Robin, questo è il mio nuovo numero. Mi spiace che tu debba andare via così presto...perchè non salti la scuola??- la invitò l'amico.
-Ace, Robin non è mica scansafatiche come te!- gli ricordò la fidanzata sorridendogli -Scherzi a parte, se vuoi passare da me sorellona sei la benvenuta. Ricorda che ci conto e puoi chiedere a Nami di accompagnarti, lei ne sarà felice!- le propose.
-Verrò molto volentieri. Vedo spesso tua sorella durante la pausa di ricreazione ed è davvero una ragazza in gamba!Beh, perdonami Ace ma oggi passo, anzi farò bene ad affrettarmi altrimenti arriverò in ritardo!- comunicò l'archeologa.
-Ok, ok. Robin, per favore, tieni tu sotto controllo quello scalmanato!- la pregò Pugno di Fuoco.
-Farò il possibile. Vi lasciamo soli adesso. Sicuramente avrete qualcosa in programma...Vieni Rufy?- lo chiamò la mora.
-Arrivo!- esclamò prontamente il giovane.
-Ciao ragazzi!A presto.- salutò infine i due fidanzati Robin ed uscì con Rufy dopo di lei.