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Autore: LikeASnowdrop    21/07/2011    1 recensioni
Questa fanfic parla di uno dei miei personaggi preferiti all'interno della saga di Twilight...Seth Clearwater e di una ragazza...
Prefazione:
Lo conoscevo da pochi anni, ma già ero completamente pazza di lui. Forse era colpa dei suoi occhi che mi avevano rapita, stregata, ma ogni volta che stavo con lui o anche solo lo guardavo tutto il mondo si fermava: era come essere catapultati in un altro mondo, altrove, lontano da tutto e da tutti, nella pace più assoluta…
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La conoscevo da pochi anni, ma la aspettavo da una vita. Sin da quando l’avevo vista per la prima volta, sapevo che lei sarebbe stata il mio ieri, il mio oggi e il mio domani. Ormai lei era il centro del mio mondo, la mia aria, il mio sole…tutto! Non l’avrei mai abbandonata…
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
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Ripresi lentamente conoscenza mentre i fievoli raggi del sole sbucavano da dietro la tenda. Provai a sedermi sul letto ma la testa mi girava troppo, così ricaddi pesantemente sul cuscino. Provai a stendere le gambe per sgranchire un po’ i muscoli intorpiditi ma non ci riuscii: sollevai appena la testa e vidi ai piedi del mio letto una sagoma pelosa color beige che ronfava di tutto gusto. Sorrisi sollevata: era ancora vivo. Il problema era che non sapevo se avesse ucciso Marco. Il senso di colpa m’invase la mente e il corpo, specialmente lo stomaco. Raggomitolai le gambe al petto e chiusi gli occhi nella speranza di riuscire a ritornare nel mondo dei sogni, ma senza successo.
Tremavo, tremavo come mai prima d’ora. Ero terrorizzata dal fatto che Seth avesse potuto uccidere Marco – cosa praticamente impossibile e impensabile – e che i Volturi, sapendo che era morto per mano sua, potessero cercare vendetta attaccando il Branco o i Cullen. Il pensiero di poterlo perdere mi devastava.
Che stupida! Non avrei mai dovuto seguirlo o ascoltarlo, o anche solo conoscerlo.
Il peso ai piedi del letto cambiò e Seth si spostò al mio fianco, abbracciandomi da dietro e accarezzandomi i capelli. Smisi all’istante di tremare mentre le sue braccia mi avvolgevano.
Mi voltai lentamente verso di lui e iniziai a perdermi nei suoi occhi azzurri che – avevo scoperto – erano più efficaci di un’aspirina.
Mi accarezzò una guancia leggendo la paura nei miei occhi:"Tranquilla, sta bene. Leah è riuscita a fermarmi in tempo…purtroppo" disse poi diventando serio all’improvviso. Un sospiro di sollievo mi uscì dalle labbra involontariamente. Sentì le braccia di Seth irrigidirsi sopra il mio braccio, aveva frainteso. Avvicinai il mio viso al suo mentre nei suoi occhi balenava un velo di malinconia.
"Potresti evitare di rischiare la pelliccia almeno per un po’ o hai deciso di farmi morire di crepacuore?" gli dissi lasciando che un sorriso amaro comparisse sul mio viso.
I suoi occhi si fecero ancora più tristi.
"Mi dispiace, tu non dovresti sopportare tutto questo. Tu dovresti essere felice, noi dovremmo esserlo, ma a quanto pare sembra impossibile. Tu sei la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia breve vita, e io sto rovinando tutto" disse appoggiando la sua fronte calda alla mia.
Gli accarezzai delicatamente la guancia sentendo l’aria gelida del mattino sulla mia mano non appena la tirai fuori dal caldo piumone.
Asciugai una piccola lacrima che gli aveva rigato la guancia e lo bacia con dolcezza. Feci scorrere la mia mano sulle sue robuste scapole e poi nell’incavo delle sue spalle e solo allora mi accorsi che non aveva messo una maglietta. Sorrisi appena all’idea di poter utilizzare quella scusa per tenerlo sotto le coperte con me mentre lui, più caldo che mai, avrebbe potuto riscaldarmi meglio di un termosifone.
Gli diedi un altro lieve bacio sulle labbra sottili e feci scorrere la mia mano lungo la sua schiena per arrivare all’inizio della coperta e sollevarla. Ci ritrovammo più vicini che mai e mi strinsi tra le sue braccia.
Aveva avuto il tempo di indossare solo un paio di boxer e al solo pensiero di averlo li praticamente seminudo mi fece arrossire all’istante.
Mi scostò leggermente dal suo voluminoso petto per guardarmi negli occhi e sorrise, come quasi ogni volta che vedeva che ero in imbarazzo.
Iniziò a baciarmi delicatamente mentre una sua mano scivolava leggera lungo il mio fianco e si fermò appoggiandosi sul bacino.
Non so per quanto durò quel bacio, ma poi qualcosa mi sorprese: sentii le sue mani bruciare sul mio addome nudo sotto la leggera camicia di cotone che utilizzavo come pigiama. Mi fermai solo un attimo, insieme a lui, per guardarci negli occhi per qualche secondo e, sorridendo, ripresi a baciarlo.
Il mio stupido cervello ritardato ci mise un po’ per smaltire tutta l’euforia che mi appannava la mente e per farmi capire cosa stava succedendo, cosa stava per succedere davvero.
Iniziai a baciarlo con passione mentre accarezzavo il suo petto caldo e sentivo il suo cuore battere come mai prima d’ora. Sorrisi e lo trascinai sopra di me baciandolo e accarezzando la sua schiena. Lo sentii sorridere sulle mie labbra mentre accarezzava i miei fianchi e la mia pancia sotto la camicetta.
Non riuscivo a credere che stesse per succedere davvero. Era tutto così perfettamente perfetto, e infatti…era troppo bello per durare a lungo: qualche secondo dopo la porta di camera mia si aprii.
"Oh, caz…>> sussurrò una vocina imbarazzata vicino alla porta. Io deglutii rumorosamente e mi voltai verso la porta per vedere chi fosse.
"NESSIE?! Che diavolo ci fai tu qui?" chiesi guardandola, lei imbarazzata tanto quanto me.
"Io…volevo solo assicurarmi che ti fossi ripresa..." disse lei piano iniziando a sghignazzare "Ma a quanto vedo…". Seth iniziò a ridere spostandosi, mettendosi di fianco a me. Lo guardai sorridendo: era ancora più bello quando rideva.
Lentamente iniziammo a ridere tutti e tre.
"Bene io…ti aspetto giù Giuls, ok? Ma…vedi di sbrigarti…ho una bella notizia da darti…" rise appena e fece per chiudere di nuovo la porta "Vi do cinque minuti e poi andrò a chiamare zio Emm e gli racconterò tutto!" uscii dalla camera chiudendo la porta e io risi voltandomi verso Seth.
Lo vidi mentre mi guardava dolcemente e arrossii di conseguenza:"Ho qualcosa che non va?" gli chiesi lievemente sorridendogli
"No, sei assolutamente perfetta…Forse solo un po’ scompigliata, ma perfetta" rise e io lo spintonai appena fingendomi offesa. Mi tirò a se e mi baciò dolcemente.
"È meglio se vado a prepararmi…altrimenti sai che casino monta su quella li?" risi appena e scesi dal letto andando in bagno a sciacquarmi il viso.
Cercai di districarmi i capelli ma alla fine mi arresi e li fermai con un mollettone. Il risultato non era dei migliori, ma almeno era efficace. Uscii da bagno e trovai Seth seduto sul letto vestito normalmente e…con indosso la sua maglia. Peccato…

P.S. Allora.... So che questo capitolo è un pò più cort degli altri e probabilmente il seguito ci metterò molto più tempo a pubblicarlo...Ma spero che vi stia piacendo e che non mi abbandoniate proprio ora...Grazie di nuovo a tutti...un bacio

  
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