L'amour est bleu.
“Lo sto già odiando,” bofonchiò il ragazzo, sputando sul prato oltre lo steccato. “Ma l'hai sentito? Parla per codici! Che cazzo vuole dire con vediamoci quando il sole sarà allo Zenit? Che cazzo è lo Zenit? Non sa parlare come una persona normale?”
La ragazza scoppiò a ridere e sferrò una pacca solenne sulla schiena del fratellino, che tossì per l'impatto inaspettato.
“E' simpatico, te l'assicuro! Poi è carinissimo! Con quelle guanciotte...”
E sorrise tra sé e sé, guardando verso l'alto e sospirando in direzione di un piccolo sogno adolescenziale.
Il ragazzo fece una smorfia, trattenendosi dal riderle in faccia.
“... morta di cazzo...” e bevve dal suo milkshake, tirando su il contenuto del bicchierino con la cannuccia.
“Ehi!”
La ragazza si mise a ridere per una seconda volta, tirando la cartella addosso alla zucca quadra di quell'insopportabile fratello che si ritrovava, che ora scappava dandole della pazza e ordinandole di non seguirlo e di lasciarlo in pace.
Dieci minuti dopo, si ritrovarono davanti agli scalini che portavano alla loro destinazione, dopo aver attraversato parecchie striscie sprovviste di semaforo – dopo esser scampati per un paio di volte da una morte certa, il ragazzo aveva digrignato i denti sussurrando con rabbia che almeno da noi i semafori esistono, sorellina...
Arrivati all'ingresso della casa, sorella e fratello si scambiarono un'occhiata colma di sentimenti contrastanti.
Il ragazzo sbuffò borbottando che quella era una casa da figli di papà – beccandosi quindi uno schiaffone sull'avambraccio – quando sua sorella fece un passo in avanti per suonare. Un attimo dopo, in uno scatto, la porta si socchiuse piano.
Oltre la catenella, due occhietti verdi scrutarono i nuovi arrivati. Le sue labbra fiorirono in un sorriso e la catenella si sciolse.
“Sei arrivata!” disse una vocina delicata proveniente da un viso altrettanto delicato: occhi verdi e piccoli, quasi a mandorla, nasino piccolo e dritto, labbra sottili, capelli scuri e ricci e, appunto, un paio di guanciotte pallide dall'aria soffice.
Il ragazzo trattenne un'altra risata quando vide sua sorella arrossire come un pomodoro; era ridicola.
“Erm... Insomma, ti... ti avevo parlato di mio fratello, ricordi?” balbettò abbassando lo sguardo e infilandosi le dita tra i capelli.
“Certo! E' per questo che siete qui, no?”
Sembrava divertito pure lui, notò il ragazzo.
“Ahahah, vero...” mormorò la ragazza, maledicendosi in silenzio. “Insomma, sì, lui è mio fratello...!”
Ma lui stava già guardando suo fratello, esaminando la sua zazzera sgangherata e mossa, gli occhi azzurri macchiati da una costante apatia, il suo naso, le sue labbra carnose e il completo scuro da studente perbene, e aveva già teso la destra in sua direzione, rivolgendogli un sorriso cortese.
“Piacere, io mi chiamo...”
“No, no, piacere mio, io mi chiamo Je-”
“... Geoffrey Arnold Beck, mio fratello,” disse la ragazza, sogghignando.
Il ragazzo strattonò la sorella per il polso, sussurrandole “Ti odio!” mentre il terzo incomodo si godeva il grazioso quadretto familiare.
“Ma tu... tu puoi chiamarmi Jeff,” si affrettò ad aggiungere il ragazzo, ora d'una tonalità vicina al vermiglio.
“Piacere... Jeff,” disse l'altro, guardandolo negli occhi, “Io invece mi chiamo James, ma puoi chiamarmi Jimmy.”
E si strinsero le mani in una stretta che pareva sugellare un qualcosa, forte com'era.
E con questo, quelle sui Beatles a parte (che sono ufficialmente sospese, qualcuno me lo dica che merito la morte), ho ben tre long sui Led da proseguire. Ma Health non proseguirà a lungo e In Our Childhood la aggiornerò tra qualche mese – chi segue quella fic capirà solo allora la ragione – quindi, visto che questa storia mi perseguita giorno e notte, ho deciso di scriverla e di postarla prima di dimenticarmene. In realtà è una sottospecie di prequel di Health, ma ho voluto comunque pubblicarla prima perché innanzitutto il genere è del tutto diverso, non credo ci sia nulla di drammatico/deprimente/angstoso, o almeno per adesso, e poi non spoilero nulla, quindi... quindi non lo so, meglio se parto con le spiegazioni perché 'sta piccola merda, nonostante sia una merda, delle spiegazioni le merita.
Partiamo dai due fratellini. Nella foto che ho postato in alto, non so chi sia la ragazza, ma il ragazzo sappiate che è un giovanissimo
Ho messo il rating su Arancione per sicurezza, in futuro ho intenzione di affrontare argomenti scomodi e il rating potrebbe alzarsi.
Detto questo, alla prossima e grazie a chiunque degnerà anche di una sola occhiata questa storia e a chiunque mi lascerà un'opinione. <3