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Autore: Kimly    22/07/2011    1 recensioni
Gli anni di scuola di Teddy e Victoire.
Le amicizie, le prime cotte, i problemi e gli equivoci che hanno influenzato la loro vita - e le vite di quelli che stavano loro intorno - prima di diventare una coppia.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Teddy/Victorie
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Teddy & Victoire'
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Capitolo 10

-Kelly, devo parlarti.- disse Teddy, dopo pochi minuti di silenzio.
La ragazza annuì, sussurrando qualcosa a Dean, che lasciò il gruppo velocemente.
Teddy portò l'amica poco più in là e prese a parlare.
-Dean Alpert, Ly? Perché non me l'hai detto?-
-Oh, perché adesso inizi a preoccuparti per me?- domandò Kelly, retorica.
-In che senso?-
-Sappiamo benissimo tutti e due che questa conversazione è perfettamente inutile. Non ti importa sapere di me e di Alpert, ma ti stai solo preparando per parlare con Carson e Victoire.-
Teddy attese che la ragazza ebbe finito, poi domandò.
-Tu lo sapevi? Di Carson e Vic, intendo.-
Kelly assottigliò gli occhi, furiosa.
-Vai al diavolo, Ted. Stai fuori dalla mia vita e lontano da me. Riuscirò a sopravvivere anche senza la tua amicizia.- sbottò, prima di andarsene via.
Lisa, intanto, era rimasta con gli altri due, indecisa su che cosa dire.
-H... Hai per caso visto Isie?- chiese all'improvviso e Victoire, stupita di quella domanda, scosse la testa.
-Non era con Alex?-
-Per tutto questo tempo?-
Le due ragazze si guardarono negli occhi, consapevoli entrambe che era troppo assurdo per essere vero.
Teddy tornò dopo cinque minuti, Kelly non era con lui.
-Lisa, andiamo a mangiare.- disse, senza guardare negli occhi Carson e Victoire ed incominciando ad avviarsi.
La ragazza, chiamata in causa, sobbalzò involontariamente e, dopo aver lanciato un'occhiata ai due, seguì Teddy giù per le scale.

Il mattino dopo Teddy si svegliò con uno strano peso sullo stomaco, che non seppe spiegarsi.
Gli ci vollero diversi minuti per capire che quello che era successo il giorno prima non era stato un sogno.
Aprì le tende del suo letto a baldacchino per controllare il posto accanto a lui... Carson non c'era.
Scese nella Sala Comune semi-deserta e decise di scendere per fare colazione.
Tra una forchettata e l' altra, il ragazzo capì cosa avrebbe dovuto fare quel giorno.
Voleva assolutamente fare pace con Kelly e... basta.
Si rese stranamente conto che non voleva chiarire né con Carson né con Victoire, non ne sentiva il bisogno.
Cercò l'amica per tutto il castello e finalmente la trovò nel Parco, in compagnia di Dean Alpert, intento ad aiutarla con i compiti.
-Ly!-
La ragazza si girò verso di lui, non nascondendo il disappunto.
-Ehi, aspetta, devo parlarti!-
-Non li ho visti oggi, Ted, se è quello che vuoi sapere.- disse dura, alzandosi e facendo per andarsene.
-Non m'interessa. Voglio parlare con te.-
Kelly si fermò, incerta se crederci o no.
-Alpert...-
-Capito. Ci vediamo dopo.- disse il ragazzo, sistemandosi gli occhiali e lasciandoli soli.
-Cosa vuoi?-
-Chiederti scusa, okay? Lo so che mi sono comportato come uno stupido, ma voglio farmi perdonare. Ieri è stato uno shock per me e non parlo solo di quei due.-
-Dalle tue parole devo dedurre che non hai minimamente intenzione di parlare con loro.- disse Kelly, perspicace.
-Non ne sento la necessità, mentre invece ho bisogno della mia migliore amica.-
-Ne hai due, ricordi?- gli fece notare Kelly, alzando un sopracciglio.
-Beh, ho bisogno di te.-
-Meglio.- sorrise lei -Anche se sono sicura che non appena chiarirai con loro, mi  getterai via come un fazzoletto usato.-
-Se lo farò, cosa di cui dubito, hai il permesso di farmi un occhio nero.-
Kelly scoppiò a ridere e Teddy fu felice di vederla nuovamente allegra.
-Vuoi parlare di... loro, vero?- chiese lei, riprendendo fiato.
-Affatto. Che ne dici di una partita a Quiddich? Solo io e te. Così mi racconti anche di te e Dean.-
Kelly sorrise.
-C'è poco da dire, ma per il Quiddich ci sono sempre.-

 

Victoire e Carson si erano dati appuntamento davanti alle Serre per le dieci e mezza, ma Victoire, come al solito, era arrivata in ritardo.
-Scusa. Non volevo che nessuno mi vedesse.-
Carson si rabbuiò, ma non replicò nulla.
-Ted ti ha detto qualcosa?- chiese lei, una volta sedutasi sul prato.
-No. Quando sono tornato, ieri sera, dormiva profondamente.-
-Sicuro che non stesse fingendo?- domandò ancora Victoire.
-Non ne ho idea.-
-Perché non hai controllato?-
Carson la fissò in malo modo.
-Perché è lui ad avere un problema. Non abbiamo fatto nulla di male ed io non mi pento di nulla.-
Victoire afferrò la frecciatina.
-Non mi sono pentita, Carson. Voglio solo capire perché se l'è presa tanto. Mi dispiace non sapere cosa pensa.-
-Sicura che non ci sia nessun altro motivo?- domandò lui, dubbioso.
-Sì, sicura e se hai delle accuse da fare, dillo chiaramente.-
Carson sobbalzò, colpito.
-Perché stiamo litigando adesso?-
-Hai cominciato tu.-
Carson le prese una mano e lei arrossì vistosamente.
-Comportiamoci come se nulla fosse. Vedrai che sarà Ted a venire da noi.- le disse con calma.
-Ho una richiesta, però.-
-Quale?-
Victoire sapeva di stare per fare una proposta assurda.
-Non voglio che nessuno ci veda insieme... Non ancora, almeno.-
Carson sentì qualcosa muoversi all'altezza del cuore, ma le sue parole uscirono con serenità.
-Affare fatto.-

 

Kelly segnò il suo quinto punto e per festeggiare fece un giro della morte con la scopa.
-Faccio pena come portiere.- le disse Teddy, una volta sceso a terra con lei.
-Fortuna che sei un Cercatore allora, ma penso che potresti migliorare.- gli rispose Kelly, incoraggiante.
Sistemarono le palle -per i Bolidi ci misero dieci minuti in più- e poi andarono verso gli spogliatoi.
-Ti va di parlare adesso?- domandò Kelly, prima di entrare a cambiarsi.
-Credi che ne abbia bisogno? Guarda che sto bene.-
Kelly lo fissò scettica.
-Ti conosco. Non c'è bisogno di fingere con me, Ted.-
Teddy sbuffò, ma non replicò.
-Okay. Andiamo a cambiarci e poi parliamo.-


-”Andiamo a mangiare adesso?”- ripeté Isie, dopo che Lisa le ebbe raccontato tutta la storia la mattina dopo.
-Non sapevo cosa dire. Ero totalmente in panico e ho detto la prima cosa che mi passava per la testa... e stavo davvero morendo di fame!- spiegò l'amica, ancora imbarazzata dalla sua ultima uscita.
Isie scosse la testa, ma sorrideva.
-Ted come l'ha presa?-
-Non ne ho idea. Non li ha neanche guardati, ha parlato con Kelly e poi è sceso con me a cena.-
Isie stette in silenzio per qualche minuto, poi parlò.
-Peggio del previsto.-
-In che senso?-
-Niente, lascia stare. Victoire è andata in crisi?- chiese ancora Isie, cercando di avere un quadro della situazione.
-Non la vedo da ieri. Stamattina deve essere uscita prestissimo ed in Biblioteca non c'era. Forse è con Carson.-
-Forse.-
Lisa si accorse solo quel momento di un elemento che aveva trascurato.
-E tu dov'eri ieri sera? E non mi raccontare balle, perché Alex era a cena quando io e Ted siamo scesi.-
-Ero stanca e sono andata a letto.-
-Non c'eri a letto quando sono arrivata io!- saltò su Lisa, non convinta.
-Ero nelle cucine. Mi sono fatta dare un po' di frutta e quando sono tornata tu stavi già dormendo profondamente... e sonoramente, aggiungerei.- concluse Isie, scoppiando a ridere davanti all'espressione offesa di Lisa, che però non disse più nulla, anche se era sicura che Isie avesse più segreti di quelli che voleva dare a vedere.

 

-Allora, miss psicologa, inizia pure.- ironizzò Teddy, dopo essersi seduto su una panchina, riparata da orecchie indiscrete, del Parco.
-Sei tu che devi iniziare a parlare. Qual è stata la prima cosa che hai pensato non appena li hai visti?- domandò Kelly, con fare pratico.
Teddy si fermò pensieroso, incerto su quale fosse la risposta esatta.
-Ted, non devi rifletterci così tanto.-
-Forse... delusione. Nel senso... Avrei voluto che me lo avessero detto.-
Kelly annuì, evidentemente pensava anche lei lo stesso.
-Forse te l'avrebbero detto prima o poi. Poi, che altro?-
-Non lo so. Ho provato... credo che non esista un nome per quello che ho sentito.- spiegò Ted, in difficoltà e Kelly rise.
-Quanto sei stupido, Lupin.-
-Grazie, Ly. Hai chiesto di parlare per potermi insultare tranquillamente?- chiese lui, indispettito.
-Scusa, ma è vero. Possibile che tu non l'abbia ancora capito?-
Teddy scosse la testa, infastidito da tanto mistero.
-Oddio, dimmi che scherzi?! Ted, sei geloso! Geloso da starci male, tanto da non rivolgere più la parola a nessuno dei due.- concluse Kelly, soddisfatta di aver finalmente detto tutto.
Il ragazzo si alzò, facendo per andarsene.
-Ehi!-
-No, senti... Io credevo che volessi aiutarmi, non prendermi in giro.-
Kelly non riuscì a trattenersi.
-Siediti, stupido e ascoltami. Credo di averlo capito da subito, dalla prima volta che Victoire ha attraversato la Sala Grande. Il tuo atteggiamento era fin troppo protettivo, ma ho voluto prima guardare come si sarebbe evoluta la situazione.-
-E' la mia migliore amica. E' come una sorella.-
-Al terzo anno hai lasciato quella ragazza favolosa...-
-Ly, avevo tredici anni, non volevo storie durature e la conoscevo da due giorni!- la bloccò Teddy, sconvolto.
-Ma, caso strano, l'hai lasciata non appena lei ha notato qualcosa fra te e Victoire.- Teddy non rispose e Kelly continuò.
-E' stato l'anno scorso, però, che ho capito tutto. Le litigate, che erano aumentate a causa della popolarità di Vic fra i ragazzi, le sfuriate ed il ballo. Eri geloso di Cà, vero?-
Teddy scosse la testa, stordito da quel resoconto della sua vita ad Hogwarts.
-Sei fuori di testa, Ly. Sei davvero convinta di quello che dici? Se io fossi geloso, questo presupporebbe il fatto che...-
-... Tu sia perdutamente innamorato di Vic.-
Calò il silenzio, prima che Ted parlò.
-Hai parlato come Lisa.-
-Ma è quello che provi. Sono sicura di aver ragione, devi solo capirlo anche tu. Siete talmente tonti da non aver capito che vi rincorrete a vicenda.-
Il ragazzo spalancò gli occhi, squadrandola malamente.
-Sì, Ted, anche lei prova lo stesso. Non ne ho idea del perché si sia imbarcata in questa storia con Cà, ma so che quello che prova per lui non è paragonabile a quello che vedo quando sta con te.-
-Ly, ti rendi conto che il tuo discorso non ha senso? Io e Vic siamo amici, come lo siamo io e te.-
Kelly scoppiò a ridere, incapace di credere che il ragazzo non ci fosse ancora arrivato.
-Non fare il confronto fra me e Victorie, perché, duro ammetterlo, ma perderei rovinosamente se dipendesse da te. Non metto in dubbio che tu non mi voglia bene, ma per te esiste solo lei. Riesci a notare ogni minimo cambiamento in Victoire, mentre con me questo non succede.- disse lei, un po' dispiaciuta da quest'ultimo fatto.
-Questo non è vero!-
-Non avevo detto a nessuno di me ed Alpert, ma Carson ha notato che sorridevo di più ultimamente. Tu te ne eri accorto?-
Teddy abbassò gli occhi, colpevole di non aver afferrato il benché minimo cambiamento in lei, ma non sembrava ancora pienamente sicuro ed allora Kelly parlò un'ultima volta.
-Avevo una cotta per te.-
Teddy rischiò di cadere dalla panchina, ma riuscì a tenersi con le mani.
-D-dici sul serio?-
-Sì. Ci ho sperato fino all'anno scorso, convinta che le mie idee su te e la Weasley potessero essere anche errate. Poi Carson mi ha palesato la situazione. “Prima te la fai passare, meglio è. Oramai anche un idiota come me ha capito i sentimenti di Ted”.- concluse lei, citando le parole dell'amico.
-E allora perché si è fatto avanti con lei?- chiese Teddy, non sapendo che altro dire.
Kelly fece spallucce, probabilmente non si era ancora fatta un'idea su quell'argomento.
-A Carson piace. Non so ancora quanto, ma sono sicura che è cotto. Spero solo che lei si accorga presto di essere innamorata di te, prima che per Carson diventi una cosa seria.-
-Io... Ly, mi dispiace. Sono stato un pessimo amico e avrei dovuto prestarti più attenzione.- chiarì il ragazzo, seriamente deluso dal proprio comportamento.
-Tranquillo, va tutto bene. Credo che ci si comporti così quando si è innamorati.-
Teddy abbozzò un sorriso, prima di tornare serio.
-Sei davvero convinta che io... ?- lasciò a metà la domanda, timoroso di continuare.
-Assolutamente. E visto che tu non ne sei ancora consapevole te lo dimostrerò.- Kelly prese un bel respiro e continuò- Come ti senti quando la vedi? Felice, sereno o al settimo cielo?-
Teddy non dovette neanche riflettere.
-Al settimo cielo.-
-E quando ti sorride? O ride di una tua battuta?-
-Idem.-
Kelly esitò.
-E quando l'hai vista con Carson? Triste, deluso o le tue budella si sono attorcigliate su se stesse e stavano per uscire dal...-
-Ly, dacci un taglio. Comunque sì, mi sono sentito più o meno così.-
Kelly alzò le mani al cielo.
-Voilà.-
Teddy era totalmente confuso e frastornato, ma iniziava a sorgere in lui la probabilità che la sua amica avesse ragione.
-Se è davvero così, io non lo sapevo fino ad oggi.-
-Lo so, Ted, perché dopotutto tu assomigli un po' a Carson. Ho due idioti di migliori amici, ma non posso farci nulla, temo.-
Il ragazzo sorrise, ma ben presto il sorriso si spezzò.
-Ti rendi conto che ho un gigantesco problema? Victoire è la ragazza di Carson. Non posso fargli questo.-
Kelly gli batté una manata sulla spalla, in quello che doveva essere un gesto affettuoso.
-Tranquillo, amico, non dureranno.-
Teddy le lanciò un'occhiataccia.
-Prima di insultarmi, fammi finire. Victoire si accorgerà ben presto che non è lui che vuole e Carson capirà che essere la seconda scelta non è un granché.-
Prima che Teddy potesse risponderle, sentirono una voce chiamarli.
-Parli del diavolo...- sibilò il ragazzo, vedendo Carson correre verso di loro.
-Vuoi incontrarlo?- chiese Kelly e Teddy scosse la testa, alzandosi e salutandola con un cenno della mano, prima di allontanarsi nell'altra direzione.
-Anf... Che fatica! Dov'è Ted?-
L'amica assunse un'espressione neutra, che non convinse il ragazzo.
-Non riuscirà ad evitarmi per sempre.-
-Beh, Hogwarts è grande.-
Carson fissò la ragazza, dubbioso.
-Ce l'hai anche tu con me?-
-Io non ho parlato!- affermò Kelly, proclamando la sua innocenza.
-Ma ti conosco. Hai quell'espressione che assumi ogni volta che non ti va giù qualcosa. Hai “gli occhi alla Kelly”.-
-E come sarebbero “gli occhi alla Kelly”, idiota?- sbuffò lei, contrita.
-Vedi? Mi hai chiamato “idiota”, per cui sei arrabbiata!- disse Carson, puntandole il dito contro in segno d'accusa.
Kelly si alzò dalla panchina, innervosita.
-Punta quel dito da un'altra parte o te lo spezzo. Non ho nulla contro di te.-
-Perché non hai il coraggio di dirmi quello che pensi?-
Chiunque accusasse Kelly Adams di codardia era destinato a morire.
-Se ci tieni proprio a saperlo te lo dirò, idiota; ma prima ci tengo a precisare che non volevo dirti nulla perché in teoria non sarebbero fatti miei.-
-Tu dimmelo lo stesso.-
-D'accordo, allora. Potevi avere qualsiasi ragazza della scuola, incluse quelle dell'ultimo anno, mi spieghi per quale cacchio di motivo ti sei scelta l'unica che non dovevi... scegliere?- tuonò Kelly, velocemente.
-Eh?-
-Ted! Te lo ricordi? Il tuo migliore amico, capelli azzurri, occhi grandi e sognanti eccetera, eccetera.- ironizzò Kelly, guardandolo malamente.
-In effetti non sono fatti tuoi, ma ti rispondo comunque. A me piace quella ragazza e visto che lei e Ted sono solo amici non c'è nulla di male se...-
-Sai bene cosa prova lui per Victoire!-
-No, non lo so. Erano solo supposizioni, Ly, ma lui non ci ha mai detto nulla, perché evidentemente non c'era nulla da dire. E Victoire ha scelto me, ti sembra così assurdo? Solo perché tu preferisci Ted, non è detto che questo debba essere così per tutti.- concluse Carson, mostrando un'espressione rabbiosa prima di andarsene.
I guai erano appena iniziati.

 


-Victoire, devo parlarti.-
-Sì, Isie, dimmi.-
-Credo... Credo di avere un problema.-

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Come per tutte le altre fic, anche questa, dalla prossima settimana, avrà un giorno fisso per l'aggiornamento che sarà il mercoledì.
Intanto, posto ora un nuovo capitolo ^-^
Grazie a tutti coloro che la seguono, non importa avere recensioni, l'importante è che ci sia qualcuno a cui piaccia solamente leggerla *-*
Un bacione <3

   
 
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