Capitolo 18: un paio di mesi dopo.

-Abigail vieni qua!.- mi urlò Nick entrando di corsa nella mia classe.
Annuii e corsi fuori chiedendo scusa alle ragazze con cui stavo parlando, ma se Nick chiamava voleva dire che era importante, corsi in corridoio e lo trovai affacciato a una finestra della scuola.
Lo raggiunsi e mi affiancai a lui, fuori stavano i ragazzi della mia vecchia scuola intenti a fare qualche protesta per cercare di rendere migliore il rendimento, cosa che da quando me ne ero andata io era stata quasi impossibile.
-Ti penti di essertene andata?.- mi chiese dolcemente, sentii la sua mano sulla mia guancia e improvvisamente la mia temperatua corporea aumentò.
-Provare tutte queste cose è molto meglio di vivere una vita indossando una maschera.- risposi lentamente e lo pensavo veramente.
Se fossi rimasta nella mia vecchia scuola la vera Abigail in me sarebbe morta giorno dopo giorno lasciando solo un amaro ricordo e non era quello che invece mi aspettavo dalla mia nuova vita.
Dopo la visita alla clinica della Dotoressa Sharp io e Nick non avevamo dormito per giorni a causa dell'ansia, aveva detto che ci avrebbe fatto sapere ma senza dirci un giorno specifico ma, stranamente da come ricordavo dopo il terzo giorno arrivò con la posta la lettera della mia ammissione alla nuova scuola, ero stata presa.
In quel momento mi ero resa conto che la mia vita era stata sempre un susseguirsi di nascondigli per non mostrare il vero lato che cercavo di occultare fin da quando ero piccola, avevo visto un Abigail con una maschera davvero brutta mi ero odiata in quel momento, perchè avevo qualcosa che non tutti al giorno d'oggi possono avere: la fortuna di essere sopravvissuti.
Perché casi come i miei non erono molto diffusi e sono poche le persone che possono vivere dopo un frontale con un camion e per anni avevo sprecato quella fortuna ma da quando avevo visto lui tutto era cambiato.
La mia vita aveva preso una svolta diversa e finalmente ero soddisfatta della vita che stavo vivendo, da una paio di mesi andavo con Nick a scuola e anche se in sezioni diverse il suo aiuto era costante.
Come il nostro rapporto, era cresciuto come la mia autostima in me stessa, mi ero fatta attaccare dei capelli finti per farli tornare alla vecchia lunghezza e avevo smesso di vestirmi da emo o da dark, e con quei vestiti avevo conservato anche la mania di incedermi.
Anche se la sera ogni tanto mi capitava di avere paura della mia vita e di provare di nuovo quel desiderio di tagliare la carne e vedere il sangue uscire lentamente ma, avevo calmato tutte quelle manie con il fumo.
Nick non smetteva di ripetere che mi stavo ammazzando lo stesso ma io lo trovavo più salutare e meno dannoso per il mio cervello che non era del tutto guarito dalla sua pazzia, anche se i miei nuovi compagni non se n'ero accorti per niente.
E stavamo bene attenti a non fare profefire voci troppo interessanti sul mio passato, non tutta la gente capiva come aveva fatto lui.
Gli sorrisi dolcemente e mi avvicinai a lui, lo abbracciai inspirando a fondo l'odore del suo profumo maschile.
-Il tuo amore è la mia droga.- sussurrai al suo orecchio.
-Cosa?.- chiese scioccato.
-Mi hai salvato e ora dipendo solo da te Nick, non posso vivere senza di te.- dissi guardandolo negli occhi.
-Abigail ti amo.- le sue labbra trovarono ancore le mie per poi lasciarci andare a quella passione che ogni volta ci consumava dall'interno.
-Mi va bene essere la tua droga, anche perchè sono la migliore sul mercato!.- disse malizioso e mi strinse a se.
Lo abbracciai forte e sorrisi sincercamente, la mia vita era cambiato lo dovevo ammetere e anche i miei nonni lo avevano confessato dopo averlo conosciuto, avevano detto che lui sarebbe stata la scelta giusta per sempre.
E finalmente capii il senso, Nick era quello giusto l'unico che aveva visto del buono in una che non conosceva neanche la parola amore o che non capiva come si sorrideva.
-Grazie di tutto amore mio.- sussurai al vento e rientrammo in classe per goderci un'alttra giornata assieme, da quel momento in poi la mia vita sarebbe stata una pianura perchè lui mi aveva permesso di uccidere i miei demoni e spianare la strada che fino a quel momento era stata tortuosa e impraticabile.


•Spazio autrice• spero che questa storia sia piaciuta come è capitato a me, il dolore di Abigail mi ha contaggiato molto e spero di aver diffuso anche a voi lettori le sue paure e la sua malinconia. La storia per me è stata davvero bella e spero che sia piaciuta a tutti, se volete passate dalla mia pagina a presto, ZoyeJames XOXO!