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Autore: Fuffy91    23/07/2011    2 recensioni
“ Gli Stuart?”
Chiesi ad Edward, mentre spegnevo l’autoradio.
Erano ormai da poche ore che avevamo lasciato l’hotel Butterfly. La Mercedes di Carlisle era davanti alla nostra auto , seguita dal sub di Emmett. Alice ci aveva scherzosamente superati, a cavallo della moto argentata di Edward, guidata perfettamente da Jasper.
Era già da cinque giorni che avevamo lasciato Forks per dirigerci a Londra. Nel mese di settembre era una città particolarmente piovosa e le nuvole gonfie di pioggia nascondevano perfettamente i deboli raggi del sole di fine estate. Un clima perfetto per ospitare una piccola famiglia di vampiri.
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo3

Bella.

 

Non riuscivo a capire la reazione di stupore inorridito da parte dei ragazzi Stuart. Osservai stupita e confusa le loro facce sbigottite, soffermandomi principalmente sull’espressione impietrita di Jenna, che era rimasta immobile ad incenerire con lo sguardo, divenuto buio come le tenebre, il malcapitato nuovo arrivato.

Christopher Dine era un ragazzo poco più che ventenne. Abbastanza alto e di corporatura media, all’apparenza sembrava tranquillo e timido, dal modo in cui si mordeva le labbra leggermente carnose e da come cercava di svincolarsi dalle occhiate di ben dodici vampiri, riuniti in una stanza, curiose e alcune incattivite, come i dardi infuocati che Jenna non smetteva di lanciargli, ostentando senza veli un atteggiamento ostile ed incomprensibile.

Ciò che più mi attrasse di Christopher era il viso. Nonostante il corpo sottile ma robusto, i tratti del suo volto erano delicati e raffinati. I suoi capelli si presentavano in una vampata accecante di rosso-tramonto e sul naso si potevano intravedere i segni di piccole lentiggini, perdurate anche dopo la trasformazione. I suoi occhi erano due fari rosso brace, fin troppo luminosi per un vampiro adulto, bevitore di sangue umano. Questo significava che era ancora un giovane neonato, forse di qualche anno e il suo comportamento insicuro ed inquieto, nei confronti di altri vampiri sconosciuti, non fece che avvalere la mia ipotesi.

Jack lo spinse dentro con gentilezza, trattenendolo per una spalla, forse per infondergli coraggio, mentre chiudeva con l’altra la porta, che sbatté, nel silenzio generale, con un sonoro tonfo.

Suzanne fu la prima ad avvicinarsi al ragazzo, sorridendo con il suo solito sorriso ampio e rassicurante, forse un po’ troppo, notai.

“ Benvenuto, Christopher. Siamo molto felici di conoscerti.”

Christopher la guardò per qualche secondo, prima di ricambiare il suo sorriso con uno lieve, ma che mi sembrò sincero. Incoraggiata, Suzanne si sporse per abbracciarlo, ma lui si scostò bruscamente, sgranando gli occhi, spaventato, incollandosi alla porta, in difesa.

Suzanne portò lo sguardo confuso a Jack, che la rassicurò con un sorriso tenero ed uno pacato a Christopher, mentre si sporgeva cauto verso di lui, una mano tesa, il tono di voce garbato e soave.

“ Vieni, Christopher. Te l’ho già spiegato, ricordi? Non devi temere nulla da noi.”

Christopher lo scrutò a lungo, prima di sospirare debolmente ed avvicinarsi a Jack, a piccoli passi, senza fretta.

Jack lo sospinse gentilmente verso Suzanne, che gli sorrise di nuovo, questa volta senza provare a toccarlo. Christopher la guardò, quasi imbarazzato, per poi abbassare lo sguardo e mormorare velocemente e con tono di voce rammaricato.

“ Mi scusi, signora.”

Suzanne accentuò il suo sorriso, mentre, delicatamente, spostava un ciuffo di capelli dalla fronte liscia e pallida di Christopher.

“ Non devi scusarti, caro. Ti prego, non chiamarmi signora. Il mio nome è Suzanne.”

Disse, portandosi una mano al petto, usando un tono di voce basso e rassicurante, parlando lentamente, quasi per non allarmarlo, seguendo l’esempio del marito.

Suzanne si azzardò a prendergli la mano, che lui strinse dopo un po’, ricambiando il suo sorriso con uno meno tremulo. Suzanne si voltò, per indicare i suoi figli.

“ Loro sono, Heather, Kayle e…”

Fece una pausa, prima di indicare Jenna, che la guardò circospetta, prima di presentarla.

Heather si alzò con grazia dal divano, sorridendo lieta, arrestandosi proprio davanti a lui.

“ Ciao. Incantata di conoscerti. Non sapevamo del tuo arrivo…Jack ci ha fatto una piacevole sorpresa.”

Rise, divertita per qualcosa che mi sfuggiva. Vidi Christopher sorridere con lei, forse contagiato dalla sua allegria improvvisa. Non si oppose quando Heather, sulle punte dei piedi, lo baciò sulle guance, in un gesto affettuoso.

“ A quanto pare, sarai il nostro nuovo fratello.”

Annunciò Heather, con tono vago ma squillante. Jenna sibilò irritata a quel commento, mentre Kayle si voltava a guardarla, sorridendo sotto i baffi.

Christopher si mordicchiò le labbra, nervoso:

“ Be’…ecco…io…non so…”

Borbottò, sempre più impacciato. Heather rise, prendendolo sotto braccio.

“ Non preoccuparti. Ti ci abituerai. Sarà divertente, essere nostro fratello. A proposito, quanti anni hai? Sai, è importante, per collocarti nella scaletta.”

Christopher alzò un sopracciglio, scettico.

“ Scaletta?”

Heather annuì energica.

“ Ma si, la scaletta dell’età! Per stabilire ch è il più grande e chi il più piccolo. Kayle, il mio ragazzo,…”

Disse, indicandolo con una mano. Christopher lo guardò e Kayle gli fece un gesto di saluto col capo. Lui lo ricambiò con un sorriso meno teso.

“ E’ più grande di me di un anno. Quindi è nel mezzo. Io sono la più piccola. Jenna, invece, è la più grande.”

“ Jenna?”

Chiese Christopher, curioso, indicando Alice.

“ Lei?”

Alice gli sorrise. Immagino lo trovasse già simpatico. Heather rise, smorzando la risata cristallina sul suo braccio, facendolo sorridere di nuovo e sghignazzare allegro. Notai Jack osservarlo compiaciuto.

“ No. Lei è Alice, un’amica di famiglia. Lei è Jenna. La ragazza vicino ad Edward, quel bel ragazzo seduto sul divanetto centrale, sulla sinistra. Quella a destra è sua moglie, Bella.”

Spiegò Heather, indicandoci con l’indice. Era gi passata a me, ma gli occhi rossi di Christopher erano rimasti fissi sul viso accigliato e insofferente di Jenna.

“ Non sono una bella coppia? Io la trovo splendida. Comunque, Jenna è nata molto prima di tutti noi, quindi è da ritenersi la maggiore dei fratelli Stuart. Tu quando sei nato?”

Gli chiese e assorto come era mi stupii che le rispondesse a tono.

“ Il 6 agosto 1973.”

Heather rise, giuliva.

“ No, sciocco! Intendevo, il giorno della tua nascita da immortale.”

Vidi Jenna cominciare a respirare in modo agitato, quasi affannoso, le labbra socchiuse. Vidi Christopher osservarla apprensivo e confuso, per un attimo, prima di guardare direttamente Heather e risponderle, quieto:

“ Nel 1992.”

Jenna si alzò di scatto, attirando l’attenzione di tutti. Il respiro era del tutto assente, ora, gli occhi ridotti a due fondi di bottiglia scuri, metallici. Quell’espressione, era identica alla donna del suo ritratto, il più bello ed inquietante di tutta la sua collezione.

Heather continuò, come se niente fosse:

“ Allora, sei più piccolo di me. Io sono nata nel 1988. E’ deciso! Sei tu il più piccolo di casa, adesso.”

“ Jenna, stai bene?”

Non potei impedirmi di crederle, notando il suo eccessivo pallore e l’espressione del suo viso che si faceva, a mano a mano che il tempo scorreva, sempre più atterrita.

“ Si, benissimo.”

Mi rispose, dura ed inflessibile. Sapevo che era una bugia bella e buona, ma non volli insistere. La situazione era già precaria così com’era, senza che io interferissi.

Jenna guardò Jack, liberando finalmente la presa da Christopher, che però non smise di osservarla, quasi affascinato da lei.

“ Quindi, hai deciso? Rimane qui?”

Non c’era bisogno che specificasse a chi si stesse riferendo, era più che evidente, data l’apprensione che ora era nata sul volto splendente di Suzanne, che si voltò a constatare la reazione del marito, forse in pena, nel caso sfociasse tutto in una tragica lite.

 “ Si.”

Rispose Jack, calmo e deciso.

Jenna aggrottò la fronte e strinse le labbra in una linea dura, quasi arrabbiata.

“ Per quanto?”

Chiese ancora, con tono basso ma non meno minaccioso. Jack, anche quella volta, fu inflessibile nel darle una risposta.

“ Fino a quando lo vorrà lui. La scelta è già stata compiuta. Spero, che rispetterai la mia decisione, come i tuoi fratelli. Heather è già d’accordo e anche Suzanne.”

Jenna guardò Kayle, che ricambiò il suo sguardo acceso con uno languido e pacato.

“ E tu? Che ne pensi?”

Anche Heather osservò la reazione del compagno, che sorrise, quasi beffardo, scrollando le spalle.

“ Vedremo.”

Fu la sua unica risposta, che fece ridere di gusto Heather. Subito dopo, corse da lui e in baleno gli si strinse al braccio destro, affettuosa.

Jenna, quasi spazientita, fece il giro del divano, salendo con furia i primi due gradini della scala, nascosta nell’angolo destro della parete di fronte.

“ Può restare. Ma, che sia chiaro…”

Disse, arrestandosi di colpo, ma voltandosi lenta. Sussultai, di fronte al suo sguardo freddo, diabolico, così poco umano, ma non meno attraente.

“ Tienilo lontano da me.”

Detto questo, salì le scale in un lampo, chiudendosi la porta di qualche stanza lontana alle spalle, con un tonfo assordante. Dopo questo, calò il silenzio.

“ Be’…non si può dire, che l’abbia presa male.”

Disse Emmett, sciogliendo l’atmosfera tesa con un caldo sorriso divertito. Alice Rise, alzandosi e sgranchiendosi le gambe.

“ Hai creato un gran bel trambusto, Christopher.”

Disse, con tono giulivo e per nulla accusatorio. Ma Christopher abbassò lo stesso lo sguardo, in colpa.

“ Scusate. Scusa, Jack. Non volevo che…si creasse tutto questo.”

Si scusò con Jack, che scrollò le spalle, quasi sollevato invece.

“ Non scusarti. Jenna imparerà ad apprezzare la situazione. Devi avere…”

Iniziò, guardandolo quasi in pena, ma poi sorridendogli lieto, dandogli una pacca sulla spalla, gli disse:

“ Devi avere solo un po’ di pazienza, con lei, va bene? Jenna ha le sue ragioni per comportarsi così, ma questo non deve preoccuparti. Ora…Kayle, Heather? Perché non mostrate a Christopher la sua stanza e non lo portate a caccia? Avete molto, da mostrargli. Così, imparerete anche a conoscervi meglio.”

Heather fu entusiasta della proposta del padre adottivo. Trascinò Christopher fuori in giardino, ansiosa di fargli conoscere un posto particolare, in mezzo alla foresta fitta delle montagne circostanti. Kayle li seguì diligentemente, sorridendo dell’entusiasmo della sua compagna. Christopher, dal suo canto, sembrava divertito e più a suo agio fra loro. Sorridendo, gli sentii dire ad Heather:

“ Chris. Per favore, chiamami Chris.”

Lei gli sorrise e lo accontentò. Emmett, Alice, Rosalie e Jasper li seguirono per una breve caccia su per i boschi, mentre io, Edward, Esme e Carlisle seguimmo Jack nel suo studio, che si trovava due piani dopo le stanze da letto e le camere personali per gli svaghi di ogni membro della famiglia.

Mano nella mano con Edward, posai lo sguardo sulle numerose tele alle pareti, tutte colorate dalle tinte più vivaci e calde, anche se nella mia mente troneggiava il ricordo del quadro della ‘signora di ghiaccio’, che avevo soprannominato puerilmente fra me e me, a capo di tutti gli altri, nel salotto.

Lo sguardo fermo e privo di calore di Jenna, continuava a sovrapporsi a quello della donna del ritratto. Che fosse il suo alterego? Ero confusa ed anche inquieta. Nella testa, un milione di domande fiorivano ad ogni passo. Anche Edward, che camminava silenzioso al mio fianco, sembrava assorto nei miei stessi dubbi.

Mi ridestai quando Jack aprì la porta d’ingresso del suo studio. Era semplice e privo di decori alle pareti, se non un ritratto sulla scrivania, che raffigurava realisticamente i membri della famiglia al completo, solo in abiti antichi. Cercai Jenna con lo sguardo, curiosa e strabuzzai gli occhi alla vista di quella donna alta e snella, vestita con abiti aristocratici di fine Otttocento, proprio accanto a Jack,

che le teneva una mano sulla spalla, fra i capelli raccolti in una coda e che ricadevano in onde ordinate sulla spalla e lungo il braccio sinistro. Era bellissima e, solo per un attimo, una punta d’invidia mi avvelenò il cuore. Subito scacciai quella sensazione imbarazzante. Dovevo rassegnarmi al pensiero che, con un abito del genere, non avrei ottenuto il suo stesso aspetto, etereo e sensuale insieme.

Jack si sedette dietro la scrivania, assumendo un’aria assorta, sospirando stanco, dietro l’intreccio delle mani a nascondere la bocca, gli occhi dalla palpebre chiuse, sfinite.

Edward mi trascinò sul divanetto in pelle di smeraldo accanto alla parete e, contemporaneamente,  vidi Esme e Carlisle sedersi di fronte a lui, mentre Suzanne si pose accanto al marito, guardando fuori dalla finestra, apprensiva.

“ Hai fatto la scelta più giusta, Jack.”

Disse Carlisle, trattenendo la mano destra di Esme nella sua. Jack sorrise amaro:

“ Davvero? Io non ne sarei così sicuro.”

Esme continuò per Carlisle.

“ Hai visto l’espressione impaurita del ragazzo, quando Suzanne si è avvicinato a lui la prima volta? Ha bisogno che qualcuno si prenda cura di lui. E chi meglio di voi due?”

Disse dolce e materna, guardando entrambi. Suzanne annuì, ma non disse nulla. Jack sospirò gravemente.

“ Esme ha ragione. Avete spazio a sufficienza e figli amorevoli che lo accoglieranno facilmente tra di loro…”

Continuò Carlisle, come a convincere il suo amico ad aver fatto la scelta giusta ad accogliere Chris nella loro famiglia.

“ Si, ma non tutti i miei figli. Heather lo ha già accettato, Kayle è titubante, ma grazie ad Heather riuscirà ad apprezzarlo...Ma Jenna…”

Disse, nascondendosi il volto fra le mani. Suzanne gli afferrò una spalla, stringendola forte. Jack abbassò le sue, allungando la destra ad afferrare la sua, come a ringraziarla della sua comprensione.

“ Jenna mi odierà per quello che le ho fatto.”

Aprii la bocca, sconvolta:

“ Perché?”

Jack e Suzanne mi osservarono smarriti.

“ Insomma…immagino che per Jenna, l’arrivo di un componente estraneo alla famiglia possa turbarla, ma non credo così tanto da compromettere una decisione già presa. Se Chris vuole rimanere qui e far parte della famiglia Stuart e se tu, Jack, sei d’accordo insieme a Suzanne, Heather e Kayle, allora a Jenna non rimarrà che rassegnarsi e cercare di accettare la situazione.”

Dissi, esponendo la soluzione ai miei pensieri, come meglio credevo. Jack mi sorrise, dolce ma amaro.

“ Purtroppo, mia cara Bella, la situazione è molto più complicata di come tu l’hai esposta.”

Riflettei per un attimo sulle sue parole, ma alla fine scossi il capo, arrendendomi.

“ Non capisco.”

Jack sospirò ancora, più lentamente.

“ Edward, invece, sa bene cosa intendo.”

Avvertii la mano di Edward stringere la mia con più forza. Mi voltai ad osservarlo. I suoi occhi erano liquidi, ma le sopracciglia erano aggrottate, segno evidente di nervosismo o peggio, sofferenza. Mi sporsi verso di lui, per cancellare con le dita quella ruga profonda dalla sua fronte, che lo rendeva più vecchio. Edward mi sorrise e baciò le mie dita una ad una, prima di rispondere.

“ Si, è vero. Capisco perfettamente i sentimenti di Jenna.”

Mi sorpresi delle sue parole, ma non dissi nulla, lasciando che continuasse.

“ Io e Jenna, abbiamo vissuto un’esperienza in comune. Quando Bella era umana, fui attratto immediatamente dall’odore indescrivibile del suo sangue. Era un tale richiamo…quasi impossibile da ignorare. Accanto a lei, per quanto la amassi e il mio unico pensiero fosse quello di proteggerla, la gola ardeva sempre e il demone dentro di me implorava di soddisfare la sua sete.”

Chiuse gli occhi, immerso nei suoi ricordi, la voce ridotta ad un sussurro di velluto, la bocca sul dorso delle dita della mia mano destra, ancora racchiusa fra le sue, mentre parlava.

“ Non c’è stato giorno, in quegli anni, in cui combattessi contro il desiderio del suo sangue. Per me, il giorno della sua trasformazione, rappresentò tormento e grazia insieme. Le avevo privato della vita, ma avevo abbandonato il peso opprimente di vederla morta, esanime, priva di vita fra le mie braccia, in un attimo di follia.”

Aprì gli occhi ad incontrare i miei, ma sapevo che non mi stava guardando, che era lontano mille miglia da me, immerso nei suoi pensieri, nei suoi ricordi…e in quelli di Jenna.

“ Jenna ha vissuto una situazione simile a quella che si è venuta a creare fra me e Bella. Ha conosciuto Christopher nel New Jersey. Lui aveva appena compiuto diciannove anni. Era fidanzato con Mary Galdier, ma non era una relazione seria. Figlio di un impiegato e di un’insegnante d’asilo, ha frequentato la scuola statale e poi si è iscritto all’UCL, il college universitario di Londra. Stava andando lì, il giorno in cui Jenna lo ha ucciso. Lo ha rincontrato nel parco vicino casa, due settimane dopo aver evitato di fargli del male. Gli è passato accanto, c’era vento e il suo odore l’ha colpita violentemente. Era sola, nessuno avrebbe potuto fermarla. Era il suo cantante, il suo sangue cantava solo per lei...una tentazione irresistibile. Ha combattuto con il suo demone fino alla fine, ma è stato tutto inutile. Jenna ha ceduto. Ha attirato Christopher con una scusa, lui l’ha seguita, inevitabilmente attratto da lei. Quando siete arrivati, era già troppo tardi…Jenna lo aveva già morso.”

Edward si fermò, quasi provato dallo sforzo di ricordare o forse dai suoi ricordi passati. Gli accarezzai il viso, cercando di tranquillizzarlo. Lui mi sorrise lieve, baciandone il palmo.

Jack continuò per lui, il tono di voce soffuso e grave:

“ Li trovammo distesi nell’erba, lui sulle sue ginocchia, lei china su di lui, nascosti fra i cespugli. L’odore del sangue di Chris si sentiva a tre chilometri di distanza. Sembrava che si stessero scambiando tenerezze, ma la verità era più atroce. Suzanne riuscì a staccarla da lui, insieme a Kayle. Jenna era diventata aggressiva e cercava di ribellarsi dalla presa della madre e del fratello. Heather corse ad aiutarli, mentre io cercavo di tamponare la ferita sul collo di Christopher. Avrei voluto succhiargli via il veleno, ma era troppo tardi. Sentivo che era già arrivato al cuore. Era troppo tardi. Lui gridava, per via della trasformazione già in atto. Jenna era fuggita, inorridita per ciò che aveva fatto. Non ho potuto…vedendola in quello stato…era distrutta, io…ho dovuto farlo! Non avevo scelta…Jenna era più importante.”

Blaterò, in preda ad un dolore antico e forse mai dimenticato.

“ Così, hai lasciato Chris al suo destino. Lo hai abbandonato sui monti, in Alaska, vicino ad un gruppo di nomadi di passaggio, nella speranza che lo accogliessero. Lo hai fatto, per proteggere Jenna.”

Disse Edward, leggendo tutto chiaramente attraverso i suoi pensieri. Jack annuì ad ogni sua parola, amareggiato.

Suzanne lo consolò come poté, cingendogli le spalle con uno braccio, chinandosi per baciargli la guancia. Jack chiuse gli occhi a quel tocco, sospirando per ritrovare la calma perduta per pochi attimi.

“ Hai fatto, quello che ritenevi giusto per il benessere della tua famiglia, Jack. Non devi vergognartene.”

Disse Carlisle, calmo e pacifico.

“ Il fatto è, Carlisle, che so che tu ti saresti comportato diversamente. Tu avresti accolto Chris fra di voi, lo avresti allevato come un altro dei tuoi figli, nel bene e nel male. Io, invece, non l’ho fatto. Ho pensato solo al benessere di Jenna e non a quello di Chris. Ho lasciato che questo ragazzo si cibasse di sangue umano, insieme a dei nomadi ladri ed egoisti, per tutti questi anni.”

Disse Jack, tormentandosi.

“ Ormai, non puoi più tornare indietro. Magari quelli che per te sono sbagli, hanno contribuito, invece, a formare Chris in un altro modo e chissà se le sue esperienze non gioveranno nell’istaurare i rapporti con tua figlia, Jack.”

Disse Carlisle, parlando saggiamente e ridando speranza a Jack, che gli sorrise grato.

“ Lo spero tanto, Carlisle, lo spero tanto.”

“ Jenna potrebbe apprezzare Chris col tempo, imparando ad accettare e a convivere con i suoi incubi.”

Gli suggerì Edward, alzandosi dal divanetto. Lo seguii, afferrandogli la mano che lui strinse gentile.

“ Solo il tempo ce lo dirà.”

Disse Suzanne, guardando fuori, in giardino, i suoi figli, Emmett e Rosalie, Alice e Jasper, insieme a Chris ritornare dalla caccia e ridendo allegri. Chris era l’unico tutto imbrattato di terriccio, ma lo vedevo più allegro e il colorito della sua pelle meno pallido, l’espressione del viso delicato rilassata ed entusiasta.

“ Ora, non ci resta che osservare il corso degli eventi.”

 

 

 

Angolo dell’autrice.

 

Buonasera a tutti voi, amici e amiche di EFP!!XD

Ho appena finito di stendere il mio terzo capitolo! Ci sono state molte rivelazioni in questo capitolo, tutte non difficili da assimilare! Certi atteggiamenti di alcuni personaggi, all’inizio potrebbero apparirvi strani, ma in seguito tutto sarà chiarito! XD

Spero vi sia piaciuto come i precedenti capitoli! Non mancate di farmi partecipi dei vostri commenti o critiche in merito, mi raccomando! ^^

E adesso, passiamo ai…

 

Ringraziamenti a…

 

Susplicia_The  Volturi: Ciao, Susplicia! Prima di tutto, complimenti, hai un nick molto originale! XD Sono contenta che la mia FF ti sia piaciuta a tal punto da metterla fra i preferiti! Spero di aver soddisfatto, almeno in parte, le tue curiosità su Christofer! Spero, inoltre, di aver fatto si che la narrazione fosse più sciolta, questa volta! L’ispirazione la coltivo piano piano, durante la giornata e in qualche spazio dei miei sogni ad occhi aperti! Posterò ogni fine settimana, verso le sette di sera! Grazie mille per i tuoi commenti e per i tuoi complimenti! Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto! Baci baci, e alla prossima (leggi nella nota Prossimamente a…) Fuffy91!^__^*

 

Beuzz94: Mia carissima Beuzz, ciao!!XD E’ un piacere per me risentirti! Allora, ti è piaciuto il mio nuovo cap?? Spero di si?? Uhm…Non so se la tua antipatia per Jenna scemerà grazie a questo cap…forse nel prossimo! :P Nel frattempo, fammi sapere cosa ne pensi di Chris e della sua storia! Conoscendoti, credo che non mancherai di dirmi la tua!!XD Sapevo che Heather ti sarebbe piaciuta! XD A presto! Baci baci, Fuffy91!^__^*

 

Monica87mi: Ciao, Monica!XD Mi fa piacere fare la tua conoscenza! La mia FF ti piace?? Be’, preparati ad adorarla!XD I prossimi saranno belli ed interessanti forse più dei precedenti! Stiamo entrando nel vivo della storia! Mi raccomando, non perdere i prossimi, ok?? XD Grazie mille per avermi lasciato un commentino!XD Spero lo farai anche questa volta! Baci baci e a presto, Fuffy91!^__^*

 

Prossimamente a …

Domenica 31 Luglio! Finiamo il mese in bellezza! Baci baci, Fuffy91!XD

 

^____________________^***

 

 

 

  
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