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Autore: BlueMoon1996    24/07/2011    2 recensioni
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Questa storia parla della nuova generazione, dopo la seconda guerra magica. Ci saranno amori, amicizie e talvolta anche avventure per i nostri giovani protagonisti.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Un dolce risveglio

La luce filtrava dalla grande finestra, illuminando l'enorme stanza, al centro della quale c'era un grandissimo letto, dove stavano due ragazzi, profondamente addormentati, che sembravano non essersi accorti neanche di dov'erano. Sognavano beati, incuranti di ciò che era successo solo poche ore prima.

Ad un certo punto, il ragazzo, si mosse appena, ma quel piccolo movimento aveva fatto svegliare l'altra, accoccolata, fino a quel momento vicino a lui.

Lei aprì gli occhi: non capiva dov'era. Sussurrò < buongiorno > al ragazzo che le stava di fianco e lui rispose < buongiorno a te >.

Molte immagini attraversarono la mente di Victoire Weasley mentre cercava di capire dov'era e chi era la persona che le dormiva affianco. D'improvviso vide la Sala Grande, il suo fidanzato avvinghiato alla ragazza di Teddy Lupin, lei e Teddy che entravano nella stanza...

Un momento? Non sarà mica... lei si voltò e lui sembrava che avesse avuto lo stesso pensiero perchè si girò come lei. Si guardarono per un momento, negli occhi. Poi urlarono.

Erano stati lì insieme? Come era potuto succedere? Erano entrambi imbarazzati, confusi e furiosi con sé stessi. Senza parlare si rivestirono, e poi, come al solito cominciarono a litigare.

< cosa è successo Lupin? > chiese lei.

< a me pare ovvio Victoire non credi? > chiese lui sarcastico. Lei fece una risatina isterica e lo guardò male. Ora ricordava, lui l'aveva baciata e poi erano entrati nella Stanza delle Necessità.

< ah, è stata tutta colpa tua Teddy! Come al solito! È sempre colpa tua! > affermò lei.

< ah sentiamo adesso! Cosa avrei fatto io? Guarda che sei stata tu a desiderare la stanza cara la mia Victoire! > la canzonò lui, sconvolto da quel patetico, ma per lui insolitamente dolce risveglio.

< Ah si! Beh, magari non sarebbe successo nulla se tu non mi avessi baciata non credi Lupin? >

< no, non credo cara mia! Sai perchè? Perchè ubriachi come eravamo, appena abbiamo trovato una stanza volevamo dormire no? Eravamo stanchi. Ma dopo beh... io non ricordo precisamente il motivo per cui è successo! Non so neanche se c'è un motivo! > lui arrossì e lei si mise le mani nei capelli, mentre si accasciava sul letto.

< fatto sta > continuò Teddy, dato che Victoire non parlava < che è successo e non possiamo tornare indietro! > esclamò infine.

< tornare indietro! Ma certo! Una giratempo! > disse lei tutta convinta di aver trovato una soluzione per rimediare al danno.

< si certo, andiamo al Ministero e diciamo “ci da una giratempo?” e la tizia che se ne occupa dice “a cosa vi serve?” e noi le rispondiamo “a cancellare l'errore di una notte!” e quella non solo non ce la darà ma ci caccerà e ci farà bandire dal Ministero! Beh, forse ho esagerato ma non è bene mentire in questi casi. Poi è rischioso, sai cosa dice sempre Hermione “cose terribili accadono ai maghi che si intromettono nel tempo” > la smontò Teddy. Victoire lo guardò: i capelli non erano azzurri, ma di un rosso intenso, probabilmente era in imbarazzo, indossava ancora gli abiti della sera prima, ma erano molto più sgualciti, e la cravatta era slacciata. Era un bellissimo ragazzo, pensò Victoire, per la prima volta in vita sua. E lei lo aveva capito solo in quel momento. Lui ricambiò lo sguardo e a lei sembrò, per un assurdo momento, che anche lui la trovasse bella, avvolta nel suo bellissimo abito da sera, con i capelli un po' scompigliati. Lei si ricompose. Non doveva pensare quelle cose di Teddy Lupin, così disse con fermezza < meglio non parlarne a nessuno allora. Non trovi? > lui annuì ed entrambi si avviarono verso la torre di Grifondoro, dove si sarebbero cambiati, ma strada facendo, incontrarono Dominique, in ritardo per la colazione, così Victoire spinse Teddy dietro una colonna e salutò sua sorella raggiante.

< ehi Dom! >

< Victoire! Ma dove sei stata ieri notte? Non c'eri alla torre e sei vestita come ieri! Dimmi, eri con Casper ? > Teddy strinse i pugni ma Victoire raccontò pacatamente quello che era successo e poi aggiunse < beh, quando li abbiamo visti io sono andata al lago e mi sono addormentata lì, si stava così bene. Teddy non so dove sia andato >

< James ha detto che non era in dormitorio > spiegò Dominique.

< D-davvero? Sarà andato... beh... > Victoire era in crisi, così Teddy fece finta di venire da un altro corridoio e di imbattersi “per caso” contro le sorelle Weasley.

< ah eccolo! > esclamò la più grande < perchè non lo chiedi a lui! Io mi vado a cambiare! > e così salì su, in direzione della torre, mentre Teddy spiegava di essere andato nella Stanza delle Necessità perchè voleva stare un po' da solo, e Dominique annuiva convinta.

 

§

 

Rose si svegliò piano piano quella mattina, assaporando ogni attimo del bellissimo sogno che aveva fatto quella notte: lei e Scorpius in riva al lago nero, di notte, mentre abbracciati, si stringevano e si baciavano. Sorrise nel sonno, e la sua compagna di stanza, Kathe, alzò gli occhi al cielo e la scosse, prima piano, poi più forte perchè la ragazza non sembrava accennare a svegliarsi.

Dopo un po' di imprecazioni e qualche fattura, Rose si infilò la divisa, si mise gli occhiali e andò in Sala Grande per la colazione. In fondo quello, era stato un dolce risveglio. C'era già una gran confusione quando scese: Dominique parlava con Alex, Victoire aveva una faccia sconvolta e sembrava non voler mangiare nulla; Teddy, come Victoire sembrava abbastanza scosso, James e Evelyne, abbracciati (finalmente!) si imboccavano l'un l'altra, e facevano venire il diabete a chiunque passasse di lì; Alice era inquieta e non smetteva di fissare il tavolo dei serpeverde ed infine Scorpius le sorrideva, e le faceva cenno di andarsi a sedere vicino a lui, lei annuì e si incamminò verso il tavolo verde-argento.

< buongiorno > le disse, salutandola con un bacio, lei sorrise e si sedette vicino a lui.

< allora Scorp, diciamo che l'abbiamo, anzi l'hai passata liscia no? > chiese Rose, guardando il fidanzato con aria apprensiva, che sgranava gli occhi, sicuramente ripensando alla sera prima.

< tuo padre sembrava pronto a sgozzarmi Rosie, non so se te ne sei resa conto? >

lei rise e lui la guardò di sbieco, ma poi si unì alla risata. Vicino a loro, Albus li guardava un po' strani, e ad intervalli regolari fissava il tavolo dei grifondoro.

< ehi Al! Non sapevo fossi innamorato di tuo fratello! > esclamò Rose, pensando che suo cugino stesse fissando James. ( in realtà fissava Alice, seduta accanto a lui, mentre faceva le smorfie più assurde guardando i due neo fidanzatini vicino a lei ).

Albus scosse la testa e disse < beh, almeno io non avrò il diabete come Alice che ci sta vicino. E comunque non fissavo James, fissavo... > ma a questo punto arrossì e abbassò la testa.

Rose, che era avvinghiata a Scorpius riemerse dopo quest'ultima affermazione e il suo ragazzo si chiese come aveva fatto ad ascoltarlo se stava baciando lui...

< in che senso Al? Chi fissavi? > chiese lei, puntandogli una forchetta contro, dalla quale schizzarono due pezzi di uova, che andarono dritti nell'occhio di Scorpius, che cercava di riprendere la vista. < nessuno Rose, nessuno, torna alla tua occupazione > disse un po' infastidito, indicando l'amico. Per ora la corvonero lasciò andare, perchè voleva davvero tornare alla sua occupazione, ma si ripromise di scoprire, chi stava fissando Albus, quella mattina, un po' strana per tutti, perchè la sera prima aveva portato non poche novità.

 

§

 

Evelyne e James erano seduti insieme al tavolo dei grifondoro, contenti come non mai. Erano stati due stupidi, pensavano, a farsi tanti scrupoli. Beh, in realtà era stata lei a fare tutte quelle congetture e a mettere in ballo la storia degli amici, ma anche James non aveva insistito ed era d'accordo con lei. Comunque ora si imboccavano come due sposini e facevano venir voglia di vomitare per quanto erano dolci, infatti le persone accanto a loro, si giravano immediatamente appena riprendevano a sbaciucchiarsi o a scambiarsi moine e alzavano gli occhi al cielo, pregando Merlino che non riempissero la sala di zucchero. Loro, invece, sembravano deliziati dall'affetto e l'amore che si scambiavano e non sembravano preoccuparsi degli altri.

< James... > chiese lei ad un tratto.

< si? >

< mi chiedevo... adesso... beh, cosa succederà? >

< in che senso Ev? >

< nel senso, beh... come possiamo considerarci? Come faremo quest'estate? >

< io credo che possiamo dire che stiamo insieme no? Dato che tutta la sala ci sta guardando disgustata, e credo che tu non piaccia a quelle ragazze laggiù > e indicò un gruppetto di ragazzine del quarto anno di tassorosso che guardava Evelyne come fosse Salazar in persona! Lei abbassò lo sguardo imbarazzata, e fece per replicare ma lui la precedette.

< e per quanto riguarda l'estate... beh ci penseremo più in là no? >.

Lei annuì e si accoccolò sulla spalla di James assonnata. Non aveva dormito molto, era rimasta in piedi a pensare a lui e a loro. La mattina dopo Dominique (per vendicarsi del primo giorno in cui lei l'aveva fatto) le aveva lanciato un secchio d'acqua, ma nonostante quello, col pensiero di James, era stato un... dolce risveglio.

 

§

 

Albus si era alzato dal tavolo non appena aveva visto Alice lasciare la Sala Grande indignata, e aveva deciso di seguirla. Non appena vista la sua direzione aveva preso la parallela ed era sbucato “per caso” alla fine del corridoio che lei stava percorrendo.

< ehi, che casualità! > disse Albus mentre lei sorrideva e gli chiedeva < stai andando in Sala Grande, perchè sennò hai preso la strada sbagliata! > solo adesso il ragazzo si accorse che, essendo sbucato alla fine del corridoio, le aule erano dalla parte opposta e si giustificò dicendo < ehm.. sono andato in bagno > Alice sembrò crederci e i due cominciarono a parlare del ballo.

< allora ti sei divertito? >

< per niente, non puoi immaginare mia madre mi ha fatto una ramanzina e un questionario su Natasha, non mi lasciava in pace! > spiegò lui, mentre lei si tratteneva dal ridere.

< mi dispiace Al, ma a me non è andata meglio, Goyman è davvero un polpo! Fortuna che mio padre non ha visto il bacio che mi ha stampato sulla bocca! Altrimenti credo che non sarebbe sopravvissuto. Non che la cosa mi sarebbe dispiaciuta ma si sa, non è mai bello assistere ad una morte. > Albus rise di gusto e lei lo guardò torva prima di unirsi a lui.

< beh Alice, scusa ancora per ieri... mi sembrava l'unico modo per... > e qui arrossì, ripensando al bacio che le aveva dato per toglierla dalle grinfie di Goyman e diciamocelo, anche perchè gli avrebbe fatto piacere!

< non preoccuparti Al! Davvero! Mi sei stato d'aiuto! E poi noi siamo amici no? > disse Alice.

< già... > rispose Albus poco convinto.

< hai visto Evelyne e James? Sono dovuta scappare! Troppo miele per i miei gusti >

< hai ragione, non ho mai visto mio fratello così prima d'ora! >

< si amano... > fu l'unica cosa che disse Alice, prima di proporre di avviarsi a lezione, così lui andò a trasfigurazione e lei a incantesimi, sperando di non dover stare vicina ai due fidanzatini.

 

§

 

Victoire Weasley si affrettò a raggiungere Stephan, il ragazzo che aiutava per i M.A.G.O, consapevole che lì ci sarebbe stato Teddy.

Ma come aveva fatto ad essere così stupida? Quell'errore era stato clamoroso. Però... quando si era svegliata con Teddy accanto si era sentita... speciale, stranamente bene, come se fossero giusti il posto, il momento e la persona anche. Ma non sapeva spiegare come quella strana felicità fosse arrivata. No, era comparsa all'improvviso, come se non dovesse essere lì. Ma c'era. Ed ora Victoire si chiedeva se davvero odiava Teddy Lupin.

Entrò in biblioteca e trovò Stephan ad aspettarla, gli rivolse un sorriso che lui ricambiò, attenta a non guardare dove Teddy stava spiegando trasfigurazione ad una certa Eloise che non la smetteva di fagli gli occhi dolci e Victoire non la smetteva di pensare che l'avrebbe polverizzata all'istante se solo ci avesse provato con lui. Ma no! Lei non doveva pensare quelle cose! Scosse la testa, come a voler cacciare via i pensieri e i sentimenti e, mentre spiegava incantesimi a Stephan, sentì lo sguardo di Teddy su di lei...

All'uscita della biblioteca si incontrarono, entrambi erano molto imbarazzati.

< tutto bene? > chiese lui uscendo dalla porta.

< s-si certo, perchè non dovrebbe? > rispose Victoire, con la testa bassa.

< non so... sono circa tre ore che non mi insulti, è un record non credi Vic? >

< ok, arriva al punto. Che vuoi? > chiese lei spazientita.

< ehi, volevo solo chiacchierare un po' con te... non preoccuparti non avevo intenzione di parlare di stanotte, o stamattina, ancora peggio! > rispose Teddy seccato. Lei lo guardò male, e ricacciò dentro le lacrime, che chissà per quale ragione spingevano per uscire.

< n-no, non parliamo di questo! Anzi non parliamo affatto! È stato il più grosso errore della mia vita Ted! Il più grosso in assoluto! >

Lui parve offeso e se ne andò, non prima di aver detto < mi hai detto di tutto Vic, ma da qui ad arrivare a dire che sono proprio un errore... >

< non voglio dire che tu sei un errore ma quello che... > si interruppe, lui non c'era più e a quel punto pianse, non sapeva il perchè, o forse si. Le faceva male quella situazione, le faceva male che nonostante tutto, lei fosse felice di quello che era successo e non lo considerava un errore e faceva soffrire perchè forse per lui non era lo stesso, e perchè non avrebbe dovuto lasciarlo andare dicendogli che era un errore. Non avrebbe dovuto farlo.

 

§

 

Bene lettori, vi lascio con il dubbio dei sentimenti di Victoire, e beh... diciamo anche che ci sono molti aspetti positivi no? Alla prossima!

  
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