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Autore: Keekee    24/07/2011    1 recensioni
La vita è difficile. Alcune di voi non sanno quanto. Lo è anche per lei, una ragazza come altre. Una ragazza in cui ognuna di noi si può identificare. Lei non ha mai dovuto chiedersi com'è fatta. Ci hanno sempre pensato gli altri a dirglielo: gentile, educata, brava, studiosa... Ma, dopo quest'anno, non è più sicura che questa sia realmente lei. Lei non è così. O forse si?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*** So di aver altre fiction da completare ma a questa ci tengo particolarmente. E' una fic originale e molto introspettiva. Voglio farvi immedimare nel personaggio da me creato. Non posterò capitoli veri e propri quindi a volte vi potrete trovare una pagina in croce ed altre un romanzo. Nella storia ci saranno due correnti: il PASSATO e il PRESENTE. Per ora scrivo solo il presente ma arriveranno presto dei "capitoli" sul passato della protagonista che chiariranno i molti dubbi che sicuramente avrete. Spero vi piaccia ciò che ho scritto. Poichè è la mia prima storia veramente introspettiva non se va bene come scrivo. A volte la protagonista fa solo dei pensieri sconnessi che io trascrivo perciò non prendevela con me se lei è pazza!... :)  Quindi se non va bene così ditemelo okay??? Spero la storia vi piaccia... Bacioni a tutte, keekee <3 ***
 
 
23/‎07/‎2011
 
22:17:25
 
OGGI
 
Sono uscita. Era da tanto che non lo facevo... Non che uscissi molto anche prima degli eventi accaduti quest'anno ma sarò uscita in tutto tre volte da quando è finita la scuola... E tutte e tre le volte con mia mamma o mio fratello, più che altro per comperarmi da vestire. In più aggiungiamoci altre due volte in cui sono uscita da sola per andare in biblioteca. 
 
Amo leggere. Se ho finito tutti i libri portati dalla biblioteca allora mi metto davanti al computer. Nel mio pc ci saranno circa trecento - e non sto scherzando - libri in formato pdf. 
 
Ritorniamo però al fatto che sono uscita di casa. Sono andata a farmi una lunga camminata con la mia vicina di casa. Lei è simpaticissima, è capitato che molte volte la presentassi alle mie amiche e tutte si sono subito affezionate. E' bassa di statura e tutte le persone che la incontrano pensano subito ad una piccoletta simpatica. E' il tipo di persona a cui tutti affibbiano nomignoli tipo bambolina, principessina ecc... 
 
A volte mi sento un po' a disagio con lei. Lei mi ha sempre visto come un modello di comportamento: ha sempre voluto essere brava a scuola quanto me.
 
Mi sento a disagio con lei solo da due mesi a questa parte. Perchè lei sa. Sa tutto.
 
Comunque, fatto sta che ha suonato il campanello proprio mentre stavo per connettermi ad internet. Era lì, appoggiata sulla macchina di mio fratello che mi aspettava.
 
Quando ho aperto la porta l'ho guardata con fare interrogativo. Non che non venisse mai a bussare a casa mia. A dire il vero capitava molto spesso. Se le succedeva qualcosa bussava da me, io uscivo, prendevamo due sedie e ci raccontavamo ciò che era appena accaduto per poi darci consigli basandoci sulle nostre passate esperienze. Più che altro parlavamo di ragazzi e di scuola. So che vi sembrerà strano che parlassimo anche di voti, materie, professori... Ma eravamo fatte così. A noi alcune materie interessavano sul serio e stavamo attente, interessate ad ogni minima parola che usciva dalla bocca delle professoresse. Lei era più il tipo sto-tutto-il-pomeriggio-sui-libri io invece ero quella-che-ascoltava-in-classe-e-non-si-scordava-più-nulla finendo con il passare il pomeriggio con le amiche o a cazzeggiare.
 
Comunque oggi voleva andare a fare una camminata e mi propose anche di iniziare a fare dieta insieme. Io non ero mai stata a dieta: ci avevo provato due tre volte in tutti i miei diciassette anni e non avevo resistito più di qualche ora. Non ne vedevo il motivo, mi piaceva e mi piace tuttora mangiare perciò aborrivo l'idea di privarmi di cibi così buoni per favorire la verdura. 
 
-Okay. Farò la dieta con te, ma guarda che se esagero con il cibo ti mentirò dicendoti che ho mangiato solo verdura cotta a vapore-, queste furono le mie esatte parole.
 
-Va bene. Non ti imporrò regole sul cibo, basta che tutti i giorni alle sette ci facciamo una lunga camminata-
 
Risposi subito di si. Mi è sempre stato difficile dire la parola no. Ho sempre voluto accontentare tutto e tutti quindi accettavo quasi sempre qualsiasi proposta mi venisse fatta. Pensandoci a fondo però, capii che era un' ottima idea, avrei passato meno tempo in casa ad Aspettare. 
 
Camminammo per due ore circa parlando di un po' di tutto, della vita, dei nostri obbiettivi, che lavoro avremmo voluto fare, dei nostri ex, della scuola.
 
Ad un certo punto mi disse anche. -Tu sei molto matura, quando lo vuoi. L'ho sempre pensato anche se ciò che hai fatto negli ultimi tempi le reputo delle grandi stupidaggini-. 
 
Io sapevo che la pensava così. Lo sapevo già. Per cui la rassicurai dicendole che ero tornata la persona che aveva sempre conosciuto. Lo speravo anche io. Forse lei era scettica, fatto sta che non me lo disse ed io apprezzai il suo silenzio.
 
Ad una ventina di metri da casa, però, vedemmo una macchina dei Carabinieri sfrecciare nella nostra via. Il panico mi attanagliò. Lei non sapeva che io avevo ed ho tuttora paura delle auto dei carabinieri. Sono sicura che un giorno arriverranno a casa mia e racconteranno alla mia famiglia cosa è successo. Quel giorno sarò morta.
 
Comunque lei continuava a parlare ma io non la ascoltavo più. Pensavo che potevo tornare indietro. Correre fino a che avessi esalato l'ultimo respiro. Sapevo che i carabinieri erano davanti casa mia. E avvicinandomi a casa ne ebbi la certezza, mia mamma era ferma per strada che ci fissava. Quando la raggiunsi credevo di tremare dalla paura. Lei sapeva.
 
-Siete in ritardo-
 
-Abbiamo camminato molto-
 
-Voglio uscire un attimo con tuo fratello. Vai a casa che devi badare al tuo fratellino mentre sono via-
 
Era una bugiarda. Pensavo volesse far finta di nulla perchè sapeva che volevo scappare. Voleva attirarmi a casa per poi sgridarmi in privato. Girai l'angolo e guardai casa mia. Sul vialetto c'era solo la macchina di mio fratello. Niente carabinieri.
 
Tirai un sospiro di sollievo così rumoroso che lei mi guardò inarcando un sopracciglio. 
 
Entrai in casa con un sorriso.
 
Perchè però le auto dei Carabinieri stavano sempre a girare vicino a casa mia, un posto in aperta campagna dove non va mai nessuno??? Io ero del parere che volessero soltanto farmi venire un infarto!
  
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