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Autore: Franca    27/03/2006    2 recensioni
-ragazze- esordì una tipa con lunghi capelli d’oro mentre si metteva le scarpe -è arrivato un nuovo ragazzo in classe mia… ed è piuttosto caruccio…- sorrise maliziosamente; Francesca si mise la giacca ed uscì dalla stanza, mentre la ragazza cominciava a descrivere un ragazzo chiamato Giovanni Guardino. P.S.... XFAVORE COMMENTATE!!!! (tutto è ben accetto)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LXVII CAPITOLO

LXVII CAPITOLO

 

-non ti devi comportare in nessun modo Cami, sii te stessa-

-devo essere me stessa, devo essere me stessa, devo essere me stessa, uff…-

il giorno dopo, Camilla e Francesca si stavano dirigendo a mensa, dove avrebbero incontrato Giovanni, e soprattutto Francesco. Camilla era piuttosto preoccupata e si faceva forza ripetendosi frasi incoraggianti, mentre respirava ritmicamente.

-sai, dopo la figura con tuo fratello, non ho molta sicurezza…-

Francesca la fulminò con lo sguardo.

La mattina Camilla si era preparata accuratamente, scegliendo i suoi abiti più belli, ma senza grandi risultati.. indossava stranamente dei jeans, a vita troppo alta, e un golf fucsia con strani disegni…

Arrivarono a mensa. Francesca alzò il collo alla ricerca fra la folla dei due ragazzi. Vide una testa bionda e individuò Giovanni

-eccoli sono li- sussurrò all’amica

si avvicinarono al tavolo. Francesco era girato di spalle.

-eccoci- Francesca strinse a sé Camilla

Francesco si girò e guardò Camilla spalancando gli occhi

-TU?!- dissero contemporaneamente Camilla e il ragazzo riconoscendosi

-vi conoscete?- chiese Francesca corrugando la fronte

-ti ricordi ieri, che ti ho raccontato che una ragazza mi era venuta addosso facendomi cadere le ampolle??… beh è lei- disse scocciato e girandosi di colpo

Francesca guardò Camilla che era diventata bordeaux. Non gliel’aveva detto

-va bè, comunque lei è Camilla-

-piacere- grugnì Francesco

-piacere…- Camilla gli strinse debolmente la mano, evitando il suo sguardo.

Francesca si sedette facendo cenno di fare lo stesso all’amica. Giovanni era piuttosto perplesso e guardava con un sorriso sulle labbra Camilla e Francesco. Francesca guardò con fare implorante Francesco, che però sembrava più interessato alla merendina che stringeva fra le mani che alla nuova arrivata. Camilla dal canto suo si guardava le scarpe rossa in viso… come sempre.

-oooops!! È tardi, io devo andare a lezione, anche tu Giò vero??- Francesca guardò con fare eloquente il ragazzo calcando l’ultima parola. Il piano era quello di lasciarli soli.

-oh si certo…- borbottò Giovanni alzando e prendendo la sua cartella

-bene.. allora ci vediamo dopo!!- Francesca salutò sorridendo, ignorando lo sguardo terrorizzato di Camilla, che la implorava silenziosamente di stare li con lei

i due ragazzi si allontanarono velocemente dopo aver buttato un occhio sul tavolo. Camilla era silenziosissima, e dal canto suo Francesco non degnava di uno sguardo la ragazza.

-non va Fra…..- Giovanni scosse la testa, dando un’ ultima occhiata al tavolo dietro di loro

-già, sembra anche a me..-

-non credo che serva a molto quello che stai facendo-

Giovanni si precipitò a precisare, dopo aver notato lo sguardo assassino della sua ragazza

-nel senso che forse se non la forzassimo tanto a trovare questo benedetto ragazzo..-

-forse lo troverebbe da sola- finì Francesca sospirando

-già-

 

intanto fra Camilla e Francesco regnava il silenzio. La ragazza osservava incantata le bollicine dell’acqua frizzante, nella bottiglia blu davanti a sé.

-come hai detto che ti chiami?- Francesco si risvegliò dal suo sonno

-C…Camilla- sussurrò

-come?- Francesco si avvicinò a lei non sentendo

-Camilla-

-come?? Non capisco, parla più for…-

-CAMILLA!! MI CHIAMO CAMILLA!!!- urlò. Francesco fece un grande salto  sulla sedia. Non si aspettava che da una creaturina così gracile potesse uscire un voce così acuta

-scusa scusa…., ora ho capito ti chiami Camilla- disse guardando la ragazza che annuiva

-ma dimmi un po’, hai sempre questa brutta abitudine di bisbigliare invece che parlare e di guardarti le scarpe?- disse tranquillo.

Camilla sbarrò gli occhi e se possibile diventò ancora più rossa. Si alzò veloce, prese le sue cose e si allontanò, lasciando un Francesco piuttosto perplesso

-bah- sussurrò fra sé prima di fare canestro buttando le cartacce nel cestino vicino a sé.

 

-CHE COSA LE HAI DETTO?!- Francesca cercava spiegazioni, furibonda, dopo aver trovato Camilla sola nell’aula di chimica a piangere

-le ho solo chiesto- rispose con voce pacata Francesco chiudendo tranquillamente il suo armadietto –perché parla così piano e si guarda continuamente le scarpe…-

-ti sembra gentile?-

-bè, le ho dato qualche consiglio. Se va avanti cosi Fra,- disse avvicinandosi a Francesca

-non avrà mai nessuno al suo fianco.- ora era a pochi centimetri dal viso di Francesca e la guardava con un’espressione dura e fredda. Un luccicchìo dorato gli baluginò negli occhi ed ebbe un attimo di incertezza prima di allontanarsi dalla ragazza che lo guardava esterrefatta.. le diede un leggero buffetto sulla guancia e se ne andò.

Francesca rimase lì, impietrita. Stava per baciarla… no, non era possibile.. Francesco era sempre stato un suo grande amico e non le era mai passato per la testa che potesse avere un interesse verso di lei.. ma quel luccichio nei suoi occhi l’aveva visto bene. Ed era sicura che stava per baciarla… non, non era possibile. Francesca si riscosse e si allontanò verso l’ uscita per tornare a casa

 

-mi dispiace Camilla ma.. ma.. –

-cosa ti ha detto??- Camilla la guardava non più in lacrime ma parecchio scossa sdraiata sul suo letto

-emmmm niente- mentì Francesca arrossendo

-deve abbassare un po’ la cresta quello li, è troppo arrogante! Insomma chi si crede di essere?? Certo è carino, e tanto ma…-

Francesca non ascoltava più Camilla, era completamente persa nei suoi pensieri. Stava ripensando a quello che era successo poche ore prima, e rabbrividì al pensiero che Giovanni potesse aver visto qualcosa..

-no è proprio il mio tipo, ah no, proprio per niente… e non sto facendo come la volpe e l’uva… Fra mi stai seguendo?-

-oh si certo-

-….senza offesa, ma non è proprio il mio tipo..- ribadì Camilla mentre agitava dei calzini che stava riponendo ordinatamente nel cassetto

 

  
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