-Super pervertito?-

-Esatto! L'unico, inimitabile super pervertito Jiraiya!-

Lo sto guardando male, ma lui non sembra farci caso. Ha assunto un'espressione ancora più fiera di quella che aveva prima.

-Signor Super Pervertito... Non è che ha una scopa?

Il super pervertito sta facendo un sorriso a trentadue denti. Non mi piace quel sorriso. Ma non ci faccio più di tanto caso, io ho dodici anni, mentre lui... A giudicare dalla sua faccia una quarantina...

-Bene Kushina-chan! Andiamo in camera mia!!!-

Non mi conosce nemmeno e mi chiama Kushina-chan?! Questo tizio è malato forte. Lo seguo fino al sesto piano, lui apre la porta in maniera che si veda in pieno la stanza, e io non credo ai miei occhi: ci sono bottiglie di sakè sparse per terra, bottiglie rotte, c'è perfino della cenere per terra!! E quelle cosa sono? RIVISTE PORNO?! Mamma santa, ma che razza di punizione mi hanno affidato... E poi, dovrei pulire insieme a lui?! Preferisco stare chiusa a scuola tutta la giornata. Purtroppo però non ho altra scelta... Mi tocca pulire sto' porcile e metterlo anche in ordine. Jiraiya mi sta fissando. Sono letteralmente sconvolta, già è morto Toshi... Spero di superare in fretta la sua morte... Non ci arrivo. Scoppio a piangere, Toshi mi manca moltissimo, il super pervertito mi si avvicina...

-Dai Kushina... Non metterti a piangere per il disordine della mia camera...-

-Non è quello...-

-Ah no? Cos'è allora?-

-Il-Il mio tutore è morto ieri...-

-Cosa? Nessuno mi ha avvertito. Hai le mie condoglianze.-

Tiro su con il naso. Toshi... Mi manchi davvero tanto... Sono passati circa due minuti. Mi asciugo l'ultima lacrima e mi metto al lavoro. Ci sarebbero volute di minimo tre ore per mettere in ordine sto' casino, ringrazio il cielo che non viene più alle cinque di pomeriggio. Jiraiya non ha ancora mosso un dito, mi sta fissando divertito, poi a un certo punto allunga la mano e mi tocca il sedere.

-EEEH?!-

-He he...-

Mi giro di scatto, sono sicuramente arrossita. Ho di nuovo una delle mie crisi, gli tiro un pugno sul mento e lui è K.O. Non credevo che sarebbe stato così facile atterrarlo. Sembra che sia svenuto... Va bè! Meglio così, non mi disturberà più durante le pulizie. Intanto tre ore passarono velocemente, avevo appena finito di strappare la quindi rivista porno che sento provenire da dietro di me un urlo.

-NOOOOOOOOO!!! IL MIO TESORO!!!-

Sorrido, prendo il secchio con l'acqua e ne affogo una dentro. Altro urlo. Continuo così per cinque minuti, fino a quando tutto il suo “tesoro” non fu distrutto completamente. Jiraiya guardava scioccato le sue riviste. Così impara a toccarmi il sedere. Torno in classe e vedo che ormai tutti erano andati a casa. C'è ancora un bambino. E' un bambino biondo, dai capelli sparati; gli occhi sono zaffiro e il sorriso da vecchio. Come avrete intuito quel bambino mi ha sorriso.

-Ciao. Non dovresti essere a casa?-

-In effetti si, ma volevo aspettarti.-

-Cosa? Va bè, non importa. Come ti chiami?-

-Minato Namikaze.-

-Bè... Allora, “Ciao” Minato-san, grazie per avermi aspettata, ma io adesso me ne torno a casetta mia.-

-Che peccato... Mi sarebbe piaciuto parlare con te...-

-Ehm... Parleremo domani, va bene?-

-Si, grazie... A domani Kushina-san.-

-Approposito... Chiamami pure Kushina-chan!-

-O-Ok...-

Mi guarda arrossendo. Quant'è timido quel ragazzino. Mi pare che il suo sogno fosse... “Diventare un hokage forte e rispettato da tutti”. Sorrido.

-Minato, eh?-

Ormai sono arrivata a casa. Non c'è nessuno. E' così triste tornare quando nessuno ti aspetta. Che sciocca che sono. Potevo stare a chiacchierare un po' con Minato... Mi metto di nuovo a piangere.


-Toshi...-

ANGOLO MIO

Ecco un altro “entusiasmante” capitolo! Spero sia venuto bene, visto che non avevo molta ispirazione...