Partenze
Tornai a casa con il cuore in gola, l’unica cosa a cui
riuscivo a pensare era la conversazione con Jacob, la mamma mi aveva preparato
il mio piatto preferito, una bella bistecca al sangue, ma i miei pensieri non
cambiavano riuscivo solo a pensare a lui, a noi insieme, sapevo di essere rossa
in viso, mi immaginavo noi che passeggiavamo mano nella mano, in spiaggia,
mentre ci guardavamo negli occhi e ci scambiavamo teneri baci..
‘Reneesme’
disse mio padre, ‘ti prego basta’
lo guardai storta, ‘esci dalla mia testa
papà’ dissi corsi in camera mia, mi
stesi sul letto sperando di addormentarmi.. ma niente..non riuscivo a smettere
di pensare a Jacob, a me, a come mi ero comportata; a noi.
Decisi di chiudere
gli occhi ma niente anzi se era possibile la situazione era anche peggiorata!
Le immagini di Jake del pomeriggio i suoi sorrisi e il suo sguardo mi si
riproponevano in testa come se stessi guardando il filmino del nostro
pomeriggio insieme, ad un tratto una vocina nella mia testa disse:
‘ che c’è di
male scusa? Infondo ti piace e lo sai benissimo anche tu’
‘sta zitta’ dissi cercando di non pensarci,
ma continuò ‘ Jake ti piace stravedi per lui diglielo no?!?’
‘NO’ dissi..forse
un po’ troppo alta voce perché mamma e papà entrarono
‘che succede tesoro???’ chiese mamma preoccupata,
‘niente
mamma non preoccuparti, senti ti dovrei parlare in privato, scusa papà’ dissi colpevole,
Edward
sorrise e a malincuore lasciò la stanza.. appena uscì dissi ‘non potresti
metter il tuo scudo ora? È importante..’ sorrise e disse
‘certo tesoro’ sorrise.
‘Mamma
voglio essere sincera con te, credo che mi sono innamorata di Jacob ma non
riesco a dirglielo anche perché credo che lui non mi consideri più di una
sorella piccola..volevo chiederti se per te era un problema se andavo a trovare
zia Tanya e gli altri..’ rimase inizialmente colpita ma poi parlò
‘tesoro vedi
che Jac..’ si fermò poi aggiunse ‘ok amore mio se è questo ciò che desideri ti
accontento ma ti prego non stare via troppo tempo..’
‘no mamma certo che no,
non potrei vivere troppo a lungo lontana da te..grazie mille per aver capito ti
voglio bene’ ,
sorrise come solo una mamma sa fare, tanto da sciogliere il cuore,
mi baciò in fronte mi augurò la buona notte e usci
silenziosa dalla stanza. Mi misi stesi aspettando di prendere sonno
chiusi gli occhi, nel
dormiveglia la sentii parlare con papà,
‘è innamorata Edward!’ disse mi madre,
‘si lo so..
ma..’ disse titubante mio padr,
‘ma cosa? È la sua vita, e io le
ho già detto di si! Vedrai che farà ciò che è giusto..’ proseguì mia madre,
‘Bella ma è così
piccola..’ disse papà,
‘fidati di lei, di me, andrà tutto bene amore’ concluse mia madre,
‘hai ragione amore..’
disse mio padre convincendosi, mi addormentai in un sonno profondo.
Il giorno dopo andai a salutare tutti la valigia era già pronta mi ero alzata
all’alba. Desideravo partire con tutto il cuore. A casa dei nonni erano tutti
tristi.. ma speravo che capissero.. non potevo andare via senza salutare Billy,
per me era come un padre, feci il più velocemente possibile incontrare Jake
era l’ultima cosa che volevo. Trovai Billy sulla veranda lo salutai in fretta
e tornando verso casa pregai di non incontrare Jacob. Ma sfortunatamente lo
vidi, era con Leah e per i miei gusti erano troppo vicini. Non mi era mia stata
particolarmente simpatica, ma anche lei era dello sesso parere, stavo per andare via delusa e amareggiata ma lui mi
notò.
‘ehi Nessie!’ disse sorridente,
‘oh ehi ciao’, ma non mi fermai mi prese per mano. La sua
mano calda mi fece venire i brividi.
‘che è successo?’ chiese turbato,
oddio che voce sentivo
che volevo sprofondare girarmi e abbracciarlo con tutta me stessa.. ‘niente ci
vediamo..’ cercai di liberarmi ma ottenni il risultato contrario strinse ancora
di più la presa e mi fece girare.
‘Nessie non ti lascio se non mi dici tutta
la verità..’ disse
'non c’è niente da dire’ risposi..
'Reneesme Carlie Cullen!' disse nervoso,
quando pronunciava il nome per intero volva dire che era serio e non scherzava
più, ma questa cosa mi fece innervosire soltanto,
‘ lo vuoi sapere davvero?’
non riuscivo a guardarlo in faccia,
‘si certo che voglio..’ disse,
‘sto partendo e
visto che sono in ritardo vorrei che mi lasciassi andare..’ lo stupore dipinto
sul suo viso,
'dove vai?’ chiese con un filo di voce,
‘ non credo ti interessi’ dissi, approfittando di
quell’attimo di distrazione mi liberai e corsi via, lontano da Jacob Black.
Il viaggio è stato molto triste. Non facevo altro che pensare a Jacob, al suo sguardo quando gli ho detto che partivo, alla sua presa calda sulla mia mano che ancora sembrava conservare il suo calore.
Calde lacrime cominciarono a scendermi sulle guance,
‘perché è così difficile?’ pensai,
credevo che sarei riuscita a evitare che qualcuno notasse la mia tristezza ma capì di non esserci riuscita quando un una mano con un fazzoletto mi si parò davanti agl’occhi. Un ragazzo, bello, era biondo occhi scuri, come quelli del mio Jacob, mi sorrise teneramente nel tentativo di rasserenarmi, dovevo essere un disastro, i capelli sconvolti il viso bagnato, ma sembrava che a lui non importasse. Presi il fazzoletto
‘Grazie’ dissi, cercando di ricambiare il sorriso,
‘prego, piacere io sono Gabriel’ disse tendendomi la mano.
‘Piacere Renesmee, ma chiamami Nessie’ dissi cercando di non far tremare la voce,
‘piacere mio Nessie’disse ‘come mai un bel viso come il tuo è rigato da delle lacrime?’ chiese,
eh mica potevo dire ad uno che avevo appena conosciuto tutto. Anche se lui mi ispirava fiducia, mi inventai una scusa, la più banale,
credo di aver dimenticato a casa una cosa..’ dissi,
‘ah..dai non è poi così grave, dai ti va di parlare un po’?’ propose,
infondo avevo ancora tempo prima di atterrare allora accettai. Parlammo del più e del meno, della sua fidanzata, di cosa facesse nella vita e cose così il tempo sembrò volare, atterrammo e lo salutai certa che presto o tardi l’avrei incontrato ancora e trovai Tanya ad attendermi.
Mi abbracciò così stretto che credetti di soffocare, mi portò a casa, e tutto sembrava andare benissimo fino a quando Kate, non mi chiese di Jacob.
‘ Non è potuto venire’ inventai,
‘Strano, non credevo che ti avrebbe lasciata sola..’ disse e uscì dalla stanza.
Rimasi un attimo interdetta ma le chiacchiere degli altri mi distarono. Mi mostrarono la stanza dove avrei dormito era bellissima, sui toni del lilla e del viola, il letto sembrava comodissimo era tutto bellissimo. Mi prepararono una cena degna di una regina le portate sembravano non finire mai.. ma la notte non trascorse tranquilla. Mi rigirai più volte pensando a lui e non potei fare a meno di piangere bagnando il cuscino.