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Autore: Midori_chan    27/07/2011    6 recensioni
Marshmallow afrodisiaci e vecchi amici.
Un piano mal studiato di due ragazze sarà per loro un fallimento, ma Sasuke e Naruto ne beneficeranno entrambi,dando inizio alla loro turbolenta storia.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Erano le cinque di mattina quando davanti la villa Uchiha un gruppo di ragazzi parlava sotto voce per non svegliare gli abitanti del quartiere.

-Avete capito cosa dovete fare?-, domandò Sasuke guardando i suoi complici.

-Abbiamo capito cosa, ma non il perché-, disse un ragazzo dai capelli bianchi con le punte tinte di celeste.

-Non ti deve interessare il motivo Suigetsu, fai quello che ti dico e basta come Juugo-, concluse il moro per poi rientrare in casa.

-Perché ci facciamo comandare così da lui?-, sospirò Suigetsu prendendo una grande busta poggiata a terra.

-Ah, non lo so nemmeno io-, rispose Juugo prendendo l’altra busta.

Sasuke dalla finestra della sua camera sorrideva immaginando la faccia di Naruto a quel suo “regalo”.

 

“Crack, crack, crack”

Naruto fece cadere a terra la sveglia ranocchia che Sasuke gli aveva regalato l’anno prima e si tirò su quando questa anche mezza rotta continuò a gracidare.

-Che palle-, sbuffò.

Non aveva voglia di andare a scuola, non dopo quello che era successo quel fine settimana.

Il telefono cominciò a squillare, ma visto che al biondo piaceva la sua suoneria aspettò un po’ prima di rispondere.

“Sweet home Alabama”, mosse le labbra sul ritornello per poi pigiare sul tasto verde.

-Ma quanto ci metti a rispondere-, lo sgridò Shikamaru.

-Uhm, dormivo, ho sonno, buona notte-

-Non farmi venire lì a buttarti giù dal letto, o vuoi che chiami l’Uchiha?-, domandò non sapendo minimamente quanto questo avrebbe spaventato il biondo.

-Neanche morto, ecco, ecco, mi sto alzando-, disse attaccando il telefono in faccia all’amico.

Si alzò e andò ad accendere lo stereo facendo partire il cd che vi era all’interno.

                                                                                                                                                          “Welcome to the jungle”

E saltellando da una parte all’altra prese i vestiti e si diresse in bagno, a tempo di musica si lavò e si vestì.

Davanti lo specchio guardò il risultato e poi cominciò a suonare una chitarra immaginaria.

-Welcome to the jungle-, urlò per poi ridere di se stesso.

                                                                                                                                                          “Patience”

Finì di fare colazione fischiettando. Quella mattina si sentiva particolarmente rilassato, questo perché ancora non aveva pensato all’Uchiha, anche dopo l’insinuazione di Shikamaru.

Ma, come si dice, parli del diavolo e spuntano le corna?

Il telefono squillò di nuovo e il biondo corse a prenderlo.

-Ehi-, riuscì a dire in imbarazzo.

-Sbrigati tonto, o vuoi fare tardi?-, lo ammonì il moro dall’altra parte della cornetta.

-Eccomi, sto uscendo-, gli rispose.

Ora che aveva sentito la sua voce si sentiva strano e quello che la musica gli aveva fatto dimenticare gli tornò prepotente in mente.

Con mani tremanti infilò il cellulare in tasca e prese lo zaino da terra, proprio dove lo aveva gettato il sabato mattina, dopo quello che era successo a scuola, prima di quella sera dove dopo aver bevuto aveva fatto “quello” a Sasuke.

“Oddio, non lo voglio vedere, ho paura cazzo!”

Uscì di malavoglia dal suo appartamento dopo un’altra telefonata di Shikamaru che lo minacciava di non aiutarlo nel prossimo compito di matematica e rimase sorpreso.

Un filo rosso partiva dalla sua porta e proseguiva giù oltre le scale.

Un biglietto era attaccato all’inizio del filo.

Vuoi”, recitava e nient’altro.

Il biondo si abbassò e prese il filo cominciando ad arrotolarlo e seguendolo; ben presto si accorse che stava andando a scuola e stava facendo il suo solito tragitto.

Il filo era stato più volte unito con dell’altro cambiando sfumatura di rosso e grandezza del tessuto.

Naruto si domandava come era possibile che il filo non fosse stato preso da nessuno.

“Magari è solo nella mia testa e magari mi condurrà dalla mia anima gemella, chissà”, si disse continuando a seguirlo.

 

-Tutto procede come volevi-, chiarì Suigetsu al telefono.

-Sono contento, ma non cantar vittoria troppo presto e continua a tenere d’occhio il mio biondino-, disse Sasuke.

-Agli ordini signore- e attaccò.

Digitò velocemente un altro numero.

-Juugo, come vanno lì le cose? Il signore supremo del mondo è impaziente-, domandò beffardo.

-Non posso mica dirgli di andare più veloce, comunque è quasi arrivato-, rispose il castano.

-Bene, a risentirci aquila pazza, qui acqua bestiale, passo e chiudo-

-Smettila con questo nomi in codice idiota, nessuno spia la nostra conversazione-, si arrabbiò Juugo.

-Non uccidermi!-, rise attaccando al telefono.

-Che noia-, si lamentò appoggiandosi al muro d’entrata di scuola tenendo il filo in un mano.

“Gli altri studenti di questa scuola mi guardano in modo strano, sarà perché frequento un’altra scuola, oppure perché sono affasciante, oppure…”

Suigetsu era perso nei suoi monologhi quando un ragazzo dalla testa bionda gli toccò una spalla.

Sobbalzò per poi riprendersi quasi subito quando si accorse chi era stato a toccarlo.

-Il filo...-

-Cosa?-, chiese guardando negli occhi azzurri il biondo.

-Perché tieni questo filo in mano?-, domandò impaziente Naruto.

-Oh, questo?-, disse alzando la mano e porgendogli un foglietto,- io sono un emissario della grande anatra nera-, rise andandosene infilando le mani in tasta e fischiettando.

“Capisco la povera testa di anatra, quel biondo è molto bello”, pensò allontanandosi.

-Sta arrivando-, disse semplicemente e come risposta dall’altra parte della linea telefonica ricevette una risata, la prima che sentiva uscire dalla sua bocca.

 

“stare”

“Vuoi e stare”,pensò il biondo.

Che vorranno significare?”

Continuò a seguire il filo all’interno del cancello, la campanella era già suonata quindi il cortile era vuoto.

Arrivò davanti il magazzino degli attrezzi sportivi e si abbasso a prendere un altro di quei biglietti.

con me”

-Vuoi.stare.con me-, riunì le parole per formare una frase e poi arrossì.

Poteva essere solo una persona, e quella persona l’aspettava dietro quella porta.

“Entro o non entro?”, si domandò torturandosi le mani.

Buttò a terra tutto il filo raccolto fino ad allora che risultò essere tantissimo, un lago di rosso ai suoi piedi.

“Se entro è perché lo amo. Ma io lo amo? Questo battere forte nel petto, questa sensazione come di un mare di farfalle nello stomaco, questa rossore che mi ricopre le guancie, tutto questo vuol dire amore?”

Spinse la porta che cigolando piano si aprì per mostrare altro rosso.

Rosso e nero.

Nel rosso vide la testa scura di Sasuke.

Era seduto a terra e il filo girando a spirale finiva dritto nelle mani di Sasuke che appena vide Naruto se lo porto alla bocca.

Il biondo continuò a seguire il filo, girando attorno al corpo dell’altro e poi lo raggiunse, si abbassò alla sua altezza e prese il filo dalla sua mano allontanandolo dalla bocca sottile.

-Vuoi stare con me?-, domandò il Naruto.

-La domanda te lo posta prima io-, ghignò l’altro alzando il viso e facendo così toccare i loro nasi.

Il ragazzo abbronzato posò una mano tremante sulla guancia pallida del moro e lo baciò.

-Lo prendo per un si, questo fa di te il mio fidanzato e quindi posso farti quello che voglio-, dichiarò Sasuke.

-Con “quello che voglio” cosa vorresti dire?-, provò a chiedere il biondo.

-Te lo mostro subito-

Il moro si alzò buttando indietro Naruto e con foga si precipitò sulle labbra carnose.

-Ti voglio-

-Da quanto? Da quanto mi desideri?-, domandò il biondo tra un bacio e l’altro.

-Da quando mi sono reso conto di non poter vivere senza di te-, gli rispose aprendo la camicia strappando via i bottoni.

Naruto prese il volto di Sasuke interrompendo così la scia di baci.

-Quando dormivi con me ti stringevo per avvolgermi nel tuo odore, quando facevamo il bagno insieme con la scusa che eravamo due maschi ti guardavo e desideravo di essere le gocce di acqua che ti ricoprivano, quando uscivamo avevo voglia di stringerti la mano-, disse senza prendere fiato il moro.

Il biondo arrossì, ma guardando il volto serio dell’amico capì i suoi sentimenti, lo avvicinò di nuovo a se e lo baciò.

Capovolse le posizioni ritrovandosi così sopra al ragazzo dalla pelle chiara.

-Tengo una tua foto a casa, dentro il cassetto del comodino, accanto c’è un braccialetto che mi regalasti un giorno e c’è anche il biglietto del cinema; ricordi quella volta al cinema quando mi spaventai del film e ti presi per mano?-, domandò il biondo sorridendo onesto all’altro.

-Si, ricordo…-, rispose il moro appoggiando le mani sull’addome abbronzato.

-Non ero realmente spaventato, io volevo solo tenerti per mano-, sorrise imbarazzato abbassandosi sul petto dell’altro.

-Naruto…-

-Uhm-, disse quest’ultimo alzando il volto.

-Io ti amo-, e Naruto vide la sua faccia sorpresa negli occhi scuri dell’altro e poi arrossi abbassando di nuovo il volto.

-Anche io…-, e si accoccolò tra le braccia calde di Sasuke che possessivo lo stringeva, il filo rosso attorcigliato intorno al loro corpo e un filo ancora più spesso attorcigliato intorno al loro cuore.

-Siamo due idioti-, disse improvvisamente Sasuke svegliando un Naruto rilassato che si stava per lasciare andare al torpore.

-Perché?-, domandò mettendo il labbro infuori.

-Perché non ci siamo mai confessati-, disse ridendo il moro dando un colpetto sulla testa del suo amato.

Rise anche Naruto e ricominciarono a rotolarsi nel capanno tra il filo rosso.

 

 

 

-Fa male, idiota-, gridò Naruto.

-Sei non stai fermo… e poi l’idiota sei tu-, gli rispose per le rime Sasuke.

-Perché diamine dobbiamo litigare in una situazione simile?-, sospirò il biondo.

-Infatti, lasciami fare o preferisci continuare a litigare?-, chiese il moro.

-Uhm… muoviti…idiota-, gemette l’atro.

-Rilassati, ok?-, disse più a se stesso che al biondo che finalmente era riuscito a penetrarlo completamente.

Naruto artigliò le lenzuola sopra la sua testa e fissò l’azzurro dei suoi occhi nel nero dell’altro annuendo.

Sasuke incominciò a muoversi aggrappandosi alle natiche abbronzate.

-Uhm, fa male-, disse il biondo serrando gli occhi.

-Vuoi che smetta?-, chiese il moro anche se non sapeva se si sarebbe potuto trattenere, il suo biondino era così bello, così tremendamente sexy, soprattutto visto dall’alto, il suo membro risucchiato all’interno stretto di Naruto.

Quest’ultimo scosse la testa in segno di diniego e afferrò le spalle del moro.

-Baciami-, e Sasuke lo baciò, muovendosi più veloce, nascondendo il dolore per la penetrazione prendendosi cura del membro del biondo.

 

-Mi fa male il sedere-, brontolò il biondo.

Il moro rise divertito e si abbasso a baciare la schiena abbronzata.

-Che ridi, non riuscirò a sedermi per una settimana come minimo-, si lagnò Naruto.

-Esagerato-, gli rise sulla pelle arrossata.

-La prossima volta farò io l’attivo e tu sarai il passivo, dopotutto ti chiami Sasuke-, decise il biondo.

-E che c’entra il mio nome-, domandò il moro abbracciando l’altro.

-Sas’Uke… Uke è nel tuo nome-, rise allora Naruto.

-Cosaa?-, rise Sasuke, - se sarò uke questo è tutto da vedere-, lo sfidò il moro.

-Si, staremo a vedere- e si baciarono a lungo immersi per sempre in quel filo rosso che Naruto custodisce tutto arrotolato dentro l’armadio.

 

 

-Note

Ehhhh FINITO!

* Se vi va ascoltate le canzoni che ho messo durante il capitolo, sono tutte bellissime*

Scusate eventuali errori e soprattutto scusate se non vi piace il finale, ma io li ho visti così questi due amanti/amici.

Se avevate in mente un finale diverso vi prego di scriverlo nella recensione, potrei sempre fare degli extra con finali alternativi, qualcuno ne ho già in mentre, sarebbe carino no?

Scusate il ritardo nel postare, ma le mie amiche hanno deciso di nascere tutte in questo periodo quindi sono stata precchio impegnata, sorry.

La storia da rossa come l’avevo immaginata si è trasformata in una arancione, e alla fine è anche un po’ comica (almeno io ho riso nello scrivere alcune cose, ecco).

Giuro che ora mi impegno per scrivere un “Gatto per soldi” più lungo, eh? Contente?

(lo so che non ve ne frega niente, eheh)

Uhm ,alla prossima storia quindi

                                                   Midori_chan.

Post scriptum Che ne pensate di una MadaraxItachi, magari per iniziare una shot e se poi vi piace la trasformo in una long?

Post post scriptum  Alla SasoDei ci ho rinunciato, per il momento, quindi non ve l’aspettate a breve.

 

Questa volta ciao, per davvero eh…

 

 

 

Grazie alle 11 persone che hanno recensito,

            alle  7 persone l’anno messa trai preferiti,

            alla persona che l’ha messa tra le ricordate,

            alle 32 che l’hanno messa tra le seguite.

Ancora grazie :D

   
 
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