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Autore: Kat Logan    27/07/2011    5 recensioni
Negli ospedali dicono che lo sai, sai quando stai per morire.
Alcuni medici dicono che è un velo negli occhi dei pazienti, altri dicono che è un profumo, l’odore della morte.
Altri ancora credono che sia una sorta di sesto senso, quando la morte ti si sta avvicinando la senti arrivare. Qualunque cosa sia fa paura, perché anche se lo sai, cosa puoi farci? -
Ogni capitolo si può leggere indipendentemente dagli altri.
I vari capitoli descrivono i pensieri dei protagonisti faccia a faccia con la morte.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Negli ospedali dicono che lo sai, sai quando stai per morire.
Alcuni medici dicono che è un velo negli occhi dei pazienti, altri dicono che è un profumo, l’odore della morte.
Altri ancora credono che sia una sorta di sesto senso, quando la morte ti si sta avvicinando la senti arrivare. Qualunque cosa sia fa paura, perché anche se lo sai, cosa puoi farci?

 
 

[Grey’s anatomy ep. 2x17]

 
 

“Andrà tutto bene, è tutto ok.” Come fanno ad uscirmi queste parole in una situazione del genere?
Mi ritrovo qui, con una mano nello sterno di un mio paziente e con le dita sto sfiorando un ordigno inesploso; e nonostante questo sto rassicurando Cristina.
Forse più che convincere lei, sto cercando di rassicurare me stessa. Può succedere davvero una cosa del genere? Può succedere?!
Vorrei arrabbiarmi con lei, urlarle contro anche se ora è qui con me, in questo casino. Lei mi ha tirata fuori dal letto sta mattina quando le ho detto che sentivo che oggi sarei morta.
Quel brutto presentimento ora è più forte che mai, come potrebbe non esserlo?
 
“Meredith, significa che dobbiamo spostarlo!” Le parole dell’artificiere giungono alle mie orecchie come ovattate.
Mi ero persa in qualche posto lontano per pochi istanti e Cristina non è più al mio fianco.
Che cosa assurda. Nemmeno dovevo muovere la mano ed ora mi sto ritrovando a camminare lentamente per il corridoio accanto al lettino.
Vorrei essere altrove, vorrei essere nel mio letto.
“Stai andando alla grande…” La voce che sussurra queste parole è bassa.
Un brivido mi scuote, adrenalina? No. Per un momento ho creduto fosse la voce di Derek.
Assurdo. Potrei morire da un momento all’altro, potrei far scoppiare l’intero ospedale, ho una bomba in mano e a chi penso?! Al Dott. Stranamore?
“Ripetimi tutto”. Dico con un sospiro.
So ciò che devo fare, lo so alla perfezione, ma spero per un momento che la sua voce mi ricordi ancora Derek, quello che mi ha spezzato il cuore, che mi ha mentito ed è tornato con sua moglie.
Forse sono masochista. Ma stranamente, per quanto male mi abbia fatto, per quanto mi abbia resa vulnerabile, per quanto mi abbia ferita, lui è l’unico anestetizzante.
Anestetizza ogni paura, ogni dolore.
“Sai,non mi piaci per niente!” gli dico.
E’ quello che vorrei riuscire a dire anche a lui, ogni volta che me lo ritrovo in ascensore con il suo sorriso mentre mi guarda in quel modo. Nel modo che mi riservava dopo aver fatto l’amore.
Vorrei che fosse vero per non ritrovarmi a pensare a lui ogni singolo momento. Il suo pensiero mi sfinisce. Questo amore, mi sfinisce.
Il cigolio delle rotelle del lettino che stridono leggermente, è come lo scandire dei secondi, è come il timer di questa bomba.
E se esplodesse?
Morirei. Finirebbe tutto. Sarebbe poi così male?
Non voglio morire. Non ricordo il nostro ultimo bacio. L’ultimo momento felice con Derek. Non posso morire senza ricordarlo.
 
Respira, Meredith. Respira.
“Bene siamo pronti.”
Eccoci in un'altra sala, ho smesso di respirare per tutto il tragitto. Pochi metri mi sono sembrati Chilometri.
La mia mano è intorpidita, alzo lo sguardo e guardo l’artificiere che sta rispondendo con un “Anche noi.”
Lo siamo davvero? Siamo davvero pronti? Si può essere pronti ad estrarre una bomba? A rischiare di morire…
“Meredith?” Deglutisco. E’ il momento. Un flebile “si” esce dalla mia bocca, più automatico che sentito.
“Pronta?” mi domandano nuovamente.
“Sono pronta.” No. Non è vero. Nessuno sarebbe pronto per questo.
Respira. Devo respirare.
Ancora quel pensiero, ancora lui. Ancora noi.
Com’è stato il nostro ultimo bacio? Dio. Non lo ricordo. Perché non riesco a ricordarlo?
Mi sento inchiodata. Non riesco a muovere un solo muscolo.
“Meredith?”
E se muoio? George, Izzy…loro ora sono la mia famiglia.
“George e Izzy non devono uscire dalla casa.”
Se muoio oggi voglio che rimangano a casa. A casa nostra.
“Andatevene, andatevene via tutti!” Lo so, moriremo. Salteremo tutti in aria se qualcosa va storto. Il panico mi assale, ho paura, ho un brutto presentimento.
“Meredith, ascoltami…Guardami. Lo so che è terribile e che sono uno stronzo per averti urlato addosso. Però fingi che non ci sia io qui, fingi che ci sia qualcuno che ti piace, chiunque sia…”
Ed ecco che il mio cuore batte più veloce.
Chiudo gli occhi per un momento e lo vedo.
Derek, davanti a me, con il suo sguardo magnetico che mi fa desiderare solo di stare con lui, di essere sua.
“Ho paura…” sibilo.
“Lo so, ma puoi farcela, sarà tutto finito tra poco.” Ecco il suo tono caldo e rassicurante.
Posso sentire il suo respiro, posso sentirlo qui con me.
Sono spariti tutti, è sparito l’artificiere, la stanza. Ci siamo solo io e te, io e te Derek.
Ritrovo la mia forza. La lucidità, so che devo farlo.
Devo tirare fuori questa maledetta bomba da questo corpo. Il cervello mette in moto la mia mano, l’afferro e comincio a tirarla fuori piano, lentamente, orizzontale, come mi hanno detto.
Com’è stato il nostro primo bacio?
Ancora poco…
Com’è stato?
Cedo l’ordigno all’uomo moro che ha ripreso il suo aspetto ai miei occhi.
Un brivido mi percorre la schiena.
Non è esplosa. Non esploderà. Dovrei sentirmi sollevata eppure la brutta sensazione che mi attanaglia lo stomaco dal mio risveglio non mi molla.
Ho in mano una bomba, possiamo morire tutti quanti e tutto ciò a cui riesco a pensare è un bacio che non ricordo.
Devo essermi proprio bevuta il cervello, me lo sono bevuta quella sera da Joe, quando ti ho incontrato caro il mio Dottor Shepered.
Vorrei odiarti, ma ti amo, vorrei riuscire a pensare a qualcos’altro e non ci riesco. Non riesco a lasciarti fuori dalla mia testa nemmeno in questo momento.
 
La bomba sta venendo trasportata fuori dalla stanza, non è più nelle mie mani, ma in quelle dell’artificiere.
Come ipnotizzata lo seguo a distanza.
Morirò? Esploderà? Rivedrò ancora Derek?
E mentre mi pongo queste domande, il rumore dell’esplosione mi assale. Tutto rimbomba, sento le orecchie ronzarmi e un eco in lontananza.
Le macerie cadono, pezzi di muro volano ovunque e io finisco a terra.
Sto morendo? Se sta succedendo, il mio unico rimpianto è quello di non ricordare il nostro ultimo bacio.
Perdonami Derek.
 
Com’è stato il nostro ultimo bacio?


Note dell'autrice:
Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo in qualcosa in questo fandom. Solitamente scrivo in terza persona ma in questo frangente ho deciso di usare la prima persona, credo sia più adatta.
Spero che questa raccolta possa interessare e piacere a qualcuno, fatemi sapere la vostra! 
Per chi fosse interessato, lascio come sempre la mia pagina fb dove scambiare quattro chiacchere e dove posto anteprime e aggiornamenti.
cliccate qui

Un bacio.
Kat 


 
 
   
 
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