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Autore: LDN    28/07/2011    4 recensioni
Quella mattina era dedicata ai fiori. I fiori. Non me ne importava affatto,e sapere che il mio fidanzato era di sotto ad attendermi in tutto il suo splendore non aiutava affatto la mia pazienza.
Edward era molto più raggiante del solito e, inutile quasi a dirlo, il motivo era il nostro matrimonio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Renèe | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Questo è l'ultimo capitolo :)  Spero che la storia vi sia piaciuta,  ringrazio soprattutto chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia tra le preferite/ricordate/seguite  ma anche chi ha letto semplicemente.  Perciò... grazie! E buona lettura!

“Ok Bella… apri gli occhi!”

lasciai che le mie palpebre si schiudessero, abituandosi alla luce. E quello che vidi mi paralizzò

“ma… ma che posto è questo? Vi avevo detto niente strip!”

“Oh andiamo Bella, che rompi scatole! E’ solo un piccolo locale..”

“con uomini mezzi nudi?!”

Non sarebbe cambiata mai!

“Prima che pensi che sia tutta opera mia, figlioletta ingrata, ti annuncio che anche Alice ha partecipato al complotto” ovviamente lei sapeva quello che pensavo. Mannaggia a me e alle mie più che leggibili espressioni!

Mi voltai contro l’accusata, fissandola contrariata, ma lei scosse la testa “non torniamo a casa Bella, ho prenotato il servizio apposta per te”

“Il… il servizio?”

 Una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare “Mmm… credo proprio che questa sera mi ciberò di te.. sei troppo graziosa per lasciarti andare”

Mi voltai sbalordita e quello che vidi mi lasciò senza fiato.
Era un ragazzo, praticamente mezzo nudo, e fin qui tutto normale.

Le cose strane erano quel poco di abiti che indossava: un mantello di velluto vero, bordato di rosso, un costume rosso e un gilè nero in stile.. in stile…

“Voglio ssssucchiare il tuo sssangue” sibilò, con perfetto accento della transilvenia.

Ecco qual’era lo stile! Il conte Dracula!

 E quando si piegò su di me, per mordermi il collo con i suoi canini appuntiti non potei fare a meno di scoppiare a ridere.

Per l’imbarazzo, perché uno sconosciuto mi stava baciando il collo.

Per l’emozione, perché Alice aveva previsto che sarei stata a disagio qui e ha voluto fare qualcosa per aiutarmi, e quale modo migliore di presentarmi una versione romanzata del mio vampiro?

Per il divertimento, perché davvero non avevo mai sentito parlare di spogliarellisti vestiti da vampiri ultra centenari succhiatori di povere donzelle vergini.

Stetti al gioco, con gran divertimento di tutti, e feci finta di essere ammaliata da quel ‘seducente’ vampiro che si stava strappando di dosso il gilè.

Più tardi, mentre bevevamo qualcosa e osservavamo tutti i bellissimi (dovevo ammetterlo) ragazzi che si spogliavano a ritmo delle canzoni, riuscimmo a parlare di qualcosa che non fosse la bellezza dei ballerini.
“Credete che Edward stia facendo la stessa cosa?” domandai, fissando il bicchiere.

“Credo proprio di si Bella” rispose alice, ridacchiando.
La fulminai con un occhiataccia “Non sei simpatica”

Lei rise ancora più forte, e quando i ragazzi passarono per il secondo giro io andai in bagno con una scusa e afferrai il cellulare.

 

Uno squillo, due squilli, tre squilli..

 

“Pronto?”

“Edward!”

“Bella! Amore come stai? Alice ti sta torturando?”

Arrossii “in realtà… ti ha detto dove andavamo?”

“No, ha cercato in tutti i modi di non farmi capire il luogo che avete scelto. Dove sei?”

“L’hanno scelto loro, non io… comunque sono ad uno… strip club”

ecco, avevo sganciato la bomba. Dall’altra parte, solo silenzio.

Un minuto, due minuti, tre minuti..

“Edward ci sei ancora?”

“Riferisci a mia sorella che quando torna la uccido”

Risi sollevata, il suo tono non sembrava arrabbiato, più che altro… rassegnato.

“Tu dove sei?” domandai

“Sono a casa.. sono appena tornato” era una mia impressione o il suo tono di voce era incerto?

“da dove?” chiesi sospettosa

“Bè, credo che alice e jasper si siano organizzati perché hanno portato anche me a uno strip club”

Strinsi il telefono tra le mani e arrossii dalla rabbia

“Quanto sei stato là dentro?”

“Bella, calma, solo un’ oretta…”

“E loro com’erano?”

“Loro chi?”

“Loro, Edward, loro! Le spogliarelliste! Le sempre sexy e affascinati spogliarelliste” ero ridicola

rimase un attimo in silenzio “Mi stai facendo una scenata di gelosia?” riuscivo a sentire il sorriso in quelle parole.

“Io… si! Ok? E’ solo… loro saranno sicuramente più belle di me e io..”

“Bella?”

“… e io invece non lo sono…”

“Bella? Amore? Mi asc..”

“e probabilmente sono anche più dolci e gentili e perfette…”

“Bella! Ascoltami! A me non interessano loro, capito? A me interessi tu, solo tu. Non ti sposerei altrimenti, non trovi?”

presi un bel respiro “Si… hai ragione tu.. scusami”

“Non scusarti, sei gelosa, anch’io lo sono, ma mi fido di te”

Sorrisi “Forse non dovresti..” sussurrai con finta voce pentita

Si allarmò subito “Bella? Che stai dicendo?”

“Edward,.. devo confessarti una cosa.. io.. là dentro c’è un ragazzo.. dio, è così sexy..”

“Bella… ma cosa? Tu non… non hai…”

Sospirai affranta “ mi dispiace.. non ho resistito.. era così bello con il suo gilè stile ottocento, il mantello nero… i canini appuntiti così eccitanti…” scoppiai a ridere così forte che alcune donne che erano entrate si spaventarono ed uscirono

“Bella! Per la miseria mi è venuto un infarto!”

“Impossibile! Sai, tua sorella mi ha regalato un ragazzo per tutta la sera vestito da vampiro.. cioè prima era vestito.. adesso indossa solo un costumino”

“sei una strega! E così vuoi un vampiro eh? Bè, io ne conosco uno migliore..”

“E sarebbe?”

“Io per esempio…”
“mmm… ma tu non ssssucchi il mio ssssangue” imitai l’accento del mitico conte, finendo ovviamente con il ridere a crepapelle.

“Ok, ho capito… hai bevuto un po’ eh? Amore, vai a divertirti e torna presto qui, mi manchi..”

“mi manchi anche tu… a dopo”

 

Chiusi la chiamata ed uscii dal bagno, dirigendomi verso Alice e mia madre.

“Allora? Come procede?”

“ Ah Bella, c’è un ragazzo… è stupendo..”

“mamma tu sei sposata”

Borbottò qualcosa del tipo ‘ non si può nemmeno sognare’ e tornò a bere.

 Verso le tre persino Alice dovette ammettere che ero troppo stanca per fare alcunché così tornammo a casa. Ovviamente, nella camera di Edward, dove mi ero stabilita, per le due notti prima del matrimonio, mi attendeva il mio fidanzato.
Mi strinse in un saldo abbraccio, facendo scivolare le  mani sui miei fianchi e coinvolgendomi in un bacio dolce e passionale

“Ciao stella” sussurrò. Sorrisi “Ciao”

Prima di addormentarmi definitivamente fra le sue braccia, sentii il suo fiato sul collo

“Voglio ssssucchiare il tuo ssssangue”

Sorrisi prima di cadere nel buio del sonno.

 

  
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