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Autore: TonyCocchi    28/07/2011    6 recensioni
Stavolta i nostri eroi dovranno cacciar fuori tutto il proprio coraggio… poiché si avventureranno lì dove nessuna fata si è mai avventurata prima, e ce la dovranno mettere tutta… per non arrossire!
Genere: Avventura, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Fairy Tail Negozio 2

Salve a tutti, lettori a cui è piaciuto il primo capitolo e che vogliono vedere cosa succederà ai nostri eroi, o quantomeno qualcosa da bollino rosso! XD

All’inizio pensavo di fare una one-shot, ma poi, vedendo che le pagine venivano fuori come niente, mi sono reso conto che era troppo grossa e l’ho divisa: mi sa che il mio lato VM18, a lungo sopito, ha intenzione di tornare in auge! In effetti, scrivere questa si sta rivelando uno spasso, anche se, come ora vedrete, mi sto accanendo non poco su questi innocentini! Buona lettura, commentate!

PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!


PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

 

AVVISO:

I personaggi di questa fanfic sono tutti maggiorenni, e comunque non sono realmente esistiti o realmente esistenti. I fatti descritti sono del tutto frutto di fantasia.

 

 

 

Erza scostò le tendine e girò il pomello.

Uno dopo l’altro entrarono, ma Natsu subito dopo di lei, il quale espresse subito la sua opinione…

“… Tutto qui?”

Lunghi scaffali che delimitavano tre corridoi, un bancone sul fondo con tanto di cassa… Le apparenze di un normalissimo negozio, decorato giusto un po’ da alcuni fasci di perline colorate che pendevano dal soffitto.

“Mi aspettavo di peggio… Erza, siamo sicuri che non ci siamo sbagliati?”
Erza era invece coi nervi a fior di pelle: guardava fisso davanti a sé e aveva costantemente una mano al pomo della spada!
“Non abbassare la guardia! Ma soprattutto cercate di non guardarvi troppo intorno. Ricordate, questo… è il luogo in cui i maniaci vengono a rifornirsi, a trovare di che soddisfare i loro primitivi istinti! È un luogo di perdizione!”

“Mah… A me non pare poi questo granché, qui vedo solo robaccia…”
Sordo agli avvertimenti, il ragazzo, col fido Happy al seguito, prese a passare in rassegna gli oggetti sparsi poco ordinatamente lungo i ripiani degli scaffali, e come uno attirò la sua attenzione, con somma incoscienza, lo afferrò.

“Ad esempio questo di tubo di gomma colorata… Ehi, guarda, si muove! Che strano, a che dovrebbe servi…”
STONK!

“NON TOCCARE NULLA, CRETINO!” -ringhiò Erza coi denti stretti dopo averlo messo al tappeto con un pugno sulla zucca- “E rimettilo a posto!”
“Ahio… Perché non lo fai tu?”

“Non ho intenzione di toccare quel… quella cosa!” sbraitò lei, rossa come i suoi capelli.

Natsu allora si girò verso Lucy e Juvia, e pure loro, rosse, distolsero lo sguardo.

“Ma che sarà mai questo coso?”

“Compattatevi!”

I cinque ragazzi ed Happy si strinsero, come fossero circondati dai nemici, e cominciarono a farsi avanti a passi brevi e concitati in uno dei corridoi tra le scaffalature.

“Mi raccomando, non toccate nulla, non solo sono oggetti deplorevoli, sono anche oggetti magici!”

Lucy all’improvviso ruppe la formazione saltando via: “Eeek! Qualcosa mi ha toccato la schiena!”
“Scusa, pensavo fossi Gray…” la rassicurò la maga dell’acqua…

“Ah, meno ma… MA COME?!”

Juvia la fulminò con lo sguardo per essersi messa in mezzo (secondo lei…): “Rivale in amore!”

Forse la maga degli spiriti stellari doveva guardarsi da Juvia piuttosto.

“Natsu, copri gli occhi ad Happy: curioso com’è potrebbe cacciarsi nei guai! Inoltre dobbiamo preservare il suo ingenuo candore!”

“Il mio che?”

“Nulla di personale amico.”
Gray scrollò le spalle e si allontanò: “Bah, ma andiamo, ora non ti sembra di esagerare, Erza?”

Purtroppo, quando si è per la prima volta in un posto la curiosità è inevitabile, e anche una persona assennata come Gray può arrivare a pensare che buttando un’occhiatina senza toccare nulla non ci si possa certo mettere nei guai.

Così, senza dire nulla agli altri, ancora tutti spaesati, cercò di rendere ragione della propria sicurezza dando un’occhiata ad un vaso di terracotta con all’interno quella che doveva essere una pianta, ma che sembrava piuttosto un mazzetto di strani tubi viscidi.

“<< Tentacolaris Cattivella >>… Che strana pianta…”

E pensò che fosse ancora più strana quando la vide muoversi impercettibilmente! Avvicinò un dito… e uno degli steli a forma di tubo ci si avvinghiò!

“Ehi, ma… AAAAAAHHH!”

“!!!”

Il tempo per gli altri di girarsi e…
“ARGH! MA CHE ROBA È?!?!?”

La pianta era istantaneamente cresciuta a dismisura, e i suoi steli era diventati simili a tentacoli vischiosi che si erano avvolti tutti intorno al corpo seminudo di Gray.

“……”

Uno dei tentacoli teneva le mani bloccate in alto sopra la testa, esponendo completamente il suo corpo e i muscoli tesi; altri due gli tenevano ferme le gambe, ma non si limitavano a quello… le risalivano, percorrendogli gambe e cosce fin sotto i boxer! Altri ancora lo abbracciavano da dietro la schiena, e uno di questi, più audace di tutti, stava lentamente avvicinandosi ai boxer, pronto ad entrarvi dall’alto così come i suoi fratellini stavano attaccando dal basso.

Lucy ed Erza avevano la bocca oscenamente spalancata dinanzi a quanto oscenamente legato era stato il loro amico!

Per Juvia invece, quella situazione risultava così sensuale che si presentava ai suoi occhi come circondata da luccichini!
“Che cavolo fate?! Muovetevi, questo schifo si sta infilando dappertutto!”
“UAAAAHHH!”

A quel punto Juvia esplose e svenne, emettendo il fischio di una teiera!

“… Ehm, soprassediamo! Qualcuno mi aiuta per favore?”

“Tsk! Te l’avevo detto di non toccare nulla!”
“Ah ah ah, dovresti vederti!”

Lucy invece non voleva guardare oltre: il masochismo vegetale era troppo per lei!

Happy volò da Gray e provò a tirar via un tentacolo, ma senza successo…

“Tranquillo ragazzo, non c’è nulla da avere paura.”

Saperlo lo rassicurò ancora prima di vedere arrivare finalmente il gestore del negozio: una donna sulla quarantina, bassina, coi capelli ramati coperti da un foulard legato sotto il collo.

“È innocua e per togliersela di torno basta gettarci addosso un pizzico di sale.”

Salita su uno scalino, buttò alcuni grani da una saliera dentro il vaso, e subito i tentacoli liberarono Gray tornando delle dimensioni originarie.

“Brrrr, che schifo, erano viscosi… e molto espansivi, troppo!”

“Sono fatti per questo, bello mio!” lo derise la signora.

Lucy la guardò sorpresa: “Non mi aspettavo che un sexy-shop magico potesse essere gestito da…”

“Una donna? Che ti credi, che solo gli uomini siano dei pervertiti? Eh eh, forse devi crescere un altro po’!”
“Umpf…”

In effetti però era meglio così… Quando aveva sentito di un sexy-shop, aveva tremato al pensiero di trovarsi a che fare con qualche grosso omone maniaco e bavoso, pronto a guardarle nella scollatura e magari ad allungare le mani.

Invece la signora aveva persino gli zoccoli ai piedi e il grembiule da lavoro sul vestito, e sembrava una donna onesta e rispettabile come tantissime altra.

Meno male che a volte la fantasia toppa di brutto…
“Benvenuti nel mio negozio!” –li accolse, facendosi poi sempre più torva man mano che li scrutava uno per uno- “Voi… SIETE TUTTI MAGGIORENNI, NON È COSÌ?”

Erza, Natsu, Lucy, Gray e Juvia mostrarono le loro tessere di identità della gilda, verificando la loro età.
Happy non aveva ancora compiuto 10 anni, ma per lui si sarebbe fatta un’eccezione: figuriamoci se un gatto antropomorfo parlante non rappresenti un eccezione!

“È insolito che vengano in comitive nel mio negozio, figuriamoci comitive miste… Così giovani e già così birichini, eh?”
I cinque si fecero paonazzi e poi rossi in rapidissima successione.
“N-noi siamo qui per lavoro a dire il vero…”

“Prego, fatevi avanti allora! Scusate il disordine, eh?”

La donna ritornò verso il bancone, dietro il quale, a destra, si notava un'altra porta, velata da nastri di perline. Nel complesso l’ambiente era sobrio, e nulla veniva spiattellato dinanzi gli occhi a meno di andarselo a cercare, era un sollievo.

“Prego, date pure un’occhiata in giro.”
“Noi non siamo qui per fare acquisti…” fece Lucy stringendosi nelle spalle.

“Beh, non si può mai dire. Io ho una cosetta da sbrigare nel retrobottega, aspettatemi qualche minuto e sarò da voi.”

Natsu si avvicinò ad Erza, che, stoica come la sua fulgida corazza, pareva pronta a respingere qualsiasi tentazione: “A quanto pare non sta andando poi così male, no?”

Lui la disavventura di Gray coi tentacoli non la considerava come un inconveniente… anzi era stato uno spasso!

“Già, sembra una tipa a posto, forse ci sbrigheremo.”

“Sul bancone ci sono delle caramelle accanto alla cassa, servitevi pure.”

Erza, la più vicina al bancone, adocchiò delle sferette rosse, dall’aspetto gommoso, in un contenitore di latta rotondo: “Oh, grazie, molto gentile.”

La signora stava ancora scostando con una mano le perline, quando, per caso, si era voltata vedendo Erza prenderne una: “NO! NON QUELLE, LE ALTRE!”

Disgraziatamente non fece in tempo!

“P-perché?” -fece Erza subito dopo averne ingoiata una, mentre notava un altro contenitore di caramelle incartate- “Mi scusi, credevo… !!!”

La rossa non concluse la frase; di botto si era irrigidita!

“Erza! Che ti prende?” gridò Lucy preoccupata.

Improvvisamente avvertì caldo, caldo dappertutto! Tanto caldo da sudare!

“Ti senti bene?!”

“Anf… Io… anf… anf…”

Sotto gli occhi dei suoi compagni, cominciò ad ansimare sempre più forte!

Poi arrivarono i brividi! Strinse le gambe e prese a sfregarle tra loro, cercando di tenersi in piedi poggiandosi al bancone, ma queste sembravano farsi sempre più deboli e tremolanti.

“Anf! Anf! Anf! Ah! Ah!”

“……”

Con tutti quei “versi” gli altri ora più che preoccupati… erano imbarazzati!

“AAH! AHH! GNNN!”

Le scosse e i gemiti diventavano sempre più forti! A tratti stringeva i denti e sembrava stesse lottando contro qualcosa, qualcosa che non riusciva a controllare! Sudava e ansimava sempre di più…

“AAH! MF! AAAH! AH…”
E inevitabilmente…

 

“KYAAAAAAAHHH!”

 

Subito dopo, si schiantò a terra, colpendo il pavimento di piena faccia.

“……”

“Ha… Ha fatto “Kya!”…”

“C-che carina…”

A volte anche Natsu e Gray si ripetevano!

Lucy si inginocchiò: “Ehm, Erza…”
La rossa staccò la faccia da terra, mostrando un’espressione che non si aspettavano… Beata!
“Anf… Anf… Eh eh… Eh eh eh…
♥♥♥
“Che le è successo? Sembra ubriaca.” fece Happy osservandola ridere come una scema e sbavare sul pavimento!

Il sospirare della padrona del negozio preannunciò la comprensibile spiegazione del fenomeno: “Ha sbagliato contenitore. Ha mangiato una flash-pleasure candy: ne butti giù una e hai un amplesso garantito.”
“Un che?” chiese Happy, ma i suoi amici si vergognavano troppo per rispondergli!

“Tranquilli, non ve la metterò in conto, è stato un incidente.”

Lucy provò a sollevarla da terra: “Oh, cielo! Povera Erza! Ma perché abbiamo accettato questa missione?! Sigh! Erza, dimmi qualcosa!”

Erza, la cui testa dondolava come se le girasse, sembrò non averla sentita: “Anf… Eh eh! Eh eh! Uuhh… ♥♥♥ Che bello! Ho visto l’elefante rosa, che bello! Anf… ♥♥♥ Uuuhh… ♥♥♥

“Elefante… rosa?” –ripeté Natsu alzando gli occhi al cielo per immaginarsi tale strano pachiderma!- “Esiste una roba del genere?”

Gray si batté una mano in faccia: “Che idiota, ma non l’hai ancora capito?!”

Lucy provò a rimettere Erza in piedi, ma le gambe ancora erano molli e malferme, così dovette reggerla!
“Eh eh eh… Che bello… L’elefante…
♥♥♥” continuava a ripetere come una rimbambita, lei, Erza Scarlet, quella che era stata la più rigorosa e marziale maga della storia di Fairy Tail!

E Natsu, stupido com’era: “Wow! Che figata! Voglio vederlo anch’io questo coso rosa!”

“FERMO, CHE FAI!?!?”

Ne mangiò una e…

“!!!... URGH!”

Prese anche lui a sudare e ansimare, e, dopo pochi secondi di rigidità totale… portò entrambe la mani al cavallo dei pantaloni.

“Oh… Oh… cavolo…”

Non c’era fuoco più rosso della sua faccia in quel momento!

“SEI UNA BESTIA!” sbraitò Lucy che a fatica riusciva a reggere l’imbambolata corazzata!

“Quella te la metto in conto.”

“Ehm… c’è… c’è… un bagno… d-da queste parti?” chiese a testa bassissima.
“Quella porta lì.” sbuffò la signora con la bandana prima di sparire finalmente nel retrobottega.

Quanto più velocemente gli consentisse la sua andatura a gambe divaricate e a braccia strette sul “pacco”, Natsu andò in bagno a darsi una ripulita…

“Vado con lui: ho un cambio!” lo seguì il suo gatto togliendosi dalle spalle il fagotto!

Si, perché in un modo dove le avventure sono all’ordine del giorno, non puoi permettere che il tuo migliore amico esca di casa senza un cambio di biancheria!

La porta si richiuse, e nel negozio silenzioso rimasero gli altri quattro, ora però decisamente più guardinghi!

“Ti devo delle scuse Erza.” –iniziò Gray- “Avevi ragione tu a… Eh? Dov’è andata?”

Juvia indicò per terra: Erza era lì, gattoni, come avesse un macigno nero sulla schiena.

“Ehm… Erza?” provò a scuoterla Lucy.
Un lamento cupo e disperato giunse in risposta: “Ho copulato dinanzi i miei amici… Ho copulato di fronte a tutti… Questa onta non potrò mai dimenticarla! SIGH! La mia reputazione e la mia autostima sono volate via… SIGH!”

Gray le mollò una pacca sull’armatura: “Dai, non fare così, non è successo niente, giusto ragazze?”

“Juvia non ha visto Erza copulare selvaggiamente di fronte a lei… Cioè, Juvia non ha visto Erza fare assolutamente nulla.”

“Nessuno lo verrà mai a sapere, lo giuriamo!” rilanciò Lucy!

“D-davvero?”

I tre si misero la mano sul cuore: “Ciò che avverrà in questa missione resterà in questa missione!”

Erza si rialzò, senza mostrare subito il volto, ancora un po’ sconvolta: “E va bene allora… Non è accaduto nulla!” –strinse il pugno- “Gray non è stato quasi violentato da una pianta, a Juvia non è piaciuto godersi lo spettacolo, Natsu non si è sporcato le mutande e io non… NON HO VISTO NESSUN ELEFANTE ROSA!”
“Questo è lo spirito!”

Mentre Natsu era ancora in bagno, e mentre la signora del negozio si attardava nel retro, a loro quattro non restava che aspettare, tenendo bene le mani a posto. Quella tattica li ripagò di un intero minuto senza incidenti.

“Ehi, guarda!”
“LUCY, FERMA!”

“N-non tocco nulla, lo giuro! Ma venite a vedere anche voi!”

Sul bancone, vicino ad alcuni portachiavi dall’aspetto esplicito (che non descriveremo di certo…), c’era, impossibile da non notare, un cofanetto con una chiave degli spiriti stellari. Lucy non poteva certo restarne indifferente.

“Perché mai una chiave degli spiriti stellari dovrebbe essere in vendita in un negozio come questo?”

“Forse appartiene alla proprietaria.” azzardò Juvia.

La chiave era insolitamente di colore rosso rubino. Il simbolo della costellazione era un motivo geometrico che ricordava due anelli di una catena intrecciati.

“Chissà di che spirito stellare si tratta.”
Il rumore di una sega sotto i loro piedi li costrinse a guardare verso il basso; nel pavimento dietro di loro si aprì d’improvviso un buco tondo da cui uscirono dei capelli rosa e una cuffietta da cameriera.

“Quella è la chiave dello spirito stellare Andromeda, dell’omonima costellazione.”
“Virgo!”
“Buongiorno, signorina Lucy.” si inchinò rispettosamente appena uscita dal buco.

“La conosci?”
“Si, è una mia cara amica.”

“E che tipo è? Se è tua amica potrei anche comprarla.”

Aveva riunito già Aries e Loki dopotutto.
“Se è disponibile posso provare a chiamarla, così te la presento.” –si avvicinò al cofanetto e fece segno di stare indietro, poi bussò sulla chiave rossa con un dito- “Andromeda? Ci sei?”

La chiave emanò una nuvoletta di fumo rosso-rosa, da cui si sentì uscire una voce femminile: “Si, sono disponibile, uh uh uh!”

Il fumo non si era ancora diradato tutto che gli occhi di Gray schizzarono fuori (con gran disappunto di Juvia che non aveva ancora suscitato in lui reazioni simili!).

Dalla nuvoletta era emerso un spirito donna notevolmente attraente, con vaporosi capelli rossi, labbra carnose, occhi verdi e ciglia affilatissime. E come se non bastasse, portava un un tanga nero e nient’altro! A coprirle il resto del corpo, giusto lì dove occorreva, erano delle catene che si avvolgevano ripetutamente intorno a lei, formando anche una sorta di reggiseno un po’ ridotto!

Per non parlare della voce! Pronunciò un “Ciao…” lento e sensuale, ancora più ansimante dell’ansimare di Erza di poco prima!

Persino per un’amante degli spiriti stellari come Lucy si preannunciava un’incontro a dir poco sconcertante!

“Ok… Ora so perché sei in vendita in un negozio per adulti!”
“Q-quindi… anche tra gli spiriti stellari ci sono dei pervertiti?!” chiese Gray.

“Io non sono una pervertita, e combatto come tutti gli altri spiriti e anche bene… Ho solo dei gusti strani, uh uh uh!”

“Ciao Andromeda.”

“Ciao Virgo, come mai mi hai chiamata? Hai voglia di essere… punita?” fece lo spirito vermiglio, badando bene di rendere l’ultima parola il più attizzante possibile.

Ma la cameriera stellare restò posata come sempre: “No, Andromeda, la padroncina Lucy è l’unica che può punirmi… A meno che lei non sia d’accordo.” finì guardandola.

“NO CHE NON LO SONO!”

A quella risposta, Andromeda fece un passo verso di lei e piazzò il suo davanzale sotto gli occhi della ragazza: “Forse allora sei tu quella che vuole essere punita dalla sottoscritta? Hai proprio l’aria della ragazza cattivella!”
“Aye!” –fece la testolina di Happy facendo capolino dal bagno- “È molto cattivella!”
“CHE CAVOLO DICI, GATTACCIO?!?!?”

Andromeda leccò lascivamente una delle sue catene… e poi la tese tra due mani, come una frusta! Forse poteva arrivarci prima: uno spirito “maso” come la sua Virgo non poteva che andare d’accordo con uno spirito tanto “sado”!

“Allora? Sicura di voler rinunciare? Io sono molto brava a punire! Mhmmm…”

Lucy prese a indietreggiare: “S-SICURISSIMA, NON VOGLIO ESSERE PUNITA, GRAZIE MILLE!”

“Lucy, sta attenta!”

Troppo presa a farsi indietro scandalizzata, Lucy arrivò ad urtare una scaffalatura, dal cui ripiano più alto le cadde in testa una scatolina che nell’urto si aprì!

“AHIA!”

Ne uscì una specie di polvere giallo brillante che le si posò in parte addosso e in parte ricadde per terra.

“Ma che roba era?”

Pfffff...

“Uh? Cos’è questo sibilo?”
“L-LUCY!!!”

“Eh?”

Abbassò lo sguardo come Erza le stava indicando, e vide che era lei a fare quel suono simile a un palloncino bucato…

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!”

LE SUE TETTE SI STAVANO SGONFIANDO A VISTA D’OCCHIO!

Lucy fu costretta ad assistere impotente al triste spettacolo della sua quarta che retrocedeva pian piano, fino ad una umiliante prima…

“…… N-n-n-n… NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

Andromeda mollò la catena: “Vedo che è un brutto momento, quindi levo il disturbo. Stammi bene, ciao ciao!”

<< PUFF! >>

Virgo, capendo di essere in parte colpevole, preferì non attardarsi: “Vado anch’io principessa…”

E quando fu sparita nel suo buco (che venne da lei ritappato alla perfezione), Natsu uscì dal bagno.

“Che è successo? Anche Lucy ha mangiato una di quelle caramelle?”

La bionda era crollata, in ginocchio, ma anche psicologicamente.

“Le mie… le mie… le mie…”

Mai tastandosi il petto aveva sentito una tale levigata piattezza! Più toccava quell’inesistenza e più gli occhi le si inumidivano!

“Ueeeeh… Sigh!”

“Su, Lucy, non è mica la fine del mondo.”

Anche Juvia volle incoraggiarla: “Gray ha ragione, è quello che c’è dentro una donna che conta.”

Ma intanto, nella sua testa… << MUAHAHAH! Con un seno così piccolo non ha più alcuna chance con Gray! Sarà il mio seno quello che farà da cuscino al suo meraviglioso viso! AH AH AH! Addio, rivale in amore! >>

“Erano… sniff… Erano un motivo d’orgoglio! Sniff… Uaaaah!”

La magi-sexy-negoziante tornò da loro, preannunciata dal rumore dei suoi zoccoli di legno: “Ti è caduta addosso della polvere riduttrice, giusto? È usata dalle donne col complesso del seno troppo grosso.”

“IO NON L’HO MAI AVUTO! Guardatemi! Sembro un maschio! Il mio reggiseno è così vuoto!” disse tirandolo fuori con estrema facilità dalla giacchetta… Poi si accorse che non stava bene mostrarlo così a tutti e lo nascose!

“Su su, dopo vedrò di farti tornare le tette delle dimensioni giuste. Piuttosto, avete trovato qualche articolo interessante?”

Articolo interessante?! Quel negozio era una bottega degli orrori!

Per scongiurarne altri, ed evitare altre esperienze scioccanti e orgasmi indesiderati a sé stessa e ai suoi amici, Erza andò dritta al dunque!

“Mi spiace, ma come detto prima non siamo qui per fare acquisti! Ora le spiego!”

 

““Mhmm… capisco. Si, c’è stato un tipo come me l’avete descritto che ha voluto usufruire dell’offerta sul calendario sexy personalizzato, ma poi se ne è andato via mentre sviluppavo le foto. Quel crapulone poteva venire a prenderselo da solo piuttosto che scomodare dei ragazzi tanto sensibili come voi!”
“INFATTI!” si lagnarono in coro tutti i Fairy Tail.

“Siamo disposti a pagare qualunque cifra.”
“Il fatto è che temo di aver smarrito quel calendario nel retro: sapete sto facendo l’inventario e c’è molto disordine, sia lì dietro che qui sugli scaffali.”
“Quindi non sa dove sia?!”

“È sparito… come le mie tette! SIGH!”

“Wow, che effetto che fa vederti piatta! Sembri un tavolo!”

CIAFF!

“Scusa…”

“Aye! Te lo sei meritato.”

<< Anche tu ti meriteresti un bel cazzotto, gattaccio! Chi sarebbe la “ragazza cattivella”?! Beh, tanto con questo seno quasi inesistente non posso più neanche sembrarlo… Ueeeh! >>

“La prego, dobbiamo completare la nostra missione… al più presto se possibile…”

“Mhmm… Mi siete simpatici e voglio venirvi incontro! Venite con me nel retro e aiutatemi a fare l’inventario dei miei articoli: in questo modo certamente quelle foto verranno fuori, e in cambio ve le restituirò gratis.”

L’uno dopo l’altro, si colorarono di rosso intenso!
“I-inventario?!”

“D-di articoli magici erotici?!”

“N-nel retro?!”

“A-Aye?!”

“Juvia… Juvia pensa che sia un buon accordo…” disse a bassa voce, emettendo il rumore dell’acqua che bolle!
“Ma ti rendi conto di cosa mai potremmo trovare lì dentro?!”

“Forse degli articoli ancora peggiori di questi!”
I ragazzi fissarono quella porta. Le file di perline, smosse dagli spifferi d’aria, sembravano emettere un’agghiacciante risata.

“……”
Impressione? O forse no?
Gray sospirò: “Mi sa che dobbiamo: in fondo, prima lo troviamo, prima ce ne andiamo.”

“Incrociamo le dita.”
“E tenete al sicuro le tette!” fece Lucy stringendosi ciò che restava del suo petto.

“E chi non le ha che deve mettere al sicuro?” chiese Natsu.

“Usa l’immaginazione…” lo freddò Gray…

 

 

 

Credete che io sia stato eroticamente crudele finora? Ebbene, non avete ancora visto niente! MUAHAHAHA!

Altri osceni avvenimenti stanno per accadere! Gusti sessuali saranno svelati, oggetti magici da non toccare saranno toccati, e il candore degli eroi della gilda sarà ancora macchiato!

Restate con NaruXHina per il seguito: arriverà prestissimo!
Intanto, fatemi sapere che ne pensate del mio sexy-umorismo finora, dai! ^__^
Buon proseguimento d’estate!

 

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!

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