Ero davanti la casa dei nonni, non avevo voglia di entrare,
anche se fossi riuscita a nascondere i pensieri a mio padre non sarei riuscita
ad ingannare zio Jazz. Decisi di andare in centro per un po’, mentre camminavo
guardando le vetrine mi sentii chiamare, mi voltai, era.. era Gabriel ma cosa
ci faceva qui? Tutto trafelato mi arrivò vicino e mi abbracciò
‘Nessie non
credevo che ti avrei trovato così velocemente’ disse.
‘ ma che ci fai qui? Non
fraintendere non che non ne sia contenta ma lo trovo strano..’ chiesi stupita,
‘qui abitano dei
miei parenti lontani da parte di padre, ma che mi dici di te?’ chiese con un sorriso,
un brivido di
freddo mi colse impreparata, decisi che l’avrei portato a casa con me presi il
telefono e gli feci cenno di aspettare mi guardò incuriosito ma assentì,
‘papà
sono io, senti ho deciso di portare un’ospite..l’ho conosciuto il aereo, averti
tutti..’ dissi e riattaccai,
gli sorrisi e gli dissi 'ti porto a casa mia che fa
freddo' ,
sorrise e mi portò verso la sua auto. Gli indicai la strada e non fece
che parlare per tutto il viaggio, per fortuna riusciva a distrarmi, ma non del
tutto.
Arrivammo a casa e mentre percorrevamo il vialetto, gli chiesi un po’ di lui
‘e la tua fidanzata? Certo se non vuoi dirmelo capisco..’
mi guardò e sorrise
amaro, ‘mi ha lasciato..’
l’abbracciai in un impeto di tristezza, come capivo
bene ciò che provava.
Un rumore, mi voltai, Jacob stava venendo verso di noi, mi staccai da Gabriel
e guardai in faccia Jake, sul suo viso specchio del mio, si vedeva la paura di
perderci, l’insicurezza, l’amore e sul suo si coglieva anche una punta di
rabbia e gelosia,
‘Nessie chi è questo ragazzo?’ chiese,
lo guardò, mi si gelò il
sangue nelle vene e sentì la rabbia montare dentro di me. Chi era lui per
comportarsi così? Come si permetteva??
‘è un mio amico e se non ti dispiace ora
noi andiamo dentro, buona giornata..’ dissi arrabbiata,
Gabriel sembrava spaesato, mi voltai, ma
la presa calda di Jacob mi face venire i brividi, e fece sussultare il mio
cuore,
‘tu non vai da nessuna parte dobbiamo parlare’ disse,
mi volta lo guardai in
faccia
dissi ‘lasciami..’
ma non dovevo sembrare troppo convincente.
Uscì
mio padre e ci face entrare tutti, le presentazioni furono molto veloci per
tutti e nonna Esme ci preparò dei panini, non appena finimmo di mangiare mi
alzai un attimo e feci venire Jacob con me, lo portai sopra nella vecchia stanza di
mio padre, ‘
ora te ne devi andare!’ dissi piccata,
‘no se prima non mi dici chi è quello e
cosa vuole e perché ti ha abbracciata prima..’ disse incorciando le braccia al petto,
‘ahah non ti sembra paradossale
che tu faccia il geloso con me dopo quello a cui ho assistito? È un amico se la
cosa ti crea problemi non sono affari miei, non più almeno..’ dissi seccata.
Mi venne incontro
fino a farmi sbattere contro il muro, appoggiò le mani alle pareti e avvicinò
il suo viso al mio, il suo alito caldo mi face arrossire e battere il cuore,
‘tu sei affare mio Nessie, e lo sarai sempre..’ disse in modo dolce,
fece per
baciarmi ma mi scansai,
‘Mi fa schifo essere baciata da te dopo quello che ho
visto, non riesco a crederti Jacob, non più..’ dissi,
con un braccio mi avvicinò a
lui, con la mano mi girò il viso in modo che lo guardassi, e ad un soffio dalle
mie labbra
disse ‘ non mentire con me..’ sulle mie labbra,
mi baciò, cercai di evitarlo, ma senza
troppa convinzione e lo lasciai fare, quanto mi era mancato il contatto con le
sue labbra. Le mie mani da sole trovarono
la via del suo collo e mi strinsi più forte a lui, che mi abbracciò e mi
portò sul grande letto, si mise sopra di me senza pesarmi e presi dalla
passione cominciammo a baciarci più intensamente.
L’incantesimo si spezzò
quando l’immagine della mattina mi tornò davanti gli occhi così nitida che mi
sembrava di viverla di nuovo, mi staccai da lui ansimante e lo guardai
‘no!
Basta non ne voglio sapere più niente di te! Lasciami stare una volta per
tutte!’ dissi quasi urlando,
uscì sbattendo la porta di corsa e scesi giù dal mio ospite cercando di
calmarmi per evitare che mio padre sapesse.