Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: ryuga hideki    28/07/2011    5 recensioni
-Smettila di parlare. Devi risparmiare le forze.-
-Forze? Non ho più forze. L’unico rimpianto che ho è…quello di non averti fatto vedere il mio capolavoro-.
-Non è il momento di parlare d’arte! Non voglio discutere, adesso-. Posò gli occhi da un’altra parte. Anche se voleva nasconderlo, gli faceva male vedere Deidara ridotto in quello stato.
-Mi mancherai, Danna...- gli cadde una lacrima dagli occhi.
(In questa storia i componenti dell'Akatsuki non sono morti e Sasori non è una marionetta)
Genere: Generale, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori , Akatsuki, Deidara, Pain, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
Passarono cinque mesi dalla fine della guerra. Il consiglio dei saggi di Konoha aveva nominato Naruto Hokage.
Tutti i sopravvissuti lavoravano sodo per ricostruire ciò che era andato perduto.
 
-Che farai adesso?- chiese Hidan al compagno.
Erano andati a rilassarsi lungo le sponde del fiume. Kakuzu era sdraiato per terra con le braccia dietro alla testa e occhi chiusi.
-Quello che ho sempre fatto…-
-Ma non hai una casa. Ormai…- si mise seduto e si strinse le gambe al petto. -…l’Akatsuki non serve più. Non abbiamo più un posto dove andare; un luogo da poter chiamare casa- appoggiò il mento sulle ginocchia e guardò il torrente.
-…- Kakuzu posò lo sguardo su di lui, notando che era più malinconico del solito.
Non è da Hidan, essere così.
-Non ho un posto dove andare…- sussurrò.
Non capisco se è un trucco oppure no… Maledetto!
Il vecchio immortale richiuse gli occhi e tornò a rilassarsi.
Hidan si girò verso di lui; si avvicinò con le labbra, diventando un po’ rosso, e le posò sulle sue. Poco dopo si staccò e lo guardò un secondo.
-Credo che sia un addio. Non ci rivedremo più- disse con un filo di voce per poi tornare seduto come prima.
Me la fa pesare! Ah! Che nervi!
Si alzò e lo abbracciò.
-Non ti ho detto che sei solo mio?-
-Sì…-
-Allora è scontato che ti porto con me-
-Sei il mio ragazzo?- lo guardò con occhi dolci.
-Solo se mi paghi-
-Che palle che sei! Sai che non ho soldi!-
-Non risparmi…-
-Beh, perché devo vivere!- lo strinse forte a se. –Grazie, coglione-
-…-
-D’AAAH! PARLA CAZZO! PARLA!- lo prese per il colletto e lo scrollò. –Jashin-sama ti ha fatto la bocca per parlare oltre che ad urlare per il dolore! Usala!-
Oddio! Basta! Ha rotto!
Lo prese per le spalle e lo baciò con passione.
Ora va meglio.
 
Ancora qualche settimana e il bambino di Deidara sarebbe nato.
-Oh, Dei! Fra poco ci siamo!-
-Come siamo euforici-
-Diventerò padre!... Oddio… Non sono pronto. Non sono ancora pronto!-
-Io nemmeno. Ho paura, Sasori…- si accarezzò la pancia.
-Andrà tutto bene. Ti farà partorire Kakuzu- gli mise una mano sulla guancia.
-Appunto! E poi Konan ha detto che fa male. Tanto Tanto male-
-Un bombarolo che ha paura del parto. Fa ridere-
-Finiscila! Unh!-
Sasori lo strinse a se e gli baciò la fronte.
-Ci sarò anche io. Non ti preoccupare-
-Grazie…-
 
Da quando era finita la guerra, Itachi non era uscito dalla sua tenda. Non voleva farsi vedere in quello stato. Si sentiva fragile e indifeso. Persino Sasuke non era riuscito a fargli prendere un po’ d’aria. Gli aveva persino proposto di accettare un suo occhio ma Itachi rifiutò.
Sto impazzendo! Non vedo niente!
Dei passi si avvicinarono alla tenda. Qualcuno entrò, facendo agitare l’Uchiha.
-Chi è?-
-Itachi, sono io-
-Kisame…-
L’Hoshigaki gli si avvicinò prendendogli la mano.
-Naruto ci vuole vedere-
-Non esco-
-Ma Itachi…-
-Non voglio che mi vedano così! Sono vulnerabile. Mi da fastidio!- iniziò a tremare.
-Ci sono io. Sai benissimo che non ti lascio-
-…- allungò timorosamente la mano, cercando il suo viso. –Non…posso vederti…-
-Sono proprio davanti a te- gli prese il polso e gli fece appoggiare la mano sulla sua guancia. –Visto?-
-Mmh!- incominciò a piangere e si buttò tra le braccia del compagno. –Non potrò più essere un ninja! Non potrò più fare niente!-
-Ti aiuterò io. Sarò i tuoi occhi e il tuo bastone. Non ti lascerò mai- lo strinse a se.
-Grazie…-
Kisame gli alzò il viso e lo baciò, facendolo sussultare.
-Ora, però, dobbiamo andare da Naruto-
-Ok…-
 
Tutti i membri dell’Akatsuki, si ritrovarono nella tenda dell’Hokage.
Naruto era in piedi che stava fissando una lucertola.
-Accidenti che grossa-
-Naruto... Hey, Naruto!- gli sussurrò Sakura. –Sono arrivati-
-Oh?- si girò verso gli ospiti. –Oh! Ciao! Benvenuti! Vi ho convocati qui…per una proposta- si fece serio.
-Che tipo di proposta?- chiese Pain.
-Vi propongo di entrare a far parte del Villaggio della Foglia. Non sarete più considerati nukenin. Sarete ufficialmente ninja di Konoha-
-Accetto!- esclamò Sasuke.
-Anche io- seguito a ruota dal fratello maggiore.
-A me va bene, basta che mi dai un lavoro dove si maneggiano soldi-
-Non è un problema! Sarà fatto! Altre richieste?- li guardò negli occhi per qualche istante. Nessuno aggiunse niente. –Ok-
Accettarono tutti la sua proposta ed entrarono a far parte del Villaggio della Foglia.
Presero i coprifronte e s’inchinarono di fronte a Naruto, per ringraziarlo.
Deidara si sentì strano, come se la pelle gli stesse andando a fuoco. All’improvviso si trasformò di nuovo in una ragazza ed iniziò ad avere fitte alla pancia.
-D’ah! Che male!- si piegò in due dal dolore.
-Dei, cos’hai?-
-Non lo so! Ah! Fa un male cane! Mi sa che sta per nascere!-
-Co…cosa?- Sasori sgranò gli occhi.
-STA PER NASCERE! CI SENTI?-
-Kakuzu!-
-Sakura-chan! Aiutali-
-Sì!-
-Sasori!!!- gli strinse la mano.
-Calmo, fra poco sarà tutto finito-
-Non sono pronto! Ho paura!-
-Ci sono io! Non me ne vado!-
Lo fecero sdraiare su un futon ed uscire tutti quanti gli altri(ad esclusione di Sasori); iniziarono a lavorare.
Al di fuori della tenda si sentivano urla ed imprecazioni di dolore. Dopo qualche ora tutto finì; Deidara tornò ragazzo. Si sentì solo il pianto di una creatura appena nata.
-Complimenti! Siete genitori di una bellissima bambina-
Sakura diede la piccola a Sasori, coprendola con un asciugamano.
-So…sono padre…- guardò la bambina. –Sono padre…- incominciò a piangere di gioia. –SONO PADRE!-
-Sasori…stai piangendo…- sorrise affaticato Deidara.
-Sono felicissimo! Mi hai reso l’uomo più fortunato al mondo!- gli diede la bambina.
-Oh… E’ stupenda… Ha il tuo stesso faccino, quando eri piccolo-
-Come fai a…lasciamo stare- guardò Deidara che era felicissimo quanto lui. –Ti amo. Ora più di prima-
-Davvero?-
-Sì- lo baciò e poi diede un bacio alla piccola. –Come la chiamiamo, mamma?-
-Che ne dici di…Eiko?-
-Mmh… Akasuna Eiko. Meglio di fragola. Ahah!-
-Allora...- guardò la piccola. –Ti chiameremo Eiko- guardò Sasori. –La nostra piccola arte-
-Già- si mise vicino a loro e strinse il suo amato.

~
Erano passati cinque anni e mezzo da quando erano diventati ninja di Konoha.
La bambina era cresciuta. Aveva dei lunghi, mossi e bellissimi capelli rossi con trecce, gli occhi della stessa forma e colore della madre; il naso e il viso del padre, con i tratti più femminili come la madre. La pelle era poco più chiara di quella di Deidara. Era una bambina stupenda; sembrava una principessa.
 
-Ancora con questa storia, Deidara? L’arte è una cosa d’incantevole che rimane nel tempo-
-Ma che cavolo dici! L’arte è un istante!-
Stavano passeggiando per il villaggio con la figlia in mezzo che teneva la mano di entrambi.
Eiko andò più avanti e mise le manine ai fianchi.
-Vi sbagliate entrambi!-
-Cosa?- domandarono all’unisono, guardandola un po’ preoccupati.
-L’arte è bellezza e armonia. Niente a che vedere con quelle cose che dite voi- si girò verso di loro e sorrise.
-Ahah! Saputella come te, Sasori-
-E se la tira come te, Deidara-
-Non me la tiro! Unh!-
-Ahah, sì, certo- lo avvicinò a se e lo baciò.
-Mmh! Che schifo!- la bimba si voltò da un’altra parte. –Oh! C’è Aki!-
Si avvicinavano a loro Kisame, Itachi e un bambino, Aki. L’avevano preso con se. Era un orfano di guerra. Aveva sei anni, con capelli corti e neri. In un occhio aveva il Byakugan e nell’altro il Rin’negan. Aveva una corporatura esile e pelle chiara.
-Oh! C’è Eiko! Papà Kisame! Posso andare da lei e chiederle di giocare?-
-Mmh, sì- lo mise giù.
-Stai attento a non farti male-
-Certo, papà Itachi!- corse verso l’amica.
-Andiamo da lui, Kisame-
-Ok!- lo avvicinò ancora di più a se e andarono da loro.
-Guarda chi si vede! L’allegra famigliola Akasuna-
-Ciao, Kisame. Ciao, Itachi- salutarono in coro.
-Comunque, Sasori, se tua figlia è cresciuta con quest’idea è solo colpa tua. L’arte è esplosione-
-L’arte è immortale-
-L’arte è armoniaaa!!!-
-A dire la verità…- s’intromise il piccolo Aki. –Non per fare il saputello, ma la vera arte è l’insieme d’entrambi i concetti. L’arte è immortale, perché dura nel tempo. E’ istante per l’emozione che ti fa provare, ed è bellezza e armonia per ciò che si è creato. Quindi è una lotta senza vincitore, la vostra- sentenziò da vero Uchiha.
-Maledetti Uchiha! Sempre che vi pavoneggiate, perché pensate di sapere sempre tutto!- ringhiò Deidara.
-Dai calmati, amore. Se ci pensi ha un po’ ragione-
-Mmh… Unh!-
-Eiko, vuoi giocare con me?-
-Sì! Mamma posso?-
-Certo! Chiedi a tuo padre; è lui il severo-
-Papy, posso?- lo guardò con occhietti da cucciolina.
-Mmh… e va bene! Ma non farti male-
-Grazie, papotto!- gli diede un bacino  e poi si voltò verso Aki. –Andiamo!-
Il piccolo le prese la manina e andarono a giocare. Poi si fermò e la guardò.
-Eiko… vuoi essere la mia fidanzatina?- diventò tutto rosso.
-Certo!- lo abbracciò. –Sarò la tua fidanzatina!-
I genitori li guardarono e risero.





   

  

FINITA! Fine un po' banale...ma dovevo farlo... non l'avevo pensata proprio così. Avevo un sacco di idee sull'ultimo capitolo che non ho fatto nessuno di quello che pensavo. Non potevo farla finire male, dato che il titolo è Samidare, che vuol dire ultima pioggia prima della primavera, era escluso un finale drammatico. Però spero che sia piaciuta lo stesso la storia. "Adesso" ho in programma altre due fan fiction(a capitoli), e molto probabile che farò una raccolta sul passato dei membri dell'Akatsuki(o forse anche questa a capitoli, devo ancora decidere). Per School Life dovete purtroppo aspettare a fine agosto, non so come diavolo farla finire, ma prima della scuola sarà completa.

Curiosità:

1. Se vi state chiedendo di kakuzu hidan: Hidan è riuscito a conquistare definitivamente kakuzu ed a diventare il suo ragazzo, travestendosi da soldo. Per kakuzu è stato amore a prima vista.

2. Per quanto riguarda Sasuke e suigetsu, loro hanno deciso di convivere. E sono felici insieme.

3. per quanto riguarda Naruto e Sakura: Naruto è riuscito a strappare, finalmente, un appuntamento alla ragazza. Saran rose? Boh.

4. Se vi state chiedendo di Pain e Konan! (me li stavo dimenticando): si sono sposati e ora hanno ben 4 putei. due maschi(gemelli) e due femmine.


Rispote:

Kyoto:
ecco...è finita ed è nato...nata =) spero ti sia stato di tuo gusto.

La_Valkiria: <.< c'hai azzeccato anche qua. >.< non puoi leggermi sempre nel pensiero e che cavolischi! Lo so che il capitolo precedente era un po' triste, ma dopotutto dovevo farlo, siamo in guerra. Grazie ancora per i complimenti =), troppo buona.


Risponderò a tutte le recensioni che manderete per il capitolo finale :)

Un ringraziamento speciale a: Kyoto, akachika, _NekoGirl_, Alexis_Ki. La_Valkiria, demnedmoon, elyangel99 per aver recensito! e a tutti coloro che hanno letto!!! GRAZIE!!!

Ad una prossima FAN FICTION!!! Kisses!!

Ryuga Hideki

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: ryuga hideki