Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: kiara4thebest    28/07/2011    4 recensioni
Sono passati quattro anni dalla sconfitta di Z-one, i predestinati vivono una vita tranquilla fino a quando il segno non ricompare. Insieme ad esso compare anche un misterioso ragazzo insieme ad una ragazza la cui identità si cela nell'ombra. Il ragazzo possiede stranamente un deck uguale a quello di Yusei, infatti, ha anche Drago Polvere di Stelle. Chi è questo ragazzo? Da dove viene?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Yusei disse ai due che, forse, era meglio se si riposavano, dopotutto era meglio così anche perché era tardi, ma prima voleva avvertire i suoi amici, che domani avrebbe rivisto, di prepararsi a una notizia un po’ sconvolgente.
-“Che intendi dire con sconvolgente?”- chiese Jack attraverso la web-cam della sua runner.
I 6 si stavano parlando attraverso le web-cam di ognuno e anche gli altri chiesero lo stesso.
-“Ve lo dirò quando sarete qui, è la cosa migliore”- disse semplicemente Yusei.
L’indomani arrivò e gli amici di Yusei arrivarono verso il pomeriggio, i primi furono Jack e Crow sulle loro Duel Runner, seguiti poi da Aki, Rua e Ruka.
-“Yusei!”- dissero insieme salutandolo.
-“Ragazzi! Che bello rivedervi! Sono passati 3 anni”- disse lui.
-“Anche a voi sono tornati i segni...”- disse continuando, Yusei.
Gli altri annuirono.
-“Ieri sera ci hai detto che ci avresti fatti vedere una cosa strana, di cosa si tratta?”- chiese Jack.
Yusei li guardò un attimo diventando serio poi urlò due nomi, Yamato e Aiko.
Gli altri gli chiesero chi fossero poi videro due ragazzi della stessa età uscire dalla casa del loro amico.
Stavolta, si sorpresero tutti e due, Yamato perché quando vide Aki, altri ricordi sfocati gli entrarono, di nuovo, nella mente, mentre Aiko provò una sensazione forte nel vedere Jack e, con questo, anche nella sua mente fiondarono, moltissimi ricordi che non riusciva a distinguere bene. Si prese la testa fra le mani e cadde inginocchiata al suolo. Il suo amico la notò immediatamente e le si avvicinò, stessa cosa fece Yusei che accorse subito da loro.
-“Aiko! Che cosa hai?”- chiese Yamato preoccupato.
-“Troppi ricordi che non capisco...”- riuscì a dire con voce smorzata a causa del dolore alla testa.
-“Che cos’ha, Yamato?”- disse Yusei raggiungendoli seguito dagli altri.
-“Qualcosa le ha fatto tornare nella mente molti ricordi, ma, purtroppo, sono sfocati e non li capisce”- rispose il ragazzo.
Yusei guardò i suoi amici e capì che forse era meglio presentare i due ragazzi.
-“Ragazzi, loro sono Yamato e Aiko, due ragazzi, che ho trovato, che hanno perso la memoria e che ho ospitati a casa mia”-  disse.
-“E’ un piacere conoscervi!”- disse il ragazzo.
-“Il piacere è nostro”- parlò Crow a nome di tutti.
Yusei disse a Yamato di portare dentro la ragazza e così fece. A questo punto, Jack chiese se erano quei due la cosa “sconvolgente” e Yusei annuì, ma non perché avessero perso la memoria.
-“Bensì per il deck del ragazzo”- continuò.
Rua chiese cosa avesse di così tanto strano il deck di Yamato e Yusei, per un attimo, rimase in silenzio, poi rispose lasciando tutti a bocca aperta. Uscì un COSA?! Dalla bocca di tutti.
-“Ma come può essere che Yamato abbia il tuo stesso deck?!”- esclamò Crow.
 -“Guardatemi...secondo voi ho la faccia di chi ne sa qualcosa?”- disse semplicemente Yusei.
Ovviamente, tutti scossero la testa e l’interessato sospirò.
Entrarono in casa di Yusei per parlare di cosa potesse essere successo di così grave da far tornare il segno del drago mentre i due ragazzi si trovavano nella loro stanza. Aiko era seduta sul letto con la testa fra le gambe e con la testa che le faceva male mentre Yamato era accanto a lei, cercavano, entrambi, di ricordare e di capire perché quelle persone avevano ridato loro dei ricordi,  che non riuscivano a vedere.
Esprimevano i loro pensieri anche all’altro per provare a ricollegare qualcosa insieme, ma con scarso successo, non ci riuscivano, sembrava che, forse, per un determinato tempo, dovessero dimenticare chi fossero per evitare qualcosa.

****

Da un’altra parte del Satellite, in un vicolo, apparve, improvvisamente, una piccola lucetta che continuava a diventare sempre più grande fino a che, da essa, non uscì un uomo alto coperto da una veste bianca e con uno strano oggetto all’occhio destro in cui era inciso una sottospecie di 8, sopra la veste bianca indossava una armatura grigia e, al fianco destro, portava una spada.
Avanzò per uscire dal vicolo mentre, man mano che si allontanava, la luce, da cui era uscito,  scompariva nel nulla.
La figura, che aveva dei capelli sparati in su grigi con alcuni ciuffi di un colore più chiaro, sembrava conoscere bene il Satellite perché s’incamminava per le vie della città con sicurezza e, con la fretta che mostrava di avere, pareva che dovesse raggiungere la sua meta per qualcosa di importante.
Continuava a camminare senza degnare di uno sguardo le persone che lo guardavano strane per il suo modo di vestire, alcune sembravano divertite, altre disgustate per il fatto che fosse fuori moda mentre altre ancora incuriosite perché magari veniva fuori dallo scenario di un film d’azione o fantascienza. Il diretto interessato, invece, rimaneva impassibile e sembrava che non si accorgesse neanche delle persone, se ne stava fregando di quello che stavano pensando e continuava per la sua strada ignorando tutto e tutti.
Dopo un po’, arrivò a una casa e si fermò davanti ad essa.

****

-“Come ti senti adesso?”- chiese Yamato, ancora seduto vicino alla sua amica.
-“Tranquillo, ora sto meglio di prima”- gli rispose sorridendo.
Il ragazzo chiese un’altra conferma e lei sorrise di nuovo per il suo comportamento un po’ troppo protettivo lasciando confuso l’amico.
-“Ti conosco troppo bene Yamato, per un motivo che non ricordo, sei diventato molto protettivo nei confronti delle persone a cui vuoi bene”- disse.
-“Già, hai ragione, ma vorrei sapere perché sono così... voglio dire, cosa è successo di tanto grave da farmi cambiare atteggiamento...?”- si chiese a se stesso.
-“Ora non lo possiamo sapere dato che la nostra memoria non ci aiuta”-
Yamato annuì, poi guardò fuori dalla finestra e vide una strana figura davanti alla casa, si affacciò di più per distinguerla bene.  Era vestito di bianco con una specie di armatura grigia sopra la veste, forse Yusei non l’aveva notato e quindi rimaneva lì fuori.
-“Lo conosci?”- mi chiese Aiko che, anche lei, si era affacciata alla finestra per vedere chi stava osservando.
-“No... non mi pare, però sta lì davanti da un po’ di tempo, magari Yusei non si è accorto di lui”-
-“Andiamo glielo a dire!”-
I ragazzi uscirono dalla camera per poi dirigersi verso la stanza in cui si trovavano Yusei e gli altri che stavano ancora discutendo. Prima bussarono e, lentamente, aprirono la porta.
-“E’ successo qualcosa ragazzi?”- chiese.
-“No niente, è solo che c’è un uomo fuori che se ne sta davanti alla casa senza fare niente”- disse Yamato.
-“Un uomo davanti alla casa?”- disse prima di alzarsi dalla sedia e guardare fuori dalla finestra.
Sgranò gli occhi nel vedere chi stava davanti all’edificio, si sorprese tanto quando lo vide.
Tutti uscirono per vedere chi era e anche gli altri si stupirono di chi fosse, tutti tranne Yamato e Aiko che erano sempre più confusi.
Primo?!   Dissero i predestinati.
-“E’ bello rivedervi...predestinati”- disse l’uomo.
-“Ma non eri...ehm... morto come Aporia?”- chiese Leo.
-“E’ vero ma... ma io vengo da un'altra dimensione rispetto a quella del Primo che avete conosciuto”- rispose lui.
-“E come fai a conoscerci se non ci siamo mai incontrati?”- chiese Yusei.
-“Perché la memoria del Primo che avete conosciuto si è fusa con la mia, quindi mi ricordo di voi, e... tranquilli, non sono venuto come nemico ma come persona del futuro che sta cercando qualcuno che si è disperso nel passato che è in grado di aiutarmi”- spiegò.
Da questo punto della conversazione, Yamato e Aiko cominciarono a fare più attenzione a ciò che diceva Primo perché, la prima cosa che fecero, fu di ipotizzare che fossero loro i dispersi nel passato e che a causa di questo avessero perso la memoria. Poteva essere la verità, ma non lo sapevano con sicurezza, quindi non dissero niente e continuarono ad ascoltare.
-“Spiegati meglio... anzi, prima entriamo in casa poi ci racconti”- disse Yusei.
E così tutti fecero, entrarono in casa e Primo cominciò a raccontare.
-“ Allora, io vengo da un futuro dove, purtroppo, uno dei miei simili dice che io, Jackob e Lester abbiamo fallito nella nostra missione e che, invece che restare senza far niente, dobbiamo ritentare di cancellare per sempre l’enerdy, ma io e gli altri ci siamo opposti perché, oramai, sappiamo che voi, predestinati, avreste sicuramente creato un futuro migliore. Il nostro simile, Lark, non è d’accordo e...ha deciso che sarebbe stato lui a compiere la missione, da solo. E purtroppo, è tornato indietro nel tempo così l’ho seguito. In questo momento è qui, in questa dimensione, ma purtroppo, rispetto a questo tempo, ha già distrutto una dimensione futura ed è lì che mi hanno detto di trovare delle persone che, secondo un certo Kuriboh, si sono disperse nel passato e che senza una di loro non possiamo sconfiggere Lark.”- 
Yamato e Aiko sgranarono gli occhi alla parola Kuriboh, loro avevano già sentito quel nome, ma, ovviamente, non sapevano dove.
-“Che cos’ha una di queste persone disperse che potrebbe aiutarvi?”- chiese sempre Yusei.
-“Se devo dire la verità, non mi hanno detto nulla, mi hanno solo riferito che sarebbero stati loro a rivelarsi”- rispose Primo.
-“Chissà chi sono...”- si chiese Jack.
Primo scosse la testa finendo col dire che li avrebbe aspettati e che, intanto, sarebbe stato con loro, nel caso Lark si sarebbe fatto vedere.
Intanto, i due ragazzi non sembravano impassibili al racconto, anzi, Yamato aveva reagito al nome Lark. Lui aveva già sentito quel nome, non si ricordava dove, ma quello che era sicuro, era il fatto che fosse strettamente legato a quella scena infelice che continuava a girargli per la mente. Forse era lui che aveva ucciso quell’uomo che vedeva in sogno. Non lo sapeva, ma l’avrebbe scoperto presto.
Yusei notò lo sguardo di Yamato e gli chiese se loro conoscevano questo Lark.
I due ragazzi scossero la testa, ma il ragazzo ammise che quel nome l’aveva già sentito.
Primo gli si avvicinò chiedendogli dove l’avesse sentito, ma Yamato scosse, di nuovo, la testa riferendogli che aveva persola memoria e che perciò non poteva rispondergli.
Il sospetto di Primo su quei due ragazzi si fece più forte, magari erano loro i dispersi nel passato, ma non aveva prove sufficienti per dimostrarlo perciò lasciò stare.  
-“Ma questo Lark ha già fatto altri danni oltre ad aver distrutto quella dimensione in cui ti hanno detto di cercare i dispersi?”- chiese Yusei.
-“Beh... è stato in un’altra dimensione ma... ha fatto solo una cosa... che ha lasciato un segno molto evidente”-
-“E quale sarebbe?”-
-“Beh... non so se vale la pena dirlo”-
-“Noi vogliamo che tu ce lo dica!”-
-“Ok... in un futuro non troppo avanti da quello in cui mi hanno affidato questa ricerca, ehm... ha ucciso una persona”-
-“Chi?!”- chiesero ancora i predestinati.
-“Tu....Yusei...”-

Salve! Dovrei dire che sono in ritardo.... scusate! E' che ho dovuto fare cambiamenti drastici alla trama iniziale!
Comunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anhe perchè a me non convince tanto... e mi sembra anche corto...
Tralasciando questo discorso, vi prego di dirmi gli errori che trovate e ringrazio molto chi ha recensito:
Jack and Carly love
Gattino Bianco
Silphyde19
Grazie tanto del sostegno! Si accettano critiche.

   
 
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