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Autore: crazyhorse    29/07/2011    0 recensioni
Forse mi sono posta la domanda per la quale l'uomo sta cercando una risposta chiara da millenni. Forse una risposta chiara non esiste, forse non è la stessa per ognuno di noi, o forse come cantava Battisti la scopriremo solo vivendo. Non lo so ma giuro che farei carte false per sapere: Cos'è l'Amore? E ancora: Esiste davvero?
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DOMANDA DA UN MILIONE DI DOLLARI META' DELLA MELA

Ho una domanda da cento milioni di dollari da farvi:

Cos'è ESATTAMENTE l'Amore?

Domanda semplice, vero? Peccato che la risposta, almeno per me, non lo sia altrettanto.
"Ok, io scelgo la busta N.2!" direte voi. Mi spiace, non ho altre buste e se anche le avessi conterrebbero tutte questa stramaledetta domanda che mi sta letteralmente mandando al manicomio da diverso tempo.
Insomma una risposta ci dovrà pur essere. Voglio dire, fior fiore di filosofi, cantanti, scrittori, pittori e artisti in genere hanno speso anni e anni della loro esistena su questa cosa (e magari hanno anche guadagnato cifre imbarazzanti, beati loro), quindi l'Amore dovrà pur essere descrivibile in qualche modo, no?
Attenzione, non sto parlando dell'Innamoramento (che è molto facile da individuare oltre che intrinsecamente elettrizzante ed esaltante), io sto parlando dell'Amore Vero, quello che giuri per l'eternità ad una sola persona davandi al tuo Dio o al sindaco a seconda di quello in cui credi o non credi.
Ecco, quello. Cos'è?
Ok, vediamo di sviscerare il problema con un approccio scientifico.
Dopo lunga e attenta riflessione, tendenzialmente direi che l'Amore è una specie d'intenso affetto, che, come ho già detto, uno si aspetta duri per tutta la vita, combinato in qualche modo con un'attrazione fisica che dovrebbe durare parecchio anch'essa.
Bene, allora tralasciamo per ora l'attrazione fisica perchè ancora non so come affrontare la questione e concentriamoci sull'intenso affetto duraturo.
Davvero esiste per ognuno di noi la proverbiale "metà della mela" che ti rende un essere completo, come sosteneva Platone? E' davvero possibile Amare una sola persona così tanto da sentirsi completi sempre e comunque e per tutta la vita? Insomma stiamo parlando di "tutta la vita"; voglio dire, fidanzamento a parte, mediamente a che età si sposa o va a convivere una persona normale? Venticinque anni? Trenta? Stiamo dalla parte dei bottoni e diaciamo MEDIAMENTE trent'anni. Qual'è la vita media di una persona? Ho controllato: in Italia la vita media è di 76 anni per gli uomini e 82 anni per le donne. Ancora una volta facciamo una media e diciamo che un essere umano che vive in Italia mediamente campa 79 anni. Quindi si suppone che, se una persona è tanto fortunata da trovare la sua "metà della mela", con essa possa condividere la propria vita dai trenta ai settantanove anni di età. Cioè 49 anni. QUARANTANOVE!
E' possibile condividere con un'altra persona QUARANTANOVE anni di vita (mediamente) e alla fine Amarla ancora come il primo giorno? 
Non essendoci una "Scuola dell'Amore" a cui rivolgermi, mi sono guardata un po' intorno e mi sono resa conto che fra film e canzoni (non sono una persona così di spessore da rivolgermi ai filosofi) praticamente mezzo mondo ha cercato di esprimere quello che potrebbe essere l'"Amore".
Così, su due piedi mi vengono in mente due esempi. Ok, siate clementi e pazienti, non ho scomodato ne Nietzsche ne Jim Morrison, ma sono stata più terra terra.
Avete mai visto il film "Harry ti presento Sally"? Beh, se non l'avete fatto, fatelo! Comunque, alla fine del film, Harry, come nella migliore delle tradizioni, dichiara il suo amore a Sally e, riassumendo, le dice che lui l'ama così tanto da amare anche i suoi difetti. Ok, fin qui ci siamo. Se ci pensate è una cosa che ha perfettamente senso; potrei farmi convincere se qualcuno mi venisse a dire che sai di Amare una persona quando non puoi fare a meno neanche dei suoi difetti. Poi Harry aggiunge che ama così tanto i difetti di Sally da voler passare con lei il resto della sua vita. Ok, anche fin qui ci siamo. In fondo se l'Amore è amare anche i difetti dell'altra persona, è logico volerci passare tutta la vita insieme NONOSTANTE questi. Tuttavia mi sorge spontanea una domanda: ma allora quando si detestano i difetti dell'altra persona e tutte le volte che questi si manifestano voi dovete mordervi la lingua a sangue per non farglieli notare e sembrare una vecchia zitella isterica, vuol dire che quello che provate è qualcos'altro ma non Amore?
Ma torniamo a  Harry, nella sua dichiarazione va avanti ancora e dice addirittura che ama così tanto i difetti di Sally che vuole che il resto della sua vita cominci il prima possibile. E usa proprio queste parole "Quando una persona ama così tanto un'altra persona, vuole che il resto della vita cominci il prima possibile!". E qui mi perdo. Se io dovessi dire che vorrei che mio marito con tutti i suoi difetti tornasse a casa la sera il prima possibile, beh, mentirei ve l'assicuro! Sarà significativo secondo voi?
Ok, diciamo che Harry e Sally, forse, non sono il giusto modello su cui puntare per trovare risposte a domande esistenziali come la mia.
Cambiamo campo. Bryan Adams (che è un cantante nel caso vi fosse sfuggito), qualche anno fa cantava così "Sai di amare davvero una donna se puoi vedere nei suoi occhi i vostri figli non ancora nati". Bella frase, eh? A me, personalmente, fa venire i brividi e le lacrime agli occhi. Allora, partiamo dal presupposto che tale affermazione sia speculare: cioè se vale per un uomo dovrebbe valere anche per una donna. Nonostante da un punto di vista scientifico non ci sia nulla di miracoloso nel mettere al mondo dei figli, da un punto di vista emotivo, per me, è miracolosamente sconvolgente. Pensateci. Dare la vita a una persona nuova e unica al mondo che per metà è voi e per metà è un'altra persona. Cioè al mondo dovrebbe esserci una persona che voi considerate talmente straordinaria da volere che costituisca l'altra metà di voi, cioè i vostri figli. Ok, forse l'Amore non sarà solo questo, ma a occhio e croce dovrebbe essere un indizio. Ma allora se state con una persona negli occhi dalla quale prima vedevate i vostri figli non ancora nati e adesso non ce li vedete più? Cosa significa? Che vi siete sbagliati e, in realtà, quella persona non è l'altra metà della vostra mela come pensavate?
E se è davvero come sosteneva Platone e per ognuno di noi esiste SOLO UN'altra metà della propria mela? Cosa significa? Forse significa che la vostra metà della mela è la fuori e, per usare ancora le parole del film di cui sopra, se non ci si da una mossa magari qualcun'altro la prenderà al vostro posto e voi passerete il resto della vostra vita sapendo che qualcun'altro è sposato con la vostra mela? Ecco, adesso ho davvero paura; adesso mi sembra di vivere perdendo tempo e basta! Cosa bisogna fare in questi casi? Voglio dire, esiste un destino che ci farà incontrare la nostra mela in ogni caso o dobbiamo essere noi a cercarla? E se dobbiamo essere noi a cercarla, come si suppone che riusciamo a trovare l'unica persona al mondo che riuscirà a farci felici per tutta la vita? Insomma su questa terra siamo sei miliardi, dannazione! Lo ripeto, nel caso vi fosse sfuggito: SEI MILIARDI!! Anzi ho letto che gli esperti stimano che alla fine del 2011 si arrivi ad una popolazione mondiale di SETTE MILIARDI!!
No, prima mi sbagliavo: ORA ho davvero paura.
Concludo la parte relativa all'affetto duraturo con un altra domanda. Supponiamo di essere sufficientemente fortunati da aver trovato una persona della quale pensiamo di essere Innamorati; come si può essere assolutamente certi che quella persona sia la nostra perfetta metà della mela senza farsi divorare dai dubbi sul fatto che magari da qualche parte c'è una metà di una mela più perfetta per noi?
Ok, mettiamo da parte l'intenso affetto duraturo prima che minacciose manie suicide abbiano il sopravvento e prima che qualcuno di voi si faccia venire la malsana idea di venire a cercarmi per linciarmi; e poi anche perchè adesso ho paura che la mia metà della mela, se mai esiste, sia ancora là fuori e qualcun'altra (chiunque ella sia beata lei, sono verde dall'invidia) l'abbia già sposata, e concentriamoci sull'attrazione fisica duratura, magari senza sconfinare nel volgare o in clichè dei quali nessuno sente la mancanza.
Tanto per cominciare sbrighiamo le formalità: se il vostro scopo non è procreare USATE IL PRESERVATIVO! Certo la ricerca sta facendo passi da gigante, ma al momento è abbastanza sfornita di "cash", per cui io mi toglierei il pensiero usando il preservativo.
Comunque, intuitivamente Amare una persona Davvero, dovrebbe voler dire, fra le altre cose che ho discusso sopra, Volere fisicamente questa persona per i sopra citati Quarantanove anni, o almeno per buona parte di essi e finchè un'accettabile forma fisica lo permette. Ma secondo voi un'attrazione fisica così duratura dipende dal fatto che alla base di tutto c'è un profondo affetto altrettanto duraturo? O è puramente una questione di desiderio fisico? Voglio dire, lasciamo perdere rughe, pancie e cosce flaccide (perchè se si sta insieme da quarantanove anni si invecchia insieme e se alla fine alle donne viene un fondoschiena di porporzioni bibliche, beh, ragazzi lasciatevelo dire, da vecchi anche la vostra pancia avrà le stesse caratteristiche), è possibile provare un'attrazione fisica per così tanto tempo sempre e solo per la stessa persona? E se sì, non voul dire magari che si è Innamorati di questa persona? Insomma se ci pensate, l'atto in se, fatto come si deve, è intrinsecamente contraddittorio: in se riunisce la quint'essenza dell'egoismo e dell'altruismo. Mi spiego. Egoismo perchè quando qualcuno è in grado di farvi decollare, letteralmente, voi non vorreste mai atterrare; d'altra parte, a meno che il vostro ego non abbia proporzioni monumentali, dovrebbe essere irresistibile il desiderio di rendere felice l'altra persona tanto quanto lei ha reso felice voi. Ma non vi sembra che questo desiderio nasconda in se un qualcosa che si avvicina molto all'Amore? Voglio dire se si tratta di puro sesso occasionale e basta non dovrebbe prevalere l'aspetto egoistico di tutta la faccenda? No, ve lo chiedo perchè non sono affatto ferrata sul sesso occasionale.
E se dopo un po' che si sta con una persona l'attrazione che si provava all'inizio scema anche se ci sono addominali mozzafiato e decoltè da urlo, cosa vuol dire? Ok, un po' penso sia normale, ma una totale scomparsa di attrazione cosa potrebbe indicare? Forse che anche il Sentimento sta venendo meno?  E se ad un certo punto, si comincia a provare attrazione per qualcun'altro? Cosa vuol dire? Ok, lo so che in teoria bisognerebbe essere in grado di distinguere una mera attrazione fisica da un qualcosa di più, avete ragione, ma se il dubbio che ci sia qualcosa di più sotto vi divora così tanto da togliervi il sonno la notte e il sorriso di giorno, cosa si dovrebbe fare?
E poi può l'entità di un'attrazione fisica essere un indice anche dell'entità e della natura del sentimento?
Diciamo che qualcuno di voi ha l'inestimabile fortuna di saper rispondere alla mia iniziale domanda. Ne ho una seconda:

Questo Amore, esiste davvero? Per tutti?

Mi spiego: ci sono quelle coppie che si sposano o che convivono e stanno insieme fino alla morte. Il loro è Amore, o semplicemente abitudine o incapacità di affrontare la vita da soli? A pensarci bene, però, se queste coppie sono felici che sia amore o qualcos'altro non fa poi tanta differenza, in fondo FORSE lo scopo della nostra vita è cercare la felicità, per cui che essa venga raggiunta con l'Amore o con il semplice sostegno reciproco non dovrebbe poi fare molta differenza.
Ma non divaghiamo, perchè a me il sostegno reciproco non interessa.
E quelle persone che si predicano "single accaniti per scelta", vuol dire che non sono fatti per l'Amore o che l'Amore semplicemente non l'hanno ancora incontrato?
E se una persona crede che l'Amore esista e con esso anche la sua metà della mela di Platone, ma irrimediabilmente si ritrova da solo, vuol dire che l'Amore non è fatto per lui? O fino ad ora è semplicemente stato sfortunato?
Concludo stravolgendo tutto quello che ho scritto fin'ora, vi prego non mandatemi a quel paese. Supponimo che l'Amore sia una specie di "Postulato Affettivo", cioè che non possa essere dimostrato ma che si assume sia vero, è davvero così potente e meraviglioso per cui può valere la pena mandare a ramengo tutta la propria vita (facendo inevitabilmente soffrire chi ti sta accanto) per inseguirlo? O per inseguire anche solo la possibilità di esso?
Non è che magari dopo un tot di tempo si finisce comunque per sconfinare nella noia quindi tanto vale che non ci si prenda poi tanto disturbo per trovarlo, perchè tanto il risultato è lo stesso?
Oddio tutte queste domande mi stanno facendo girare la testa!!
Ok, ironia a parte, quello che ho scritto è una reale richiesta d'aiuto; mi sembra d'impazzire e la mia salute mentale è in caduta libera, quindi se c'è qualcuno fra di voi che si sente sufficientemente illuminato (oltre che pazzo furioso per essere arrivato fino alla fine; a proposito, grazie!) per dare una risposta anche ad una sola del miliardo di domande che ho snocciolato nelle righe di cui sopra (è solo un miliardo perchè gli altri dieci miliardi stanno vorticando nella mia testa e non sono ancora riuscita a districarle), la sottoscritta, non è in grado di pagarvi, ma ve ne sarà per sempre grata!


 
  
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