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Autore: Key_    01/08/2011    1 recensioni
Salve!Mi chiamo Yuriko,tutto quello che mi è successo,avevo voglia di raccontarlo a qualcuno,spero che mi ascoltiate durante questo viaggio.E chissà,forse mi accadrà qualcosa che mi stravolgerà la vita e che mi farà sentire davvero viva?
Avvertimenti:Storia di Genere Introspettivo,Sentimentale con un linguaggio "abbastanza forte".
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera finì col legarmi definitivamente ad un ragazzo.
Stavolta mi ero innamorata davvero.
Mi allontanai da tutto quello che mi circondava,compresi i miei amici.
Mi sembrava di essere in una favola,e al mio ritorno alla realtà,mi avrebbero sicuramente buttata fuori dalle loro vite a calci nel sedere.

 
Un anno dopo. 13 Febbraio 2009
 
E' il mio compleanno,da oggi ho ventun'anni e Mike ha deciso di festeggiarlo in modo particolare..
 
 
8.00 del mattino.
 
Dopo aver fatto una doccia,mi vestii e uscii da casa per dirigermi al mio studio.Oggi dovevo firmare qualche scartoffia di qualcuno che le aveva dimenticate sulla mia scrivania,poi essere intervistata da quelle televisioni locali che non avevo nessuno scandalo da mandare in onda per il tg della sera.
 
Una volta concluso il mio lavoro,mi diressi nella sala conferenze del palazzo che ospitava il mio studio,per l'intervista,assieme ad Amber,la mia consulente,unica amica e tutto quel che si voglia.
Potevo solo aspettarmi delle domande su un futuro che forse non sarebbe mai esistito e sulla mia storia con Mike,e non potevo fare altro che aver paura...
 
 
10 minuti alla fine dell'intervista.
 
All'improvviso si alzò un giornalista,con tanto di tacquino prendi appunti.
"Uhm,signorina Jackson cosa sà dirci su queste voci che girano su di un presunto tradimento da parte del suo compagno?" -sbottò,
 
"Presunto tradimento?!" -cosa voleva insinuare quel tipo?
 
"Bene,signori credo che per oggi sia tutto.Avete sentito abbastanza." -li congedò Amber portandomi via da quella sala.
Il mio viso aveva sicuramente cambiato espressione. 
Chiuse la porta dietro di sè e mi accompagnò alla macchina che mi avrebbe riportata a casa.

"Sapevo che ti avrebbero posto quella domanda prima o poi"-disse senza nemmeno guardarmi negli occhi.

"Cosa mi stai nascondendo?"

"Oggi dovrebbe essere un giorno specile per te,che ne dici se ne riparliamo?"

"No! Ora,in questo preciso istante tu mi dirai cosa sta succedendo,cosa sai e perchè sapevi che mi avrebbero posto quella domanda" - sbottai poco prima di rendermi conto che
dovevo vomitare.

"Sei pallida,seguimi"
Mi accompagnò al bagno.

"Sei calda,non è che ti sei presa l'influenza?" - disse mentre premeva una mano sulla mia fronte.
"Torniamo a casa" - aggiunse.
Eravamo arrivate all'auto,e una manciata di secondi sbottò tutto d'un fiato evitando il mio sguardo:
"Pochi giorni fa un giornalista ha dichiarato di avere più foto dove è ritratto Mike con Ashley Hammer mentre facevano shopping"

"Ashley Hammer,la figlia del capo del governo"

Restammo in silenzio per tutto il resto del tragitto e continuavo a sentirmi male.
Amber mi consigliò di non farne parola con Mike e di restare al letto almeno per domani.
Invece,io,la obbligai a dirmi il nome del giornalista che aveva dichiarato questo e di rintracciarlo a tutti i costi.
 
13.30 ora di pranzo.
 
Ero finalmente a casa,stavo pranzando con un piccolo toast e una bella manciata di frutta,stavo per prendermi una cosa qualunque per rimettermi in sesto,e aspettavo ancora una telefonata di Amber,che arrivò poco dopo.

"Ho trovato il giornalista,ti sto raggiungendo"

"Grazie mille"

Riattaccò.
Poco dopo suonò il campanello.
 
In quello stesso arco di tempo rintracciammo il giornalista.
Diceva di chiamarsi Chris Sandersen.Un nome che mi suonava familiare,infatti lo era.
Pochi mesi prima,Mike,mi aveva parlato di un certo Chris,suo carissimo amico,che gli aveva prestato il nome affiché lui lo potesse usare come psudonimo per un qualsiasi scoop che gli avrebbe potuto creare qualche problema.
All'istante capii che questo era tutto un gioco creato da lui.
Poco dopo mi arrivò una mail,era firmata con quel nome e conteneva le foto di Mike con Ashley.
 
20.30 ora di cena.
 
Mike stava per venirmi a prendere,dovevamo andare a festeggiare il mio ventunesimo compleanno.
Ma anche questa serata finì male,perchè poco dopo aver finito la cena e aver spento "le mie ventuno candeline" finì in bagno per vomitare ancora una volta..
Tutto sommato,pur avendo vomitato sul finir della serata,mi fece passare un bel compleanno.
Mi chiese anche dell'intervista,se i giornalisti mi avessero messo in difficoltà porgendomi qualche domanda indiscreta,se Amber mi era stata accanto..
Bè,feci finta di sentirmi male di nuovo e con quella scusa mi accompagnò a casa.
Evitai così di finirci a letto.
 
 
Il mattino seguente,mi resi conto che il piano di Mike era scattato.
Accesi la tv,presi il giornale che era fuori la porta di casa,aprì i vari blog che trattavano di politica ed ero sulla "bocca di tutti".
Ero la cornuta di turno e Mike non l'avrebbe passata liscia.
 
Avevo fatto male a fidarmi di lui,ad innamorarmi.Avevo sbagliato tutto,ma almeno stavo cadendo per colpa mia e mi sarei rialzata con i controfiocchi.
 
 
Chiesi consiglio ad Amber,non sapevo come comportarmi e insieme escogitammo un piano.
Amber chiese una conferenza stampa nel pomeriggio e io chiamai Mike per farlo partecipare.
Il piano di Amber era semplice.Dire la verità con un pizzico di bugie qua e là.
"La mia storia con il signore qui presente si era già conclusa da tempo.Il grande,come lo definite voi,Chris Sandersen era uno pseudonimo con cui lui si nascondeva.Quelle foto,infine,ritraggono solo una delle tante ragazze con cui è stato,il suo scopo? Diventare un ricco avvoltoio e distruggere la vita di qualcuno,e stavolta a sbagliato bersaglio"
 
*Domande a raffica..*
 
"E' tutto signori" - e fu così che Amber chiuse la conferenza chiudendo la porta della sala dietro di noi.
 
 
Si fece tardi e quindi decisi di tornare a casa,sicura che il mattino seguente non avrei trovato su tutti i giornali,blog o televisioni locali la mia faccia,o almeno lo speravo.
 
Mentre mi dirigevo verso casa lasciai scorrere liberamente i miei pensieri.
Era tutto fottutamente perfetto,o almeno lo credevo.Forse era solo un'illusione creata dalla mia mente,per poi farla svanire quel giorno.
La prima cosa che desideravo fare ora,era lasciarmi alle spalle quello che era stata la storia con Mike,sarebbero rimasti solo ricordi agrodolci in un angolo remoto della mia mente.
Una sola cosa fece la differenza.
Tornando a casa,alla porta d'ingresso c'era attaccato un foglietto giallo sul quale c'era scritto:

"Tutte le strade che dobbiamo percorrere sono tortuose.Tutte le luci che ci guidano sono accecanti.Ci sono tante cose che mi piacerebbe dirti,ma non so come.Forse perchè sarai colei che mi salvera'.E dopotutto,tu sei la mia ancora di salvezza..." [Oasis

Quella calligrafia poteva essere solo di una persona..
  
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