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Autore: Ellie    30/03/2006    8 recensioni
“Negli ultimi mesi la mia vita, qui a Hogwarts, è cambiata enormemente.
Studio meno, vado meno in biblioteca, vagabondo continuamente per il castello, anche dopo il coprifuoco (anzi, soprattutto dopo il coprifuoco) e frequento meno Harry e Ron.
No, non sono diventata matta. Sono solo diventata la “ragazza” di Draco Malfoy.”

Draco e Hermione, dopo qualche “piccolo problema”, sono una coppia, anche se non ufficiale. A movimentare la loro “vita tranquilla” ci penserà una misteriosa spia, e ovviamente il problema più frequente in ogni coppia: quello, esatto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Altro capitolo arrivato molto dopo rispetto alla mia idea iniziale XD, ma mi stavo praticamente dimenticando di questa fic… scusate!
È un capitolo di transizione, piuttosto noioso. Ma il prossimo è meglio, secondo me.
Ringrazio:
Faith Princi: ma grazie! Davvero stai leggendo Lost?! Che bello!! Aspetto un tuo parere!
suzako: ma no, non mi demoralizzo! Del resto ho scelto io di rendere tutto così OOC. Riconosco anche io che è una fanfic che non raggiunge minimamente i “livelli” di Lost e delle altre fanfics più serie e profonde. Però scrivendola mi diverto…!
ilenia91dorough: grazie mille! Sono contenta soprattutto perché hai detto che la coppia normalmente non ti piace ma che la stai rivalutando grazie alla mia fanfic… :D.
marit_light92: sono proprio bastarda, già già. La spia non si scoprirà subito, però del resto la fanfic è abbastanza corta e quindi non dovrai aspettare troppo per scoprire tutto…
Maky91: quello che hai detto è giustissimo (dal fatto che tutte starebbero con Draco anche solo per pomiciare a quello che per reggere una relazione non basta la sola attrazione fisica). Infatti, dopo la storia della spia, vedremo se Draco e Hermione rimarranno insieme o no…
Hermia: W Draco sex symbol!! Sono d’accordo con te! XD
JulyChan: esatto, la fanfic è proprio così: un po’ comica e un po’ riflessiva. E chissà se ci sarà anche del romanticismo?!
alessandra: sono contenta che tu abbia deciso di leggere la fanfic nonostante sia di un tipo che di solito non leggi! Grazie per i complimenti.


Sono nel mio dormitorio, con la porta ermeticamente chiusa, a piangere.
Sono terrorizzata.

Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Beh, a dire il vero sì, ma non in questo modo.
So che sembra stupido, ma non posso farci niente.

Mentre le mie lacrime bagnano il cuscino mi rendo conto di quanto questi ultimi mesi, passati insieme a Draco, siano stati per me estremamente importanti.
Mi rendo conto che, se tutto questo finisse, se tutto questo venisse smascherato, mi sentirei malissimo.

So benissimo che, ora che qualcuno ha scoperto di noi due, la voce in qualche modo si diffonderà.

E so anche che se questo succederà Draco mi lascerà.

Quando si diffonderà la voce della nostra relazione lui negherà tutto, ghignando altezzoso, mi tratterà peggio del solito. E poi, una volta rimasti soli, mi lascerà senza troppi complimenti.

E io mi ritroverò da sola nei casini.

Ma non sarà questo a farmi soffrire di più. Sarà l’abbandono da parte di Draco.

E se invece lui decidesse di ufficializzare la nostra storia?
Quella che si pone questa domanda è la parte più stupida e speranzosa di me.
Beh, vediamo di risponderle.

Se lui dichiarasse orgogliosamente davanti a tutti di essere il mio fidanzato, io come mi comporterei?
Dovrei affrontare gli sguardi increduli di Harry e Ron, dovrei affrontare tutti i compagni (beh, soprattutto compagne) Serpeverde di Draco e dovrei cambiare molto il mio carattere.

Sarei veramente capace di fare tutto questo?
E poi, sarei davvero felice di diventare la ragazza ufficiale e non più segreta di Draco Malfoy?

Adoravo il rapporto che si era creato fra di noi. E lo adoro tuttora.
Era qualcosa di così intimo, di così segreto. Mi piaceva molto. E mi piace tuttora.

Odiavo doverlo ignorare per i corridoi, ma allo stesso tempo mi piaceva.
Lo sentivo come qualcosa di mio e di suo, qualcosa che solo noi avevamo in comune e che agli altri non era concesso sapere.

Era il nostro segreto, ma ora non è più tale.

E io, cosa farò?
E lui, cosa farà?

Singhiozzo più forte, stringendo al petto il cuscino morbido.


“Malfoy, ma dov’eri finito?” La voce strascicata di Blaise mi arriva immediatamente alle orecchie, ma io faccio finta di niente e continuo ad avanzare imperterrito verso i dormitori. Ma il mio ostinato amico mi raggiunge e mi si para davanti.

“Oh, ciao Zabini”

“Sì, ciao. Dov’eri finito?”

“Sono forse affari tuoi?” Blaise mi guarda storto, cercando in qualche modo di farmi sentire in colpa. A volte Zabini è davvero stupido; dovrebbe averlo imparato da tempo che i Serpeverde non si sentono mai in colpa!

“Sono tuo amico” Dice, tutto altezzoso. Poi aggiunge, guardandomi incuriosito e un po’ preoccupato. “Vero?”

“Te lo concedo” Biascico. Lui abbozza un sorrisone. Oggi il ragazzo sembra più stupido del solito, decisamente. Daphne-Sanguisuga-Grengrass deve essergli stata troppo addosso.

“Allora mi dici dove sei stato?”

“Ho detto che sei mio amico, non che ti puoi impicciare nei fatti miei” Replico diabolicamente. Lui mette il broncio.

“Torno da Daphne” Annuncia, indignato. Io alzo le spalle, accennando col capo un cenno di saluto. Blaise, mantenendo il suo sguardo offeso e irritato, se ne va, e io posso raggiungere il dormitorio.

Mi lascio cadere pesantemente sul mio letto, sbuffando sonoramente.

Sono nervoso come una bestia, lo ammetto. E preoccupato.
Molto preoccupato.

Lo spione che ha sorpreso me e la Granger a parlare di cose non proprio caste è libero di andarsene per il castello a diffondere la notizia, e in questo modo verrà a saperlo anche Gazza entro la fine della settimana.

Devo fare qualcosa. Ma cosa?

Il mio animo Serpeverde mi consiglia di mollare immediatamente la Granger e negare tutto quando cani e porci mi chiederanno se è vero che volevo scoparmela.

Peccato che, in questi ultimi mesi, sono davvero cambiato.
Non sono più il semplice Serpeverde Purosangue bastardo. Sono il ragazzo che negli ultimi mesi ha baciato e abbracciato Hermione Granger, Grifondoro Mezzosangue, e che, nonostante tutto, si è affezionato a lei.

Affezionato. Non posso dire di amarla, no?
Però lei mi piaceva. Anzi, mi piace. Infondo siamo ancora insieme.
Ma per quanto?

Devo fare decisamente qualcosa, nei limiti del possibile. Credo che inizierò col parlare alla Granger. Infondo, tra noi due, è lei quella con il cervello. Dovrà pur avere qualche idea, no?!

Mi alzo di scatto dal letto, scrivo velocemente un biglietto e spedisco il mio gufo a recapitarlo alla mia ragazza – fra poco tempo un po’ meno segreta.

Rimango a guardare l’animale che si allontana, sbuffando nervosamente.
Odio essere nervoso.


“Vediamoci stasera a mezzanotte alla Torre di Astronomia.”

Il biglietto non è firmato, come al solito, ma io so benissimo che è lui a mandarmi l’invito. Lo so perché prima di questo me ne sono arrivati tanti altri, e io ormai so riconoscere la sua scrittura, le sue parole scritte velocemente.

Sospiro, rimandando indietro il gufo con una risposta affermativa, anche se meno entusiasta del solito, e mi asciugo le ultime lacrime con un fazzoletto.

Mi guardo allo specchio e vedo un volto pallido, degli occhi gonfi e rossi e dei capelli spettinati. A quella vista mi viene voglia di piangere di nuovo, ma riesco a trattenermi e inizio fiaccamente a mettermi un po’ di fard per nascondere il pallore. Se qualcuno mi vedesse in questo stato andrebbe a chiamare Silente, dicendo che una vampira si aggira per il castello.

“Hermione, sei qui?” Chiede la voce di Calì da dietro la porta. Sospiro, poi mi faccio forza e vado ad aprirle.

“Ciao” La saluto fiaccamente. Lei mi guarda con disapprovazione.

“Hai gli occhi gonfissimi. Hai pianto?”

“No, sono solo un po’ stanca.” Borbotto, girandole le spalle. Lei rimane un po’ zitta, poi mi raggiunge e mi posa una mano sulla spalla. Mi giro a guardarla, seccata, e incrocio uno sguardo schifosamente compassionevole.

“Herm, Herm” Mormora Calì, mentre io cerco inutilmente di togliermi la sua mano dalla spalla. “Lo so che ci stai male per Ron e Lavanda, ma se lui ti piaceva tanto dovevi dirglielo. Lavanda è arrivata subito al sodo ed è riuscita a mettersi con lui. Se tu l’avessi fatto prima di lei ora sarebbe tutto diverso. Ma non puoi essere arrabbiata con Lav per questo, Herm. Devi capire che è colpa tua se Ron si è messo con lei.”

“Calì, non è il momento!” Sibilo con prepotenza, allontanandola bruscamente. Ci manca solo quell’oca della Patil che inizia a farmi la predica per la storia di Ron e Lavanda. Ma possibile che sia così stupida?! Non ha ancora capito che a me Ron non piace e non è mai piaciuto (bugia, bugia. Lo ammetto. Lui mi piaceva, tempo fa. Ma ora non mi piace più, quindi il discorso è chiuso)?!

“Herm, io ti voglio bene” Continua imperterrita lei. “So che soffri molto, e a me non piace vederti così. Anche a Lav non piace. Anzi, mi ha detto di dirti questo da parte sua” Si allontana leggermente da me, con aria solenne, e inizia a parlare con voce alta e chiara. “Cara Hermione, mi dispiace che Ron abbia scelto me, ma non posso farci niente. Tu sei intelligente, so che capirai che è meglio così, che io sono molto più adatta a lui. Se vuoi dimenticarlo vieni pure da me, conosco tipi niente male che prediligono le secchione.” Calì conclude il terrificante discorso abbracciandomi stretta. “Anche questo era da parte di Lavanda. Che ne dici?”

“Me ne vado” Rispondo io, schifata, e prima che l’oca possa dire qualcosa sono già sparita dal dormitorio. In Sala Comune vengo avvicinata da Harry, che ha uno sguardo preoccupato, e il mio cuore salta un battito. Possibile che abbia già saputo…?

“Hermione! Stai bene?”

“Perché me lo chiedi?” Borbotto io, evitando il suo sguardo.

“Prima ho visto che entravi nel dormitorio piangendo. Cos’è successo? È per Ron?” Eh, no, adesso basta!

“Non stavo piangendo e non era per Ron!” Esclamo, facendo girare gran parte dei Grifondoro presenti. “Perché fate sempre tutti delle domande? Eh?! Cosa ve ne frega della mia vita?! Lasciatemi in pace!!”

E dopo aver urlato come un’isterica tutto questo esco dalla Sala, cercando di ignorare le occhiate incredule dei miei compagni di Casa.

Ho davvero toccato il fondo.
  
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