Mi scuso immensamente per il mostruoso ritardo, ma l'ispirazione non arriva. Per questo dopo il prossimo capitolo chiuderò la raccolta, anche perchè ho troppe cose in ballo e mi sembra che i capitoli stiano diventando un po' tutti uguali (su questo, fatemi sapere cosa ne pensate, ci terrei molto a sentire i vostri pareri, perchè non è proprio ancora tutto deciso al 100%)
Ovviamente, ringrazio le splendide ragazze che hanno recensito (grazie Vulcan_girl e Ginny96) e chiunque abbia in qualche modo seguito questa raccolta.
Nella speranza che questo capitolo non sia proprio uguale ai 29 già pubblicati, buona lettura!
Un bacione, Ceci.


 # 30 Strada ghiacciata

 
Rose tamburellava freneticamente con le unghie sullo stipite della porta della Sala Grande. Scorpius al suo fianco la guardava con un misto di ilarità e soggezione; non aveva mai visto rose Weasley così agitata per qualcuno.

Un ansito alle loro spalle li avvisò che il ritardatario era finalmente arrivato. La ragazza non si voltò neanche a guardarlo. «Sei in ritardo.» lo apostrofò.
Albus riprese fiato «No, non sono in ritardo!» esclamò.

Rose si voltò velocemente, mettendogli sotto il naso il suo orologio da polso. Lui lo guardò «Oh.» disse soltanto.

«Già. Oh. Io e Scorpius ti stiamo aspettando da venti minuti abbondanti. Si può sapere dove cavolo eri?» sbottò seccata.

Albus alzò gli occhi al cielo e Rose gli tirò una manata «Non alzare gli occhi al cielo con me.»

Albus si imbronciò e Scorpius guardò divertito i due amici che camminavano senza guardarsi. Poi si schiarì la gola «Rose, ma perché ci tieni tanto?»

«Beh,» tentennò Rose «non facciamo mai niente tutti e tre insieme e, almeno a Natale, mi sembrava carino andare insieme ad Hogsmeade.»

Scorpius annuì «Giusto.»

Intanto uscirono insieme sotto al porticato, dirigendosi verso i prati del Cartello e verso il sentiero che portava al villaggio.

«ehi Rose!» disse una voce da lontano, salutandola con la mano.

Rose si voltò, arrossendo improvvisamente quando notò di chi era la voce che l’aveva salutata. Ma voltandosi fece un movimento brusco e scivolò. Subito venne sorretta da una mano e, alzando gli occhi, arrossì ancora di più, notando di chi era la mano che le aveva impedito si cadere.

«Capisco che Zack Zack sia incredibilmente affascinante, ma se non ti distraessi, non cadresti. La strada è ghiacciata.»

«Oh.» mormorò la ragazza, notando solo in quel momento lo spesso strato di ghiaccio che ricopriva il vialetto di terra battuta.

«Già. Oh.» disse Albus mettendo un’adorabile broncio e andando avanti a passo spedito. Rose rivolse uno sguardo confuso a Scorpius, il quale si limitò ad alzare le spalle, sogghignando di nascosto.

«Al! Aspettaci!» gli urlò la ragazza, aumentando il passo per stargli dietro.

«Credevo che volessi salutare il tuo amato.» commentò Albus in tono piatto.

«Ma che cavolo stai dicendo?»

«Sto dicendo, che prima dici che vuoi passare del tempo con me e poi ti perdi dietro a quello lì … è un po’ contradditorio, non credi?»

Rose sbuffò, fermandosi di fronte a lui, bloccandogli il passo «Senti, io voglio passare del tempo con te, ma Zack mi ha salutata e io ho ricambiato, tutto qui. Questo non significa che non voglia passare del tempo con te.»

Albus la guardò poco convinto, per poi dovere correre a sorreggerla notando che stava scivolando di nuovo sulla strada ghiacciata. «Attenta.» le disse con una certa dolcezza, prendendole un braccio. «Grazie.» disse lei sorridendogli e avviandosi lungo il sentiero.

Albus rimase un passo indietro a lei, sorridendo segretamente. Scorpius gli si avvicinò «Passare del tempo con te, eh? Non era con noi?»