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Autore: Halosydne    01/08/2011    2 recensioni
E poi, rivolta agli orecchini, ordinò «Azzurro come il cielo!».
I pendenti diventarono subito dell’esatto colore di quel cielo di inizio luglio, e James sorrise mentre gli occhioni di lei si spalancavano dalla sorpresa. «Perché hai detto “come il cielo”?» chiese, curioso, mentre lei indossava il suo regalo.
«Perché l’azzurro non è solo il colore del cielo, no?»

Questa storia ha partecipato al contest "Quando Taylor Swift incontra Harry Potter" di Solly classificandosi seconda, e partecipa al contest The Periodic Table of Elements di BadWolfTimeLord.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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– IV –

 

La cerimonia della consegna dei diplomi era finita. Il prato davanti la scalinata di Hogwarts, fino a pochi istanti prima pullulante di famigliole fiere e felici, si stava svuotando a poco a poco, mentre i professori facevano segno a genitori, fratelli e sorelle che potevano entrare a cercare un po’ di fresco nella Sala d’Ingresso decorata a festa: nonostante fosse quasi il tramonto, la calura di quell’ultimo giorno di giugno era veramente insopportabile, specie se si era costretti in un aderente abito da cerimonia.
Sola, seduta in riva al Lago Nero, Dominique contemplava la profondità delle acque accendersi lentamente di pallidi bagliori, riflesso delle stelle che facevano timidamente capolino nel cielo indaco. Passava distrattamente la mano sul tessuto setoso del suo abito, e ripensava ai sette anni appena terminati, a quello che sarebbe venuto dopo, già dall’indomani, giorno del suo diciottesimo compleanno. Pensava anche a James, in realtà, a quel suo comportamento bizzarro del giorno prima e al suo sguardo quasi colpevole nel momento in cui se n’era andato.
In realtà era qualche mese che James era strano, ma tra il futuro matrimonio di sua sorella con il ragazzo di cui lei era innamorata da dieci anni, gli esami del M.A.G.O. e la decisione di andare a studiare all’estero non ci aveva fatto molto caso.
«Sai, forse non si sbagliano Hugo e Louis a dire che la Dama Grigia è molto più socievole di te» esordì una voce ironica alle sue spalle.
Dominique sobbalzò come il giorno precedente per la sorpresa, ma in un certo senso sapeva che sarebbe venuto a cercarla. «Ciao, James» e si voltò, sorridendo alla figura appoggiata all’albero dietro di lei.
«Ciao, cugina Dominique» la salutò lui, uscendo dall’ombra e sedendosi anche lui in riva al Lago.
«Allora è finita, eh?» chiese la ragazza dopo qualche istante di silenzio. «Quasi non riesco a credere che siano passati già sette anni».
«Stai parlando del tempo, cugina?» domandò James con un sorriso estremamente divertito.
«Sembra essere l’unico argomento sul quale sei disposto a dare delle risposte comprensibili… anzi, diciamo solo a dare delle risposte» ribatté lei piccata, incrociando le braccia sotto il seno.
«Dai, cugina, mi stavo quasi abituando all’idea che tu riuscissi anche ad essere carina con le persone e con me! Non infrangere le mie speranze proprio ora che la grande certezza della nostra vita, la nostra amata scuola, si trasforma da realtà in mero ed evanescente ricord…»
«James?» lo interruppe lei, innervosita.
«Sì, cugina Dominique?».
«Vuoi piantarla di fare il melodrammatico? Ero seria».
«Oh, ma anche io lo ero… molto in fondo» aggiunse, cogliendo lo sguardo scettico della cugina. «È stato strano, ieri» spiegò.
«Tu eri strano, ieri» replicò Dominique, tagliente. «Lunatico, oserei dire».
«Disse la donna che per la prima volta in sei anni si era degnata di intavolare una conversazione con il cugino».
«Non è v… ehi, hai detto “sei anni”! Quindi ti ricordi di quella volta che abbiamo parlato, alla fine del primo anno!» esclamò Dominique, trionfante.
James si sarebbe morso la lingua. «È importante?», chiese. Non sapeva nemmeno lui perché il giorno prima avesse negato di ricordare quella conversazione con la cugina, avvenuta pressappoco nello stesso punto in cui si trovavano in quel momento – forse perché era un ricordo di un tempo felice, in cui non sapeva di essere innamorato di lei? Forse perché era troppo legato alla figura di Teddy, e quindi doloroso per Dodò quanto lo era per lui? Forse, semplicemente perché solo mantenere le distanze gli permetteva di conservare l’autocontrollo.
«No, suppongo di no» disse la ragazza in risposta. Non sapeva nemmeno lei perché quel ricordo, e il fatto che James ne avesse memoria, le sembravano così importanti. Forse perché era l’ennesima parte di quei sette anni ad Hogwarts che presto o tardi si sarebbero ammantati di nebbia, destinati a perdersi, ora che erano finiti?
Stettero in silenzio per un po’, ciascuno perso nei suoi pensieri, mentre il sole lentamente si tuffava dietro le torri e le torrette del castello.
«Ehi, James» fece Dominique dopo un po’.
«Sì?».
«Posso chiederti una cosa?» domandò. E al lieve cenno d’assenso del cugino, gli chiese: «Perché mi chiami “cugina Dominique”?».
James sospirò impercettibilmente, poi le rivolse un sorriso malinconico, così diverso da quello Malandrino che era solito esibire in ogni momento. «Perché tu non sei solo mia cugina, Dodò».
E detto questo, si alzò e si incamminò lentamente verso la scuola, lasciandola sola in riva al Lago, con gli occhi spalancati e il suo vestito rosso cupo, come quello della bambola che le aveva regalato tanti anni prima.

 

· · L'angolino di Rò · ·

Il contest n°3 è stato praticamente abbandonato e nessuno se ne cura, quindi io non vedo perché dovrei aspettare ancora, visto che la mia storia è completa da febbraio.
Perciò, eccovi l'epilogo.
So che sono stata poco presente negli ultimi mesi e in un certo senso questo capitolo è l'ultimo che posterò sul sito per un bel po' di tempo, temo, quindi non sentitevi obbligati a recensire... giusto se vi va :)

Un bacio a tutte le persone che negli ultimi quasi-tre-anni hanno letto, recensito e seguito le mie storie...
Spero di farmi viva di nuovo, un giorno. 

Vostra,
Rò.

 

Credits: tutti i personaggi, meno eventuali OC, appartengono alla splendida Zia Jo, alla quale sarò per sempre debitrice.
Eccovi i link per i tre contest della mia storia: X X X
Questa è la pagina di Eliatheas. Dateci un'occhiata, davvero.

 

Non scrivo per fini di lucro, ma per la gioia che mi sa dare la parola scritta.

   
 
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