“Vediamoci davanti alla Stamberga Strillante”.
Così c'era scritto nel biglietto. Era lui? Doveva andarci per poterlo scoprire. Prese quindi il vecchio mantello argenteo di suo padre e se lo mise addosso. Dopodiché uscì dal castello e si avviò verso il Platano Picchiatore. Era primavera inoltrata e Hogwarts era più bella che mai. Ovviamente nessuno lo vide. Si sedette a terra e si spinse con le mani dentro il foro nel quale Sirius aveva trascinato Ron tanto tempo fa. In poco tempo fu dentro la Stamberga Strillante. Tutto, se possibile, era ancora più lercio. Si diresse verso l'uscita principale. Aprì la vecchia e logora porta in modo da non esser visto e si mise ad osservare. Era proprio lui. Alto, capelli biondi a caschetto, snello e con quella sua solita espressione beffarda sul viso. Era Draco, ed era bellissimo. A questo punto spalancò la porta. Draco si girò. Harry si lanciò tra le sue braccia. Si buttarono a terra dalla gioia. Rotolarono per non so quanti metri. Tra lacrime di gioia e baci rubati si ricomposero. Rimasero sdraiati a terra e si guardarono senza dir nulla per un bel po'.
-Chi l'avrebbe mai detto, eh?- disse Harry.
-Io lo sapevo da sempre. Tu sei stato mio fin dal primo momento che ti ho visto- gli rispose il biondino.
-E lo sarò sempre- disse Harry, prendendo la mano di Draco tra le sue.
Si scambiarono un tenero bacio.
-Draco, immaginando che fossi tu, gli ho detto di venire. Per te va bene, non è vero?-.
-Ma certo. Ci divertiremo di più, no? Ma dimmi... lui sa che ci sono anch'io?-.
-No. Ho voluto fargli una sorpresa-.
-Sei sempre così romantico-.
All'improvviso i due piccioncini sentirono un trambusto provenire dalla Stamberga Strillante.
Harry disse- Deve essere lui!-.
Harry e Draco rimasero lì sdraiati ad aspettarlo. All'improvviso la porta si aprì e spuntò Piton, che disse- Anche Malfoy? Ma io...io non...Il triangolo, no! Non l'avevo considerato!-.