02/08/2011
1 recensioniStrange Creatures – Capitolo 1
Esco di casa per andare a trovare mia nonna. Negli ultimi giorni non stava bene e mia madre mi ripeteva più volte di andare a trovarla. Alla fine penso che mi serva per uscire e per non sentire più le lamentele di mia madre.
- Allie prendi questi biscotti e portali alla nonna- mi aggrappo appena in tempo al mobile vicino il portone per non cadere.
- Mamma. Ok.- Guardo i biscotti e mi viene l’acquolina in bocca. – Ce ne sono anche per noi, vero?- ridacchio.
- Si ce ne sono non ti preoccupare- mi sorride e si rimette ai fornelli a cucinare chissà cosa.
- A dopo- le do un bacio sulla guancia e corro verso la porta, con i biscotti in mano.
Prendo il cellulare e chiamo Sophie, risponde al terzo squillo.
“ Ciao cara, dimmi tutto” risponde senza farmi neanche dire buongiorno.
“Ciao anche a te. Io sto andando dalla nonna mi accompagni?” le chiedo passando a pochi isolati da casa sua.
“ Oh, mi dispiace ma devo darti buca. Devo uscire con mia madre e la mia sorellastra, shopping sfrenato yuppie” dice poco entusiasta. Da quando la madre si era risposata non andava molto d’accordo con la sorellastra, figlia del nuovo marito, che aveva sedici anni, come noi.
“ Uhm, ok. Non ti preoccupare. Ci vediamo domani?” Passo davanti casa sua e mi allontano verso il bosco. La nonna abita dalla parte opposta della città e per arrivarci si deve attraversare il ‘bosco incantato’ , così lo chiamavamo io e Sophie quando ci andavamo a giocare da piccole. Lei era la strega cattiva e io la principessa che la sconfiggeva, e quel luogo era perfetto. Sembrava proprio di trovarsi in una fiaba, con tutto il verde e i fiori che si estendevano per tutto il bosco.
“Certo, a domani” riattacca e metto il telefono in tasca. Mentre cammino osservo gli alberi, quando ero piccola ci parlavo, come se mi potessero rispondere. Ridacchio e continuo a camminare. Noto un pezzo di jeans strappato per terra, mi fermo e ne vedo un altro poco lontano.
-Ma che…- seguo i pezzi di stoffa per terra lasciando il piccolo sentiero che attraversava la foresta. A venti metri circa noto un ombra scura che si muove, non ha una forma umana, piuttosto sembra un lupo. Rimango immobile a guardarlo mentre pian piano si allontana, ma improvvisamente si ferma. Si è accorto di me, penso e rimango impietrita. Sembra che si mette in posizione per scattare e correre verso di me. Mi guardo in giro per cercare una qualsiasi specie di arma. Il lupo era marrone scuro, quasi nero. A pochi passi da me si ferma. Faccio un passo indietro ma mi trovo a sbattere contro un albero. Sono in trappola. Lo guardo negli occhi e rimango sorpresa, non sembrano degli occhi di un animale ma di un uomo, castano chiari, quasi dorati. I biscotti cadono per terra e il lupo si allontana, a distanza si gira e fa su e giù con la testa. Poi corre via verso il buio del bosco. Raccolgo velocemente i biscotti da terra e corro verso casa della nonna. Inciampo in una radice di un albero e cado dentro una buca enorme. Sbatto la testa e svengo.
Sento dei passi in lontananza dei passi che si avvicinano ma non riesco ad alzarmi. Un dolore lancinante alla testa mi fa lamentare. Sento di nuovo i passi e le foglie secche che scricchiolano sotto un passo pesante. Mi sento sollevare da terra ma non ho la forza di dire di lasciarmi andare. Apro appena gli occhi e mettendo a fuoco mi trovo faccia a faccia con un ragazzo, rimango sorpresa nel vedere i suoi occhi color caramello. Mi accorgo che mi stava fissando e sposto lo sguardo.
- Puoi mettermi giù?- gli chiedo sentendomi meglio in confronto a prima.
- Certo- mi risponde con una voce roca. Scendo dalle sue braccia e lo guardo. Indossava dei bermuda grigi scuri e una maglia nera attillata che metteva in risalto il fisico muscoloso del ragazzo.
- Chi sei? Non ti ho mai visto da queste parti- continuo a guardarlo, probabilmente fissandolo quindi sposto lo sguardo su un albero vicino a lui.
- Jason Ross- mi porge la mano e gliela stringo.
- Allie McDavis- gli lascio la mano calda.
- Piacere di conoscerti. Mi sono appena trasferito e facevo una passeggiata da queste parti e ti ho vista correre da lontano. Pensavo fossi in pericolo, ho notato un lupo poco fa che si allontanava.- mi guarda. Era preoccupato per me? Neanche lo conoscevo.
-Uhm. Si l’ho visto anche io e stavo appunto scappando ma sono caduta e svenuta- ripenso a dove stavo andando. La nonna. – Che ore sono? Devo andare subito da mia nonna altrimenti si preoccupa- lo guardo.
- Sono le cinque e mezzo- spalanco gli occhi e comincio a camminare di nuovo sul sentiero per andare dalla nonna. Jason si affianca a me e sta al mio passo veloce. -Posso accompagnarti?- mi chiede. Lo osservo, non lo conosco ma se mi ha aiutata forse era per proteggermi. Mi guardo intorno, si stava facendo buio.
-Ehm. Si però dobbiamo fare velocemente, si sta facendo buio- lo guardo mentre corro e lui mi sta dietro. –Siamo quasi arrivati- vedo il cancello prima di arrivare da mia nonna. Apro il cancello con la chiave e salgo sui quattro scalini. Apro la porta e vedo la nonna seduta sul divano davanti al caminetto acceso. Mi guarda preoccupata e si alza venendo da me quasi correndo.
-Oh nonna- la stringo forte.
- Piccola mia va tutto bene adesso- mi stringe a sua volta.
- C’era un lupo e sono caduta in una buca e dopo aver sbattuto la testa sono svenuta- mi ricordo di Jason quindi mi giro verso la porta. Lui era sulla soglia e ci guardava. –Lui è Jason. Mi ha aiutata- gli sorrido e lui fa lo stesso.
- Allora giovanotto devo ringraziarti per quello che hai fatto per la mia nipotina- la nonna gli sorride. –Vieni accomodati- fa segno a Jason di entrare e lui si chiude la porta alle spalle.
- Buonasera signora- Jason fa un cenno del capo per salutare la nonna e si avvicina a noi.
Sera :D ecco il primo capitolo spero vi piaccia. Lasciate una piccola recensione :3 Alla prossima. Marrrettina