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Autore: Hikari93    03/08/2011    7 recensioni
[Dedicata a tutte le lettrici di "SasuSaku: una storia complicata]Eccomi ritornata!! Mi aspettavate, eh?
Avevo detto che sarebbero state delle fic indipendenti, ma ho optato per questo, perchè, a mio dire, era meglio così. ^__^
-A dire la verità ho un po’ paura.- osservo Sasuke al mio fianco e sorrido mestamente. Soffermo l’attenzione sui lividi che ha sul volto, quelli che si è procurato mentre combatteva una delle ultime battaglie insieme a Naruto. Lui risponde al mio sguardo supplichevole fissandomi con intensità. Non mi sorride, né mi dice alcunché, ma so che vuole farmi capire che mi è accanto e che non c’è assolutamente nulla che io debba temere. Mi afferra la mano e la stringe forte, al che sorrido.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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-SASUSAKU UNA STORIA COMPLICATA. EXTRA-
 
 
Capitolo 1: La notizia
 
 

 

-A dire la verità ho un po’ paura.- osservo Sasuke al mio fianco e sorrido mestamente. Soffermo l’attenzione sui lividi che ha sul volto, quelli che si è procurato mentre combatteva una delle ultime battaglie insieme a Naruto. Lui risponde al mio sguardo supplichevole fissandomi con intensità. Non mi sorride, né mi dice alcunché, ma so che vuole farmi capire che mi è accanto e che non c’è assolutamente nulla che io debba temere. Mi afferra la mano e la stringe forte, al che sorrido.
-Apro la porta?- gli chiedo, sussurrando.
-A meno che tu non voglia restare impalata qui davanti per sempre, credo che dovresti.- il suo tono non è felice, né arrabbiato, ma naturalmente calmo, come se tutta la tensione che ha provato in questi anni di continua lotta – sia con sé stesso, che contro tutto e tutti – si fossero affievoliti con la recente morte di Madara.
-Allora vado, ma tu stammi vicino, intensi?- so che non mi lascerà da sola, ma per me questo è un momento importante, per cui necessito di quanto più sostegno possibile. Di certo non posso affrontare da sola i miei genitori. Anche perché questi non sanno ancora che, tra alcuni mesi, diventeranno nonni. Rabbrividisco solo a pensare come potrà reagire mio padre. Di sicuro, quello che non accetterà, sarà il nome del padre. Padre qui presente.
Apro la porta con uno scatto, e sono dentro.
-Sono tornata!- esclamo, una leggera indecisione nel tono di voce. Mi sembra piuttosto strano trovarmi proprio a casa mia, dopo queste intense settimane – non so nemmeno quante: quando si sta in guerra, non si dà troppo peso al tempo che passa, si considera solo l’eventualità che quel tempo possa terminare da un momento all’altro, stroncato da un kunai non visto, da un ninjutsu micidiale, da un nemico troppo potente… da qualunque cosa. Pensare che non vedo i miei da tempo, mi fa lacrimare gli occhi: non vedo l’ora di abbracciarli.
La figura trafelata di mio padre entra improvvisamente nel mio campo visivo. Si dirige verso la sottoscritta, correndo, e mi stringe tra le sue braccia, senza nemmeno permettermi di salutarlo con un buongiorno o con un qualunque altro termine. Come se fosse necessario, poi…
La cosa strana è che ancora non ha detto nulla sul ragazzo che mi fiancheggia: chissà, probabilmente non l’ha nemmeno visto. Lascio la mano di Sasuke e abbraccio il mio vecchio, stringendolo forte, anche perché, tutto sommato, mi è davvero mancato, come era normale che fosse.
-Tesoro mio, non sai quanto mi sei mancata!- scommetto che se non fosse un tantino orgoglioso – che desolazione: tutti orgogliosi gli uomini della mia vita! – sarebbe già scoppiato a piangere. –Sono felice che tutto sia finito.- riprende, accarezzandomi i capelli. Appoggio la testa sulla sua spalla, lasciandomi andare totalmente nel calore di quello abbraccio. Tutto questo fin quando non è lui stesso a bloccarsi.
-Sasuke.- digrigna.
-Suocerino.- risponde il moro, a tono.
-Beh, non so tu cosa ci faccia qui, ma grazie per aver accompagnato mia figlia a casa.- pronuncia quel grazie coi denti serrati, per poi fare per voltarsi e dirigersi in cucina, con il braccio a cingermi le spalle. Credo sia il momento di intervenire: non vorrei che a Sasuke saltassero i nervi.
-Papà, a dire la verità lui resta.- sussurro debolmente, leggermente rossa e con gli occhi che saettano per tutto l’antro.
-Credo di non aver ben capito, figliola.-
-Credo sia l’età suocerino. Sa com’è… si invecchia.- Sasuke si intromette, scrollando le spalle e avanzando verso di me. Sostituisce mio padre e mi afferra da dietro, accarezzandomi il ventre. Arrossisco ancora di più.
-Lascialo perdere, papà.- corro in soccorso del mio ragazzo, punendo lo stesso con una gomitata nello stomaco, accompagnata da uno sguardo truce. Spero, così, di poter evitare dei primi litigi tra loro due, anche perché il bello deve ancora venire… purtroppo.
-Mh, allora cambiamo domanda, quando se ne andrà?- mio padre sembra aver riacquistato un minimo di calma, ma la vena che vedo pulsargli sulla tempia smentisce ogni mia sicurezza.
-In realtà c’è una cosa che dovresti sapere.- ecco le parole che non avrei mai voluto dirgli, anche se sarebbe stato impossibile nasconderglielo. Chissà, magari potrei partire da lontano, fino a farglielo intuire… così, eviterebbe un collasso.
Mi guarda inarcando un sopracciglio, piuttosto curioso di sapere cosa gli sto nascondendo – perché se ne è accorto che sto tenendo un segreto dentro… in tutti i sensi.
-Che cosa intendi dire, Sakura?-
-Papà, forse è meglio se ti siedi.- balbettò, sembrando quasi Hinata. Afferro il braccio di Sasuke e lo stritolo quasi, tanto che sono agitata.
-Andiamo in cucina, va.- conclude il mio vecchio, spicciato.
-Che è meglio.- dico tra i denti, osservando la schiena di mio padre che si fa lontana. Poi, alzo la testa verso il mio Uchiha, sbattendo più volte le palpebre. –Secondo te, come la prenderà?-
-Mi sembra cominciata al meglio, tranquilla.- osserva Sasuke, per niente convincente.
-Se lo dici tu.- affermo rassegnata, sospirando sonoramente e cominciando ad avviarmi.
-Mi muovete voi due o no?- l’urlo di mio padre, proveniente dalla cucina, mi dice di spicciarmi. Trascino Sasuke dietro di me.
 
-La mamma non c’è?- non mi pare la cosa più intelligente da dire, ma, onestamente, non riesco a pronunciare alcun altra cosa. Non fisso nemmeno mio padre negli occhi, ma saetto con gli occhi a destra e a sinistra, senza mai puntarli al centro. Talvolta, guardo Sasuke di sottecchi.
-No. Allora, cosa dovevi dirmi?- la fa breve, lui. Magari fosse davvero così facile.
-Come mi trovi?- chiedo, sperando che, osservandomi bene, possa arrivarci da solo. Mi torturo maledettamente le dita, intrecciandole, tirandomele, mordicchiandomele.
-Mi sembri in forma, nonostante la guerra.-
-Ah, okay.- avrei desiderato – per una volta nella mia vita – che mi dicesse di trovarmi ingrassata. Forse la maglia larga che ho indossato non gli facilita la cosa.
-Comunque ho capito cosa succede.- emette lui, senza guardarmi negli occhi. La mia testa e quella di Sasuke si alzano simultaneamente, come se fossimo collegati. Il silenzio che è sceso nella stanza è terribile: non so se sono capace di romperlo… vorrei tanto che a farlo fosse mio padre.
-E cosa avrebbe capito?- a differenza mia, che ho ingenuamente pensato che il mio vecchio abbia capito davvero quello che doveva, Sasuke non sembra esserne convinto, pertanto si accerta.
Vuoi vedere che mio padre ha capito fischi per fiaschi?
-State insieme, ecco.- confessa l’interpellato, dicendolo come se, così facendo, si fosse liberato da un greve peso sullo stomaco.
Inutile dire che rimango a bocca aperta e abbastanza delusa. Sospiro con forza – e non o quante volte l’abbia già fatto oggi – e volgo il mio sguardo dubbioso e rassegnato verso quello sicuro e fiero di Sasuke. Ed è proprio lui a prendere parola.
-Questo è da molto tempo, signore.-
-E allora cosa?- dice mio padre, perforando entrambi con un’occhiata ostile. Potrei anche dire che ha colpito solo me, perché l’Uchiha non ne sembra minimamente toccato.
-Aspetto un figlio.- lo pronuncio con calma, sebbene le parole volessero scapparmi di bocca. La mano mi tremava mentre pronunciavo tutte quelle sillabe e il mio unico sostegno era la presenza positiva di Sasuke al mio fianco. Sentivo – e continuo a farlo anche ora – che mi era accanto e che in due avremmo potuto farcela. Sono riuscita anche a sostenere lo sguardo di mio padre, osservandone ogni minimo cambiamento. Per il momento sembra ancora calmo.
-Stai scherzando vero?- chiede, alternando lo sguardo da me e Sasuke.
-No.- risponde il moro, al posto mio.
-E lui ne è il padre.- continuo, indicando il mio ragazzo, con un gesto diretto del capo. Avverto le guance diventare sempre più rosse e il cuore accelerare maggiormente. Oltretutto, prevedo guai in vista, e non è solo il pallore improvviso del mio genitore a farmelo pensare.
-Di qu-qua-quanto?- balbetta, la testa piegata all’indietro e gli occhi dilatati in due pupille piccolissime. Non so se è arrabbiato o sconcertato.
-Un paio di mesi.- confesso, sentendo una voglia terribile di nascondermi. Cerco coraggio nella figura di Sasuke, ma, vedendolo, mi aumenta soltanto l’agitazione, anche perché sta ghignando, chiaro segno che ha qualcosa da dire, qualcosa che, invece, farebbe meglio a tenersi per sé.
-Suocerino, non vorrà svenire. Nemmeno io ho reagito così quando l’ho saputo.-
Ma mio padre non accenna a parole, se non a balbettii e a gargarismi confusi.
-Se fa così ora, cosa farà quando ci sposeremo?- Sasuke fa spallucce, abbassandosi fino al mio volto e, ignaro dello stato di salute, sempre peggiore, del mio adorato babbo mi bacia delicatamente, il primo, vero bacio allo scoperto in casa mia.
Gli sorrido, prima di perdermi completamente nei suoi occhi scuri e nei suoi modi di fare che amo. Però ha ragione: cosa farà mio padre, quando diventerà la Signora Uchiha?
 


 



 
 
Bene, bene, bene… chi mi segue, sa come sono fatta. Quando ho un’idea non riesco ad aspettare troppo, prima di metterla per iscritto, quindi, eccomi qui con la mia raccolta, comprendente tutti gli extra di questa mia long per eccellenza: -SasuSaku: una storia complicata-
 
Avevo anche detto che si sarebbe trattato di fanfic indipendenti, ma ho ritenuto opportuno inserire tutti gli extra in un’unica fic 8che, quindi, sarà una raccolta… una raccolta di extra, chiamiamola così XD)
Ogni extra sarà dedicato ad una mia lettrice dell’altra fic. Questa è tutta per AngieChan95  
Beh, al prossimo extra XD
 
Per l’OOC è sempre la stessa storia: spero di non sforare, ma è un po’ difficile… diciamo che cerco di mantenere i personaggi IC, basandomi sull’altra fic! XD

  
 

   
 
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