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Autore: Viki_chan    03/08/2011    13 recensioni
Dolce disposizione.
Hermione e Harry svuotano la borsa di perline, ultimo ricordo del lungo viaggio alla ricerca degli Horcrux.
Rimasi incollata al suo petto come una bambina, in attesa.
Borbottò ancora qualcosa su gite fuori porta e pomeriggi alla Tana, poi tacque.
Lentamente, goffamente, alzò le braccia e mi strinse a sé, rispondendo all'abbraccio.
“Non sto per morire Hermione, non più.” sussurrò tra i miei capelli. “Sei la mia migliore amica, io non ti lascerò mai.”

--- Epilogo pubblicato ---
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'All we need is Harmony'
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Sweet disposition

II.

 

E tutto appare labile,
flebile,
effimero.
L'emozioni e i sentimenti
sono bolle di sapone



Natale alla Tana.
“Herm, dovresti svuotare il baule.” ripetè Ron per l'ennesima volta.
“Te l'ho detto, i vestiti sono più ordinati lì dentro.” mentii.
Sembrava il ritornello di una canzone.
Ogni ora, uno dei due si fermava davanti al baule pieno e si sentiva in dovere di dire qualcosa.
Ogni giorno,  nei 3 giorni, 15 ore, 15 minuti e 45 secondi che avevo passato nell'appartamento di George, questa scena si era ripetuta almeno sei o sette volte.
“E' casa nostra, questa. Almeno finchè tu non tornerai a Hogwarts.”
“Tecnicamente è casa di George, anche se lui non c'è.” ribadii.
George non c'era, era partito per lavoro.
Almeno quella era la scusa.
Era il primo Natale senza Fred, George lo sapeva meglio di tutti.
Non voleva passare un Natale senza Fred.
Un Natale senza Fred e George, come se ancora stessero insieme, ancora.
“Vado a farmi una doccia. Nella doccia  di George.” disse Ron scocciato, prima di uscire dalla camera già mezzo nudo.
La convivenza non era male.
Non era stata male per quei 3 giorni, 15 ore, 16 minuti e 30 secondi.
Non era nemmeno passato un minuto.
Per fortuna che quando si è con la persona che si ama il tempo corre, pensai tirando fuori dal baule il mio vestito migliore.
Stropicciato.
Mi sentii una ladra mentre con un tocco di bacchetta sistemavo il danno.
“Allora, che ti metti?” mi chiese Ron uscendo dalla doccia poco dopo.
“Questo.” risposi sorridente mostrandogli l'abito perfettamente piegato sul letto.
Con un mezzo sorriso, iniziò a vestirsi.
“Sai, l'appartamento qui di fronte è in vendita. Sarebbe bello se potessi comprarlo. Sarei accanto al negozio, vicino a George,”
“Ci vogliono un sacco di galeoni per comprare un appartamento così grande.” commentai iniziando a spogliarmi alle sue spalle.
“Lo so. Ma sarebbe bello no? Poi quando avrai finito la scuola, potresti venire a vivere qui con me.”
3 giorni, 15 ore, 48 minuti, 12 secondi.
Ron Weasley mi aveva chiesto di vivere con lui.
“Non so Ron. E' un'idea.. Ma io non ho galeoni da investire ora come ora.. Quando mi troverò un lavoro..” mi trovai a dire sbagliando per la quarta volta il buco dell'orecchino, ferendomi il lobo.
“Ci penseremo a tempo debito. Adesso andiamo, è tardi.”
Ron mi cinse i fianchi e mi scoccò un bacio sulla bocca.



“Harry, se devi fare il tuo annuncio, dovresti farlo ora. Fra poco devo andare.” sussurrò Kingsley a Harry mentre Molly serviva la torta.
Harry annuì, poi guardò Ginny, seduta proprio accanto a lui che gli fece un cenno triste.
“Devo fare un annuncio.” disse dopo essersi schiarito la voce. “Il Ministro.” Kigsley gli fece l'occhiolino. “Ha deciso di accettare la mia richiesta per entrare nel corso di addestramento per Auror. Alla fine delle vacanze di Natale partirò per un corso intensivo di due mesi.”
Una fitta, un bruciore.
Dentro e fuori.
Mi accorsi di essermi infilata il coltello in un dito e subito lo portai alla bocca.
Panna montata e sangue.
Ancora in piedi di fronte a me, Harry mi guardò un secondo, poi si risedette.
“Miseriaccia, Harry. Sei un disastro nei discorsi. Ma wow!” commentò Ron entusiasta. “Non si sa dove andrai, vero?”
“Oh, il Ministro lo sa, io non ancora.” rispose Harry.
Qualcuno si congratulò, gli altri chiesero a Kingsley delucidazioni.
Io rimasi a fissare Harry.
Sarebbe partito per una meta sconosciuta.
Senza Ron, senza di me.
Per la prima volta dopo tanti anni, solo.
Totalmente incapace di ingoiare un altro boccone, porsi il mio piatto al mio ragazzo.


“Molly, insisto.”
“Harry, c'è la magia, davvero. Ci penso io.”
“Ho davvero voglia di lavare i piatti, alla babbana.” ribadì lui.
“Sei sicuro? Sono davvero tanti, caro.”
“Lo aiuto io.” dissi facendomi avanti e dirigendomi al lavandino.
Molly sorrise e tornò in salotto, dove Un calderone d'amor bollente risuonava dalla solita vecchia radio.
“Io lavo tu sciacqui?” proposi quando fummo di nuovo soli.
“Ho visto che ti sei tagliata, non dovresti insaponarti le mani.”
“Non è un problema.”
“Va beh, però lavo io.” disse sorridendo.
Rimanemmo un po' in silenzio, passandoci metodicamente le stoviglie.
“E così parti.” dissi ad un certo punto.
“Sì, sì. Non vedo l'ora.”
“Hai già preparato le valigie?”
“E tu, l'hai disfatta la tua valigia?” chiese ridendo.
Appoggiai il bicchiere che stavo sciacquando e mi voltai verso di lui, fingendomi arrabbiata.
“Ron non sa proprio tenere la bocca chiusa eh.”
“Non è colpa sua. E' colpa tua. Dai, Hermione, svuota quel baule e facciamola finita.”
Rideva ancora.
Risi anche io, poi il silenzio prese il sopravvento.
“E che gli hai detto tu?” gli chiesi curiosa, rimettendomi al lavoro.
“Niente, tranquilla, non gli ho detto la verità.”
“Scusa?”
“Che tieni il baule pronto per scappare con me.”
Impiegai qualche secondo per rimettermi a ridere.
E fu più difficile del solito, difficile come non mai.
Mi sembrò che anche le risate di Harry si spegnessero sul nascere.
Ancora quella disposizione.
Il baule era pronto, io pure.
Non seppi dare un nome a quello che provai guardando Harry negli occhi.
3 giorni, 20 ore, 36 minuti, 34 secondi.
Io, Hermione Granger, mi trattenni a stento dal violare la regola che mi ero autoimposta.
No, Harry no.
Harry era sbagliato.
Harry era Harry.


Poco dopo, al posto di una stoviglia, Harry mi porse la sua mano insaponata.
“Che c'è?” gli chiesi con rabbia ingiustificata.
“Abbiamo finito, Hermione.”
“Di già?”
Quando si è con la persona che si ama il tempo corre
, disse una vocina non richiesta dentro di me.




Spero di non aver rovinato tutto.
Spero davvero che anche questo nuovo capitolo vi piaccia, come il primo.
Grazie mille per le recensioni e continuate a farmi sapere che ne pensate!
Ah, la citazione iniziale, ahimè, non so di chi sia. In internet  dicono che sia di un certo Avramov. Siccome Wikipedia riconosce come unico Avramov un calciatore, evito di scrivere stupidaggini.
   
 
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