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Autore: LoryFoxie    03/08/2011    1 recensioni
Ether e la sorella sono due principesse del regno di Ezriel.
Da quando il padre parte per la guerra, la sorella maggiore non si da più pace, immergendosi sempre di più nello studio della magia oscura, Alla fine della guerra, ricevuta la notizia della morte del re, decide di andarsene.
Ether non può fare molto, e rimane a "badare" al regno, nella speranza che lei torni prima o poi.
Tre anni dopo sua sorella ritorna, ma non sembra intenzionata a restare... è così che lei decide di seguirla.
Come andrà a finire?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci avviciniamo molto lentamente al cratere del vulcano, incoscienti di cosa ci attenda oltre il limite.
Quando lo raggiungiamo, davanti a noi vediamo Jerela fluttuare sopra la lava, con i capelli sciolti e gli occhi chiusi, mentre canta una strana nenia che mi da i brividi.
Il fuoco dentro il cratere scoppietta, e denso fumo esce dal centro, investendoci con tutto il suo calore.
E' insopportabile, non riesco a respirare benissimo.
Improvvisamente, la nenia viene interrotta e la fata alza il suo sguardo su di noi: mi aspettavo occhi spenti, neri, e malvagi.
Invece i suoi occhi sono rossi come la lava che presuntuosa, prova a scavalcare la cima del vulcano dal diametro immenso.
Rossi, e soprattutto vivi.
Vivi come forse non lo sono stati in tutti questi secoli, costretta ad essere rinchiusa in un cristallo.
« Vi aspettavo. »
Dice semplicemente, guardandoci come se in realtà fossimo vecchi amici che non vedeva da tempo.
« Helen, Ether, Aeth e Lucas... solo voi? »
Chiede quasi stupita, come sperando che ci fosse qualcun altro.
« Sedetevi e godetevi lo spettacolo... »
Conclude con un sorriso.
« Cos'hai intenzione di fare? Libera i nostri amici! »
Dice Lucas innervosito dal tono menefreghista e quasi amichevole di Jerela.
« Cos'ho intenzione di fare? »
Abbassa lo sguardo e chiede a se stessa, ad alta voce, ma subito rialzandolo nuovamente.
« Cos'ho intenzione di fare? Semplice! Voglio vendetta. Vendetta per tutti questi anni che ho passato rinchiusa in quella prigione! »
Urla, improvvisamente impazzita, mentre la lava prende a scoppiettare ancora più impetuosa, facendomi seriamente temere che forse prima di Jerela, dovremo affrontare il vulcano stesso.
« Sei stata rinchiusa perchè hai compiuto delle azioni spregevoli! Hai ucciso migliaia di innocenti! »
Insiste Lucas, avvicinandosi all'orlo del vulcano, con aria di sfida.
Voglio urlargli di tornare indietro, talmente sono spaventata, ma la voce mi muore in gola.
« Sei coraggioso, piccolo gnomo. »
Dice nuovamente gentile Jerela, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Rimaniamo in silenzio a lungo, attendendo ognuno la mossa di qualcun altro.
E' nuovamente Jerela ad interrompere il silenzio, allungando una mano verso di noi, come ci invitasse a prenderla.
« Unitevi a me, miei coraggiosi esseri, ed insieme puliremo questo mondo dalle ingiustizie, e dalla stessa magia nera. Magia che mi ha creata, magia che ho sempre sfruttato pur odiandola. »
Fa una breve pausa, ma evidentemente ha molto altro da aggiungere.
Il suo sguardo sembra tormentato da mille pensieri.
« Io non volevo essere così. Quando sono nata, quando sono cresciuta... volevo una vita normale. Ma tutti mi additavano come una creatura oscura. Il rancore e la rabbia sono stati così forti che alla fine la mia vera natura ha effettivamente avuto la meglio. Ho perso la testa. »
Nuova pausa, il suo sguardo si sposta lento su di noi, penetrandoci con il suo sguardo cremisi.
« Ma questi anni rinchiusa là mi hanno aiutata a riflettere. Non voglio nessun esercito al mio comando, non voglio il potere.. voglio solo ripulire questo mondo dalle creature corrotte che lo abitano. Risparmierò solo i bambini, in modo da insegnar loro a non avere pregiudizi. Creerò un nuovo mondo! Siete invitati a vivere questa nuova era con me! »
E' pazza. Non c'è altra spiegazione.
Come può non capire che uno sterminio di massa non è di sicuro un buon metodo per dar vita ad un nuovo mondo?
Prendendo fiato, mi alzo a mia volta e la fisso dritta negli occhi, raccimolando tutto il mio coraggio.
« Cos'ha questo vecchio che non va bene? Io lo amo. E' vero, è pieno di pregiudizi e difetti, ma ognuno è libero di sbagliare e di redimersi. Ognuno è libero di aiutare il prossimo. Le leggi esistono e sono giuste. E per quanto riguarda le fate... mi dispiace che ci sia questa leggenda su di voi. Forse se fossi nata e cresciuta presso un'altra famiglia tutto questo non sarebbe successo! »
Prendo fiato, fa così caldo che mi sento svenire, ma non ho finito.
« Ma il semplice fatto che tu alla fine ti sia arresa alla magia oscura dentro di te, forse rende quelle leggende effettivamente vere.
Hai avuto la possibilità di scegliere, e hai ucciso la tua famiglia, e con essa migliaia di altri innocenti.
Ora vuoi addirittura farlo di nuovo! Non venirmi a dire che vuoi vendetta... sei semplicemente un'essere malvaglio.
»
Piomba nuovamente il silenzio, Jerela rimane con la mano tesa verso di noi, fissandomi attentamente.
L'unico rumore che possiamo sentire è lo scoppiettare della lava, il resto è silenzioso.
La mano di Jerela scende lentamente lungo il fianco, mentre abbassa lo sguardo.
Sembra quasi ferita, e mi mordo un labbro per non permettermi di ripensare a ciò che ho detto.
Mai e poi mai giustificherò uno sterminio di massa.
« Bene. »
Dice improvvisamente, alzando lo sguardo su di me, con uno sguardo così triste che mi sento quasi triste a mia volta.
Una specie di nube rossa, istantaneamente la copre, e quando sparisce, nel giro di qualche secondo, Jerela non c'è più.
Ci guardiamo attorno, preoccupati.
Sono più che sicura che adesso inizia la vera e propria sfida contro di lei, e sono spaventata a morte!
« Maledizione dov'è... »
Chiede Aeth, guardandosi intorno, pronto a scattare.
Improvvisamente la nube appare, proprio accanto a me, e sento le mani gelide di Jerela afferrarmi per le spalle, quasi in un abbraccio.
« ETHER! »
Urla Helen, precipitandosi verso di noi.
Ma Jerela ha già innalzato una barriera che la respinge, così come respinge Aeth che ci si fionda sopra.
« Poveri sciocchi. Eppure ammiro ancora il vostro coraggio e voglio darvi un'ultima possibilità. Abbandonate questo luogo, recatevi in montagna e non vi farò del male. Sfidatemi, e morirete. »
Dice, mentre sento il suo fiato, caldo come il vapore emanato dal vulcano, sul mio collo.
Sento il cuore battere all'impazzata mentre la fata si mette a giocare con una ciocca dei miei capelli in attesa di una risposta.
Guardo Helen come a dirle di non preoccuparsi per me.
Ho paura, ma non ho più intenzione di rischiare la fine del mondo per colpa di essa.
Se serve il mio sacrificio allora sono pronta a farlo.
Helen morde un labbro, non sapendo cosa fare.
« D'accordo, lasciala. »
Dice improvvisamente Lucas, avvicinandosi alla barriera, ma senza sfiorarla, e porgendo una mano verso di me.
Jerela sorride, e fa sparire la barriera, lasciandomi subito andare.
Malvagia ma non disonesta.
Mi avvicino a Lucas, rifiutando la sua mano.
« Non dovevi! »
Gli sussurro, arrabbiata, avvicinandomi a lui.
Ma Lucas mi guarda strano, e sorride improvvisamente, facendo un cenno ad Aeth quasi impercettibile.
« ORA! »
Urlano all'unisono, lanciandosi fisicamente contro Jerela, che per qualche secondo viene colta alla sprovvista.
Anche io mi ritrovo improvvisamente confusa ma Helen mi strattona per un braccio per farmi riprendere.
« Veloce, canta! »
Mi dice prendendo a fare strane incisioni sulla terra arida del vulcano con un pezzo di legno.
Prendo la pergamena che mi aveva dato con la nenia da cantare, e nonostante gli enormi dubbi sulla mia voce e sulla melodia da seguire, mi metto semplicemente a cantare, ricordando una vecchia melodia che nostro padre ci cantava, prima di darci la buona notte.
Helen intanto chiude gli occhi, e si concentra, mentre davanti a lei il cerchio magico inizia ad ingrandirsi, come diramandosi sotto di noi.
Jerela però non sta con le mani in mano, e appena riconosce l'incantesimo, diventa una furia.
Si lancia contro di Aeth, che viene colpito in pieno da una palla di fuoco, venendo sbalzato indietro, verso di noi.
Poi è il turno di Lucas, che però, forse per la sua natura gnomica, resiste un pò meglio alla sfera infuocata, riuscendo a rimandargliela indietro con uno scudo prontamente tirato fuori dallo zaino.
Jerela schiva la palla di fuoco come niente fosse, e parte al contrattacco, plasmando dal fuoco una specie di lancia, ed attaccando lo gnomo.
Lucas si difende come può, tirando fuori anche una spada, e mettendosi a combattere contro di lei.
Intanto Helen è ancora inginocchiata, mentre sembra che il cerchio prenda forza sia dalla sua stessa energia vitale e magica, che dalla mia voce.
Aeth si rialza e va ad aiutare Lucas.
« Quando il cerchio sarà pronto dobbiamo portarcela dentro! »
Gli dice, senza preoccuparsi affatto del fatto che Jerela lo senta.
Tanto se una volta è stata già fermata in quel modo, sa perfettamente come funziona la maledizione.
Helen riapre gli occhi, ora pozzi neri a causa della magia che usa, e prende la piuma, per poi depositarla al centro del cerchio.
Sono preoccupata per lei, non voglio che tutta quella magia nera la corrompa definitivamente.
Senza accorgermene, aumento la voce, cantando così forte che mi sembra di urlare, ma sempre senza stonare -stranamente- la nenia.
E' come se il cerchio stesse ampliando la mia voce, come se la voce nascesse dal profondo di me stessa e si espandesse all'esterno, abbracciando tutti.
E' questo l'incantesimo? La parte negativa -il cerchio- e quella positiva -la canzone- che si fondono per imprigionare Jerela?
La fata sembrò improvvisamente impazzire, scacciando nuovamente Aeth senza problemi (non riuscendo però a fargli veramente male), e concentrandosi su Lucas.
« Stupido gnomo! Hai segnato la tua fine e quella di tutti questi che ti hanno seguito! »
Gli urla, infiammando la lancia con la lava stessa.
« Sarai tu il primo a morire! »
La lancia di lava, distrugge la spada di Lucas, fondendola come fosse qualcosa di morbidissimo.
Una lingua di fuoco, comparsa improvvisamente da non si sa dove, va a legare un piede dello gnomo che prende ad urlare dal dolore.
Vorrei smettere di cantare per correre in suo aiuto, ma non riesco a farlo.
Anzi, sento leggermente tutto stordito attorno a me, come se mi stessi isolando da ciò che sta accadendo.
La lingua di fuoco continua a stringere la caviglia di Lucas, dalla quale inizia ad uscire sangue.
Lo gnomo però non demorde, ed indietreggia saltellando.
« Mi vuoi? Prendimi! »
Jerela è così furiosa e ormai così nuovamente corrotta dalla magia che c'è in lei, da non riuscire effettivamente a ragionare. La lancia si spegne, tornando normale, mentre parte all'attacco, provando ripetutamente a colpire a morte Lucas.
Aeth intanto si ritrova a combattere contro strani zampilli che prendono la forma di serpenti di fuoco.
I serpenti provano a morderlo, ma lui vola loro sopra ed estrae a sua volta una spada dal suo zaino, prima di iniziare a staccare loro le teste, che evidentemente è l'unico modo per ucciderli.
Però dal vulcano iniziano ad uscirne molti di più, e la situazione sembra precipitare.
Helen è ormai completamente in balia della magia, così come io non riesco a fare altro se non cantare.
Lucas se la sta vedendo contro Jerela, impazzita, ed un'orda di serpenti di fuoco sta nascendo dal nulla.
Le cose non stanno ovviamente andando bene. Quanto durerà questa storia?
Cosa possiamo fare per fermare una volta e per tutte questo casino?



Scusate il ritardo! Sono stata in ferie e non riuscivo a postare! Dx Per favore recensite, mi farebbe piacere!^^
   
 
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