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Autore: Les_Paul    04/08/2011    1 recensioni
Questa storia parla ha Slash come protagonista. Parla di lui alle prese con la scuola , il gruppo le ragazze e la sua professoressa di cui forse si innamorerà. é la mia prima fic quindi se volete fatemi sapere che ne pensate. Enjoy
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Slash2 Quel giorno non aveva alcuna intenzione di andare a scuola. Prima di tutto perché come ogni altro ragazzo della California ogni singola giornata era troppo bella da buttare via in quel modo. Secondo, non aveva nemmeno finito, anzi, iniziato i compiti delle vacanze e tutto per colpa dei problemi che si erano andati a creare durante l'estate. Ci mancava solo sua nonna che quella mattina glie l'aveva fatto presente almeno dieci volte.
-Se anche quest'anno cazzeggi giuro che rispedisco da tua madre, Saul- lo aveva sgridato puntandogli un dito contro.
-Dici sempre così, nonna...e chiamami Slash!-
-è tutta colpa di quei ragazzi con cui vai in giro- continuò la donna senza nemmeno ascoltarlo -Quell'Axl poi è il peggiore di tutti!-
-Certo nonna...- concluse in tono accomodante prima di uscire chiudendosi la porta alle spalle. Alzando lo sguardo il sole lo accecò ma dopo due secondi si accorse che era soltanto uno dei suoi amici che chissà perchè sorrideva in modo inquitante.
-Duff...i tuoi capelli sono allucinanti!-
-Lascia stare i miei capelli amico. Non credi che oggi sia una bellissima giornata?- chiese a Slash il quale rispose con un grugnito.
-E la tua maglietta è fottutamente bella. Nuova?- aggiunse con un altro sorriso. Slash rallentò il passo fino a fermarsi per guardare l'amico in faccia e dire: -L'ultima volta che l'ho messa hai detto che sembrava che Axl ci avesse vomitato sopra-
-Impossibile. é davvero bella-
-Dimmi cosa vuoi...-
-Cazzo, come sei prevenuto-
-Mike!-
-Ok...mi presti 10 dollari?-
-Cosa?! No!-
-Cazzo! Dai, non sono come gli altri. Te li restituisco-
-Ed é per questo che mi aspettavi fuori casa?-
Duff con aria offesa accellerò il passo e aiutato dalle lunghe gambe presto sparì dalla vista di Slash.
Non aveva voglia di rincorrerlo visto che raramente Duff andava furi di testa per dei soldi. Rimase indietro coi suoi problemi che quel giorno si sarebbero presentati tutti in una volta: gli amici, il gruppo, le ragazze e tutti i casini che normalmente nascevano d'estate. Non aveva voglia di pensarci e tirò un sospiro di sollievo quando guardando il vecchio orolgio sul polso si accorse di essere in ritardo. L'unica cosa a cui avrebbe dovuto pensare era correre.


****


Aveva ancora il fiatone quando spalancò la porta dell'aula.
-Scusi prof!- disse ansimante. Ma nessuno gli rispose.
Guardò la cattedra.
Vuota.
Diede un'occhiata alla classe.
I compagni stavano facendo casino e nessuno li controllava: alcuni erano seduti sui tavoli altri chiacchieravano animatamente e altri ancora si facevano gli affari propri o uscivano dalla classe liberamente.
Era felice che il piano per una giornata orribile stesse via via scomparendo e migliorare ulteriormente il suo umore c'erano due chiome bionde che avrebbe riconosciuto ovunque. Gli si avvicinò prendendosi un pugno in faccia.
-Ma che...? Scusa Slash! Non ti ho visto!- si scusò Steven in tono sincero mentre Duff al suo fianco camuffava una risata con colpo di tosse.
-Lo credo bene. Non è per i 10 dollari?-
-No...stavo facendo vedere una cosa a Duff-
-Io non la voglio vedere!- disse Slash posizionandosi a distanza di sicurezza.
-Cosa centrano i 10 dollari?- domandò Steven confuso.
-Nulla...dov'è?- chiese accennando alla cattedra.
-Morto- rispose lui tranquillamente.
-Cosa?!- Duff di nuovo ridacchiò per l'espressione di Slash che sembrava quasi felice.
-Non starlo a sentire...anche se credo accadrà presto. Ho sentito solo che si è preso qualcosa e che il primo trimestre non ci sarà-
-Wow!-
All'improvviso Slash si sentì più leggero come se si fosse appena liberato di un peso enorme. Sorrise ai due amici che ricambiarano senza pensarci, prese lo zaino e fece un passo verso l'uscita.
-Dove vai?- gli chiesero i due all'unisono. Si fermò per rispondere senza smettere di sorridere.
-Fuori. É inutile aspettare uno che non arriverà-
-C'è la supplente- lo informò Steven cancellandogli il sorriso.
-E chi?-
-Una certa Jhonson...sarà una di quelle tipe racchie che non ha niente di meglio da fare che venire a rompere a noi...-
-Si. Come quell'altra magari. Ti ricordi? Come cazzo si chiamava...va bhe. Ricordate quando l'abbiamo fatta andare fuori di testa con...-
-Non mi interessa! Io me ne vado. Ancora un minuto qui è sono fottuto-
Sotto lo sguardo sorpreso degli amici uscì con passo di marcia dalla porta, o almeno lo avrebbe fatto se non fosse che una ragazza gli si piazzò proprio davanti. Non l'aveva mai vista ma sicuramente era più grande di lui, dell'ultimo anno forse. Si fermò per farla passare, approffitando per dare un'occhiata al lato "B" ma prima che potesse dire anche solo una parola, ecco che Duff ci stava provando con la ragazza che aveva visto prima lui.
-Hey- la salutò mentre i suoi occhi le facevano la radiografia.
-Ciao...- rispose lei con una strana espressione.
-Mi chiamo Mike ma puoi chiamarmi Duff se vuoi...-
-Bene Mike...io sono Samantha ma tu puoi pure chiamarmi professoressa Jhonson!-
  
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