Al Villaggio di Konoha.
Il Kazekage fu accolto con tutti gli
onori ad esso riservati.
Tutti gli abitanti di Konoha inchinavano
il capo in segno di rispetto al suo passaggio e non osavano
incontrare quello sguardo così freddo e distante. Gaara sapeva che
molti di loro avevano un ricordo non felice di lui ma aveva tutto il
tempo per essere conosciuto, accettato e perdonato in un certo senso,
non aveva fretta.
Hanako osservava quell'architettura
nuova per lei: era tutto l'opposto di Suna e le piaceva! Non c'era la
polvere che si infilava dispettosa tra i vestiti e nelle narici,
facendola starnutire, ed era circondata da una ricca vegetazione ed
il Sole non era cocente come nel deserto. Continuò a camminare sotto
gli occhi degli abitanti di Konoha finché una voce allegra non le
fece distogliere gli occhi dagli edifici.
“Ehi! Gaara!”
La Sabbia Rossa guardò avanti a se e
vide avanzare un ragazzo dai capelli biondi come il grano ed un
sorriso smagliante verso il rosso.
“Naruto.” rispose breve il
Kazekage.
“Sono felice di vederti insieme a
tutta la squadra!” urlò il biondo al massimo della voce.
“Non agitarti troppo!” lo sgridò
Kankuro avvicinandosi ai due.
“E tu non fare il superiore.”
intervenne Temari “Ricordatevi che siete solo dei tirapiedi.”
“Ciao Naruto!” lo salutò Matsuri
con un sorriso.
“Questi non sono normali...”
pensò stupefatta Hanako indietreggiando di un passo.
“Oh!” Naruto si accorse della
presenza della ragazza “Chi è?” chiese poi.
“E' l'allieva di Kankuro!”
“Non per mia scelta, Tem!” si
affrettò a dire il diretto interessato per difendersi.
“Io sono Naruto!” si presentò il
biondo con un sorriso mettendosi le mani dietro la testa.
“H-Hanako.” rispose la castana
esitante.
“Ora non siamo più spavaldi?” la
stuzzicò ad un orecchio il marionettista con un ghigno.
“Vuoi che ti risponda veramente
male?” grugnì questa.
“E' la prima volta che ti vedo... Sei
nuova?” chiese il ninja della Foglia. La ragazza annuì.
“Bene, Gaara hai fretta d'incontrare
la nonnina? Prima vorrei mangiare una bella ciotola di ramen...”
“Ma tu pensi solo al cibo?” chiese
Kankuro.
“L'Hokage ha la precedenza. Sarà per
un'altra volta.” il rosso s'allontanò seguito da Temari, mentre
Kankuro rimase con le due chunin e Naruto.
“Perché tu stai qui?” chiese
diffidente Hanako.
“Non posso lasciarvi a piede
libero...” rispose breve il marionettista.
“Uomo di mala fede!” gli rispose la
castana.
“Senti chi parla!”
“Vi prego...” li supplicò Matsuri
cercando di troncare il battibecco tra i due ninja.
“Del buon ramen dal vecchio Ichiraku
calmerà i bollenti spiriti! Su, forza!”
“Naruto sei un ingordo...”
“Che ci vuoi fare, Kankuro!” rise
il biondo.
“Senti... Naruto, giusto?” gli
interruppe Hanako esitante “Nelle vicinanze c'è una biblioteca?”
“Uh? Beh, sì... Sì, se prosegui
dritta su questa strada, la trovi alla tua destra.”
“Bene! Se non vi dispiace io vorrei
fermarmi lì! Nulla in contrario, vero Sensei?” lo sguardo della
castana era più che eloquente: non ammetteva repliche di alcun tipo.
Kankuro si ritrovò ad acconsentire con riluttanza e ad affrettarsi
verso il vecchio per consumare la ciotola di ramen promessa, seguito
dal ninja della Foglia e da Matsuri.
“Vedi di non combinare casini!” le
urlò di rimando il marionettista prima di sparire alla vista di
Hanako.
La castana camminava ripetendosi nella
mente le parole di Naruto. Se prosegui dritta su questa strada...
Sì, ma dove cavolo si trovava questa maledetta libreria?
Continuò
a camminare finché non si trovò affianco un'insegna di legno con la
scritta a caratteri cubitali “Libraria della Foglia”.
“Finalmente...” pensò
sollevata entrando nell'edificio.
Dopo aver chiesto dove si
trovavano gli scaffali con i tomi di medicina ad un ninja addetto,
Hanako si sedette su una sedia e poggiò il libro di sua zia Chiyo,
cominciandolo a sfogliare accuratamente e delicatamente quelle pagine
ingiallite dal tempo, riconoscendo la scrittura accurata e decisa
della zia.
“Dare vita alle marionette... E'
sempre stato un cruccio per noi marionettisti ma da ora sarà
diverso...”
Lesse le prime parole e ne rimase
stupita.
“Dare la vita... Ma allora questo...”
“Ciao!”
Una voce squillante la destò dai suoi
pensieri, facendole prendere uno spavento non indifferente. Alzò gli
occhi dal libro e vide una ragazza con degli strani capelli rosa ed
il viso amichevole che le sorrideva.
“C-Ciao...”
“Fai parte della squadra del
Kazekage?” chiese la ninja della Foglia lanciando uno sguardo al
coprifronte.
“Ehm, sì... Mi chiamo Hanako...”
si presentò la castana sorridendo di rimando.
“Io invece Sakura! Devo dedurre che
Gaara stia parlando con la Maestra Tsunade ora...”
“Sì, era la sua priorità...”
convenne la chunin della Sabbia.
“Come mai ti trovi qui e non con il
tuo Kazekage?”
“Dovevo leggere un libro...”
tentennò Hanako.
“Hai bisogno di una mano per trovare quello
che ti serve? Conosco tutti i libri e...”
“No, ti ringrazio.”
la bloccò Hanako prima che finisse di parlare “Ho già
fatto...”
“E' la prima volta che ti vedo... Anche tra gli
abitanti di Suna non c'eri...”
“Ehm... Sono stata fuori per un
po'...” rispose mesta, già stufa che tutti le facevano la stessa
constatazione. La ninja della Foglia si sporse per vedere i tomi che
la castana aveva preso.
“Sei un ninja medico?”
“Teoricamente
si, ma sono ancora agli inizi...” mormorò “Ne ho ancora di
strada prima che doventi come mio nonno o mia zia...”
“Non ti
arrendere. Sono sicura che diventerai molto brava.” l'incoraggiò
la rosa, sorridendole “Anch'io sono un ninja medico, sai?”
“Sei
allieva dell'Hokage? So che la Ninja Supremo è formidabile con le
Arti Mediche!”
“Già, dovo molto a lei ed ai suoi
insegnamenti...” ammise Sakura sedendosi accanto ad Hanako.
Ci fu un attimo di silenzio: Hanako
aveva ormai abbandonato l'idea di leggere il libro di Chiyo, mentre
Sakura voleva scoprire qualcosa in più su quella strana ninja che
aveva affianco.
“Oltre a te, chi è venuto da Suna?” chiese la
ninja della Foglia.
“Temari, Matsuri e Kankuro, il mio
maestro...”
“Kankuro, il tuo Sensei? Quindi, sei una
marionettista!” esclamò a bassa voce Sakura “Aspetta un
attimo... Arti mediche e marionette... Possibile che tu... Che tu
appartenga al Clan della Sabbie Rosse?”
“S-Si... Come
fai...”
“Ho conosciuto la vecchia Chiyo, era una donna
eccezionale!”
“Mia zia! Hai conosciuto mia zia?” la Sabbia
Rossa si stupì.
“Certo, tua zia. Mi ha aiutato a combattere
contro Sasori...”
“Mio cugino, sì, mio nonno ed il Kazekage
me ne hanno parlato... Faceva parte del gruppo Alba.”
“Lo conosci?”
“Questo è il momento della
verità!” pensò la castana “A grandi linee... Potresti...
Potresti parlarmene tu, per favore?”
“Oh, beh sì... Cosa
vorresti sapere?”
“Perché stanno catturando i
cercoteri?”
“Pare che vogliano creare una nuova forza portante
con tutti i cercoteri. A quanto ne so io, ne esistono nove e da
quello che sappiamo ne hanno catturate già tre, compresa la Monocoda
di Gaara.”
“Quindi, Roshi-sensei...” mormorò Hanako
sovrappensiero.
“Chi?”
“No, no... N-Niente!” si
affrettò “Hai detto che ne avevano già presi due quando hanno
catturato il Kazekage?”
“Sì, non oso immaginare cosa abbiano
potuto fare in tre mesi che non ne abbiamo avuto notizie...”
Hanako
si limitò ad annuire con il capo, pensierosa. In realtà, sapeva
benissimo cosa era riuscita a fare l'Organizzazione Alba e fin dove
si era spinta, ma doveva scoprire di più, molto di più.
“Si sa
dov'è il loro covo?” chiese la ninja di Suna.
“No, sono
praticamente incontrollabili e molto probabilmente ne avranno più di
uno per rendersi invisibili a tutti.”
“Maledizione!”
pensò Hanako irritata ma comunque grata alla pazienza infinita di
Sakura “Grazie.”
“Figurati, per così poco... Ora ti lascio
alla tua lettura, spero di vederti presto. Ciao!”
“Ciao!”
rispose Hanako guardando la rosa allontanarsi da lei. Fissò il libro
appartenuto a sua zia.
“Bene, ed ora all'opera!”