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Autore: Scarlett Sakura    04/08/2011    2 recensioni
Spesso e volentieri mi sono ritrovato a parlare col mio cuore, sapete?
[3° classificata a parimerito con kate_88 al contest "Contest sui sentimenti e le emozioni." indetto da BejewelledMask ma giudicato da reilin. Vincitrice del "Premio giuria".]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick autore EFP e FORUM: Koishan Sokujo/Airo-pearl.
Titolo: Lettera al mio cuore
Fandom:
Originale
Personaggi:
Nessuno
Sentimento/Emozione usati:
Tristezza
Genere:
Introspettivo, sentimentale, triste.
Rating:
Verde
Introduzione:
Spesso e volentieri mi sono ritrovato a parlare col mio cuore, sapete?
Note dell'autore:
Non ho mai sofferto di problemi di cuore, ciò che ho scritto è frutto della mia fantasia. Non so se corrisponda al vero oppure no. In ogni caso, spero vivamente di non aver offeso o ferito i sentimenti di qualcuno. Se così fosse non esiterei a cancellarla.

 

 

 

 

 

 

Lettera al mio Cuore

 

 

 

 

 

 

È un giorno come un altro.

Qui, all’ospedale “Santa Maria”, i medici si danno sempre un gran da fare per me e per gli altri pazienti. O meglio, nel mio caso, per il mio cuore.

È da quando sono nato che fa i capricci e non vuole saperne di collaborare con me. Per colpa sua ho passato tutta la vita da un ospedale all’altro, senza fermarmi mai.

<< Guarirai presto. >>

<< Questa sarà l’ultima volta. >>

Quante volte ho sentito dire queste frasi? Quante vane speranze hanno dato ai miei genitori e al sottoscritto? Molte, troppe. Sono stanco di essere continuamente vittima di illusioni.

Ormai non ho più fiducia nel futuro, mi sarebbe impossibile anche volendo. In che cosa potrei credere? Cosa mai potrei fare in queste condizioni? Non so nemmeno se sarò mai in grado di potere avere un rapporto sessuale decente. La verità è che io non ho potere su nulla.

Tutto ciò che posso fare è mettermi nelle mani del destino, o meglio, dei medici. In fondo, cosa ho da perdere? Niente. Da guadagnare, tutto.

Spesso e volentieri mi sono ritrovato a parlare col mio cuore, sapete? Potrà sembrare assurdo che un umano parli ad uno dei suoi organi portanti, sicuramente penserete che io sia completamente pazzo, ma sono solo un ragazzo e quindi cerco un sistema per poter capire meglio questo mio organo mal funzionante.

Ho sempre osservato i ragazzi della mia età correre e giocare felici, mangiare tutte le leccornie che desideravano ed uscire all’aria aperta. Quanti sorrisi, quanti volti spensierati, quanti sogni irrealizzati…

Io non ho mai desiderato tanto dalla vita, non mi reputo un ragazzino viziato e cose varie - nonostante abbiano sempre cercato di accontentarmi -, voglio soltanto avere un cuore normale. Non un affare speciale, nè tanti soldi e nè dei superpoteri, ma solo un normalissimo organo.

Si sa, i desideri sono tali proprio perché non sai se li potrai mai realizzare, come tutti del resto. Ma io non demordo facilmente, aver passato tutta la vita in un letto bianco e scomodo mi ha insegnato una cosa importante: non arrendersi mai. Anche mio padre non fa altro che ripetermelo:

<< Se vuoi ottenere dei risultati allora devi continuare a combattere contro il tuo male ed anche contro te stesso. >> facile per lui, pensavo, tanto ci sono io in questo casino, mica il contrario. Ma oggi, a distanza di alcuni anni, credo di aver finalmente capito. Mi ci è voluto un po’ per farmi entrare il concetto in testa, ma ci sono arrivato. Per quello che mi riguarda, non mi arrenderò di fronte a questo cuore, nè di fronte a tutti quelli che passeranno nel mio corpo. Io sono più forte di tutti loro e lo dimostrerò al mondo.

Cuore mio, lo so che mi ascolti, quando vuoi ci senti benissimo, quindi non fare lo gnorri. Un giorno io uscirò da questa camera per non farvi mai più ritorno. Una bella mattina mi dimetteranno ed allora farò tutto ciò che mi sono sempre dovuto negare, e sappi che non scherzo!

Però, pensandoci bene, mi sento un po’ triste. Dopotutto, io e te, abbiamo trascorso tanto tempo insieme e “vissuto” tanti momenti. Ricordo quando piangevo e tu sussultavi insieme a me, quando ridevo a tu tremavi per la felicità, quando mi emozionavo e sentivo quell’inspiegabile onda provenire da te. Tenere una mano appoggiata sul mio petto e su di te, mio cuore, mi ha sempre dato un senso di sicurezza, non so spiegarti bene il perché. Anche in questo momento percepisco sotto le dita i tuoi movimenti, il tuo essere vivo e battente come un piccolo tamburo.

Se ritorno con la mente a quei giorni mi viene un po’ di nostalgia, per quanti problemi puoi avermi causato, sei sempre stato al mio fianco. Suona strano, ma mi sono affezionato a te, davvero tanto. Prima o poi dovranno farmi quel benedetto trapianto ed allora ci separeremo per sempre. Non so cosa nè sarà di te, ma spero che mi permetteranno di conservare una tua piccolissima parte. Non sarà soltanto un modo per averti ancora al mio fianco ma anche un monito per il futuro, cosicché, quando ti osserverò, mi ricorderò di questi difficili giorni ed allora mi sarà più facile apprezzare la vita e tutto ciò che essa avrà la bontà di regalarmi. Un giorno, non troppo lontano, potrei anche arrivare a rimpiangere questa mia routine, in fondo è così che ho vissuto da quando io possa ricordare. Io conosco pochissimo del mondo esterno e non so se sarò in grado di viverci, sicuramente mi verranno tanti dubbi, ed insieme ad essi, anche l’irrefrenabile voglia di tornare in ospedale. In ogni caso, non mollerò la presa, ormai ho deciso.

Non sarà facile, ma io ci proverò.

A pensarci bene, non è detto che io sopravviva. L’idea di morire mi ha sempre spaventato e continua a farmi paura ma, se penso che ci sei tu con me, mi sento molto più tranquillo. Certo, non è una cosa da poco e nemmeno facile da accettare ma, quando si è in due, un peso diventa più facile da sopportare. Male che vada, staremo insieme anche nella morte oltre che nella vita. Proprio come Romeo e Giulietta. Molto romantico, non trovi? Divertente non lo è per niente ma vi è quasi una profonda dolcezza in questa mia piccola e sciocca convinzione. In ogni caso, sappi che ti ringrazio per aver continuato a lavorare per tenermi in vita. Nonostante tutto, ti sono infinitamente grato. Proprio per questo, nel caso in cui potrò abbandonare la mia seconda casa per sempre, tu mi seguirai. Farò di tutto per tenerti ancora con me, amico mio.

Qualunque cosa accada, nel bene o nel male, sia che ci separino o meno, io non ti scorderò mai. E spero che tu possa fare altrettanto con me.

 

Ti saluto, mio piccolo adorato cuore.

 

 

 

 

 

 

 

Il giorno dieci nel mese di Agosto, anno 2011, si è spento Piccolo Cuore. Un organo che ha sempre combattuto per il bene del suo proprietario. Ora, riposa in pace presso la piantina di margherite accanto al letto del suo migliore amico, nonché ex-proprietario.

 

Omaggio a te, piccolo cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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