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Autore: DeerWs    04/08/2011    6 recensioni
Dalla sua bacchetta uscì lentamente una cerva argentata, che si fece spazio nella sala e prese a camminare guardandosi intorno. Lily la guardò senza fiato, tenendo bene a mente il suo ricordo felice, per non permetterle di andare via.
-Hei, guardate il patrono di Potter! –
Anche Lily girò lo sguardo verso la voce che aveva parlato, e con sommo stupore notò che davanti ad un incredulo Potter, che fissava lei e il suo patrono, si trovata.. un cervo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Così deve essere.


-Ragazzi, un attimo di silenzio prego! –
Il piccolo professor Vitious si issò sulla scrivania con l’aiuto di due studenti, mentre gli altri trattenevano risatine divertite.
-Bene ragazzi, oggi vi mostrerò come funziona un “Incanto Patronus” –
I ragazzi si scambiarono occhiatine incredule e molti ripresero a parlare animatamente. Vitious intimò di nuovo il silenzio.
-Qualcuno sa dirmi qualcosa a proposito di questo incantesimo? –
Come era prevedibile, solamente quattro ragazzi alzarono la mano.
-Si, signor Piton? –
Il ragazzo abbassò la mano fra le risatine generali e a voce bassa, cominciò a parlare –
-L’incanto Patronus è un incantesimo di fenomenale potenza. Esso consiste nell’evocare un ricordo felice, che è in grado di creare una densa nebbiolina argentea, capace di proteggere l’evocatore. –
-Molto bene, Piton. -. Vitious si guardò intorno e puntò lo sguardo su una mano che si era alzata improvvisamente.
-Si, signor Black? –
Sirius scoppiò a ridere silenziosamente, sferrando una gomitata al suo vicino di banco, James Potter.
-Sa, professore, mi chiedevo se uno che non si lava mai i capelli, potrebbe.. bè si, potrebbe lo stesso evocare un patronus.. Mi chiedevo se il patronus non si spaventasse una volta uscito dalla bacchetta -. E insieme i due scoppiarono a ridere, seguiti a ruota da metà della classe.
-Black.. – Vitious guardò sconsolato i ragazzi e il povero Piton, che teneva la testa bassa e stringeva forte il pugno, come se fra le sue dita si trovasse la testa di Black.
-Dieci punti in meno per Grifondoro -
I grifondoro protestarono silenziosamente, ma Vitious , imperterrito, riprese:
-E chi sa parlarmi di un Patronus corporeo? Oh, si signorina Evans –
-Il patronus corporeo – delle pernacchie vennero dal fondo della sala – Il PATRONUS CORPOREO, appunto, è un Patronus dotato di una forma, generalmente animale, che rispecchia il carattere dell’evocatore, ma che può mutare in seguito ad un forte trauma. –
-Bene, molto bene. Allora ragazzi.. – Vitious accennò ai ragazzi di alzarsi e di spostarsi al centro dell’aula, e con un colpo di bacchetta spostò tutti i banchi ai lati.
-Ora, dovete concentrarvi tutti su un ricordo felice, il più felice che abbiate mai provato. –
Molti ragazzi chiusero gli occhi, mentre Black, Potter e Minus, richiamati costantemente da Lupin, cercavano di far spaventare i compagni concentrati.
Vitious li fissò scontento – Dopo, quando vi sentite pronti, agitate la bacchetta in questo modo – Il professore mimò un movimento circolare della bacchetta – e dite le parole “Expecto patronum” –
Molti ragazzi provarono subito, e per due o tre minuti si sentirono solo sussurri e bacchette agitate.
Vitious richiamò nuovamente l’attenzione – Così, ragazzi. Expecto patronum! – E dalla sua bacchetta uscì un corvo argenteo, che volò sulla sala per poi tornare velocemente nella bacchetta del professore.
Dopo un po’ di tentativi, alcuni ragazzi riuscirono ad evocare i loro patroni, e la stanza di riempì lentamente di ogni sorta di animale.
Lily, che non riusciva ad individuare il suo ricordo più felice, tentava invano di evocare il suo patronus, incoraggiata dalle amiche che si divertivano a far girare i loro animali per la stanza.
E poi, lo trovò. Quel pomeriggio, mentre lei e Petunia erano al parco e incontrarono Severus. E il ragazzo le rivelò di essere un mago, e che lei, lei Lily, era una strega. Lo aveva trovato.
Il cuore le si scaldò di piacere al ricordo felice, e sicura, con il sorriso sulle labbra, pronunciò la formula:
-“Expecto Patronum”.
Dalla sua bacchetta uscì lentamente una cerva argentata, che si fece spazio nella sala e prese a camminare guardandosi intorno. Lily la guardò senza fiato, tenendo bene a mente il suo ricordo felice, per non permetterle di andare via.
-Hei, guardate il patrono di Potter! –
Anche Lily girò lo sguardo verso la voce che aveva parlato, e con sommo stupore, noto che davanti ad un incredulo Potter, che fissava lei e il suo patrono, si trovata.. un cervo.
Lily spalancò gli occhi e sentì il cuore che cominciava a batterle forte, sempre più forte. James, aggiustandosi bene gli occhiali sul naso, guardò bene la cerva di Lily, e poi il suo cervo.
A Lily mancavano le parole. Non era una stupidata quella, lo sapeva. Aveva letto sull’incanto patronus, e solamente un caso eccezionale poteva tramutare il patrono di un mago, solo un caso eccezionale. Guardò il cervo di Potter, e poi il ragazzo. Ma il patrono di Potter non era cambiato, non era mai cambiato perché era nato così, uguale al suo. Era così perché così doveva essere.
Lily continuò a fissare James, anche quando il ragazzo ricambiò il suo sguardo. Ma non era uno sguardo confuso o sconcertato, James la guardava sorridendo, come se per lui fosse normale che il suo patrono fosse identico a quello di Lily Evans.
Qualcos’altro richiamò l’attenzione di Lily dall’altra parte della stanza.
Un gruppo di serpeverde fissava divertito la figura smilza di Piton, che tenendo in mano la bacchetta come se fosse incandescente, fissava incredulo una figura uscire dalla punta di essa, una figura molto simile a...
Lily strabuzzò nuovamente gli occhi. Dalla bacchetta di Severus Piton era appena uscita una cerva.
Tutti i ragazzi in sala cominciarono a parlottare, mentre Lily fissava prima il suo patrono e poi quello di James Potter, nuovamente il suo, e quello di Severus Piton.
Mentre osservava quest’ultimo, Lily ebbe la consapevolezza che il suo ricordo fosse lo stesso identico ricordo di Severus. Ma per lei era un ricordo felice, il ricordo più felice che aveva, perché aveva scoperto di essere una strega!
 Lily puntò gli occhi su Piton, che sembrava stesse pensando le stesse cose a cui pensava lei, che sembrava aver capito quale fosse il dubbio della ragazza. Che il ricordo di Piton fosse il più felice che aveva, perché aveva incontrato per la prima volta lei, Lily?
-Lily.. Lily.. io – Piton si mosse verso la ragazza ma poi si bloccò, abbassando lo sguardo.
James avanzò verso Lily, e il suo patrono lo seguì, avvicinandosi alla cerva argentata e toccandole piano il muso, come se volesse accarezzarla. Lily sorrise e guardò James, che per la prima volta da quando lo conosceva, non si guardava intorno in cerca di applausi, non si passava una mano fra i capelli, non scherzava, non prendeva in giro nessuno.. ma semplicemente la fissava annuendo, e sorridendo a sua volta.
-Oh, questa si che è una cosa bizzarra – disse il professore Vitious facendosi strada sulla folla e osservando i patroni.
Lily stava per aprire la bocca, per dire al professore che si, quello che stava accadendo era davvero strano, ma fu Sirius Black a precederla.
-Professore, mi scusi, ma è normale che ci siano tre patroni identici? Cioè, se fossero stati due sarebbe stato quasi normale, ma tre.. –
Vitious girò intorno al patrono di Lily – In effetti, signor Black, non mi era mai capitata una cosa del genere, tre patroni identici! –
Piton emise un sibilo con la bocca, e guardando disgustato James Potter, fece scomparire il suo patrono e rimise la bacchetta nella tasca della divisa.
Anche James, fissando con odio Piton, richiamò il suo patrono nella bacchetta.
-Oh bene bene, ragazzi.. questo è davvero un caso eccezionale.. – Vitious richiamò i banchi ai loro posti e invitò tutti a sedersi.
  Lily si risedette, e subito un foglietto di carta planò sul suo grembo. Lentamente lo aprì, e sopra, vi erano scritte sei semplici parole:
“Non lasciare che tutto questo passi inosservato”
Piton, dall’altra parte dell’aula fissava la scena, trattenendo a stento la rabbia che rischiava di uscire dal suo corpo. Vide Lily leggere quello stupido biglietto, e poi la vide girarsi, verso Potter, e sorridergli. Un sorriso caldo, che colpì anche lui per quanto fosse bello. E come prevedibile, anche Potter ne fu abbagliato, e ricambiò il sorriso della ragazza accompagnandolo con un gesto della mano, che voleva fosse intenso come un “dopo”..
E quando vide Lily rigirarsi, rossa in viso e con gli occhi che brillavano, Piton capì che non sarebbero bastati tutti i patroni del mondo per avere quello. Che il suo poteva rimanere anche una cerva, tanto più simile a quello di Lily di quanto poteva esserlo quello di Potter, ma di lei, di lei gli sarebbe rimasto solamente quello stupido animale argentato.




***
Premettendo che ho apportato una serie di modifiche alla storia reale :)
Il patrono di Piton non è una cerva, ma è tramutato dopo la morte di Lily.. e il patrono di Vitious, non so esattamente se sia un corvo xD
E' una cosa un pò strana.. fatemi sapere cosa ne pensate :)
Le recensioni, brutte o belle, sono sempre accolte! u.u
Marti
  
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