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Autore: Franky93    04/08/2011    1 recensioni
Due fratelli mossi da puro spirito di avventura, una giovane spadaccina in cerca di sfide e una misteriosa ragazza dal passato altrettanto misterioso... questi quattro ragazzi, seppur animati da sogni e ambizioni diverse, mirano ad un unico obbiettivo: navigare per la Rotta Maggiore con il solo scopo di far avverare questi sogni (ed eventualmente conquistare bottini di ogni genere) e dimostrare che tutto è possibile, se ci si crede davvero [Personaggi originali]
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Wild Felis Chronicles'
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Cap.36:
Incontri inaspettati

-Allora, è tutto chiaro ciò che devi fare, Gluttony?- disse Lust, rivolgendosi alla sua adepta, il cui aspetto era ricoperto da una cappa rosa con il cappuccio –Devi tendere un agguato a Martine Bells e recuperare la spada che ha sottratto a Sloth-

-Tutto chiaro, Nobile Lust, gnam… Lasci fare a me, gnam…- rispose l’interessata, mangiucchiando qualche biscotto al cioccolato da un sacchetto che aveva con sé –Non avrò alcuna pietà-


-Buon per te, anche perché un tuo fallimento non sarà tollerato-

Ed annuendo a quelle parole, la Peccatrice Gluttony si era subito messa in viaggio, spostandosi dalla base delle Peccatrici alla sua meta prestabilita tramite la piccola sfera di quarzo rosa che si era portata con sé, finendo così nel cuore di un’isola popolata da animali feroci di ogni genere, uno dei quali, una tigre gigante, per poco non se la pappava in un solo boccone. Scampata quasi per miracolo alla morte certa, la ragazza aveva poi raggiunto la scogliera dell’isola, attendendo che il suo target si facesse vivo.

-Sono sicura che quella Bells e i suoi compagni arriveranno da un momento all’altro- rifletté, osservando l’orizzonte -D’altro canto, la Nobile Lust ha detto chiaramente che la loro nave avrebbe sostato da queste parti, e io in quanto loro nemica li avrei aspettati in un punto preciso di quest’isola come pianificato…- aggiunse, frugando nella cappa e tirandovi fuori una bustina di orsetti gommosi, uno dei suoi tanti dolcetti preferiti, e mangiandone qualcuno –Spero non mi facciano aspettare troppo…- concluse, rimanendo dov’era.

***

-Uhm… che strano…- sentenziò Marty, osservando con attenzione Papavero del Sogno, che in quel momento aveva incominciato a brillare di uno strano bagliore bianco –Fino ad ora questa spada non aveva mai fatto cose del genere… a parte emettere polline-

-Cosa potrebbe voler dire quella luce?- gli chiese Alex.

-E secondo te come faccio a saperlo?- replicò la spadaccina stizzita.

-Pensavo la sapessi lunga su quelle spade- ribatté il capitano.

-E invece pensavi male, dato che purtroppo le conosco solo di fama e non ho la minima idea di ciò che potrebbero fare! Ah, se solo Arslan fosse qui… lui avrebbe di sicuro una risposta pronta…-

-Mi chiedo che fine abbia fatto…- disse Anis –Mi era sembrato un tipo così simpatico e divertente, alla fin fine… anche se forse era un po’ troppo stravagante come tipo-

-Per me vi preoccupate per nulla- proferì invece Kym –State certi che prima o poi lo rivedremo da qualche parte intento a far divertire la gente con quella sua strana danza-

-Già… uno come lui non si dimentica facilmente- aggiunse Andross, per poi fare cenno a Marty di passargli la spada e osservare con attenzione la lama –Ma tornando alla nostra questione principale… sembra che ci troviamo davanti ad un bel mistero-

-Mistero o no, l’importante è proseguire- disse prontamente Bobo, intento a manovrare il timone come suo solito –E penso che quell’isola possa fare al caso nostro come nuova tappa- aggiunse, indicando con il dito un’isola dall’aspetto totalmente verdeggiante, quasi come se fosse una giungla –Che ne dite, ci fermiamo?-

-Beh, se magari siamo così fortunati da trovare un tesoro durante il nostro cammino, perché non approfittarne?- rispose Alex, rimanendo letteralmente sbigottito dalla vegetazione che si presentava in quella zona –Bobo, a tutta dritta verso quell’isola!-

-Ha deciso senza esitare… tipico di lui- sentenziò Andross, lasciandosi andare ad un sospiro annoiato -Ma non importa… quel che conta è che non si faccia troppo male e che se tutto va bene troviamo davvero qualche bel tesoro da portare via, eh eh-

-E se ci fosse qualche animale feroce?- domandò Anis.

-Non ti preoccupare, piccola pulcina- le rispose Kym, scompigliandole un po’ la testolina bionda –Lascia fare alla sottoscritta e vedrai che nessun animale cattivo ti farà la bua-

-Non ti allargare, donna del Nord- si intromise Marty –Lei è la mia apprendista, perciò giù le mani, sono stata chiara?-

-Oh, andiamo, volevo solo fare amicizia- si spiegò l’altra –Cosa c’è, se così gelosa di lei che hai paura che te la porti via?-

-Peggio, temo che se provasse a frequentarti potrebbe diventare una selvaggia come te. Perciò, onde evitare questo e altri guai in cui potrebbe cacciarsi, lei resta sotto la mia protezione-

-Ma Senpai, non si ricorda che se non fosse stato per Kym a quest’ora sarei ancora nelle mani di Aster?-

-Certo che mi ricordo, ma…-

-Allora la pulcina ha ragione, dato che mi deve la vita ha tutte le ragioni per darmi confidenza-

-Ma Kym, noi due siamo rivali! Anche se volessi, non posso lasciare che una mia rivale frequenti una mia allieva!-

-E se diventasse l’allieva di entrambe? Pensaci, sarebbe già un bel compromesso per farci tutte contente-

-Spiacente, ma io non mi abbasso a compromessi con una che va in giro con un’armatura che le copre solo parte del corpo e alla prima occasione mostra le sue forme a tutti i maschi-

-Ah, sì? E allora tu, che non fai altro che pensare alle tue spade, che sembri trattare come se fossero delle amichette da coccolare?-

-Vuoi vedere come con una di queste mie “amichette” ti faccio la permanente a quei capelli selvaggi che ti ritrovi?-

-Azzardati a farlo e ti concio peggio di una pelliccia-

-Per favore, ragazze- cercò di calmare Alex, mentre Anis iniziava a nascondersi dietro di lui temendo il peggio –Non mi sembra il caso di azzannarsi a vicenda per delle cavolate… dopotutto, siamo comunque una ciurma formata da amici e compagni e…-

-Tu stanne fuori!- replicarono entrambe con uno sguardo adirato, facendo scappare via sia il giovane capitano con la kefiah che Anis.

-A quanto pare tra quelle due non scorre buon sangue- disse Bobo.

-Ma dai? Non ci ero arrivato- disse un ironico Andross, osservando le due litiganti scambiarsi occhiate al fulmicotone e prepararsi a mettere mano alle armi –Non sarà una giornata facile, me lo sento-

Tempo più tardi, i nostri ebbero modo di sbarcare sull’isola, anche se lo scendere a terra fu leggermente rallentato da Marty e Kym, in quel momento impegnate in una sorta di gara a “chi scendeva prima dell’altra”, obbligando Bobo a gettarle di peso dalla nave, anche se conscio del fatto che essendo un carpentiere il suo non si poteva definire in tutta franchezza un “tocco leggiadro”. A parte quel piccolo imprevisto, non appena la ciurma cominciò a muoversi per l’isola, più precisamente all’interno della fitta giungla, una serie di frecce acuminate, apparentemente apparse dal nulla, li prese di mira, obbligandoli a separarsi per evitare di essere colpiti.

-Ehi, ragazzi, tutto apposto?- domandò il vicecapitano, riparatosi dietro un albero insieme ad Alex per proteggersi.

-Affermativo- rispose per primo il carpentiere, che si era fatto scudo usando un pezzo di legno staccato da un albero –Io sono vivo-

-Anche noi tre- disse Marty, mentre ai suoi piedi giacevano i rimasugli delle frecce che erano destinate a lei, Kym e Anis.

-Ho paura che non sia ancora finita- esclamò infatti la nordica, vedendo altri dardi saettare verso di loro e respingendoli con la lama della sua ascia –Diamine, chiunque sia il tizio che ci ha teso questa trappola deve avere un’ottima mira e un buon tempismo, se riesce a lanciare così tante frecce in rapida successione-

-Già- annuì Anis, guardandosi intorno per cercare di individuare da dove partivano gli attacchi –E dato che gli alberi sono un buon nascondiglio per offensive del genere, questo nostro avversario ha capito tutto su come mettere in difficoltà i malcapitati-

-Indovinato, ragazzina- confermò una voce dietro di loro, che si rivelò appartenere ad un uomo coperto da una lunga cappa rossa, munito di un arco dalla forma molto elaborata e una faretra allacciata dietro la schiena, puntando verso le ragazze tre frecce dalla punta a forma di testa di rapace stilizzata –E ora, se non volete che vi tolga la vita in modo prematuro, consegnatemi subito, anzi, immediatamente la Spada del Peccato che avete con voi- intimò poi.

-E perché mai dovremmo farlo?- domandò Marty, irritata dal tono arrogante di quel tipo –Ma più che altro, come fai a sapere che io ne possiedo una, e soprattutto chi sei?-

-Il mio nome non ha importanza, vi basti solo sapere che mi chiamano “Fenice Vermiglia”, sono un pirata cacciatore di tesori… e per voi Peccatrici è finita se non mi date subito la spada-

-Ehm… mi sa che lei sia un po’ in errore, signore- lo interruppe giustamente Anis –Noi non siamo le Peccatrici-

-Ah, no?- disse stupito, abbassando l’arco -Strano, perché la Gilda mi aveva informato che una Spada del Peccato si trovava qui…-

-Certo che no, Cappuccetto rosso!- rispose la nordica, afferrandolo per la cappa e interrompendo le sue riflessioni –E poi, che diamine sarebbe una gilda? È un qualcosa simile ad una ciurma?-

-Beh, ecco…-

Ma prima che l’uomo potesse proseguire, Alex sbucò da dietro di lui e gli saltò addosso cominciando a riempirlo di mazzate e morsi, manco fosse un felino in calore… anche se visti i poteri del giovane capitano, un paragone del genere era più che meritato.

-L’ho preso, l’ho preso!- esultò il ragazzo, tenendosi aggrappato ben bene al tizio senza mollare la presa –Mi ci è voluto un po’ per individuarti, ma ora non fai più lo sbruffone, eh?-

-Levatemi questo coso di dosso!- disse invece l’altro, cercando invano di scrollarselo –Ma guarda cosa mi tocca sopportare…-

Ci volle quasi un’ora piena per spiegare ad Alex che l’uomo non era pericoloso come voleva far credere e che il suo agguato era stato tutto uno sbaglio. Per fortuna, una volta chiarito l’equivoco, l’uomo accetto di buon grado le scuse del giovane McWilde, e una volta fatta conoscenza col resto delle ciurma, egli poté finalmente spiegare con calma le sue vere intenzioni.

-Quindi, se ho capito bene, fai parte di una gilda- disse un incuriosito Alex –Ma non sono per caso quelle organizzazioni che accettano qualsiasi incarico in cambio di denaro?-

-Sì, una sorta- rispose l’interpellato, il quale si era abbassato il cappuccio e aveva rivelato dei capelli castano fulvo pettinati a spazzola e degli occhi verde smeraldo –Solo che nel nostro caso, lavoriamo per noi stessi e pensiamo solo a collezionare tesori rari-

-Perciò, siete come dei pirati- azzardò Andross.

-Ancora meglio, siamo pirati e cacciatori di tesori- ribatté lui, mostrando un sorriso divertito –E vi assicuro che non esiste nessuno che non ci conosca, essendo la Gilda dei Quattro Elementi, costituita da vari pirati che abbiamo accolto tra le nostre fila e, ovviamente, i membri più importanti, vale a dire i Quattro Sovrani Celesti-

-I Quattro Sovrano Celesti?- domandò Marty.

-Proprio così- continuò l’arciere –Sono quattro pirati i cui epiteti richiamano i Quattro Animali, nonché i più forti esponenti della Gilda stessa… e io, il qui presente Akaji Honoo, sono uno di essi-

-Wow… deve essere uno davvero forte, allora- disse Anis.

-Un momento!- li interruppe Kym –Capisco che questa tua cosa è molto bella da sentire e tutto il resto, ma non ci hai ancora detto che ci fai in un posto del genere-

-Mi pareva di averlo già detto… sono qui perché ho sentito che nei paraggi di quest’isola si trovava una Spada del Peccato, perciò una volta arrivato ho iniziato le ricerche rimanendo nascosto in mezzo alla vegetazione. Poi vi ho visti arrivare e non appena ho adocchiato la spada che aveva la vostra amica ho pensato foste dei nemici e… beh, il resto lo sapete. In ogni caso, che ne direste di continuare le ricerche insieme a me? Giusto per farmi perdonare il disturbo arrecatovi-

-Affare fatto!- concluse Marty, stringendogli la mano senza esitare.

Fine Cap.36
   
 
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