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Autore: Jezabel_89    05/08/2011    3 recensioni
Harry non l'aveva mai veramente amato. Mai prima d'ora.
Un vecchio amore è come un granello di sabbia, in un occhio, che ci tormenta sempre
(Voltaire)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Questo, ragazze, è il punto di vista di Draco.

Sinceramente è la mia parte preferita e la reputo ancora più triste della prima, ma confidate nella mia passione per i finali felici :D





Un bacio e un abbraccio a loux per essere la ragazza più fantastica della terra (...sviolinate a go-go XD)

p.s. In alcuni commenti che ho ricevuto mi e' stato fatto notare che Draco e' troppo rapido nel perdonare quando invece farebbe meglio a vendicarsi. Sappiate che un conto e' amare qulcuno e un altro e' perdonre senza remore il male che questo qulcuno ci ha inflitto. Draco ama Harry, lo ama da sempre e ne sente la mancanza ma questo non vuol dire che lo accettera senza vendicarsi (probabilmente in in probabile seguito).





p.s. grazie Giulia, grande amore della mia vita nonchè maiala illuminata con annessa scritta al neon "INTELLETTUALE QUI!"






* * *


-"Padre!"-
La vocina del mio piccolo principe mi distrae istantaneamente dal discorso di uno dei due affascinanti funzionari
del Ministero che stanno tentando di abbordarmi stasera. E fino a poco fa ci stavano riuscendo discretamente.
Faccio per accucciarmi, ma Teddy mi assale gettandosi al mio collo.
Il mio principino è cresciuto tanto nell'ultimo anno, al punto da rendermi impossibile ciò che prima facevo con
tanto gusto: prenderlo tra le mie braccia e stringermelo al petto.
Presumo che tra un anno o due avrà già raggiunto l'altezza mia e di Harry e tra quattro anni, quando tornerà a casa
per le vacanze estive ci presenterà qualche ragazza conosciuta ad Hogwarts.
Speriamo almeno che non sia una Tassorosso o una Grifondoro! Non ho dubbi riguardo al fatto che a Settembre,
quando il Cappello Parlante dovrà smistarlo in una Casa, sceglierà per lui Serpeverde come ha fatto, a suo tempo,
per me: il mio draghetto è abituato ad essere viziato e coccolato, perlomeno da uno dei suoi genitori. Sarebbe
bello poter vedere come te la cavi, Harry, con il mio bambino e con la casa che ho lasciato, ora che non hai più me
al tuo fianco.
Quando abitavamo ancora insieme ero io che mi occupavo di Teddy e di Grimmaud's Place e ora che io non sono
più con voi sarei davvero curioso di sapere come rassicuri mio figlio, quando si sveglia di notte in preda agli
incubi, se te lo stringi al petto e gli accarezzi i capelli come facevo io, o se magari lo porti nel lettone con te e
vegli sul suo sonno come io vegliavo sul tuo.
Chissà, Harry Potter, se maledici il giorno in cui sono uscito dalla tua vita proprio come vi ero entrato anni prima:
illuminato dai raggi del sole, passando trionfale dalla porta d'ingresso.
Chissà se la sera, magari, pensi che un'altra giornata trascorsa senza di me sia stata inutile e desolante, se ti
addormenti pregando che sia stato soltanto un brutto incubo e che al tuo risveglio io sia ancora steso accanto a te,
sul nostro letto, ad accarezzarti la fronte e a rassicutarti che va tutto bene, che stavi solo sognando e che non tilascerò mai.
-"Che ci fai qui, mio piccolo principe?"- gli chiedo, chiamandolo con il solito nomignolo che uso per lui, e che so
piacergli tantissimo.
Proprio in questo momento, i suoi capelli si tingono del mio stesso biondo.
Mi rende orgoglioso il fatto che i miei colori diventino i suoi: è la dimostrazione del fatto che lui è mio figlio.
Che voialtri la pensiate pure come meglio credete a proposito di me, del Marchio Nero che sapete essere nascosto
sotto le mie camice impeccabili, della mia relazione, ormai conclusa, con il vostro eroe!
Dite pure di me tutte le cattiverie che volete: lui è mio figlio!
Legalmente è un Potter a tutti gli effetti –chi mai avrebbe potuto negare al Salvatore-Del-Mondo-Magico la
custodia legale del suo figlioccio?- Ed io non ho potuto fare nulla, all'epoca, per dargli anche il mio cognome, nè
tantomeno per avanzare richieste riguardo la sua custodia, visto che davanti ad un tribunale io non sono nessuno,
per lui. Ovviamente nessuno, neppure tu, Potter, può negarmi di vedere mio figlio, ma lui non può vivere con me.
Non più.
Il progetto prevedeva che fossi io a diventare un membro della vostra famiglia.
Invece sono ancora il vecchio Malfoy: il Mangiamorte, la puttana, il principino.
Sempre il solito Malfoy.
Credevi davvero che avresti mai potuto mantenere le promesse che mi hai fatto, Harry Potter?
Sai, io non ho mai dimenticato il giorno in cui mi hai assicurato che ce l'avremmo fatta, io e te.
Non ci ho mai creduto davvero.
Non saremmo mai potuti andare avanti, fino alla fine di noi stessi, se tu non ti fossi affidato a me.
Sei due uomini, Harry Potter; sei il mio eroe, quello che mi accarezzava i capelli al mattino, quello che, vestito
solo del mio odore, mi guardava dormire incantato, quello che mi ha dato il coraggio per ribellarmi alle scelte che
la mia famiglia mi aveva imposto. Io lo amavo quell'uomo.
Certo, non come avrei voluto – non sarebbe bastata una vita per amarti come volevo io, mio Harry Potter -, ma lo
amavo quando lui mi permetteva di farlo. E poi sei il loro eroe, quello troppo impegnato per prendersi cura di me
e Teddy, quello che non riusciva a perdonarmi per il mio carattere così incredibilmente Serpeverde, per la mia
arroganza, il mio snobbismo, le mie scelte sbagliate. Quello che aveva bisogno di placare i suoi sensi di colpa
assicurandomi, assicurandosi, che non era solo sesso, quando con tutta probabilità lo era, altrimenti il mio
broncio, che a volte trovavi adorabile, non sarebbe mai diventato insopportabile ai tuoi occhi, portandoti a
rifugiarti tra le braccia di qualcuno che non avrebbe certo negato al Bambino-Sopravvissuto un po' di quel calore
che il brutto e cattivo Mangiamorte Malfoy non sapeva dargli.
Ma io non sono cattivo.
Io quel calore lo possedevo, un tempo, e avrei anche potuto dartelo.
Te l'avrei dato, quel calore, se soltanto tu mi avessi concesso di farlo.
Ma in fondo perchè mai tu, Harry Potter, il paladino senza macchia e senza paura che è sceso sul campo di
battaglia armato solo del suo coraggio Grifondoro e della sua bacchetta giustiziera per liberare il mondo dal male,
avresti dovuto interessarti proprio a me?
Di sicuro la luce abbagliante dei flash ti avrà accecato tanto da distrarti da quella dei miei capelli, che un tempo
dicevi essere fatti di raggi di luna.
Perchè hai smesso di accarezzarli, i miei capelli che tanto ti piacevano? Come hai potuto lasciare che altri odori
radicassero sotto la tua pelle, cancellando il mio?
Eppure ancora oggi non ti direi mai, mio Harry Potter, che le tue mani sono le uniche ad avere il potere di scaldare
il mio corpo gelido, fino a farmi liquefare sotto le tue carezze, e che l'unica casa dove vorrei essere accolto ogni
giorno, quando torno stanco dal lavoro, è fra le tue braccia.
E che l'intero Mondo Magico mi dia pure della puttana, io non direi mai a nessuno di loro che l'unico uomo al
quale avrei concesso la mia fiducia, è anche l'unico uomo che avrebbe potuto tradirla.
Ora non c'è più fiducia da tradire, Harry Potter, perchè non mi do a nessuno, nonostante mi prenda chi voglio e
come voglio.Non ti ho mai detto, nè ti direi mai, quanto mi mancavano i tuoi occhi verdi quando, al ritorno da una delle tue
scappatelle, non riuscivi a guardarmi in faccia. Nè ti direi mai quanto mi mancano adesso che mi sono del tutto
preclusi.
Non avrei mai la faccia tosta di dirti quanto tu mi abbia ferito, strappandomi il cuore dal petto, quanto i tuoi
tradimenti mi abbiano avvelenato, rendendomi impossibile mangiare, dormire, guardarmi allo specchio senza
piangere e quanto il tuo abbandono mi abbia fatto sentire sbagliato, non voluto.
Come hai potuto far bagnare di lacrime gli occhi che dicevi essere i tuoi fari nella notte? Come potrei mai
descriverti il bruciore che sentivo nel petto, quando ti guardavo indossare il mantello per andarti a rifugiare
altrove, invece che tra le mie braccia? Invece rimanevo lì, impassibile, a guardarti calpestare il mio orgoglio e
sputare sul mio amore, pregando Dio, alla vista della tua schiena che abbandonava la casa che avevamo costruito
insieme, di farti tornare da me. Pregandolo di farti tornare alla mente i giuramenti che ci eravamo fatti e
assicurando a me stesso che qualche scappatella avrei benissimo potuto perdonartela, finchè tu fossi tornato
sempre da me, a casa nostra, nel nostro letto, alla fine.
Ma non potrei mai farti comprendere la ripugnanza che il mio corpo provava sotto al tuo tocco, sapendo che allo
stesso modo avevi toccato qualcun altro, anche se impedivo a me stesso di ritrarmi dalle tue mani, terrorizzato al
pensiero che tu potessi decidere, se mi fossi negato a te, di abbandonarmi definitivamente. Di non tornare più a
casa, da me.
Ma allo stesso tempo dimmi, mio Harry, come avrei mai potuto cancellare dalla mia pelle la sensazione che tu mi
stessi sporcando, quando ti permettevo di entrare ancora una volta dentro di me, pur sapendo che non eri più
soltanto mio?
Come ti ho amato, Harry, e come ti amo! Ma come potrei mai dirtelo proprio adesso? Adesso che il mio cuore è
sereno.
Adesso che mi sono abituato a svegliarmi senza di te, a non litigare per il giornale, la mattina, addirittura a
prepararmi la colazione da solo!
Adesso che mi sono abituato a non dovermi più difendere da te.
Teddy mi prende per mano e mi chiede di portarlo in giardino ed io non riesco a trattenermi dal chiedergli di te.
-"In effetti è un po' che non lo vedo in giro"- mi risponde scrollando le spalle – come è possibile che il mio
piccolo principe parli e si comporti da perfetto Malfoy, pur vivendo con suo padre, lontano da me?- e poi
aggiunge con aria rassegnata -"Riesce sempre a sfuggire alla mia vista e a ficcarsi in qualche guaio, a feste del
genere"-.
Ma io non ti ho perso di vista neppure per un secondo, stasera. Ti indico al nostro bambino che appena ti vede
cambia il colore dei suoi capelli.
-"Perchè i tuoi capelli non sono più biondi, principino?"- gli chiedo incuriosito ed un po' amareggiato.
-"Perchè a papà non piace, padre"- mi risponde sottovoce ed io sento una fitta al petto e sono costretto a mordermi
le labbra per non piangere -"Diventa sempre triste quando i miei capelli hanno il tuo stesso colore"-.
-"Ora ci sono io con te"- lo rassicuro -"Papà non ti dirà niente, vedrai"-.
E sembra quasi che il suo volto si illumini, quando la sua testolina torna bionda.
Mi fissi mentre incedo verso di te, sicuro, con il nostro bambino per mano.
Sospetto che neppure tu mi abbia tolto gli occhi di dosso, stasera.
Ti faccio cenno di seguirci in giardino, dove Teddy trova un suo amico e corre a giocare.
Ti guardo con la coda dell'occhio e noto un sorriso triste comparire sul tuo volto mentre guardi allontanarsi il
nostro bambino.
-"Mi viene da piangere quando gira per casa con i capelli del tuo stesso colore"- ti sento sussurrare con la voce un
po' roca. Non vorrai mica metterti a piangere così, su due piedi, Potter!
-"E' come avere ancora qualcosa di te"- aggiungi, volgendo lo sguardo verso di me.
Nel momento preciso in cui queste parole arrivano al mio orecchio, vorrei poter scoppiare in lacrime ed
aggrapparmi al tuo petto, e giurarti che tu hai ancora tutto di me, mio Harry.
-"Dovrai avere una motivazione davvero, davvero buona per aver perduto il mio piccolo principe in mezzo alla
folla, Potter"- sono invece le parole che escono dalle mie labbra.

Non biasimarmi per la mia freddezza, amore mio: dopo tutti questi anni, io non so ancora chi sei.
Merlino, come vorrei che tu fossi l' Harry Potter che eri un tempo, quello che mi guardava incantato, come se
fossi la creatura più bella e preziosa dell'universo!
-"Giocava con il figlio di Blaise ed è sfuggito alla mia vista"- mi dici tutto d'un fiato, per poi aggiungere -"Non
perderei mai il nostro bambino, Draco, quant'è vero che sei fatto della stessa sostanza della luna"-.
Così dicendo, sfiori la mia guancia fredda con il dorso tremante della tua mano.
-"E' una bugia, Harry, e lo sai bene"- ti rispondo. Il mio sguardo trema quanto la tua mano, quando decido di darti
un po' di più di me -"Sono fatto di carne e sangue e tu dovresti essere il primo a saperlo, con tutte le ferite che mi
hai inflitto"-.
-"Ti sbagli"- mi rispondi sicuro -"Non mi hai mai permesso di vederti sanguinare"-.
Abbasso lo sguardo.
Sorprendente che tu , proprio ora, abbia finalmente capito tutto, Potter.
-"Sai, dopo che te ne sei andato la casa mi sembrava vuota. Uscivo spesso, mi guardavo intorno, mi ripetevo che
sarei stato benissimo senza di te, che se non fossi stato tu ad andartene l'avrei fatto io. Credevo che tu non avresti
mai potuto capirmi, che saresti dovuto essere più gentile con me, come erano tutti, per via di tutti i mali che ho
sopportato nella mia vita, per tutto quello che ho sacrificato per salvarci tutti. Non mi ero reso conto, perlomeno
non fino a quando i riflettori non si sono spostati dal mio volto e dalle mie eroiche gesta, che in tutto l'universo tu
eri probabilmente l'unico che amava Harry, e non Potter"-.
Mi guardi.
Sono passati tanti anni e siamo entrambi cresciuti, cambiati, eppure nel tuo sguardo riconosco il bagliore di una
volta, lo stesso bagliore di quando mi hai urlato contro che io ero Draco Malfoy, e che nessuno doveva permettersi
di decidere per me al mio posto, nè tantomeno mio padre o Voldemort.
Subito dopo mi hai stretto forte al tuo petto e pioveva ed eravamo infangati e sporchi di sangue dopo l'ennesimo
scontro tra Auror e Mangiamorte e il Marchio bruciava come se avesse voluto strapparsi dal mio avambraccio e tu
mi stringevi e mi gridavi che mai più avresti voluto vedermi rischiare la vita per una scelta che non avevo mai
avuto veramente e che non sarebbe stato meglio combattere fianco a fianco, guardandosi le spalle a vicenda e
vincere la guerra insieme, per poi tornare a casa e passare il resto della nostra lunghissima vita ad essere felici
insieme?
Voglio farlo, mio Harry! Voglio tornare a casa, adesso, e passare il resto della mia lunghissima vita ad essere
spudoratamente felice con te ed il nostro bambino, ma sei davvero di nuovo tu?
-"Non ti chiederò più di mostrarmi le tue lacrime. Non ti prometterò di non farti mai più soffrire, ma so di poterti
promettere, e questa volta dico davvero, di proteggerti dal mondo e da me stesso. Non dovrai mai più difenderti
da me, perchè io adesso so chi sei, mio Draco"-.
Queste sono le tue parole, Harry, ed io lo sono: tuo, come sono sempre stato.









Note conclusive:











anche stavolta, fatemi sapere che ne pensate: sono una scrittrice in erba, ed i vostri consigli mi fanno sempre bene :D

   
 
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