( Nell'infermeria si sentivano solo le gocce d'acqua, che si
erano prodotte dallo sciogliersi della neve a contatto con i tiepidi raggi
solari. Battevano sul vetro della finestra con un ritmo dolce e costante. I
respiri delle persone persone all'interno della stanza erano diventati
assordanti...)
Blaise era rientrato in quello che sarebbe stato il luogo della mia morte,
ammesso che non fossi mai riuscito a vivere.Lo seguì la Wesley, nessuno parlava
nessuno aveva il coraggio di cantarmi la dolce ninna nanna che mi avrebbe
definitivamente distrutto, così parlai io, Ginny era paralizzata sembrava che i
suoi occhi piangessero senza lacrime... che il suo cuore urlasse senza voce...
- E' morta vero? - Blaise tacque ma i suoi occhi dissero tutto, fece un debole
gesto con il capo quasi avesse paura che ad un suo gesto sbagliato un cristallo
si sarebbe rotto in mille pezzi, ma quella era un immagine troppo pura per il
sottoscritto, per colui che provava piacere a vedere lagente soffrire, per
colui che non dimostrava dolore nel sentire la notizia della marte di sua
madre-Lei era morta tanto tempo fa, è morta nel momento in cui mio padre è
stato rinchiuso, se non tempo prima, quando lui ha smesso di essere suo marito
ed è diventato un burattino nelle mani di un essere inetto e pauroso -
Lo disse con freddezza, fece un respiro profondo come se dovesse catturare
l'ultimo soffio d'aria.. poi continuò: - Come mai hanno mandato te? Silente era
troppo impegnato per un Malfoy...- Le sue parole erano spietate, ironiche... ma
non era niente in confronto alle parole che pronunciò Blaise, sembrava che ogni
parola fosse una provocazione per farlo reagire, sembrava che si odiassero, ma
non era così, il legame che c'era tra loro era più profondo di qualunque
amicizia, più sincero del legame fraterno, ma neanche loro due se ne rendevano
conto... - No! Ho chiesto io di darti la notizia, loro mi avevano detto che non
sarebbe stato facile, ma si sbagliavano è stato facilissimo, perchè il Draco
che conoscevo era una persona inesistente... Lo stronzo che ho davanti non è
capace neanche di soffrire...- Aveva pronunciato quelle parole in un modo tale,
che anche io ci avevo creduto, era arrabbiato e capivo anche il perchè, guardò
Draco negli occhi per un' ultima volta e dopo se ne andò. Senza dire
niente,senza urlare, senza versare lacrime. Perchè? Perchè non avevano bisogno
di dirsi niente i loro occhi parlavano da soli...
Passarono tre giorni, non parlammo di niente... a dir la verità non ci
rivolgemmo la parola... lei non mi chiese niente ed io... non gli dissi niente.
Passavo le mie giornate sul davanzale della finestra a guardare fuori, sperando
di svegliarmi da quel limbo in cui ero caduto... quello sarebbe stato l'ultimo
giorno di permanenza in infermeria, il giorno seguente sarei dovuto andare a
casa per sistemare le cose di mia madre e per organizzare le ultime cose per il
funerale...
Sentii i suoi occhi addosso, sentii la sua preoccupazione... ti prego non
guardarmi così, non ho bisogno di tristezza ne di compassione, lasciami solo...
lasciami in pace...
Non mangiava, dormiva poco e male, i suoi occhi grigi erano spenti, vuoti,
odiavo vederlo così e non poter fare niente, lo stavo guardando, per non dire
fissando e lui se ne accorse anche se non si girò... Mi rivolse solo una
semplice domanda , alla quale risposi, forse troppo direttamente...
- La pensi anche tu come lui?-
- No, non penso che tu non sappia soffrire, e sai meglio di me che neanche lui
lo pensa. Però penso che tu debba reagire, se non vuoi farlo per te fallo per
chi ti vuole bene...-
Furono le parole più sincere che avessi sentito in vita mia, aveva ragione su
tutto tranne che su una cosa, io non ero circondato da persone che mi volevano
bene ma solo da ostilità...
( Quel ragazzo non aveva neanche idea di quanto si stesse sbagliando, il giorno
seguente si ritrovò a Villa Malfoy, precisamente nella camera di sua madre...)
Quella camera era così vuota e silenziosa, non che fosse mai stata rumorosa...
ma era più silenziosa del solito, c'era il camino acceso, forse l'unica cosa
che sprigionava calore in quella stanza, per non dire in tutta la casa... Le
pareti ti pietra sembravano ancora più fredde, e la moquette sotto il letto a
baldacchino, sembravano più anonime... non avevo visto il corpo di mia madre
che giaceva nella stanza attigua, non ci riuscivo. Mi ritrovai davanti al
focolare a fissare quella fiamma che ardeva...
- Scusami, non pensavo quello che ti ho detto...-
- Lo so... su una cosa avevi ragione, devo riuscire a soffrire...-
- Centra per caso una rossa, nel tuo cambiamento?-
- Può darsi, sai una parte di me è morta con lei...-
- Ce la farai a reagire, ed io ti aiuterò e stai pur certo che lei non ti
abbandonerà...- Si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla, quello fu il gesto
più sentito e sincero che un serpeverde avesse mai fatto in vita sua...
( Non tutti riescono a comprendere il dolore, non tutti si fidano, ma
soprattutti molti si fermano alle apparenze... )
- Avete sentito della madre di Malfoy?-
- Lui è sempre lo stesso è proprio un serpeverde...- Queste ultime parole
pronunciate da Ron mi fecero esplodere...
- MA COME TI PERMETTI DI GIUDICARLO, NON LO CONOSCI, NON POSSIAMO NEANCHE
IMMAGINARE COSA STIA PROVANDO!!! E NON TIRARE IN BALLO PAPA' OGNIUNO SOFFRE IN
MODO DIVERSO, OGNIUNO REAGISCE IN MODO DIVERSO!!!-
-Adesso lo difendi?-
- NO RON, NON LO DIFENDO!!! Sai ci sono persone che per paura, per obbligo o
per qualunque altro motivo non sono come sembrano... a volte più sono fredde, o
come dici tu bastarde, più sono fragili o più semplicemente provano un dolore
che io mi auguro di non provare mai...perchè pur soffrendo noi dobbiamo
ritenerci solo fortunati della nostra
vita.-
( Degli occhi estranei alla scena avevano visto e sentito tutto, dalla bocca di
quel ragazzo dai capelli biondi e dall'animo ferito uscirono solo due
parole...)
"Grazie Wesley..."