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Autore: Silentdreamer    06/08/2011    0 recensioni
Allison ha 18 anni e vive in un piccolo paesino tra le colline Toscane. All'apparenza risulta una dolce e timida ragazza che passa le sue giornate tra i libri e i suoi quadri, ma nasconde un segreto, infatti le capita spesso di "sognare" ad occhi aperti e in questi sogni le si mostrano paesaggi e volti di persone che non ha mia visto...il suo tranquillo mondo verrà sconvolto quando inizierà a vedere avvenimenti e inizierà ad entrare nella mente delle persone,si accorgerà che quelli che fa non sono semplici sogni e il suo è un vero e proprio dono e per di più arriverà anche una strana lettera da un college inglese di cui non ne sapeva neanche l'esistenza...quale sarà la scelta di Allison? Andrà al college accettando di lavorare su questo suo dono particolare? o rimarrà ancorata nel piccolo paesino dove la superstizione le renderà difficile la vita?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cammino senza una precisa meta, guardandomi attorno non vedendo altro che torce accese e vecchie porte che sembrano avere una certa età, nessun rumore proviene dalle stanze, solo un odore di muffa che aleggia nei lunghi corridoi, forse mi trovo in un castello, finalmente riesco a percepire un rumore, un cigolìo, doveva essere un cancello o una porta. Inizio a inseguire quel rumore correndo all'impazzata quando finalmente riesco a trovare la fonte del rumore un cancello...strano chissà che ci faceva un cancello tra le mura ammuffite, mi guardo attorno meglio...sono finita in un giardino, mi stropiccio gli occhi e sento il mio nome, mi volto e vedo una bambina...con degli incredibili occhi blu...la guardo attentamente ricordano i miei. La voce continua a chiamarmi ma la piccola non apre bocca, vengo travolta da un vento gelido, la scena muta non sono più sola, sono circondata da una folla di persone, ma dai loro volti non trasuda altro che dolore e rabbia, il colore dei loro occhi è rosso...come il sangue...sento un ululato da lontano...qualcosa mi colpisce..ancora il mio nome...urlano il mio nome...ancora...

-Allison!Allison!-mi sentii scuotere-Allison!- aprii gli occhi non capendo nulla.
-Signorina Di Lorenzo!-la voce della professoressa come al solito mi riportò alla realtà, mi alzai ancora assopita. -Mi scusi- dissi con la voce impastata dal sonno.
-E' tutto l'anno che si sta addormentando sui libri! Come pensa di passare questa maturità? I professori che verranno a farvi l'esame non sono di certo tutti gentili come la sottoscritta!- la donna dalla cotonata capigliatura rossa si toccò il petto alquanto prosperoso che era stretto da un orribile camicetta color prugna.
-Mi scusi professoressa- dico a bassa voce.
-Ah ora parli a bassa voce! Mentre prima urlavi cose come: vampiri, licantropi!- era davvero fuori di sè.
-Un attimo cosa ho detto?- mi voltai verso la mia compagna di banco che mi guardava come se fossi un'aliena, non potevo aver detto quelle cose! Io odio qualsiasi cosa rientri nel soprannaturale.
-Si mia cara signorina ha parlato di vampiri e fantasmi e altre baggianate!- venni salvata dalla campanella.-Salvata al pelo! -Bene ci vediamo il giorno della prima prova! Mi raccomando studiate!- si voltò verso di me -e la notte cercate di dormire non vorrei avere dei sonnambuli che girano in classe durante l'esame di stato..-
Presi la borsa e me la misi in spalla, quanto odiavo quella professoressa! Uscii dall'aula in fretta e furia, per fortuna era iniziata l'estate! Mi bloccai all'uscita dall'istituto colpita da un raggio di sole, amavo il sole anche se la pioggia mi intrigava di più, quella situazione di vedo e non vedo...Non amavo il soprannaturale anche perchè quel mondo non esiste sono solo stupidaggini che inventano per far dormire i bambini!...chiusi gli occhi...cercai di respirare, era difficile mostrarsi raggiante e felice con il mio carattere e la storia familiare che mi trovavo alle spalle. Mi incamminai verso casa quando venni colpita da una gavettonata di acqua ghiacciata in pieno volto.
-Scusa!- sentii urlare non riuscivo a vedere nulla. Cercai di asciugarmi alla meglio ma il danno ormai era fatto. Mi si avvicinò Roberto uno dei ragazzi più "carini" della scuola. -Non era rivolto a te scusami! Sono Marco!- mi porse la mano -sei nuova?-.
Lo guardai con faccia perplessa- Marco sono Allison...siamo andati alle elementari assieme ricordi?- inarcai un sopracciglio, cercando di trattenere le risate, questi ragazzi che si credono superiori! Un'altra cosa che odiavo profondamente! Mi incamminai in silenzio quando sentii qualcosa. Certo che so chi sei! Ma non posso dirlo...ci sono i miei amici qui...
-Hai detto qualcosa?- mi voltai verso Roberto che sobbalzò.-No no- si affrettò a dire il ragazzo, girò i tacchi e se ne andò. Strano mi era parso che quella fosse la sua voce, che iniziassi ad avere le allucinazioni?
Arrivai davanti casa e aprii delicatamente la porta. -Bentornata cara!- sentii gracchiare nell'altra stanza, era incredibile mia nonna riconosceva ogni singola persona che entrava attraverso la porta anche se lei era in un'altra stanza. Corsi da lei e le diedi un bacio sulla guancia. -Come è andata la giornata?- chiese come al solito, le risposi facendo spallucce, non amavo parlare molto.-Non mangi?- mi chiese preoccupata.
-Ho mangiato a scuola- sorrisi e andai in camera mia, non avevo bisogno di studiare anche se la maturità incombeva...mi sarebbe bastato leggere qualcosina qualche giorno prima..avevo una memoria incredibile! Presi un libro dalla libreria e inizia a sfogliarlo assonnata, erano parecchie le notti in cui non chiudevo occhio, facevo sempre una marea di sogni e molte volte mi capitava di sognare persone decedute o che avevano bisogno di un aiuto, e le sognavo sempre nella mia stanza come se loro fossero veramente lì. Chissà se prima o poi sarei riuscita a sognare anche mia madre? Di lei non avevo foto sapevo solo che aveva i miei stessi occhi di un blu scuro, molto profondi, per il resto poteva essere una cassiera di un supermercato o una famosa cantante nessuno sapeva nulla...come se lei non fosse mai esistita realmente.
-Allison!- urlò mia nonna dal piano inferiore. Scesi le scale contro voglia non avevo voglia di sentire qualche altra favoletta, nell'ultimo periodo era diventata quasi assillante. Arrivai nella stanza  con aria perplessa, era come se lei fosse in grado di leggermi nella mente, non avevo bisogno di parlare. -Sta per arrivare il postino cara- sorrise e nell'istante successivo suonarono alla porta, ormai nulla mi sconvolgeva di quella donna dalla vita stravagante. Era la mamma di mio padre, padre morto sbranato da una belva, così dicevano i poliziotti. Aprii la porta, ed effettivamente era un postino, non era il postino del paese però.
-Miss Allison Di Lorenzo?- chiese l'uomo con un evidente accento inglese, da parte di madre ero inglese..forse...ma ormai non mi interessava più saperlo. Annuii alle parole dell'uomo di fronte a me. Mi sorrise e porse una lettera -Che incredibile dono- sussurrò -Siamo lieti che la nostra scuola possa ospitare una ragazza come lei!- disse... lessi il nome sulla busta, era il mio e il mittente era un certo College Dallinton, Inghilterra...-Credo ci sia un errore- sussurrai -io non ho fatto domanda per nessuna scuola- alzai lo sguardo ma mi accorsi di parlare da sola, mi voltai e vidi dei bambini che mi guardavano straniti.-Che c'è?- dissi verso di loro con aria scocciata. -Mostro...- sussurrò una bambina molto più piccola rispetto agli altri, la fissai meglio era la bambina del sogno! -Allison!- mi sentii chiamare all'interno della casa, sconvolta tornai dentro e chiusi la porta a chiave. Che quella bambina fosse quella dell'esorcista? Tornai da mia nonna che mi guardava con aria preoccupata. -Qui piccoli e grandi hanno paura di ciò che loro non possono vedere...sono ciechi e hanno paura che gli si mostri la realtà- disse mia nonna seria, la guardai per un secondo e poi inclinai la testa di lato pensando chi mi avesse potuto iscrivere a quel college. -Da due cose non possiamo scappare Allison- si alzò e venne vicino a me poggiando una mano sulla spalla- dal passato e dal nostro destino...tutti e due prima o poi verranno a fare i conti con te...e allora non potrai di certo scappare- tolse la mano e uscì dalla stanza. Sbuffai, quella donna ogni giorno diventava sempre più matta! Aprii la busta, tanto c'era il mio nome scritto, lessi le prime parole e non riuscii a credere a ciò che stavo leggendo:




       Il College Dallinton è lieto di informarla che la sua domanda di iscrizione è stata accolta.
    La preghiamo di mandare una lettera di conferma entro il 15 Agosto nel caso si sia impegnati      
    in scuole che non centrino al livello formativo che la scuola offre.
    Attendiamo una sua risposta sperando di averla tra i nostri studenti.
    Appena la lettera di conferma sarà ricevuta le invieremo una lettera con il materiale
    occorrente, il suo orario dei corsi, la data d'inizio dei corsi e infine delle foto
    dell'alloggio che la ospiterà per la durata dell'anno.


                           Cordiali Saluti
La preside Miranda McDonald

 

Lessi più e più volte il nome della preside McDonald? Come quello che fa i panini? Ma in che razza di scuola sarei finita e per di più chi razza aveva inoltrato la mia domanda di iscrizione?Continuai ad osservare la lettere con aria perplessa, come se di lì a poco un folletto verde sarebbe sbalzato fuori dalla busta e si sarebbe lanciato in uno di quei balli irlandesi. Bah! Baggianate! Mi alzai e mi avvicinai al cestino per la raccolta della carta, quando un paragrafetto mi colpì.


     P.S. Qualora la lettera sia recapitata in mani indesiderate, provvederemo al più presto per cancellare questo ricordo.

Cielo! cancellare i ricordi? Questi sono suonati! Quella sera non cenai e me ne andai a letto presto, la notte fu molto più movimentata del giorno.

Sto correndo, in quei lunghi corridoi dove mi trovavo questa mattina, sto correndo? No, sono certa, sto scappando, da qualcosa da qualcuno...ma non so chi, volto l'angolo e vedo la bambina che mi guarda con sguardo accusatore -mostro- mi aveva detto, sta per riaprire la bocca ma dalle sue labbra esce un suono strano, un urlo, una parola sgrammaticata, cerco di tapparmi le orecchie inutilmente, quel suono mi lacera i tampani. Poi di colpo il silenzio mi volto la bambina non guarda più me, si è voltata verso una porta che si è aperta, dalla porta esce una donna, di magnifica presenza, anziana e con capelli stranamente corvini per la sua età raccolti in una lunga treccia che scendeva dolce e in maniera laterale, le orecchie appuntite, una malformazione continuava a ripetere il mio cervello, ma sapevo con certezza che quella non era una malformazione. -Non permettere loro di trattarti così- dice con voce soave, armoniosa, quasi fosse un canto. -Non rifiutare la protezione- poi si volta di scatto e vedo attorno a me la folla di stamattina, quegli occhi...chi erano? Mi volto cercando una via di fuga ma non c'è uno spiraglio, sento ringhiare, mi volto è una ragazza molto più alta di me ha canini incredibilmente lunghi, sta ringhiando contro me? Di tutta risposta sento un altro ringhio mi volto e un ragazzo si è appena trasformato in una pantera, i ragazzi alla mia sinistra iniziano a prendere le sembianze di animale, a destra i volti dei ragazzi si trasformano in orribile maschere grottesche, davanti vedo ragazzi di stupenda bellezza e dalle lunghe orecchie appuntite, c'è caos confusione! Poi il silenzio tutti stanno guardando alle mie spalle, mi volto lentamente e vedo sopraggiungere un gruppetto molto piccolo di ragazzi, che siano umani? Il ragazzo a capo del gruppo mi osserva, come un lupo affamato osserva una docile preda prima di attaccare. -Abbiamo bisogno di te...-dice sottovoce, all'improvviso ricompare la bambina di fronte a me, ricomincia ad urlare, mi tappo di nuovo le orecchie e mi accorgo che anche io ho iniziato ad urlare.

-Allison!- mi sentii scuotere, spalancai gli occhi e c'era mia nonna di fronte a me che mi sorreggeva per le spalle, mi guardai attorno ero finita in sala da pranzo...ma come avevo fatto? La guardai perplessa, le mi accarezzo la guancia e domò una ciocca ribelle che mi copriva lo sguardo. -Loro ti stanno aspettando- disse con uno strano tono di voce.



...Rumore di tacchi...un ticchettìo...mi volto una figura slanciata sta venendo verso me...mi passa accanto...è...strana la fisso...inizio a seguirla chissà dove sta andando...la scena cambia mi trovo fuori dal castello. -Tranquillo- sento dire da una voce femminile -il dolore passerà in fretta...non temere- sento una risata agghicciante, un urlo, seguo le voci i rantoli, la scena che trovo davanti a me è una delle più macabre: due corpi avvinghiati, la figura che sovrasta si alza e lascia cadere esanime il corpo dell'altro. La figura si volta e si incammina verso me...è la ragazza di poco prima. -Peccato- dice pulendosi l'angolo della bocca da un rivolo di sangue -però l'avevo detto che non sarebbe stato doloroso- inizia a ridere, sento la pelle raggrinzirsi...ho paura...-Camille!- sento urlare da un angolo buio. -Merda!- dice la ragazza di cui ora conosco il nome. Camille scompare in un battito di ciglia e mi volto di nuovo verso l'angolo buio, di nuovo la bambina...di nuovo quegli occhi...l'urlo...cado a terra...perdo i sensi...


Aprii gli occhi, un raggio di sole improvviso mi fece chiudere subito gli occhi. Mi misi a sedere, appoggiai la testa tra le mani e cercai di fare mente locale. Alzai gli occhi in direzione del calendario...il primo agosto...sbuffai e mi sdraiai sul pavimento coprendo il volto con le mani. I sogni durante gli esami non erano stati orribili come quello che avevo fatto quella notte. Mi alzai di colpo...ero caduta dal letto.Decisi che era ora di andare a fare colazione e scesi le scale, mia nonna doveva essere uscita perchè non la sentii. Mi intrufolai nel piccolo cucinino e misi a fare il caffè. La finestra della cucina dava direttamente sulla piccola piazzetta al centro del piccolo paesello dove vivevo. Lanciai un'occhiata fuori, sarà stato si e no mezzogiorno, ormai si respirava aria di estate, niente esami, valutazioni esposte...finalmente un po' di pausa. Guardai meglio fuori, una figura aveva catturato la mia attenzione. Un ragazzo alto, con una maglia bianca che lasciava intravedere le linee del suo fisico magro ma muscoloso, i capelli abbastanza lunghi che cercavano di coprire il suo sguardo...quegli occhi così...scuri...profondi..il mio cuore sembrò impazzire aveva un braccialetto al polso...particolare...sembravano rami e foglie intrecciati in modo talmente fitto da formare un polsino... mi girava la testa, rumori alternati tutto girava tutto...caddi a terra con un tonfo sonoro...


-m..a...mma- la voce proviene da un piccolino seduto sul prato con una donna dai lunghi capelli neri. -M..amma!- continua a ripetere il piccolo ridacchiando. Di nuovo un cambio di scena buio...lampi..il piccolo...sta piangendo...la donna di poco prima corre a prenderlo...sta scappando via, prima di uscire lancia un'occhiata rapida...una lacrima le riga il volto perfetto...la riconosco è la donna dalle orecchie a punta di quel sogno alla fine della scuola! Esce dalla casa sbattendo la porta,  non la seguo...sono curiosa di vedere a cosa ha lanciato lo sguardo prima di uscire. La scena che trovo davanti è allucinante..un corpo...un uomo con lo sguardo perso nel vuoto...gli occhi vitrei...mi tappo la bocca con una mano...trattengo un conato di vomito..sento puzza...puzza di...bruciato...tutto sta andando a fuoco...mi volto le fiamme stanno per divorarmi...l'ultima cosa che vedo sono due occhi...malefici -Tu sarai mia..- una voce rimbomba...urlo...le fiamme mi avvolgono...


-Allison!- la voce di mia nonna fu molto vicina...-Allison!- mi sentii scuotere mi ripresi. -Nonna...- dissi ancora sconvolta, guardai la cucina...era bruciacchiata, avevo dato fuoco alla cucina! -Dove sei stata?- chiesi urlando..per la prima volta mi sentivo veramente spaventata. -Ho inviato la risposta per quell'università- dice mia nonna senza giri di parole - non sei più al sicuro qui...- Non capii le sue parole ma vidi che chiuse gli occhi e poggiò le mani sulla mia fronte.
Gli occhi si fecero pesanti...e poi il buio...


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Non so da dove mi è venuta l'idea di scrivere questa storia so solo che è tardi ed è una giornata che penso a questo capitolo, non so se vi piace o vi possa interessare, ma qualora vi garbasse sarei veramente contenta di ricevere le vostre recensioni :D grazie mille! ^^
      

   
 
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