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Autore: Silentdreamer    16/08/2011    0 recensioni
Allison ha 18 anni e vive in un piccolo paesino tra le colline Toscane. All'apparenza risulta una dolce e timida ragazza che passa le sue giornate tra i libri e i suoi quadri, ma nasconde un segreto, infatti le capita spesso di "sognare" ad occhi aperti e in questi sogni le si mostrano paesaggi e volti di persone che non ha mia visto...il suo tranquillo mondo verrà sconvolto quando inizierà a vedere avvenimenti e inizierà ad entrare nella mente delle persone,si accorgerà che quelli che fa non sono semplici sogni e il suo è un vero e proprio dono e per di più arriverà anche una strana lettera da un college inglese di cui non ne sapeva neanche l'esistenza...quale sarà la scelta di Allison? Andrà al college accettando di lavorare su questo suo dono particolare? o rimarrà ancorata nel piccolo paesino dove la superstizione le renderà difficile la vita?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...cammino,ma non con le mie gambe, sono trasportata e non riesco ad aprire gli occhi,come se fossero incollati! Sento delle voci ma sono troppo lontane o forse sto solamente sognando. Mia nonna mi ha raccontato di antiche popolazioni che solitamente entravano in una specie di "sonno" e riuscivano a staccare la loro anima dal corpo...e se..."No" E' troppo pericoloso" sento una vocina che mi gracchia nell'orecchio...ma non ci faccio caso, mi concentro, concentro le mie forze per quel movimento per potermi finalmente distaccare...il tutto avviene in una manciata di secondi, mi sento risucchiata fuori, mi sento comprimere e infine sento che ogni singola particella del mio corpo è tornata a posto...apro gli occhi e mi vedo, in braccio al ragazzo che era affacciato prima alla finestra...nella piazza...e una donna accanto a lui, ricurva e incappucciata, mi guardo attorno, la strada ha l'aria del sentiero, in lontananza vedo un castello, sembra uno di quei castelli spettrali e di lì a poco non mi sconvolgerei se uscisse un serial killer con un'accetta tra le mani!. -Allison!- sento urlare e scopro che la donna incappucciata è...mia nonna! Sgrano gli occhi e vengo risucchiata in quel vortice di poco prima, ma questa volta è diverso, doloroso, mi manca l'aria, sento di perdere totalmente il contatto con il mio corpo...il buio...


Aprii gli occhi e sentii che mi risultava ancora difficile respirare, mi guardai attorno, non ero nella mia stanza, ero su di un letto a baldacchino, con le spesse tende di un viola scuro, mi guardai meglio attorno, c'erano altri tre letti e la stanza sembrava essere totalmente vuota e disabitata, da non molto tempo però. Mi alzai cercando di mantenere l'equilibrio, che era parecchio danneggiato a quanto pare, barcollai verso la porta e mia attaccai alla maniglia. La testa girava vorticosamente, le gambe cedettero e i capitombolai e finii con le gambe all'aria con un sonoro tonfo.
Cercai di mettermi seduta, ma la cosa risultò molto complicata.
-Allison!- sentii la voce di mia nonna con tono di rimprovero. -Non ti hanno mai insegnato che quando si è vittima di un incantesimo non si devono fare gesti improvvisi?-.
Incantesimo? Ma cosa stava blaterando?-Nonna dove siamo?- chiesi con voce piagnucolante.
-Allison sei ancora troppo debole per un discorso come questo...e io non sono la persona adatta con cui trattarlo...La persona arriverà al momento giusto e lei ti spiegherà tutto anche se tu non vorrai crederci- i suoi occhi erano strani, incredibilmente seri e apprensivi -ma una cosa posso dirtela, siamo in Inghilterra, in quel college...ricordi?- sgranai lentamente gli occhi a quelle parole.
-Dove siamo?-senza accorgermene iniziai ad urlare in preda ad una specie di attacco di nervi.
-Cara, non l'ho fatto con cattiveria- i suoi occhi mi supllicavano chiedendo pietà - Ti voglio bene ma è l'unica cosa da fare, l'unico posto sicuro per ora...-.
Iniziai a lacrimare cosa diamine stava succedendo? Dove ero finita e perchè mia nonna mi guardava come se avesse fatto un enorme guaio e cercava il mio perdono? -Io devo andarmene tra qualche giorno, tornerò in Italia- disse con tono tipico di un funerale.
-Nonna...- mi stoppò con un abbraccio. -I corsi inizieranno tra qualche giorno-disse seria- hai dormito parecchio,anche perchè non so come ti avremmo tenuta bloccata qui- accennò una risatina -ti voglio bene Allison- si alzò e fece per uscire dalla stanza, io la guardai senza capirci nulla, ma sapevo solo che questa sarebbe stata l'ultima volta, il nostro ultimo incontro. Prima di uscire mia nonna si voltò e mi fece uno dei suoi soliti sorrisi, quelli che mi faceva sempre sin da quando ero piccola, quando doveva darmi una brutta notizia.
-Allison- disse con voce rincuorante -il tuo istinto dice che questo sarà il nostro ultimo incontro..l'istinto per quelle come noi è una cosa fondamentale, ma sappi che gli addii non sono mai per sempre- cercò di sorridere ma vidi una lacrima rigarle il volto. Non dissi nulla ma scoppia a piagere vedendo la porta chiudersi.-Nonna...- sussurrai, sapevo che era andata...che era andata via per sempre...
Mi gettai sul cuscino e lo abbracciai, proprio come facevo da piccola e piansi, tanto...troppo...non seppi per quanto tempo piansi, ma per me è stata un'eternità. Mi addormentai. Sentii il pavimento scricchiolare e delle risatine, aprii piano un occhio e vidi una ragazza entrare accompagnata da un ragazzo. Si voltò verso di me...aveva un volto familiare. -Ehi che hai da guardare?- mi disse con tono di sfida, aveva dei capelli neri e un naso abbastanza..importante...sbuffai e mi voltai dall'altra parte senza darle importanza.
-Senti...-disse a bassa voce la ragazza -mi sa che non si può fare niente stasera- il tono dispiaciuto della sua voce sembrava vero, ma sapevo che era incredibilmente falso -ti chiamo...- sentii rumori, una penna che graffiava sulla carta e la porta che si aprì e si chiuse in meno di un secondo.
-Puoi girarti- disse la ragazza con tono scocciato, mi voltai e cercai di non dare a vedere le profonde occhiaie e gli occhi gonfi. La ragazza mi squadrò da capo a piedi e tuffò la testa nella sua valigia e tirò fuori un barattolo con una strana polverina -Tranquilla avrei reagito anche io così...se solo avessi potuto lacrimare...-sbuffò e si sdraiò sul letto continuando a guardarmi, presi la polvere e iniziai a spalmarmela sulle palpebre, chiusi il barattolino lilla e glielo porsi, accennando un sorriso di ringraziamento. Lei lo prese continuando a guardarmi, inarcai un sopracciglio cercando di scoprire cosa diamine stesse cercando di fare.
"E così è lei...che strano..."
-Cosa è strano?- chiesi aggrottando la fronte.
"E sapevo che eri capace di fare questo" la vidi ridacchiare e stava dicendo tutto senza muovere le labbra.
-Sei per caso ventriloqua?- lei mi rispose con una risata e si avviò verso la porta e si voltò verso di me -Comunque per informazione..sono Camille- uscì dalla porta ridacchiando.
Quel nome le era familiare, poi il ricordo si fece vivo nella sua mente..Camille...il terrore mi pervase, sentii le gambe bloccate...Ora capiva le parole della nonna...sarei morta di lì a poco.Mi buttai in fretta giù dal letto e cercai di raccogliere tutto ciò che potevo per fortuna ero già vestita, così messe in fretta e furia le scarpe mi fiondai fuori dalla stanza e iniziai a correre a perdifiato, il corridoio era animato, bene! Di certo non avrebbe potuto uccidermi. Vidi da lontano una ragazza con una felpa con scritto INFO ancora meglio! Mi avvicinai correndo -La mia compagna di stanza è un'assassina- dissi tutto d'un fiato. La ragazza si voltò e...Camille! la guardai con gli occhi sgranati, la sua faccia non era più così amichevole, mi prese per un polso aveva una forza micidiale! Camminò a passo veloce trascinandomi e poi non capii cosa successe ma in un lampo ci trovammo in una...cantina? Sentivo il braccio dolorante e poi Camille mise velocemente una mano attorno al mio collo e mi sbattè violentemente contro il muro, il suo volto particolarmente bello si trasformò in una maschera che avrebbe terrorizzato Dracula in persona!
-Cosa hai visto?- chiese ringhiandomi contro. -Non respiro...- dissi con un filo di voce.
-Non me ne fotte niente se non respiri dimmi cosa hai visto!- disse stringendo ancora di più le dita, cercai di divincolarmi e le presi le mani sperando che lei mollasse la presa, intanto pensavo al sogno in cui l'avevo vista uccidere senza pietà quella persona.
Quello che successe dopo fu stranissimo, gli occhi della ragazza si appannarono e le sue mani presero le mie,il suo volto si calmò e tornò normale. Durò tutto un paio di minuti e gli occhi della ragazza tornarono normali.
-Non fare troppo affidamento su queste cose- disse seria e guardandomi negli occhi -Questo può rappresentare il passato, presente...o perchè no? Anche il futuro!- abbassò lo sgaurdo - Quello che hai visto appartiene al mio passato, un passato che voglio dimenticare e che non ritornerà!- inarcò il sopracciglio -a meno che tu non mi faccia arrabbiare- il volto si ritrasformò di nuovo. Mi buttai sul muro e caddi a terra impaurita. Lei scoppiò a ridere e mi porse la mano. -Andiamo dai! Non mi è permesso sparire all'improvviso- Le diedi la mano e mi fece rialzare, mi prese sulle spalle e ritornammo nel corridoio in maniera incredibilmente veloce.
-Tu non puoi essere un vampiro!-dissi certa. -Caspita hai anche una voce!- disse con tono ironico- E si sono una vampira! Non hai visto che canini favolosi avevo?- La guardai stranita.
-Ci si becca in giro ragazzina!- alzò la mano e tornò al suo posto con un incredibile sorriso amichevole.
Ma dove diamine ero finita? Sbuffai e senza alzare lo sguardo tornai in camera massaggiandomi la gola.



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Il mio angolino **

Chiedo scusa se il capitolo è uscito un po' corto, ma questo doveva essere un capitolino di passaggio, per favore recensite!! Ho avuto solo una recensione e son curiosa di sapere che ne pensate della storia!! ^^ fatemi sapere!! :D


-Silentdreamer-
   
 
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