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Autore: Veronique.    06/08/2011    4 recensioni
E se fred non se ne fosse mai andato veramente? Se fosse diventato un fantasma del castello? Come avrebbe reagito George? Come sarebbe andata in questo caso?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il ritorno ad Hogwarts non fu certo una passeggiata

Il ritorno ad Hogwarts non fu certo una passeggiata.

George fissò il baule che fino all’anno precedente condivideva con il fratello.

Un baule per due, per risparmiare.

Anche quel dannato baule gli faceva sentire la sua mancanza.

Il vuoto che provava dentro era simile al vuoto che c’era nel baule.

Mise i vestiti e i libri e lo richiuse in fretta. Faceva troppo, troppo male.

Si, nonostante avesse lasciato la scuola qualche anno prima decise di completare la sua istruzione,

voleva che il negozio che condivideva assieme al fratello avesse qualcosa in più.

Per questo tornò a Hogwarts, per l’ultimo anno.

 

Scese le scale, pronto per partire per Londra.

Da solo, o meglio con la famiglia, ma senza la sua parte migliore. Senza il suo gemello.

Si sentiva tradito in un certo senso.

Facevano sempre tutto insieme, tutto. Non si erano mai separati.

Eppure Fred era morto. E lui era rimasto da solo,  apparentemente solo.

Salì sul treno, fissando con uno sguardo assente il paesaggio che gli si presentava davanti.

Soliti campi verdi, soliti animali.

Fred ci avrebbe scherzato su, avrebbe sicuramente detto qualcosa di divertente.

Il treno si fermò.

Erano arrivati.

Era arrivato.

Da solo.

 

Come ogni anno ci fu la cerimonia di smistamento.

Anche in quell’occasione si sentiva la mancanza del gemello.

I cori partivano da loro e senza Fred George sembrava aver perso la sua classica inventiva.

Si sedette sulla panca di legno, spostando con la forchetta dei pezzi di pollo.

Non aveva nemmeno appetito.

Perché diamine era tornato li?

Sapeva che avrebbe fatto male, ma non così tanto insomma.

Si alzò da tavola, dopo che la preside, la nuova preside, diede loro il permesso.

Mise le mani nella divisa e camminò lungo i corridoi finché trovò un muro devastato.

Lo riconobbe subito, era quel muro che franando lo aveva separato dal gemello.

Sapeva che c’era su qualche incanto che permetteva la vista solamente ai maghi,

quindi solo alle persone che giravano per la scuola.

George non sopportò più quel dolore che lo stava ormai lacerando.

Cadde sulle ginocchia e sentì le lacrime rigargli il volto ormai segnato dai troppi pianti.

Non c’era nessuno per i corridoi, il che era strano per il posto e l’ora. Ma ringraziò di essere solo.

“Perché mi hai lasciato da solo eh?” urlò all’immagine sorridente al muro.

Alcuni professori avevano creato una specie di altarino dedicato al ragazzo, dopotutto morto per difendere la scuola e gli amici.

“Mi hai abbandonato!” continuò, sempre in lacrime. Non ce la faceva più.

 

Si coprì il volto con le mani.

Cercò di asciugare le lacrime che correvano senza sosta dagli occhi fino agli zigomi per cadere poi a terra,

bagnando il pavimento consumato dai passi.

“Non sei solo e lo sai” rispose una voce poco dopo. Conosceva benissimo quella voce, identica alla sua.

Ma no, non poteva essere la sua. Era troppo stanco e il pianto lo aveva stancato ancora maggiormente.

Si alzò da terra, evitando di guardare davanti a se e ignorando la voce, certo che fosse tutto nella sua testa.

“Eh adesso mi ignori?” disse nuovamente la voce. Ora non poteva più essere nella sua testa. Si voltò, cercando la fonte.

E la vide. O meglio, lo vide.

Il fratello gemello, era davanti a lui. Fred era li. Ma come poteva essere possibile?

George allungò la mano e questa attraversò il corpo ectoplasmatico del fratello. Era diventato un fantasma della scuola?

Sorrideva, il fantasma gli stava sorridendo.

Nuove lacrime percorsero il volto di George, lacrime di gioia. Non era solo, non lo era più.

“Sei..sei diventato un fantasma?” chiese stupito, mentre si asciugava gli occhi con la manica della divisa.

Sapeva che era raro che ciò accadesse, eppure era successo a suo fratello.

“Mi hai lasciato solo” sussurrò poco dopo.

Il fantasma cambiò espressione, il suo sorriso si spense e fluttuò verso George, scuotendo la testa:

 “sai benissimo di non essere solo, sai che non ti ho mai lasciato” rispose all’affermazione del fratello.

“è vero, forse non sarò con te fisicamente, ma ogni volta che tu mi penserai, ogni volta che tu riguarderai le nostre foto, io sarò con te.

Sono e sarò sempre parte di te Georgie” disse, tentando un abbraccio, che non poteva più esistere.

Attraversò il corpo solido del gemello e sorrise, alzando le spalle.

 

George sorrise, per la prima volta dopo la morte del fratello. Oh si, aveva ragione.

Non era mai stato solo, il fratello era sempre nei suoi ricordi, nei suoi pensieri.

Non sarebbe mai stato solo.

Sarebbero sempre stati in due, nonostante fisicamente era solo.

Ma quello ormai non contava più.
Sapeva dove trovare il fratello quando ne aveva bisogno.

Sarebbe tornato presto a Hogwarts.

Solo per ridere ancora, dopotutto Fred non l’aveva mai lasciato.

 

   
 
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