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Autore: Apricot    08/08/2011    1 recensioni
Si, la sua voce era morbida, calda, familiare ed elegante proprio come il velluto rosso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera uscimmo insieme. Era davvero da troppo tempo che non uscivamo insieme, in una vera uscita, con tanto di cena fuori e chiacchierata sulla panchina.
La parte della chiacchierata fu probabilmente la più importante.
 

-Dunque cosa hai fatto in questi ultimi giorni?-


-Niente di che. Sono rimasto a casa, a dormire. Tu?-


-Niente di che. Sono rimasta a casa, a tentare di dormire. Perché non ti sei fatto sentire? Che cavoloti è passato per la stesta?-


-Si lo so, me lo hanno detto almeno10 volte. Ho capito, ho sbagliato non sarei dovuto scappare via. Mi dispiace! Ma io credevo che… si insomma che tu stessi con lui e che provassi qualcosa…-


-Addirittura? Come puoi aver anche solo minimamente pensato una cosa del genere? Io sto con te e basta.-


-Si, si…-


-Ma tu cosa hai sentito di preciso? Non mi pare che fossi lì dall’inizio della conversazione, altrimenti sono saresti scappato…-


-Ho sentito solo Zayn che diceva ‘ma io ti amo e bla bla’ o una cosa del genere…perché c’era dell’altro?-


-Certo che c’era dell’altro, Harry! Tu hai sentito solo un frammento di tutto il discorso e hai dato per scontato tutto il resto! Ti sei fatto da solo delle storie in testa! Ti sei immaginato cose che non esistono proprio! Non hai capito niente!-


-Ma non ti arrabbiare adesso!-


-Certo che mi arrabbio! Sei scappato via! Chissà cosa poteva esserti successo! Zayn non te l’ha raccontata proprio bene questa nostra discussione, vero?-


-No. Insomma mi ha soltanto detto che alla fine avevi scelto di stare con me. -


-Ok, allora cominciamo dall’inizio. Ho chiesto a Zayn di restare con me perché volevo parlargli di questo... problema. Io sapevo di piacergli, ma non eravamo mai riusciti veramente a 'parlare' in pace, dato che c'era sempre qualcuno di mezzo a disturbarci. Volevo ribadirgli il fatto che io ero la tua ragazza. Lui lo sapeva. Mi aveva detto che non ci avrebbe mai infastiditi, che non avrebbe mai cercato di dividerci e che il bacio era stato un errore e poi...-


-Aspetta un secondo! Quale bacio?-


-Ah, non te l'ha detto, vero?-


-Non mi avete detto un bel po' di cose.-


-Beh, quando sono partita per la Svizzera...si insomma, lui mi ha baciata prima che salissi sull'aereo. Ma non è stato niente di che! Non ti preoccupare!-


Mi alzai in piedi e cominciai a sbraitare non curante dei passanti. Probabilmente la figura che stavo facendo e che le stavo facendo fare non era delle migliori.

-Non ti preoccupare? Non ti preoccupare? Zayn ti ha baciata! Oh mio Dio! Io lo uccido! Io lo prendo a schiaffi! Me ne frego del gruppo! Per me quell'uomo è morto! Ha mandato a puttane tutto quanto!-


-Hey calmati! Calmati un attimo e siediti di nuovo!-


-No che non mi calmo! Mi spieghi come faccio a calmarmi? E non mi siedo!-


-Harry se non ti siedi subito sarò io ad andarmene questa volta!-


La fissai con il mio sguardo da maniaco assassino. Il suo sguardo però era più serio del mio. Non l'avevo mai vista così seria in vita mia. Mi sedetti di nuovo, non perché mi aveva minacciato di andarsene via, ma perché avevo paura mi mordesse prima di farlo.
Appena sarei tornato a casa Zayn le avrebbe prese, e forte anche.
 

-Ti stavo dicendo che non è stato niente di che. Mentre ero in hotel l'avevo chiamato, dato che non mi aveva dato spiegazioni.-


-E...?-


-E niente. Mi ha spiegato il motivo. Penso che tu lo conosca.-


-Si, si, lo conosco. Lui è terribilmente innamorato di te e bla bla.-


-Ascolta, se vuoi che ti racconti tutto quello che è successo non devi fare così. Insomma, non criticarlo troppo. Lui è mio amico e mi da fastidio, ok? E poi dovrebbe essere anche tuo amico!-


-Si, certo. Il mio amico che si è baciato la mia ragazza.-


-Non pensi di esagerare?-


-No, non penso. Andiamo avanti.-


-Dopo quella discussione al telefono non siamo più rusciti a ritornare sull'argomento. Rimanere da soli era terribilmente difficile...-


-É quella la discussione quindi! Quella di cui mi avevi accennato a casa mia?-


-Eh?-


-Ma si! Ti ricordi quando mi hai detto che sapevi che Niall era a dieta, o una cosa del genere, perché te lo aveva detto Zayn al telefono!-


-Ah, si! Si, era quella la discussione che abbiamo fatto al telefono. Voglio essere sincera con te Harry, io quella sera ho pensato ad una eventuale possibilità di stare con Zayn. Come hai detto tu stesso, in certi momenti mi capisce; ma mi sono resa subito conto che non avrei potuto. Lui non è te. Mi sarebbero mancate troppe cose di te, troppe cose che lui non ha. -


 
Rimasi a fissarla con uno sguardo interrogativo. Volevo che continuasse, anche se stavo morendo di freddo. Dopo la cena le avevo dato la mia giacca perché stava tremando, però adesso ero io a congelare. Questi però, erano affari più urgenti.
Come potevo pretendere di sistemare tutto se non sapevo nemmeno cosa era successo alle mie spalle. Il fatto che io fossi all'oscuro di tutte queste conversazioni, queste chiamate, questi baci mi rattristava. Mi faceva sentire davvero male. Come se le persone più importanti della tua vita in realtà stessero organizzando un complotto contro di te. É demoralizzante, ti senti quasi tradito.
 

-Ecco perché quel giorno nello studio io ho chiesto a Zayn di rimanere con me. Avremmo potuto chiarire meglio, faccia a faccia, come stavano le cose. Io gli avevo detto che sarei rimasta con te, perché ero felice solo insieme a te, e che se davvero mi amava come diceva doveva far si che io fossi felice. Perché secondo me quando ami una persona anteponi la sua felicità alla tua.
E lui mi ha risposto 'lo sai che ti amo, Ronnie', che è quello che penso tu abbia captato di tutto il discorso. Dopo di che sei sparito via per qualche giorno.-


-Quindi fra te e lui, non c'è mai statoniente, vero?-


-Assolutamente niente. Abbiamo avuto modo di vederci in tua assenza. Abbiamo tentato di chiamarti insieme circa un milione di volte. Zayn è anche andato a casa tua! Ti prego Harry, perdonalo. Lui ti vuole bene, non ha nessuna intenzione di ferirti. Non tenterà di farci separare o di mettersi con me e robe simili... è maturo, e tu lo sai. -


-Senti, anche io gli voglio bene! Insomma è mio amico. Ho capito quello che è successo. É stato tutto un grosso malinteso, anche se mi dispiace che tutte queste cose siano successe alle mie spalle. Insomma, se io fossi stato messo al corrente di ciò avremmo sistemato tutto più in fretta!-


-Ok, ma adesso non c'è più nulla da sistemare. Tutto quello che c'era da dire te l'ho detto. Ora io ti scongiuro, non avercela con Zayn. É mio amico.-


-Tranquilla. Però sono preoccupato... come reagirà quando ci vedrà di nuovo insieme?-


-L'ho già psicologicamente preparato anche a questo, non ti preoccupare. Dovrà affidarsi al tempo, il tempo cambia le cose. E poi chi lo sa, magari gli passa questa 'fissa' per me, o magari trova un'altra ragazza, o magari...-


-O magari scopre di essere gay!-


-No, ne dubito fortemente, Harry!-


 
La restante serata fu un normale appuntamento. Ci divertimmo. Non me la ricordavo così bella Londra, nemmeno così popolata. Evitammo strani giri in metro. Giusto una passeggiata.
 

-Sai Harry, Londra ti assomiglia.-


-Perché?-


-Perché Londra è attraente, è viva, è colorata, è magica, è misteriosa, è unica...-


-Quindi... mi trovi attraente?-


-Di tutto quello che ho detto tu hai sentito solo attraente, vero?-


-Si!-


-Ahahah! Immaginavo, sei sempre il solito!-


 
Sorrisi e le misi il braccio attorno alle sue spalle. La accompagnai a casa.
Ripercorsi la strada al contrario e tornai all'aèèartamento.
Ero felice, ero davvero felice. Il nostro appuntamento non era stato un momento perfetto, però era stato bello. Era stato bello chiarire e parlarsi sinceramente, come un volta.
Tutto sarebbe andato per il meglio. A Zayn, sarebbe passata.
Mancava solo una cosa da fare.
 
Citofonai e salii le scale.
Fu Zayn ad aprirmi la porta, con un sorriso stampato sulla faccia.

-Zayn! Proprio te cercavo!-


Ci sono momenti in cui perdi il controllo di te stesso, perdi il controllo dei tuoi pensieri.
In quel caso non furono tanto i miei pensieri a perdere il controllo, quanto la mia mano.
Il pugno lo colpì tra la guancia e l'occhio.

-Così impari a baciare la mia ragazza e a non chiedermi scusa, amico!-


Appena gli altri sentirono il tonfo di Zayn cadere per terra corsero all'entrata.
Zayn rimase per qualche secondo sdraiato per terra con la mano sull'occhio.

-Si può sapere che cazzo è successo?- Niall arrabbiato. Niall non è mai arrabbiato, ma quando si arrabbia è meglio scappare lontano. Ma questa volta non sarei scappato.


-Credo di avergli tirato un pugno.-


-Lo hai colpito? Ma sei cretino? Ti sei bevuto il cervello? Che cazzo ti prende?-


Per fortuna intervenne Louis, con un certo sguardo di disappunto.

-Voi aiutate Zayn, io penso al cretino.-


E da quando Louis mi chiamava cretino?
Mi portò nella sua camera e mi buttò sul letto. Rimasi in silenzio a pensare. Non sapevo neanche di saperli tirare i pugni; però era stato bello. L'adrenalina e la soddisfazione che avevo provato nel farlo erano state veramente... intense. Come quando sali sulle montagne russe, quando sali senti l'agitazione e l'ansia salirti dallo stomaco, ma quando il giro finisce ti senti pienamente soddisfatto e fiero per non essere morto durante la discesa finale e il giro della morte.

-Louis, Zayn sa perché l'ho fatto!-


-Colpire qualcuno è sempre sbagliato! Sei stato molto... cattivo! Da quando sei una persona violenta?-


-Non sono una persona violenta! Questa è stata un'eccezione. Se lo è meritato!-


-Ma è un tuo amico, nonche tuo collega! Facciamo parte dello stesso gruppo! Facendo così metti in pericolo la nostra carriera!-


-Non penso che si arrabbierà, lui sa di esserselo meritato!-


-Stai parlando come un bambino rincoglionito Harry!-


In quel momento Zayn aprì la porta. Lo zigomo destro stava cominciando a diventare viola, ma lui lo copriva con del ghiaccio.

-Posso parlare da solo con Harry?-


Louis si fece da parte ed uscì dalla stanza. Io restai a fissarlo finché non se ne andava. Avrei voluto che mi abbracciasse. Non era mai stato così serio e arrabbiato con me. Ma probabilmente in quel momento erano tutti seri ed arrabbiati con me.
Zayn si sedette sul letto di Niall, proprio di fronte a quello dov'ero seduto io. Buttammo l'occhio sul pavimento della stanza, ci guardammo e ridemmo. Evidentemente non tutti i membri del gruppo erano ordinati come noi.

-Grazie per esserti lasciato colpire.-


-Non mi sono lasciato colpire!-


-Oh andiamo, lo so benissimo di non saper tirare i pugni. Sono stato lentissimo, avresti potuto schivarmi facilmente.-


-Hai ragione avrei potuto. Ti senti meglio ora?-


-Molto meglio. Grazie per avermi lasciato sfogare.-


-Figurati. Ronnie allora ti ha raccontato proprio tutto?-


-Tutto. Sappi che mi dispiace.-


-Per cosa?-


-Per essere scappato e aver fatto tutto quel cinema. La cosa si sarebbe risolta molto più in fretta se ci fosse stata un po' più di 'comunicazione'.-


-Si questo è vero.-


-Ascolta so quello che provi per Ronnie. Mi spiace vederti soffrire, lo sai vero? Sei uno dei miei migliori amici, anche se hai baciato la mia ragazza.-


-Questa cosa me la rinfaccerai per sempre?-


-No, solo per qualche mese. Giusto per farti sentire in colpa.-


-Ahahah! Cavolo, grazie! Ad ogni modo non ti preoccupare. Sarà un po' difficile all'inizio, ma io voglio che Ronnie sia felice, lo voglio davvero. Lei... mi ha fatto pensare.-


-Già, è molto brava a farti pensare.-


-Si, e sappi che voglio che anche tu sia felice! Mi passerà, ne sono sicuro. Se non doveva succedere ci sarà pur un motivo...ci vorrà solo un po' di tempo.-


-Certo, amico. Lo capisco.-


-Bene, quindi non ce l'hai a morte con me per averci provato con la tua ragazza?-


-No, tranquillo. Tu non ce l'hai a morte con me per averti tirato un pugno?-


-No! Me lo sono meritato.-


-Sapevo che avresti capito.-


-Andiamo a letto!-


 
Uscimmo da quella stanza disordinata e anche un po' puzzolente per ficcarci nella nostra, bella fresca e pulita.
Sapevo che gli altri avevano origliato alla porta perché quando uscimmo Louis aveva un bel sorriso stampato sulla faccia alla 'Sono fiero di te, figliuolo'.
Quella giornata, particolarmente stressante, era finita così; con un pugno in faccia e un sorriso complice prima di addormentarsi. 
  
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