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Autore: Stephanie86    08/08/2011    2 recensioni
New Moon. Bella, trascinata a Volterra da Alice, ha salvato il suo amato Edward. I tre sono stati condotti dinanzi ai Volturi.
Che cosa accadrebbe se Aro li convincesse a restare con loro per qualche giorno? E, soprattutto, chi è l'affascinante e misteriosa umana di nome Nausicaa che fa parte della grande famiglia di Aro? Che ruolo avrà nella vita di Bella e degli altri?
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon, Eclipse
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EPILOGO

 

 

 

 

 

 

- Davvero, Bella, credo che tu debba andare a casa - disse Alice, forse per la decima volta da quando Bella, Edward e gli altri erano ritornati a casa Cullen, trasportando una Nausicaa ormai priva di sensi da diversi minuti.

- Non mi muovo da qui - rispose Bella.

- Devi proteggere il tuo alibi, ricordi? - le fece notare Alice. - Vai a casa, da Charlie. Non permettere che si insospettisca. Ti ho anche messo da parte qualche vestito nuovo che secondo me ti starà d’incanto, così la scusa reggerà meglio, no?

- Grazie, Alice, ma prima voglio vedere Nausicaa.

- Bella, Nausica si riprenderà - intervenne Edward, con voce armoniosa e rassicurante. - Ci sta pensando Carlisle. E poi credo che debba riposare, adesso. Era sfinita.

Bella vacillò. Da una parte sapeva benissimo che Alice aveva ragione; sarebbe stato meglio tornare a casa da suo padre e rafforzare l’alibi. Inoltre, anche lei aveva bisogno di riposo. Era stata una giornata pesante. Dall’altra, però, era terribilmente preoccupata. Voleva vedere Nausicaa, assicurarsi di persona che stesse davvero bene, che l’intervento di Jane non avesse peggiorato le sue condizioni.

- Oh - disse Edward, all’improvviso.

- Cosa? - domandò Bella.

- Sta arrivando il cane. Sento la puzza - disse Alice, prima che lui potesse rispondere.

Circa un minuto dopo, udirono tutti chiaramente il rombo di una moto che si avvicinava alla villa dei Cullen. Il motore borbottò, mentre il conducente dava gas una volta. Poi la moto si spense.

Bella uscì, accompagnata da Edward.

- Salve, Jacob - lo salutò lui, educato.

Jake si limitò ad un cenno del capo. - Ehi, Bella.

- Ciao, Jake. Come mai qui?

- Vengo per sapere come sta la strega. Mi sembrava ridotta piuttosto male.

- Se ne sta occupando Carlisle - disse Edward. - Ma crediamo che si riprenderà.

- Penso che quella donna mi abbia salvato la vita. A me e anche a Leah, anche se Leah non verrebbe qui ad ammetterlo neanche se qualcuno cercasse di trascinarla con la forza - Jacob sorrise.

- Nausicaa ha dato una grossa mano a tutti noi - Edward strinse una braccio intorno alle spalle di Bella.

- Quella... quella storia che hai raccontato alla succhiasangue... Beh, insomma... non era un bluff? Vuoi davvero che Nausicaa faccia parte della tua famigliola di vampiri? - Jacob trovava la cosa a dir poco sorprendente. E non era l’unico.

- Dopo quello che ha fatto per noi, mi sembrava giusto darle una possibilità. Se non l’avessi fatto, i Volturi l’avrebbero uccisa. O punita duramente. E non se lo meritava. Io e Carlisle siamo disposti ad accoglierla. - Edward chinò il capo e guardò Bella, che restava in silenzio. - Naturalmente sta a Nausicaa decidere. Potrebbe benissimo rifiutare la nostra offerta e andarsene per conto suo. Ma presumo sarà felice di rimanere accanto a Bella.

Jacob si dondolò sui talloni. - Non vi creerà problemi? Non vogliamo altri visite di quei succhiasangue italiani.

- Aro non verrà. Per lui Nausicaa era una sorta di capriccio. Un trofeo, da tenere nel suo castello e nella sua Guardia. Un’arma segreta, forse, ma ha un numero notevole di vampiri talentuosi sui quali può fare affidamento. Inoltre, pur essendo umana, non ha un odore, un vantaggio per noi, soprattutto per Jasper.

- E se dovesse venire, la nana lo vedrebbe, no?

- Non chiamarmi nana! - trillò Alice, comparendo alle spalle di Bella ed Edward.

Jake ridacchiò, divertito. Bella si chiese che cosa avrebbe pensato o fatto Jacob quando avrebbe saputo del suo matrimonio. Immaginava che sarebbero insorti altri problemi.

- E comunque, sì. Lo vedrei, cane - confermò Alice.

- Bene. - Jake lanciò un’ultima occhiata a Bella, che gli sorrise. - A presto, Bella. Non posso dire lo stesso a voi, succhiasangue.

- Pazienza - disse Alice.

- Ciao, Jacob - salutò Edward, senza scomporsi.

Proprio mentre Jacob Black rimetteva in moto il suo cavallo di ferro e si allontanava, Carlisle li raggiunse.

- Allora? - chiese Bella, ansiosa.

- Ha tre costole rotte ed è molto debole, ma si riprenderà. - annunciò il dottor Cullen. - E’ stata fortunata. La sua barriera magica deve aver attutito il colpo infertole da Riley.

Bella tirò un sospiro di sollievo.

- Vuole vederti - disse Carlisle.

- Ora? - chiese Bella, sorpresa.

- Sì.

- Io penso che Bella debba andare a casa. - affermò Edward. - C’è Charlie che...

- No - lo interruppe Bella. - Vado da Nausicaa, prima.

Alice roteò gli occhi.

- Mi raccomando, dille di non sforzarsi troppo. - le consigliò Carlisle.

 

Bella entrò in una delle camera al piano superiore, da sola, e richiuse accuratamente la porta alle sue spalle, anche se non sarebbe servito a nulla se qualche membro della famiglia Cullen avesse deciso di ascoltare la loro conversazione.

Nausicaa giaceva nel grande letto matrimoniale, sotto una leggera coperta. Aveva gli occhi chiusi ed appariva pallida e sfibrata. I lunghi capelli castani formavano una sorta di corona intorno alla sua testa.

- Nausicaa? - chiamò Bella, a bassa voce.

Lei socchiuse le palpebre e, vedendola, sorrise. – Ciao.

- Come... come stai?

- Sono stata meglio. Ma sopravvivrò.

Bella avvertì le prime lacrime che iniziavano a pungere come aghi nei suoi occhi. - Ho avuto paura. Credevo che... che loro ti avrebbero...

- Eliminata? - Nausicaa scosse la testa. - Grazie a voi, non è successo. Mi avete salvato la vita.

- E tu l’hai salvata a Jacob,  a Leah e... a me.

- Ve la sareste cavata comunque.

- No, tu sei stata importante.

Nausicaa allungò la mano e Bella gliela strinse. Era fredda.

- Loro vogliono davvero che tu rimanga, Nausicaa. Vogliono davvero che tu rimanga a Forks, che tu divenga parte di questa famiglia. Edward non l’ha proposto solo per salvarti la vita. E’ quello che vuole. E anche Carlisle.

- E gli altri? Scommetto che la piccoletta non è tanto d’accordo.

- Alice? Oh, lei... Lei si abituerà.

- Ti vuole molto bene.

- Anch’io gliene voglio. E voglio bene anche a te. Vorrei che tu... rimanessi. Mi mancheresti così tanto se decidessi di andartene via.

Nausicaa sorrise.

Silenzio per alcuni istanti.

- Bella... se io sono venuta a Forks è stato solo per... eseguire un ordine di Aro; lui voleva che io ti portassi a Volterra. Voleva essere lui a donarti l’immortalità, perché credeva che il suo sangue di vampiro millenario ti avrebbe resa forte, praticamente invincibile... e perché era sicuro che saresti stata una vampira con un dono speciale, un talento che gli avrebbe fatto comodo. Inoltre, se ti avessi consegnata ad Aro, avrei preso due piccioni con una fava. Edward ti avrebbe seguita. Ed Edward piace molto ai Volturi.

Bella non commentò. Attese.

- Ovviamente Aro confidava nel fatto che la tua ansia di volerti trasformare ti portasse ad accettare l’offerta, se si può chiamare così. Ha scelto me, perché sono umana. Sono come te. Mi considera... speciale quanto te. Inoltre, grazie ai miei poteri magici, Alice non mi avrebbe vista arrivare ed Edward non avrebbe mai intercettato i miei pensieri. Per di più, non ho un odore, quindi nessun vampiro o licantropo può intercettare la mia scia. Avvicinarti sarebbe stato semplice e infatti... infatti ti ho rapita più volte. Anche in sogno.

Bella si ritrovò a sorridere.

- Ma le cose si sono complicate quasi subito. La tua... somiglianza con mia sorella mi ha colto impreparata. Mi ero ripromessa, dopo ciò che era accaduto con Alex, di non provare più dei sentimenti verso un essere umano... o verso qualsiasi altro essere. Pensavo che i sentimenti ferissero, che facessero troppo male, che... distruggessero. In effetti, fanno male... le mie costole me lo confermano.

Una pausa. Bella non sapeva cosa dire.

- Bella, quello che voglio dirti è che... è che tu mi hai fatto qualcosa. Tu hai cambiato qualcosa dentro di me. Fin dal primo istante, anche se mi è servito del tempo per ammetterlo. Ho provato a lottare contro tutto questo. Ci ho provato. Ma non ho vinto. Dal momento in cui ti ho raccontato la mia storia, si è creato un legame fra noi che io non ho più potuto sciogliere... e che non volevo affatto sciogliere.

- E’... è successo anche a me. - disse Bella, arrossendo.

- Lo so. - Nausicaa fece una smorfia, per via del dolore al torace.

- Non dovresti sforzarti. Carlisle...

- Sì, mi ha ripetuto un sacco di volte di non agitarmi e di non stancarmi.

Bella continuava a stringere la sua mano.

- Bello quell’anello - disse Nausicaa, ad un certo punto.

Si era persino dimenticata di essersi rimessa al dito l’anello di fidanzamento che le aveva regalato Edward.

- Oh... beh... sì - farfugliò, imbarazzata.

- Presumo che questo voglia dire che... hai accettato la sua proposta.

- Sì.

- Hai deciso di diventare ufficialmente una Cullen...

- Voglio stare con Edward. Per sempre.

Nausicaa non commentò quella notizia.

- So che non sei d’accordo... sulla trasformazione - disse Bella, lentamente. - Ma mi sento pronta. Voglio farlo.

- No, in effetti non sono d’accordo, ma... è la tua vita. Sei felice?

- Sì... lo sono. E se rimani lo sarò anche di più.

- Bene, allora.

- Vuoi dire che...? -

- Vuol dire che sono felice che tu sia felice. E che... se tu vuoi che io resti, resterò. Mi piacerebbe starti vicina. Lo sai cosa provo per te, ormai. Sei come una sorella.

- Anche tu... Anche tu, Nausicaa.

Aveva le lacrime agli occhi, ma sperò che lei non se ne accorgesse.

 

- Quindi Nausicaa ha accettato - disse Edward.

Erano in macchina e stavano finalmente tornando a casa. Bella era molto sollevata, ma anche terribilmente nervosa, poiché aveva intenzione di dire a Charlie che avrebbe sposato Edward. Era pronta ad una sfuriata e poi avrebbe sopportato anche la sfuriata di Renèe. Tanto ormai la decisione era presa.

- Sì - ammise Bella.

- Bene.

- Sei davvero contento?

Edward sorrise. - Ma certo. Non era un bluff, Bella.

- E... i tuoi fratelli?

- Sono sorpresi. Ma l’unica che ha qualche riserva è Alice.

- Già, immaginavo.

- Le passerà. Deve solo abituarsi.

- Adesso, però, abbiamo altro a cui pensare. - Bella toccò l’anello che portava al dito. – Charlie.

- Glielo dirò io. Lascia fare a me.

- Beh, tu hai proposto il matrimonio, quindi... Sì, direi che tocca a te - E rise.

La Volvo grigio metallizzata si fermò davanti alla casa di Bella. In cucina, c’era una luce accesa, segno che l’ispettore Swan era già tornato. Bella aveva con sé anche una borsa con dei vestiti nuovi, in modo tale da rafforzare il suo alibi.

- E’ il mio sole - disse Bella, all’improvviso.

Edward la guardò, perplesso. – Chi?

- Nausicaa. Lei per me... è come una sorella. Ed è il mio sole.

- Già. - Edward guardò il sole che in quel momento stava tramontando, tingendo le nuvole di arancione. - Un sole nero. Un sole nero che sorge. O forse dovrei dire... che risorge.

Bella si voltò e gli sorrise. Lui ricambiò, si chinò in avanti e la baciò dolcemente.

 

 

FINE

   
 
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