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Autore: Nobody Is Perfect    08/08/2011    5 recensioni
Aura è una giovane diciassettenne finlandese, trasferitasi in Italia all’età di dieci anni.
Alex è il suo migliore amico e confidente.
Quello che Aura non sa è che Alex è segretamente innamorato di lei dalla prima media, ma a lui va bene così.
Spaventato all’idea di rovinare la loro amicizia, continua a nascondere i suoi sentimenti.
Tutto cambia quando Aura inizia a frequentarsi con Thomas, un giovane ragazzo tedesco.
La cosa sembra seria e Alex comincia a provare i primi sintomi di gelosia.
Cercherà in tutti i modi di dividerli e metterà in pratica il detto “in amore, tutto è lecito”.
Riuscirà nel suo intento? E soprattutto, riuscirà a far innamorare Aura di lui?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il primo giorno di quarta superiore era arrivato! Era  incredibile come passava il tempo.
Aveva già diciassette anni e presto avrebbe avuto anche la patente.

Spense la sveglia e si alzò controvoglia dal calduccio delle coperte.
Trascinò i piedi fino al piano inferiore, dove trovò sua madre intenta a preparare la colazione.
-Buongiorno- disse accomodandosi al tavolo.
-Oh tesoro! Ben svegliata- sorrise e le accarezzò una guancia, mettendole davanti una brioche appena sfornata.
-Sei emozionata?- chiese la madre, sedendosi accanto a lei e bevendo la sua tazza di caffè fumante.
-No, avrei preferito dormire…ma devo proprio andarci a scuola?- fece una smorfia di disgusto e voltò lo sguardo verso la madre che la fissava contrariata.
-Aura non fare la capricciosa, cambiando discorso, chi ti accompagnerà a scuola?-
-Andrò a scuola a piedi insieme ad Alex, a proposito sono in ritardo…Alex arriverà qui fra venti minuti ed io non sono ancora pronta- addentò l’ultimo morso della sua colazione e corse per le scale.
-Quel ragazzo è davvero amorevole- Ormai era ovvio che sua madre avesse un debole per Alex, continuava a ripeterle che sarebbero stati una bellissima coppia.
Alex era il classico bravo ragazzo, onesto, leale e fedele.
Gentile con tutti, amichevole e disponibile nel momento del bisogno.
Un figlio modello con ottimi voti a scuola e aiutante dei genitori nel loro negozio in periferia.

Lei e Alex? Scosse la testa. Alex era un suo amico e nulla di più.
-Mamma ti prego!non iniziare con questa storia- sbuffò dalla camera da letto.
-Ma perché reagisci così?- chiese la donna entrando.
-Perché io e Alex siamo soltanto amici, devo farti lo spelling della parola amici?- ruggì Aura, infilandosi la maglia.
-Va bene, non ti dirò più niente ok?-
-Grazie, te ne sarei immensamente grata- trillò lei.
Finì di prepararsi in fretta, guardando di tanto in tanto l’orologio appeso alla parete.
Indossò un paio di jeans chiari strappati sulle ginocchia e una maglietta con le maniche a tre quarti.
Si diede un leggero strato di ombretto sulle palpebre e un velo di lucidalabbra.
Sorrise allo specchio, soddisfatta di se stessa e prese lo zaino, appena prima di sentire il suono del campanello.
-Ciao Alex- lo salutò sua madre con due baci sulle guancie.
-Salve signora Vibeke-
Scese velocemente le scale e abbracciò il suo amico, che non vedeva da esattamente due settimane a causa della vacanza che lui aveva fatto.
-Mi raccomando, controllamela- disse Vibeke facendo l’occhiolino ad Alex che rise di gusto.
-Non si preoccupi- prese Aura a braccetto e uscirono di casa, diretti verso la scuola.
-Allora che mi racconti?- le chiese osservandola di sbieco.
-Mah, nulla di nuovo e tu? Com’è andata la vacanza?-
-La Grecia è davvero stupenda, il mare è mozzafiato, dovevi assolutamente esserci-
-E che mi dici delle ragazze?- sorrise beffarda.
-Beh le Greche sono davvero carine, non posso negarlo- osservò Aura che gli diede una gomitata.
-Ma le mie preferite sono le finlandesi- disse abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia.
-Che ruffiano!- gli diede una pacca sulla testa.
-Mi sei mancata! Come ho fatto a stare due settimane senza una rompipalle come te?-
-Ehi! Io non sono una rompipalle- si staccò dall’abbraccio e mise il broncio.
-Non fare la bambina!lo sai che ti voglio bene proprio perché sei insopportabile- sorrise, attirandola a sé.

 

In pochi minuti si ritrovarono davanti il cancello della scuola ed entrarono, osservando le facce nuove.
-Ehi Aura!- disse una voce alle loro spalle.
Come non riconoscerla? Megghy, diciassette anni appena compiuti, capelli ricci e mori e occhi marroni.
Alta e magra e soprattutto bella da togliere il fiato.
La sua migliore amica, subito dopo Alex.
Le corse incontrò e la stritolò in un abbraccio.
-Ho un sacco di cose da raccontarti- le soffiò Megghy in un orecchio.
-Su quale argomento?-chiese curiosa.
Megghy sorrise maliziosa e Aura capì al volo il concetto.
-Sei sempre la solita!- rise.

 

La campanella che indicava l’inizio delle lezioni era suonata da poco più di un minuto e nell’atrio regnava il caos più totale.
Gente che si salutava e abbracciava, altra che non sapeva dove andare, alcuni che fumavano anche se espressamente vietato dal regolamento.
Fu presa per mano da Megghy che la condusse nella classe 4°a.
Salutò tutti i suoi compagni di cui aveva perso le tracce dopo la fine della scuola e si accomodò al suo banco, accanto ai suoi due amici.
La professoressa di inglese entrò con dieci minuti di ritardo e salutò tutti cordialmente.

Certo adesso sorride! Come minimo la prossima settimana inizierà ad interrogare a raffica.
La prima ora passò lentamente, tra racconti delle vacanze e aneddoti.
Finalmente arrivò la ricreazione e Aura si diresse nel bagno femminile, spinta da Megghy che la chiuse dentro con lei.
-Allora cosa devi dirmi?- chiese ironica.
-Oggi sei libera?- trillò Megghy saltellando.
-Credo di si-
-Perfetto! Ci vediamo a casa tua alle tre e mezza- e detto questo uscì dal bagno, lasciandola sola.

Ma non potevo avere un’amica normale?
Sbuffò ed uscì anche lei, ritornando in classe per sorbirsi le ultime due ore di scuola.

 
La campanella che segnava la fine della giornata scolastica suonò e lei fu la prima ad uscire, seguita subito dopo da Alex che la affiancò.
-Ti accompagno a casa?- le chiese sorridendo.
Era così carino che non gli si poteva dire di no. Annuì impercettibilmente e si diresse verso casa.

 

*

 

Il suono del campanello la distrasse dai suoi pensieri e corse ad aprire la porta, trovandosi davanti Megghy.
Le fece segno di entrare e salirono le sclae, si sedettero sul letto ed Aura si voltò pronta ad ascoltare le mitiche avventure della sua amica.

Mitiche? Avrà fatto sesso con un tipo di cui non sa nemmeno il nome!
-Mi stai ascoltando?- sventolò una mano davanti ai suoi occhi e si riprese dalle sue riflessioni.
Chiamale riflessioni! Hai appena detto che la tua amica è una troia
-Io non l’ho detto- sbottò adirata, ricevendo un’occhiata confusa da parte dell’amica. –Ehm, lascia perdere, parlavo da sola- sorrise imbarazzata.
La ragazza scosse la testa e iniziò a raccontare.
-L’ho conosciuto una settimana fa-

Oddio! L’ha fatto con uno che conosce da solo una settimana!
-Ero in spiaggia con le mie cugine e l’ho visto da lontano, era bellissimo! Non l’ho visto per alcuni giorni e poi l’ho incontrato casualmente in un bar. Abbiamo iniziato a chiacchierare e ci siamo scambiati il numero- sussurrò con occhi sognanti.
-Vi siete baciati?- chiese Aura curiosa.
-No, ma credo che non ci rivedremo più, era qui in vacanza- rispose triste.
-Come si chiama?- chiese appoggiando la testa sul cuscino.
-Mi sembra si chiamasse Thomas, forse era tedesco!-
Il pomeriggio passò così tra una chiacchiera e l’altra e si fece l’ora di salutarsi.

 

*

 
Prima di andare a letto, diede un’occhiata alla sua posta elettronica e dato che era vuota, fece un salto su msn.
“Leragazzemiadorano@hotmail.it ti ha inviato una richiesta di amicizia”

Sorrise scuotendo la testa e nonostante non parlasse con sconosciuti, decise di accettarlo.

 “Leragazzemiadorano ha appena effettuato l’accesso”

 
Leragazzemiadorano scrive:
Ciao, come stai?

 
Aura scrive:
bene, grazie e tu?

 
Leragazzemiadorano scrive:
Bene! Sai che sei davvero carina?

Ma che fa, ci prova?

 
Aura scrive:
Ehm…grazie. Chi sei?

 
Leragazzemiadorano scrive:
Non importa chi sono io, l’importante è che so chi sei tu.

Eh? Come fa a sapere chi sono io?

 
Aura scrive:
Posso almeno sapere come ti chiami?

 
Leragazzemiadorano scrive:
No! Tranquilla piccola, ci vedremo presto!

Piccola? Ci vedremo presto? Ma chi diavolo è?

 
Aura scrive:
Come fai a sapere che ci vedremo presto?

 
Leragazzemiadorano scrive:
Me l’ha detto la mia sfera di cristallo! Non vedo l’ora di vederti, spero che mi riconoscerai.

Aura scrive:
Come farò a riconoscerti? Non sono mica una veggente?

 
Leragazzemiadorano scrive:
Non preoccuparti, farò in modo di rendermi visibile ai tuoi occhi!

Questo è pazzo!

 
Aura scrive:
Va bene! Adesso ti saluto nell’attesa di vederti.

Certo! Non dargli false speranze, magari si fa strane idee.

 
Leragazzemiadorano scrive:
Ci vedremo prima di quanto ti immagini! Ciao bellezza! Ps adoro la Finlandia e soprattutto le Finlandesi.

“Leragazzemiadorano non è in linea”

 
Spense il computer e si coricò, continuando a pensare alla conversazione avuta poco prima.
Chi poteva essere? Ma certo, doveva essere per forza uno scherzo di Alex!

  
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