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Autore: manubibi    08/08/2011    1 recensioni
Raccolta di piccoli momenti/scene/situazioni a tema Kurtofsky/Klainofsky, di vario genere e setting, scritti per la prima challenge della community Kurtofsky_ita su LiveJournal. (Rating variabile man mano che le scrivo)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: AU, Missing Moments, OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Certain Softness
Fandom: Glee
Pairing: Kurt/Dave
Genere: Fluff, solo un po' erotico
Avvertimenti: future!fic, soft petting, flashfic
Parole: 707
Note: Per il prompt "Carezze" della tabella MISTA della Challenge #1 del  


Quell'idea gli è balenata in testa, fissandocisi definitivamente fino ad ora, da quando l'ha spinto la prima volta contro un armadietto. Il suo corpo gracile, talmente sottile e leggero da obbedire - volente o nolente - a quello che lui faceva. E quel pensiero, cioè la facilità nel poter spostare e, per estensione, comandare il suo corpo, inaspettatamente lo sorprendeva in tutti i momenti sbagliati: nella noia delle lezioni, durante la messa, durante i pasti, persino mentre parlava con Azimio. E la verità è che i suoi pensieri non erano sporchi, o almeno non lo erano abbastanza da farsi notare anche all'esterno. E quando era riuscito ad ottenere il suo primo appuntamento, Karofsky era corso subito a casa, per esultare in camera propria a suo modo: scrivendo. Aveva scritto le sue fantasie - nessuna delle quali prevedeva la penetrazione; ugh, che brutta parola - e le aveva tenute chiuse nel suo computer.
Inviolate, finché Kurt in un pomeriggio dedicato allo svacco - questo pomeriggio -, curiosando per perdere tempo al suo portatile, ha trovato quelle poche righe in cui Dave aveva raccontato a se stesso cosa avrebbe voluto fare con lui. E Dave non se n'era accorto finché non l'ha praticamente placcato con un braccio, abbassando lo sportello del computer. Ma quel che è fatto è fatto, e Kurt aveva letto ed apprezzato i suoi pensieri. E si era volenterosamente fatto avanti comunque, alzandosi però per chiudere la porta a chiave. E finalmente, proprio come Dave aveva immaginato, si era steso sul materasso, rimbalzando morbidamente sulle molle che cigolavano appena, iniziando a togliere lentamente i pantaloncini. E David da quel momento ha avuto un colorito rossastro piuttosto evidente su tutto il viso, ma non si è tirato indietro.
E così ora è vestito, mentre la pelle solo lievemente abbronzata di Kurt rabbrividisce leggermente sotto le sue mani. Ed il più gracile lo guarda dal basso, con l'aria calma di un gatto, aprendo e chiudendo pigramente gli occhi, sospirando ogni tanto. E quello che sta piacendo di più a David è il modo in cui il suo corpo segue i movimenti della propria mano: la schiena che si inarca leggermente al suo passaggio, gli occhi che si chiudono brevemente, le gambe che si muovono lentamente e pacatamente. Tutto questo lo affascina, e quasi dimentica di considerare la pelle calda e profumata del ragazzo, che sa di deodorante e sale, come fosse appena uscito dal mare. Kurt deglutisce, e ad un certo punto prende delicatamente la mano di Dave, che un po' sorpreso volge gli occhi su un nuovo sorriso: si dispiega sulle labbra di Kurt, colora il suo viso con una vaga tinta di malizia. E poi la mano affusolata porta la sua, lentamente, fra le cosce appena dischiuse di Kurt, che non abbassa lo sguardo nemmeno per un secondo ma si limita a ridacchiare divertito quando il viso di David si tinge di una tonalità più scura, la sua mano che trema appena per i battiti del cuore accelerati all'improvviso.
«Kurt?» Mormora, sbattendo le palpebre confuso.
«Mh?»
E sembra quasi un gemito, e David deve per forza di cose coprirsi il cavallo dei pantaloni con un cuscino, togliendo la mano da lì.
«Non mi piace... Pensavo mi sarebbe piaciuto, ma è troppo strano» Borbotta, guardandosi le mani e sentendo caldo in viso.
Kurt rimane a guardarlo stupito e forse un po' contrariato, per poi sospirare.
«Va bene, David, non importa.»
«Però mi fai davvero venire voglia di... Insomma, di fare sesso» Ammette, guardando da tutt'altra parte rispetto a lui e prendendo a torcersi lievemente le dita per il nervosismo.
«Per quello non sono pronto...» Confessa a sua volta Kurt, mordendosi il labbro. «Mi vanno bene le carezze, però. Io e Bl--» Aggiunge, interrompendosi. «Voglio dire, è il massimo che ho fatto.»
Dave si incupisce appena quando il nome di Blaine viene quasi pronunciato, ma poi si rasserena e guarda di nuovo Kurt.
«Beh, immagino che se staremo ancora molto insieme... E lo spero... Beh, magari andremo anche più... Più in là» Osserva, piegando la testa e rilassandosi mentre si siede sul letto.
«Sì» Sorride Kurt, per poi sporgersi e prendere di nuovo i pantaloncini, rimettendoli al loro posto. Anche lui si accorge di avere un piccolo rigonfiamento fra le cosce, ma si limita a ridacchiare e ad abbracciare il collo di Dave.
«Cosa facciamo?»
«Singstar?»
Kurt finge di pensarci un'attimo.
«D'accordo.»
   
 
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