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Autore: emmevic    09/08/2011    8 recensioni
Cit/: La strada che si stendeva sotto i piedi e davanti agli occhi neri di Sasuke era deserta, completamente svuotata da tutto il traffico che ore prima l'aveva intasata rendendo irrespirabile l'aria e bloccando la circolazione per almeno due ore; eppure ora non una vettura, nemmeno una, era visibile ad occhio umano.
Sasuke, prendendo atto di tutto ciò, controllato lo specchietto retrovisore e schiacciata la frizione, mise mano alla leva del cambio con fare risoluto: il ragazzo pareva completamente padrone della situazione, anche l'espressione, immota come sempre, avrebbe ingannato qualsiasi osservatore, eppure qualcosa che lo tradiva c'era e qual qualcosa altro non era che il tremolio, per quanto lieve, della mano. Ecco cosa rendeva palese, almeno agli occhi più esperti, l'agitazione del ragazzo.
- Sasuke, ecco, adesso lascia lentamente la frizione e contemporaneamente comincia a premere l'acceleratore. -
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Itachi, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ecco cosa succede quando per la prima volta al volante c'è Sasuke Uchiha


La strada che si stendeva sotto i piedi e davanti agli occhi neri di Sasuke era deserta, completamente svuotata da tutto il traffico che ore prima l'aveva intasata rendendo irrespirabile l'aria e bloccando la circolazione per almeno due ore; eppure ora non una vettura, nemmeno una, era visibile ad occhio umano.
Sasuke, prendendo atto di tutto ciò, controllato lo specchietto retrovisore e schiacciata la frizione, mise mano alla leva del cambio con fare risoluto: il ragazzo pareva completamente padrone della situazione, anche l'espressione, immota come sempre, avrebbe ingannato qualsiasi osservatore, eppure qualcosa che lo tradiva c'era e qual qualcosa altro non era che il tremolio, per quanto lieve, della mano. Ecco cosa rendeva palese, almeno agli occhi più esperti, l'agitazione del ragazzo.
- Sasuke, ecco, adesso lascia lentamente la frizione e contemporaneamente comincia a premere l'acceleratore. -
Quando la voce di Fugaku risuonò fra le pareti della nuovissima Fiat, Sasuke non riuscì a nascondere un piccolo sussulto, in fin dei conti quella era una delle sue prime guide, quindi un certo nervosismo era concesso, se non addirittura d'obbligo.
Nonostante questo, la macchina ingranò perfettamente e il motore cominciò a girare con clamorosa facilità, la vettura percorse così i primi 20 metri prima di bloccarsi bruscamente davanti al primo segnale di prescrizione. Purtroppo per Sasuke, l'inchiodata non piacque molto ai passeggeri che, indispettiti, non tardarono a farsi sentire.
- Cugino, non devi mica ucciderlo il freno quando ti imbatti in uno stop! -
- Questa volta ha ragione Shisui. Sasuke, devi premere il freno gradualmente e non di colpo. -
Sasuke girando leggermente di lato la testa diede una veloce occhiata a suo padre: da quando in qua dava ragione proprio a Shisui?
- Otouto, attento! Guarda la strada. -
Adesso ci si metteva pure suo fratello? Questo si chiedeva Sasuke con un principio d'isterismo.
Dopotutto quando Itachi aveva fatto le sue prime guide non aveva di certo dovuto far muovere una macchina piena di persone urlanti, cosa che purtroppo era invece toccata a lui.
Oltretutto al pensiero dei posti dietro in cui stretti sedevano suo cugino, suo fratello e sua madre, la quale fortunatamente si era astenuta (almeno per ora) dal pronunciate qualsivoglia bestialità, il ragazzo si sentì giustamente male e, nello stesso istante, un pensiero non tanto intelligente lo colse improvviso: mancavano giusto Hina e Denka, i due gatti di famiglia, e ci sarebbero stati proprio tutti dentro quella minuscola Fiat, tutti piacevolmente ammassati.
La macchina riprese a procedere velocemente in linea retta, fortuna che non c'erano curve; a Sasuke infatti le curve non piacevano molto, le trovava inutili, esattamente: inutili.
Perché non era lui che doveva piegarsi al mondo, era il mondo che doveva piegarsi a lui, curve comprese,
- Ragazzi perché non mangiamo un gelato? -
Il minore degli Uchiha per la prima volta in vita sua si trovò a maledire mentalmente sua madre. La donna aveva infatti avuto una buona idea a proporre un gelato, peccato però che un piccolo particolare le fosse sfuggito: la gelateria era esattamente dall'altra parte di Konoha, ergo tra loro e la gelateria in questione c'erano circa un'infinità di svincoli, rotonde, incroci e quant'altro. Un susseguirsi di svolte insomma, cosa che a Sasuke fece venire il mal di mare al solo pensiero.
- Mikoto-san, che bella idea! -
Dato l'umore del ragazzo una sommessa imprecazione non tardò a giungere nei confronti di Shisui, il quale aveva la sola colpa d'aver desiderato un gelato alla vaniglia e aver quindi appoggiato l'apocalittica idea di Mikoto. Povero cugino.
- Effettivamente un bel gelato ci starebbe. -
Ed ecco che anche Itachi lo tradì; Sasuke in quel momento si sentiva stranamente ingannato, come colpito da una meschina stilettata.
- Sasuke, muoviti, svolta a destra. Andiamo alla gelateria. -
Su direttiva di Fugaku la macchina curvò quindi in maniera alquanto improbabile verso destra, improbabile dato che la vernice rossa dell'auto aveva rischiato irrimediabilmente di venire graffiata dal muretto di cinta sfiorato al pelo.
A Sasuke proprio non piacevano le curve, se prima il ragazzo aveva qualche dubbio, ora ne era più che certo.
Eppure, dopo due incroci, una ventina di svolte e una tentata collisione con un autotreno, la vettura riuscì a raggiungere la meta senza aver corso notevoli rischi o essersi apparentemente frisata. Forse qualche kami si era affacciato dall'alto e aveva avuto pena di lui.
Così, estratta la chiave dal cruscotto, Sasuke non esitò a seguire l'esempio dei suoi familiari che, veloci, si erano rifugiati nel bar della gelateria uscendo di tutta fretta dalla sua auto rosso fiammante, nonché nuova di zecca. Aveva ancora l'odore di nuovo, constatò accigliato prima di chiudere la portiera.
In fondo in fondo non poteva essere andata tanto male, pensò infine il ragazzo allontanandosi dall'auto dopo aver fatto scattare la serratura e l'allarme.
Già, a parte le curve non era andata affatto male, si convinse.
   
 
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