Fanfic su artisti musicali > Queen
Ricorda la storia  |       
Autore: MrBadGuy    09/08/2011    2 recensioni
Mh, sempre sulla coppia David e Freddie, il marinaretto di cui parlo nel titolo è David, mentre il ninfomane Freddie. NON voglio essere offensiva nei confronti di Freddie, ovviamente!
Spero di poter fare un po' di ironia su una coppia che mi piace da morire, (Che purtroppo mai esisterà...), ovviamente devo ricordarvi che questa storia non ha nulla in comune con le precedenti shot e fic, che comprendono gli stessi personaggi, ma hanno trame diverse e separate. Buona lettura! Bye!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10/02/1976
Ore: 00.03
 
(David).
 
La notte era appena iniziata e la serata al club era già un mortorio,ed era strano, siccome era considerato
uno dei night club d'élite. 
Non ballava nessuno, non che a me piacesse farlo, ma non era pensabile tirare avanti un'intera notte senza
ballerini e ballerine da guardare. Ci rimaneva solo l'alcool e le sigaretta, non troppo sano.
La mia combriccola e io sedevamo sempre allo stesso tavolo, all'angolo della sala, a pochi passi dal bancone.
Il vantaggio, da quella posizione, era che si poteva benissimo vedere chi entrava o prendere una birra senza fare troppi metri.
"Mi sto addormentando!" ridacchiai nell'orecchio dell'amico che era alla mia destra.
A un certo punto qualcosa si smosse.
La porta del club si aprì con un rumore sordo.
Entrò un ragazzo sulla ventina d'anni, scese le scale lentamente, godendosi tutti gli sguardi.
Con la mano sinistra scorreva il corrimano con fare aristocratico, notai subito le unghie: smalto nero?!
Era seguito da un paio di uomini, ma rimanevano in ombra per colpa del suo aspetto e del suo comportamento
alquanto da "star". 
Non mi sarei stupito se ci fossero stati anche dei fuochi d'artificio, oltre ai vestiti appariscenti
e agli stivali con il tacco.
I nostri sguardi si incrociarono per un secondo.
"Lo riconosci, David?" mi chiesero i miei amici, quasi in visibilio, avendo capito di chi si trattava.
Non badai troppo a quello che mi avevan chiesto, ero troppo preso dal catalogare il mio nuovo incontro.
Dividevo le persone in varie categorie: normali, stravaganti e decisamente stravaganti.
"Freddie Mercury" sentii vociare alle mie spalle.
Appunto, quel Freddie Mercury, entrava decisamente nella terza, il che non vuol dire che io non lo ammirassi, 
anzi, era una delle persone con cui avrei fatto volentieri una chiacchierata.
Lo stimavo, tutto sommato; viveva se stesso senza timore di ciò che gli altri avrebbero potuto dire, ci 
vuole parecchio coraggio.
Mi alzai.
"Hey David- mi richiamò una ragazza del gruppo -è risaputo che non vuole fare autografi mentre è nei club", 
mi girai lentamente e la guardai negli occhi sorridendo "ti sembro uno che chiede un autografo?".
Lentamente mi avvicinai al bancone, una volta arrivato ci poggiai sopra il bicchiere da cui avevo sorseggiato 
una birra. Dopo avermi guardato per un minuto intero, da dietro i suoi amici, il cantante uscì dal suo 
guscio e mi si avvicinò.
Lo sapevo, io non avevo bisogno di chiedere, ottenevo la compagnia di chiunque, con un solo sguardo.
 
 
(Freddie).
"Oh tesoro- ridacchiai all'entrata del pub, rivolgendomi a Phoebe -non ci metteremo troppo, oggi non è proprio
nottata!". Buttai la sigaretta a terra e guardai il buttafuori, non ci fu bisogno di farmi riconoscere, ci
aprì la porta prima di subito. 
Scesi le scale lentamente, calandomi nel "Freddie pubblico". Era tempo di mettere su la maschera da quello che i giornalisti e i fans volevano vedere.
Poco prima di avvicinarmi al bancone mi guardai attorno: poche persone in pista, tante ai tavoli.
Sforzai gli occhi per intravedere in un angolo, dove vi era un gruppo numeroso di ragazzi: incrociai, per un momento, due occhi. Due pezzi di ghiaccio.
Mi sedei al bancone, parlando con degli amici e con Peter.
Dopo pochi minuti vidi "Mr occhi di ghiacchio" avvicinarsi. Non sembrava una persona comune.
Per intenderci: era proprio un bel figo.
Colsi l'attimo e mi alzai. Camminavo lentamente verso di lui, a ogni passo sembrava più bello, la pelle perfetta,
la carne chiara che si contrapponeva a perfezione con le labbra rosee e carnose.
"Prendi qualcosa?" mi chiese, lanciando un sorriso smagliante. Aveva dei denti incredibilmente bianchi e dritti.
"Solo se paghi tu, tesoro", gli risposi, appoggiando il gomito sul bancone, "e così- sorrisi e gli gurdai le piastrine che teneva al collo
-sei un marinaretto in congedo, eh?", avevo una gran voglia di giocare con lui, volevo vedere se riusciva a tenermi testa.
I pappamolli non fanno assolutamente per me. 
Mi guardò negli occhi, e, non vorrei essere banale, ma mi girò la testa.
Non ho idea di come...Di come descrivere quegli occhi, spero vi basti sapere che erano la cosa più bella mai vista in vita mia.
Erano bianchi, né una tonalità di colore in più né una in meno.
Bianchi.
Mi guardò con aria di sfida e poi si avvicinò al mio orecchio, poi ridacchiò "Perché vuoi trovare il tempo per una scopata?".
Mi spiazzò completamente, non me l'aspettavo proprio.
 
 
 
David stava tornando a casa con il sentore di amarezza e di alcool in bocca.
"Quanto era insopportabile quella checca che faceva la primadonna" pensò, con le mani in tasca.
Accese una sigaretta. 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Queen / Vai alla pagina dell'autore: MrBadGuy