Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Chambertin    10/08/2011    3 recensioni
● || Draco Malfoy!Centric | Slice of life | Missing moments | Post!Second Wizarding War | Violenza || ●
[AVVISO: Ho intenzione di revisionare questa fanfiction. Non so quando lo farò, ma lo farò!]
una linea è formata da infiniti punti, anche se distanti l'uno dall'altra formano sempre la stessa linea.
Serie di eventi capitati a Draco prima e dopo la sconfitta di Voldemort.
● Capitoli tendenti raiting rosso: #2 ●
Genere: Dark, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Voldemort | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note della Castagna.
Ragazzi. Sì, sono ancora viva e dopo 2 anni di "morte apparente" sono tornata. Adesso mi arriveranno tutti gli insulti possibili e inimagginabili, me lo sento. Pomodori e verdure marce a volontà. E fate bene.
Avevo perso interesse per questo sito, anche perchè non avevo tempo nè per starci dietro, nè per altro;
Ho ripreso a postare capitoli solo da quando a scuola, la Prof mi ha detto che una sua cara amica è riuscita ad arrivare sulle librerie da qua.vi chiedo scusa se avevo cominciato a leggere vostre storie e anche a commentarle e poi puff... sono sparita. Scusate. Soprattutto a te Vera. Ti avevo promesso che avrei continuato a leggere i tuoi capitoli uno ad uno, e invece mi sono eclissata; ti avevo promesso un fumetto mai finito. Mi dispiace. Dimmi pure che sono una merda, perchè avresti ragione a pensarlo.
Ma passiamo alla storia. Questa storia.
Sono passati due anni e lei sta ancora qua.
E voi non avete ancora capito che questi capitoli non c'entravano un emerita minchia uno con l'altro; che questa era una raccolta di idee che mi venivano così di getto.
Ma siccome tutti mi avete fatto capire che volevate una storia unica, ho cambiato i miei programmi, e questo capitolo è la risposta alla domanda di Vera "come fa Draco a scappare?".
Niente di più semplice: nessuno può fuggire da Azkaban senza un aiuto. Specialmente se è solo e debole, e senza bacchetta.






Buio. Buio dappertutto. Sopra e sotto.
Fuori piove. Piove a dirotto. Ci sono lampi e fulmini e neanche quelli illuminano le celle, perché non ci sono finestre.
Guardate: un Auror passeggia come se niente fosse lungo il corridoio in pietra. Non sente – o non vuole sentire – i gemiti o le risate folli che provengono da dietro le sbarre. Fosse stato un novizio probabilmente se la sarebbe già fatta addosso. E come dargli torto? In fondo, un posto così è inquietante – forse troppo.
Il vento ulula e sbatte con veemenza sul portone.
Ma sicuri che sia il vento?
L’Auror fa dietrofront e riprende a camminare, nella direzione da cui è venuto.
Ancora sbatacchi.
Allora lui si gira.
«Chi è?» urla, e la sua voce innesca una reazione a catena da dentro le celle. Mani che si divincolano al di fuori dalle sbarre, cercano di afferrargli le caviglie; grida disumane da angoli remoti.
È forte l’Auror, non ha paura di quel posto, ci ha lavorato per anni e la follia non l’ha contagiato. Allora perché tremava ora?
Toc Toc Toc.
Ancora bussare.
L’uomo si avvicina al grande portone in pietra. Forse è davvero il vento. Il tempo è bruttissimo, potrebbe.
Bussa una volta e aspetta. Toc.
Qualche secondo di silenzio e Toc. La risposta.
L’Auror apre la fessura all’altezza degli occhi con la bacchetta.
Occhi color del miele brillano alla luce che esce dall’apertura. Sono grandi e freddi. Un cappuccio le copre i capelli bagnati.
«Chi sei?» chiede di nuovo.
«Ispezione a sorpresa» è la risposta glaciale che esce da quelle labbra sottili e rosee. «Aprimi se non vuoi ritrovarti immediatamente senza lavoro»
Non c’era da aver paura di Mangiamorte decaduti, ma di lei sì.
La porta si apre e finalmente lei entra togliendosi il cappuccio, lasciando ricadere sulle spalle i lunghi capelli, oramai appiattiti dalla pioggia.
Le urla si sono chetate e l’unico rumore che si sente sono le goccioline d’acqua che cadono sul pavimento dalle punte dei capelli di lei.
Tic Tic Tic
Dal fondo del corridoio si sentono dei passi pesanti diretti verso di loro.
«Dottoressa» fa una voce «Che piacere vederla»
Che falsità. Che disgusto.
La Dottoressa si guarda intorno.
«Non posso dire lo stesso per te, Finnigan» risponde lei non guardandolo negli occhi. Probabilmente se l’avesse fatto, il direttore della prigione, non avrebbe retto il suo sguardo gelido.
«Qual buon vento ti porta qui, dottoressa Granger?»
«Come ho già detto: Ispezione a sorpresa» risponde lei «Ma tanto, a quanto vedo, anche quando le visite sono ufficializzate, non vi sprecate a rendere migliore questo posto» osserva, spostando lo sguardo sull’ex compagno di casa.
Fa qualche passo avanti, superandolo.
«Com’è possibile?»
«Cosa?» fa Finnigan
«Com’è possibile che un posto del genere, sia diventato questo… schifo» si domanda Hermione  passando una mano sulle sbarre di una cella, dalla quale ne esce un urlo agghiacciante.
«Come potete, voi, fare una cosa del genere?» la sua voce roca è intrisa di una rabbia inaudita. «Se solo Voldemort uccideva Babbani e Mezzosange, voi cosa fate?» chiede in modo retorico «Seguite il suo esempio, uccidendo persone che forse non volevano neanche essere così?» si gira. Gli occhi brillano di rabbia, le mani tremano solo il pensiero di vibrare colpi contro chi aveva di fronte.
Silenzio.
Hermione si ricompone e chiede di entrare nella cella numero trecentosessantasette.
L’Auror prende un mazzo di chiavi e al solo tintinnio da dietro si sente un gemito di terrore.
«Muoviti» ordina la ragazza al giovane Auror.
La cella si apre con un cigolio.
«Vattene, prima di diventare come i tuoi colleghi» consiglia lei al giovane.
Fa un passo in avanti e l’ombra nell’angolo cerca di farsi ancora più indietro.
Hermione prende la sua bacchetta e con un movimento del polso l’accende. La poggia ritta in piedi sul pavimento.
«Come ti hanno ridotto, Draco» pronuncia quel nome con una dolcezza squisita, impossibile pensare che fino a pochi minuti prima era stata così gelida.
Il ragazzo trema, geme.
«Tranquillo, sono io, Hermione…»
Lui volta la testa verso la dottoressa. Il terrore nei suoi occhi di ghiaccio è tale da poterlo sentire bruciare sulla pelle. Si tiene la testa fra le mani, insanguinate.
Lei, molto lentamente, cerca di prendergliele per controllare le ferite.
«Probabilmente l’avrei tentato anch’io…» escoriazioni sulle mani, unghie spezzate, sangue rappreso. «Ma non credo che provare a scappare scavando nella pietra sia una buona idea»
Da dentro la borsetta prende fuori disinfettante, fasce e garze e tutto l’occorrente per le infezioni.
«Her…mione... aiu…tami…» balbetta il ragazzo. Un soffio così leggero da poterlo sentire invece che ascoltare.
«Fidati. Farò il possibile» la ragazza guarda fuori dalla cella.
Nessuno.
Dalla stessa borsetta tira fuori un lenzuolo.
No.
Un mantello
.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Chambertin