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Autore: TheMadHatter16    10/08/2011    1 recensioni
Seth ha deciso di staccare la spina passando qualche mese lontano da casa, Jacob e Renesmee sono sempre più affiatati, Nate sembra essersi finalmente accorto di Cathy: le cose potrebbero andare meglio di così?
Ma i pericoli sono sempre in agguato...
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen, Seth Clearwater | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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CAPITOLO 6
“Allegria e sgomento”
 
Ore 21:30
 
“Bene, scendete pure signorine, io vado a parcheggiare” fece Jake una volta giunti di fronte all’ingresso del bar “Texas”.
Obbedimmo. Sky e Cassie erano già arrivati e ci aspettavano sul marciapiede.
Osservai quella che mi fu presentata come la nostra nuova compagna di classe: aveva tutta l’aria di essere una ragazzina calma, tranquilla e sembrava anche un po’ intimidita dalla presenza di un’estranea. Era anche uno scricciolo: dovevo essere più alta di lei di almeno una decina di centimetri.
Ci presentammo e aspettammo che arrivasse Jake che tardò solo un paio di minuti. Infine entrammo.
Cassie, appena vide il mio ragazzo, gli domandò: “Per caso giochi a basket?”
Jake rise, sinceramente divertito dall’ingenua domanda che gli era stata posta, poi rispose che non praticava nessuno sport, faceva solo un po’ di palestra. Risi anche io sotto i baffi: i suoi muscoli non erano frutto dei pesi, ma erano collegati al fatto che si trasformasse in una specie di Commissario Rex gigante!
 
Il bar “Texas” non era semplicemente un bar, era anche una sala giochi di discrete dimensioni con un biliardo e diversi videogame per tutti i gusti, dalle corse in auto ai tornei di arti marziali.
Mentre compravo una manciata di gettoni mi guardai intorno per vedere se riuscivo a scorgere facce familiari. Nessun conoscente a ore nove. Decise di provare guardando verso destra e mi accorsi che attorno al biliardo c’era un gruppetto di ragazzi alti, bruni e nerboruti dall’aria decisamente familiare.
“Guarda, ci sono i ragazzi della riserva!” esclamò infatti Cathy, entusiasta. Non capivo che aveva da felicitarsi tanto: li vedeva praticamente ogni giorno! Ah già, dimenticavo, lei non aveva ancora salutato il ben ritrovato Seth “Torna a casa, Lassie!” Clearwater.
Andammo tutti verso di loro.
“Hey, ragazzi, che coincidenza, anche voi qui!” fece Jake salutando i suoi amici.
C’erano Brady, Ethan, Jerry e.. Seth. Mancavano all’appello quelli che avevano già avuto l’imprinting, insomma. Probabilmente quei piccioncini se n’erano rimasti a casa assieme alle mogli o alle fidanzate, mentre il povero Embry era di ronda giù a Forks con Leah.
“Abbiamo deciso all’ultimo di farci una bella serata dedicata a noi scapoli, chissà che non riusciamo a cuccare!” fece Brady mentre tentava di imbucare una pallina nera. Si era un po’ ripreso ora, il giovane Brady. Teneva di nuovo le spalle dritte e il collo eretto, c’era un sorriso sul suo fresco viso abbronzato, ma i suoi occhi portavano ancora l’ombra del dolore per l’amico scomparso, il compianto Colin.
Cathy corse a salutare e ad abbracciare Seth e Sky le trotterellò allegramente dietro. Mai che si lasciasse scappare l’occasione di gironzolare attorno a un bel maschietto, quel furbacchione!
Rimasi lì impalata a guardare Jake che rideva e scherzava coi suoi amici, captando distrattamente pezzi di conversazione tra Catherine e Seth.
“Sì, mio cugino è decisamente un grande, dovresti conoscerlo, è completamente fuori di testa” rise lui.
“Ma è vera la storia dei mutandoni da nonnetta che ha appeso alla bandiera sul tetto del suo liceo?” domandò lei ridacchiando, curiosamente civettuola.
“Altroché!” fu l’altrettanto divertita e leggera risposta.
Seth tentava di evitarmi, di tenermi a “distanza di sicurezza”, quasi e la cosa mi dava terribilmente fastidio: non sopportavo certi musi, certi climi di tensione, certi misteri. Anche io avrei voluto abbracciare il mio vecchio amico, guardarlo negli occhi e fargli capire che andava tutto bene, che ero felice che fosse tornato a casa.
 
Era passata un’ora ormai da quando eravamo arrivati e ancora Seth si era limitato a lanciarmi qualche furtiva occhiata, senza arrischiare a parlarmi così mi avvicinai a lui a passo felpato, timidamente, quasi avessi paura di far scoppiare una mina sotto i miei piedi coperti da sneakers un po’ consumate.
“Hey Seth!” lo salutai fingendo una disinvoltura che non mi era mai appartenuta e che definire forzata era veramente poco.
“Ciao Nessie” rispose lui, girandosi verso di me e sorridendomi. Il suo sorriso non era più la scintillante esibizione di trentadue denti bianchi stile “pubblicità del dentifricio”, era piuttosto un composto sorriso arcaico simile a quello presente sui visi imperturbabili di certe statue antiche che ritraevano giunoniche matrone romane.
Ebbi una fitta al cuore.
Buttai lì un ingenuo: “come va?”
“Bene, sono felice di essere tornato tra i miei amici anche se sento che mi mancheranno le stupidaggini di quel matto di mio cugino. Dovresti conoscerlo, sono sicura che lo troveresti esilarante!”
“Non ne dubito” mormorai. Ero come sui carboni ardenti, ciò che mi spaventava di più era l’ipotesi di piombare nel silenzio dopo quei disgustosi convenevoli.
“Come va quaggiù invece? Devo essermi perso un bel po’ di novità durante il mio ritiro” domandò lui.
Non potevo certo partire in quarta con la notiziola dell’imminente matrimonio tra me e Jacob, quello era un terreno pericoloso, era un mare con troppe onde che rischiavano di spazzare via l’incerta zattera.
“Oh beh sì.. Catherine è alle prese con il suo Nate, Leah e Dave hanno intenzione di sposarsi, Sky è in cerca dell’anima gemella e alla nostra cricca di amici si è aggiunta Cassie, una nuova compagna di classe. È quella morettina accanto a Cathy” feci indicando la nuova recluta col mento.
“Ah sì, l’ho vista prima, quando siete arrivati e infatti il suo viso non mi era familiare. Ha la vostra età? Sembra più piccola..”
“È solo molto minuta, ma ha la nostra età” risposi. In effetti la piccola e graziosa Cassie non dimostrava più di quindici anni, di certo non sembrava una diciottenne.
“Ha dei bei capelli, somigliano a quelli di mio cugino!” rise Seth.
“Davvero tuo cugino ha una chioma simile?” ridacchiai anche io.
“Sicuro, ha dei capelli lunghissimi e leggermente ondulati, veramente belli. Me li farei anche io se la pelliccia da lupo non diventasse insopportabile non appena mi crescono un po’ questi due peli che ho sulla testa!”
Storsi il naso pensando a Seth con una lunga cascata di capelli corvini che gli scendevano lungo la schiena.
“Con Jake va tutto bene?” mi chiese a un tratto.
Rimasi interdetta, ma mi affrettai, per non creare imbarazzi a  rispondere con un secco: “Certo, tutto a gonfie vele”.
Lui sorrise, malinconico, ma non desolato, serenamente rassegnato forse e mormorò un: “Ne sono contento”. Guardai i lacci e la punta un po’ infangata delle mie scarpe. In inverno, a Forks, con tutta quella pioggia era impossibile mantenere le scarpe in uno stato decente.
“Non sai quanto mi è dispiaciuto creare problemi tra te e Jake, ho fatto bene a sparire per un po’, ha fatto del bene a tutti. Spero che non mi odierete per i disagi che ho creato con le mie bambinaggini e che mi vorrete ancora bene come un vostro caro e vecchio amico” aggiunse inoltre, cercando i miei occhi.
Sollevai lo sguardo, sorrisi e mormorai: “Come un fratello Seth, come un fratello”.
Anche lui sorrise teneramente.
 
Ad un tratto squillò un cellulare. Riuscii subito a riconoscere il motivetto della suoneria del telefonino di Jake e questo riuscì a distogliermi dalla chiacchierata con il mio amico d’infanzia.
Volsi lo sguardo in direzione del mio fidanzato, cercando di capire, attraverso la sua espressione, di cosa gli stesse parlando il suo interlocutore. Il suo viso esprimeva preoccupazione e Jake passò in un attimo dall’allegria allo sgomento.
Quando riattaccò mi avvicinai a lui e gli chiesi chi avesse telefonato e cosa gli avesse detto di così terribile da renderlo tanto angosciato.
Lui prese un lungo respiro, poi esalò: “Erano Embry e Leah. Hanno dentro che mentre erano di ronda hanno trovato un oggetto un po’ strano impregnato del tipico odore dei vampiri..”
“Ma.. che tipo di oggetto hanno trovato?” mormorai anche se, in cuor mio, sapevo già che la risposta che avrei ricevuto non mi avrebbe affatto confortata.
E infatti Jake mormorò: “Sembra.. sembra che abbiano trovato una lunga ciocca di capelli biondi”.
 
 
Salve a tutti miei (poveri XD) lettori! Spero che vi divertiate in questo felice periodo di ferie! Io sono appena tornata dalla Puglia e credo che il caldo sole meridionale mi abbia annebbiato un po’ le cervella perciç spero che i prossimi chappy non siano deliranti! XD
Ditemi che ne pensate di questo nuovo capitoletto, mi raccomando! :)
Come di consueto.. ringraziamo!
-       Julia che, fedele come sempre, continua a seguirmi nonostante i miei tanti colpi di testa e le mie bizzarre sparizioni! Un bacione! :D
-       Tutti coloro che seguono, ricordano e preferiscono la fic! Grazie davvero di cuore, un abbraccio! ^_^
  
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