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Autore: JessyBree    10/08/2011    3 recensioni
E se una nuova generazione di Malandrini arrivasse ad Hogwarts? E se James Sirius Potter ereditasse dall’amatissimo nonno la capacità di innamorarsi di una sola ed unica ragazza e di renderle la vita un casino totale? E se un nuovo trio di amici inseparabili camminasse per i corridoi della scuola? E se la dolce Rose Weasley cominciasse a provare qualcosa per il suo affascinante migliore amico, nient'altro che Scorpius Malfoy? E se Lily Potter cominci a provare lo stesso sentimento della cugina per lo stesso ragazzo? E se il giovane Albus si trovasse in una situazione da mediatore, mentre tutto ciò che vorrebbe in realtà è un po’ di pace nell’ora di Pozioni e sognare ad occhi aperti la Cercatrice di Corvonero, per cui ha una cotta tremenda? E se le graziose Lucy e Molly diventassero l’orgoglio di George Weasley, e l’allampanato Hugo Weasley la disperazione di Ron Weasley e la gioia di suo fratello Percy? E se Dominique Weasley non fosse esattamente la ragazza che tutti si aspettano?
Beh…io mi sono fatta tutte queste domande…ora non resta che leggere per sapere la risposta! ;) Quasi un secolo di generazione si mischia l’una con l’altra, vecchi e nuovi protagonisti e un sacco di guai!"
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Sabato mattina, ore nove.
Dominique stava seduta a gambe incrociate sul suo letto, fissando un punto impreciso della parete.
Le sue compagne di stanza, Monica Fillips e Samantha Gowen, la stavano guardando allucinate.

Che Dominique era strana di per sé, questo non era certo un mistero; ma era dalle sette di mattina che stava seduta sul suo letto a guardare il niente, persa nei suoi pensieri.

“Stai bene, Dom?” le chiese Monica, sentendosi quasi in dovere, dato che né lei né Samantha le rivolgevano un parola in più del ciao.

Dominique non rispose e le altre due la lasciarono nel suo brodo, uscendo dalla porta borbottando qualcosa sulla stranezza degli Weasley.
Dominique spostò lo sguardo dal muro all’orologio che portava al polso.
Mancava solo un ora all’appuntamento con Lorcan e lei era ancora in pigiama, senza avere la minima idea di cosa si dovesse fare per prepararsi ad un’uscita con un ragazzo.

Lei, Dominique Weasley, la persona più introversa e strana di questo mondo aveva appuntamento con Lorcan Scamander.
Aveva detto si.
Perché accidenti aveva detto si????

Lentamente, scivolò giù dal letto e si mise di fronte allo specchio. La sua immagine rifletté il suo sguardo preoccupato. Si prese i capelli e li legò in una coda di cavallo.
Ma poi notò che quella pettinatura le metteva in risalto il collo e il viso più del dovuto.
Tolse il laccio e si affrettò a coprirsi il collo e gli occhi con i folti capelli biondo rossicci.
Indossò un paio di jeans e una maglietta bianca, semplice, e le sue Converce bianche…
Nel totale non era né troppo appariscente né proprio anonima come lo era sempre.

Uscì dal dormitorio dopo essersi lavata i denti e il viso, e come al solito il suo viso non aveva nemmeno l’ombra di po’ di trucco.
Scese nella sala comune, dove gran parte dei ragazzi parlottava dei programmi per la giornata.
Un’occhiata alle ampie finestre che davano sul lago fece capire a Dominique che era una delle ultime giornate di sole di settembre.

Seduto ad uno dei tavolo trovò Hugo; Non gli aveva detto dove andava…a Hugo non piaceva molto Hogsmeade, e poi c’erano stati tante di quelle volte che preferiva rimanere in sala comune a studiare. Così a Dominique capitava di vagare da sola per le strade del villaggio e anche in quell’occasione trovò la scusa di andare a comprare un regalo per il compleanno di sua madre.

“Sei sicura che non vuoi che ti accompagni? Mi sento in colpa a lasciarti andare sola!” le disse Hugo quando lei gli si avvicinò per salutarlo.

“Stai tranquillo, non mi tratterrò molto!” Di certo non aveva la minima idea di quanto potesse durare un appuntamento…

Dominique uscì dalla sala comune che erano le nove meno cinque. Scese la scalinata di marmo molto lentamente, un passo alla volta…
Non sapeva nemmeno il perché stava facendo tutto questo…

E poi, appoggiato contro al muro con tutta l’aria di aspettare lei, c’era Lorcan.
Dominique l’aveva già visto senza divisa, ovviamente…ma quel giorno notò che il ragazzo non si era vestito nel solito modo scapestrato dei malandrini, ma con particolare cura.

Quando i loro sguardi si incrociarono, Lorcan sorrise e Dominique si spostò i capelli davanti agli occhi.
Lo raggiunse e gli si piazzò davanti, senza saper bene cosa fare.

Lorcan rise e prese in mano la situazione.
“Andiamo, allora?” le chiese, indicando il portone di quercia.

Dominique annuì. L’uno affianco a l’altra scesero i gradini d’ingresso e si incamminarono lungo il viale del parco.
Rimasero per un po’ in silenzio.

Bisognava parlare agli appuntamenti?

“Grazie per aver accettato!” disse poi Lorcan quando erano quasi a metà strada “Sai, temevo quasi che avessi cambiato idea…”

“Ho detto che sarei venuta e l’ho fatto. Io mantengo le promesse!” rispose Dominique sinceramente. Poi, credendo di essere stata troppo acida rivolse uno sguardo di scusa a Lorcan, ma vide che lui rideva.

“Lo so… è per questo che non sono scappato a gambe levate stamattina mentre ti aspettavo!” ammise, ridendo.

Dominique capì che si trattava di una battuta.
Come poteva uno dei grandi malandrini, i ragazzi più ammirati di tutta la scuola, essere timido di fronte all’idea di un appuntamento?

Arrivarono ad Hosgmeade e già si tolsero i mantelli per il caldo.
“Facciamo un giro per i negozi?” le chiese Lorcan.

Ma Dominique era troppo occupata a cercare di capire perché la maggior parte delle ragazze che incontravano per la strada gli guardavano con aria stupita…
Beh di certo lei per ultima si sarebbe aspettata di avere un appuntamento con Lorcan Scamander, ma arrivare a fissare la gente come se fosse una forma rara di pus di bubotubero era troppo!

“Ehi, guarda…da Mielandia hanno delle nuove offerte…andiamo a vedere?” le chiese di nuovo Lorcan, cercando in tutti i modi di attirare l’attenzione di Dominique.

“Si, va bene!” rispose lei e si affrettarono ad entrare nella calca di gente ammassata nel negozio.

Come di consueto, Dominique trovò Molly e Lucy tutte intente a fare scorpacciata di dolci. Stranamente però Lily non era con loro.
Molly e Lucy se trovarono a dir poco strano vedere Lorcan insieme a Dominique non lo diedero a vedere. Li salutarono normalmente e poi sgattaiolarono verso i Tiri Vispi Weasley.

Ovviamente non fu la stessa cosa quando incontrarono James e gli altri; a quanto pareva nemmeno Lorcan aveva detto a qualcuno con chi avrebbe passato la giornata, e quando gli altri videro che si trattava proprio di Dominique le loro reazioni furono piuttosto diverse: Frank, che stava mano nella mano con la sua Ludvine, gli salutò normalmente, evitando con molto tatto di mostrarsi sorpreso, al contrario di Ludvine, che guardava da Lorcan a Dominique come se non riuscisse a credere ai suoi occhi; Arielle, Elana e Maya, che erano più indietro rispetto ai ragazzi, non si accorsero nemmeno della scena dato che erano troppo intente a parlottare tra di loro, ma una gomitata nelle costole a Maya da parte di Arielle fu fin troppo eloquente. Fred e James erano assolutamente basiti.

Dominique cercò di non incrociare gli sguardi di nessuno, specialmente quelli di James e Maya, ma non fu facile dato che sette paia di occhi erano piantati su di lei…
“Ciao ragazzi!” esclamò Lorcan con voce tranquilla, infilando le mani in tasca.

James e Fred erano ancora troppo basiti per rispondere, così fu Frank a prendere in mano la situazione.
“Ciao Lorcan! Ciao Dominique…stavamo proprio andando da Mielandia!” disse in maniera affabile, come se capitasse tutti i giorni di incrociare Lorcan insieme a Dominique.

“Noi ci siamo appena stati…hanno i nuovi torroni sanguinolenti….durano un sacco!” rispose Lorcan, che se era imbarazzato faceva di tutto per non sembrarlo.

“Infatti…allora magari ci vediamo ai tre manici di scopa, ok?” fece Frank. Afferrò deciso la mano di Ludvine e cominciò a spingere James e Fred su per la strada. I due ragazzi ancora non avevano detto nulla…cosa alquanto strana…

E infatti, dopo pochi secondi che Lorcan e Dominique si erano staccati da loro, sentirono la voce sguaiata di Fred “Come ha osato quel biondone ossigenato a non dirci che portava mia cugina ad Hogsmeade, oggi!”
Quello che però risposero gli altri, loro due non lo sentirono.

Contro ogni logica, Lorcan ridacchiò.
“Solo per amor di dignità…non ho i capelli ossigenati!”

Dominique lo guardò, assolutamente stupita.
“Perché?”

Lorcan ricambiò il suo sguardo.
“Perché cosa?” le chiese.

“Beh, dalle reazioni dei tuoi amici ho dedotto che non avevi detto che eri con me, oggi…però non ti sei mostrato un minimo imbarazzato di farti vedere accanto a me…volevo solo sapere perché!”

Lorcan guardò quella ragazza così strana quanto bella.
Dominique aveva la capacità di dire la verità in una maniera quasi inquietante…era una dote che avevano in pochi…come sua madre…

“Perché non sono imbarazzato!” ammise Lorcan. Camminando erano arrivati alla Stamberga Strillante “Sono contento di essere qui con te!”
Lorcan si sedette nel prato. Così alla luce del sole, la Stamberga Strillante non era poi così inquietante come la descrivevano…

Dominique non aveva sentito nemmeno una voce spettrale da fantasma..
Trovò più semplice cercare di captare un segnale dall’altro mondo che rispondere all’affermazione di Lorcan, ma questi sembrò non aver bisogno di una risposta.

Dominique gli si sedette accanto, mettendosi con le gambe a mò di farfallina.
Lorcan ridacchiò sotto i baffi, intenerito…di solito era una cosa che facevano le bambine…

Rimasero in silenzio per un po’ ad osservare il panorama. Dominique era intenta a strappare fili d’erba dal prato, stando bene attenta a non tirare via anche la radice.
“Quando ero piccolo la mamma ci portava spesso qui!” disse poi Lorcan improvvisamente “Diceva che è il posto migliore per riuscire a scovare i componenti del complotto Zannamarcia…e anche qualche Plimpo salterello non di acqua dolce!”

Dominique lo guardò, aggrottando le sopracciglia.
“Cos’è il complotto Zannamarcia?”

“Non ne ho idea…una volta abbiamo chiesto a mamma di darci qualche spiegazione ma non ci abbiamo capito alcunché!” ammise, facendo un sorrisetto sbilenco, molto simile a quello di James.

Dominique si mise automaticamente la mano al petto,  forse pronta a sentire il solito dolore ma questa volta non avvenne.
Era troppo concentrata su Lorcan per accorgersene.
“E il Plimpo Salterello di acqua non dolce, invece?” continuò lei.

Lorcan rise “Oh, quello è un semplicemente un fungo! Abbiamo cercato un sacco di volte di convincere mamma a non chiamarlo così, ma lei è convinta che non sia un semplice fungo. Papà d’altra parte, è troppo abituato alle stramberia di mamma che non la corregge nemmeno più! E’ una cosa normale a casa nostra mangiare una zuppa di Plimpi, o gli Arancionaidi Verdi o la carne di Pollocorno al forno…in realtà si tratta di zuppa di funghi e pollo con le carote! Ma è divertente anche così!”
Era la prima volta che Lorcan parlava così tanto e cosi tranquillamente con lei, e questo provocò uno strano piacere in Dominique.

“Sembrate una famiglia divertente!” commentò Dominique, ricominciando a strappare l’erbacce.

“Non come la tua, certamente!” disse subito Lorcan.

Dominique scrollò le spalle “Sarà che sono troppo abituata per cogliere il lato divertente della mia famiglia!”

“La tua famiglia è una di quelle più famose al mondo! Dovresti esserne contenta!” le fece notare Lorcan, notando l’indifferenza di Dominique quando parlava della sua famiglia.

“Ti manca tuo fratello, vero?” chiese invece Dominique, guardandolo negli occhi.

Lorcan rimase spiazzato dalla domanda.
“No, non molto!” disse, scrollando anche lui le spalle.

“E invece si! Hai parlato per tutto il tempo al plurale, includendo tuo fratello in ogni cosa che hai detto!”

Lorcan guardò Dominique, che ancora una volta aveva mostrato l’insolito talento per le verità scomode.
“Lysander è…diciamo che è cambiato!” Lorcan spostò lo sguardo sulla Stamberga Strillante.

“Cambiato in che senso?”

“Non lo so nemmeno io! So solo che è successo qualcosa l’anno scorso che…beh ci ha fatto allontanare!”

“E tu lo sai cos’è questa cosa?” chiese Dominique.

“No!” ammise Lorcan “Ed è proprio questo il problema!”

“Non devi parlarne, se non ne hai voglia!” esclamò subito Dominique, accortasi improvvisamente di essere stata troppo invadente.

“In realtà sei la prima persona che me lo chiede!” rispose Lorcan, guardandola di nuovo con il sorrisetto sbilenco “I miei amici…loro sono come fratelli per me. Sono la mia famiglia, qui ad Hogwarts e non li cambierei con nessuno. E sono totalmente diversi da Lysander…beh diversi dal Lysander di ora! Non è stato sempre cosi! Non so se ti ricordi, ma io e mio fratello abbiamo passato parecchio tempo a casa dei tuoi nonni, e le cose erano molto più facili! Ma poi a Lysander capitò qualcosa…qualcosa che ancora oggi non ne conosco il motivo…Ho cercato di parlargli…di stargli vicino come sempre ma lui ha come creato un muro davanti a sé. E con il tempo mi sono rassegnato di capirlo. Non mi importa poi così tanto, comunque. Sono i miei amici i mie fratelli. Mi basta il loro affetto!”

“Non è vero!”

Dominique aveva lasciato parlare Lorcan senza interromperlo, fino a quel momento.

“Che cosa non è vero?” chiese lui, guardandola.

“Che non ti importa!” rispose Dominique “Altrimenti non avresti cercato di fargli arrivare la lettera, non avresti parlato al plurale e non avresti lo sguardo malinconico che hai quando parli di lui!”

Lorcan la fissò per uno minuto buono e Dominique pensò che le avrebbe urlato contro.

Invece si limitò a sorriderle “Hai ragione…non sono bravo a raccontare le bugie!” ammise.
 
 
Fine prima parte


Scusate questa interruzione brusca ma il capitolo è ancora troppo lungo e io devo uscire frettolosamente! a prestoooo
  
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