Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: bells swan    10/08/2011    12 recensioni
Dal primo capitolo:
- Gli porgo la mano. “Io sono Bella”.
Sorride. “È bello vedere che almeno una donna su cinque ha un’alta considerazione di se stessa”. Ritorna serio e riabbassa la testa sul libro. “Sì, sei molto carina” si limita a dire.
Alzo gli occhi al cielo. “Bella è il mio nome” specifico.
“Come vuoi” borbotta senza neanche guardarmi.
Mi appoggio alla sedia, osservandomi intorno e cercando altre scuse. Non ne trovo. Passo al sodo. “Ho bisogno del tuo aiuto” mormoro, diventando improvvisamente seria.
Annuisce con gioia, alzando finalmente la testa. “Certo. A circa sei isolati da qui c’è un centro specializzato per malati mentali come te. Se vuoi ti do un passaggio”.
Gli lancio un’occhiataccia. “Non sono pazza”. Scrollo le spalle. “Ho solo bisogno del tuo aiuto”.
Riabbassa la testa. “E di cosa avresti bisogno?” chiede con indifferenza.
“Vuoi essere il mio fidanzato?” domando, gli occhi che brillano. -
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'amor non si comanda... o sì?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                      Image and video hosting by TinyPic


Odio i matrimoni.
Ogni volta la famiglia si riuniva e tutti gli occhi si puntano sui ragazzi cresciuti.
‘Ah, ma sei diventato grande!’
‘Ma quanto ti sei fatto alto?’
‘Ma quanto sei diventato bello!’
‘Scommetto che le ragazze cadono ai tuoi piedi!’
E la più banale in assoluto: ‘E la fidanzatina?’
Faticavo molto a trattenermi dal ridere in faccia ai miei parenti.
Stavolta però, è diverso.
Non sono ad un matrimonio in cui a sposarsi è mia cugina o mio zio. Stavolta parteciperò a un matrimonio che con me non ha niente a che vedere e nessuno mi domanderà nulla.
Già questo è positivo.
“Edward, posso entrare?”
“Sì.” È da chissà quanto tempo che sono fermo davanti alla mia valigia. Alice ha messo più di un completo e io non sono in grado di decidere quale indossare.
Mi ucciderebbe se venisse a sapere che la sua migliore amica, col suo aiuto, ha fatto una figuraccia perché i nostri vestiti non si abbinavano.
E, naturalmente, se dovesse accadere una roba del genere, Bella mi ha minacciato di dire ad Alice che la colpa sarebbe stata solo mia perché non ho voluto ascoltarla.
Dato che sono per loro un manichino, facciano tutto ciò che vogliono. Alice già lo fa da tempo; Bella invece impara in fretta.
Mi volto verso di lei quando entra; è già vestita di tutto punto: trucco, scarpe, capelli e vestito.
Ed è molto bella.
“Sei bellissima” mi complimento.
Non siamo fidanzati, ma neanche amici. Siamo conoscenti, sì. E tra conoscenti i complimenti non hanno secondi fini, esattamente come il mio.
Poi, se lo merita davvero.
Il trucco leggero le mette in risalto gli occhi in modo particolare, due pozze di cioccolato fuso; le labbra sono messe in evidenza grazie ad un lucido brillantinato e le ciglia sono allungate a dismisura, rendendo il suo sguardo dolce e sexy allo stesso tempo.
Il vestito è molto elegante, adatto ad un matrimonio ma comunque alla sua giovane età e le scopre le lunghe gambe.
 
  
Image and video hosting by TinyPic

Però...
“Grazie” dice, sorridendomi mentre si avvicina. Si muove con eleganza, nonostante i tacchi.
A proposito. “Ma come fate voi donne a camminare su quei trampolini?” domando, sedendomi sul letto.
Neanche mi guarda. Il suo sguardo è sulla valigia mentre le sue mani vi rovistano all’interno mettendo fuori e dentro camice e pantaloni, giacche incluse. “Personalmente, non mi costa poi molto. Amo i tacchi e mi piace portarli. Alice lo stesso. Se ti può consolare, alcune donne non li sopportano” risponde semplicemente.
Annuisco, pur sapendo che non mi vede.
Èconcentrata al massimo. “Mmh...” mormora prima di prendere un completo.
Inutile dire che per me sono tutti uguali.
“Direi di abbinare questa camicia a questo pantalone, e prendere questa giacca che si abbina a questa cravatta. Anche se però questa cravatta si abbina anche a questo pantalone... Edward cosa preferisci: che la cravatta si abbini al pantalone o che si abbini alla giacca?” chiede.
Apro bocca ma mi ferma, ricominciando a parlare. “A ben pensarci, meglio che siano le scarpe ad abbinarsi alla cravatta, la camicia darà un tocco in più e pantalone e giacca completeranno il tutto” dice mentre estrae i vestiti scelti. Me li porge con un sorrisetto divertito. “Su, provateli.”
La guardo, inarcando un sopracciglio.
“Dai, non ti vergognerai?” mormora, ancora più divertita di prima.
Il mio sguardo rimane immutato.
Alza le mani in segno di resa. “Come vuoi” e si volta.
Velocemente, mi spoglio rimanendo solo in boxer.
“Però...” mormora con tono d’apprezzamento.  “Vai in palestra?” chiede.
Mi volto immediatamente verso di lei. “Ma non ti avevo chiesto di girarti?” sbotto, allacciandomi i bottoni della camicia. Sono in mutande, ancora!
Sorride.  “Dai, l’avresti fatto anche tu se i ruoli fossero stati invertiti” mormora senza imbarazzo.
Questa ragazza è strana e ogni minuti che passa ne ho la conferma.
Sospiro. Tanto vale che continui. “Posso mettere il gel nei capelli?” chiedo quando ho finito. Devo solo mettere la giaccia e la cravatta.
“Certamente” risponde.
Le lancio un’occhiata.
Ha la schiena contro la testiera del mio letto, il cuscino a renderla meno dura, le gambe accavallate e il mio cellulare in mano.
“Se stai cercando foto di uomini nudi nel mio cellulare rimarrai delusa. Al massimo, troverai foto di donne nude” mormoro, modellando a mio piacimento i capelli col gel. Ovviamente, scherzo.
Bella non si scompone. “Tranquillo, per quello c’è internet” risponde, riferendosi alle foto di uomini nudi.
Okay, la prossima volta mi sto zitto.
“Ma che cerchi?” domando, seriamente incuriosito.
“Se hai foto dei tuoi amici. Non ci credo che non ne hai neanche uno minimamente passabile e che possa interessarmi.”
“Dammi qua” le ordino io, prendendole bruscamente il cellulare di mano lanciandole un’occhiataccia.
Sorride. “La parte del ragazzo geloso la fai meglio di quello innamorato.”
“Io non sono geloso” affermo, riposizionandomi davanti lo specchio e riprendendo a trafficare con i miei capelli.
“Tutti gli uomini non sono gelosi delle proprie donne” conferma, col tono di voce però che esprime l’esatto contrario.
Sospiro, cercando di trattenermi dall’impulso di strapparmi i capelli. Mi porterà all’esasperazione!
“Eddy, ascolta...”
La interrompo immediatamente. “Non. Chiamarmi. Eddy” sibilo.
Bella sbuffa. “In una coppia si danno dei soprannomi! Soprannomi che nessuno usa ed Alice mi ha detto che tu non ne hai. Ero indecisa fra Edduccio, Eddino ed Eddy e ho scelto quello che pensavo ti avrebbe fatto più felice! Perché sei così egoista?” chiede arrabbiata.
Mi volto verso di lei, gli occhi fuori dalle orbite. Quasi mi strozzo con la cravatta che sto cercando di indossare. “Io sarei egoista?” chiedo.
Le occhi le si illuminano. “Hai visto? Litighiamo già come una coppietta di fidanzatini felici” mormora contenta.
Emetto un gemito strozzato e, di nuovo, rischio di strozzarmi con la cravatta quando bruscamente mi volto verso lo specchio.
“Dammi.” Bella si porta dinanzi a me, le sue mani che prendono il posto delle mie. Quando è concentrata anche sulle cose più semplici, le si forma una ruga piccolissima sulla fronte liscia. Riesce a farmi il nodo alla cravatta senza strozzarmi neanche una volta.
“Chi ti ha insegnato a fare i nodi alle cravatte?”
Di solito, le donne sono incapaci di farlo.
“Jacob.”
“Chi è Jacob?”
“Un amico.”
“Posso stare senza giacca?”
Bella, voltata verso la porta, pronta a scendere, si gira con occhi di fuoco verso di me. “No! Vuoi rovinare l’abbinamento?”
Mai..., penso sarcastico. La indosso costretto, infilo le scarpe e mi dirigo verso di Bella.
La vedo sistemarsi il vestito, passarsi le mani sul volto per sistemare Dio solo sa cosa e sistemarsi in seguito l’acconciatura. Ha i capelli legati in un chignon, con delle ciocche arricciate davanti.
Le stanno molto bene.
“Andiamo” mormora ansiosa e, prendendomi per mano, mi porta fuori dalla camera da letto.

 

Spazio autrice

 
Ecco qua il nuovo capitolo, betato in tempi record da serenacullen (grazie tesoro! <3)
Dunque, abbiamo visto una Bella in veste di stilista e un Edward esasperato. E siamo ancora agli inizi ;)
È domenica, quindi il giorno delle nozze. Vi ricordo che a sposarsi sono gli zii e che compiono 25 anni di matrimonio, rinnovano le loro promesse (non mi ricordo se in America si rinnovano a 25 o 15 anni .-.)
Specifico una cosa: Edward si è dovuto cambiare di fronte a Bella perché la casa non è gigantesca e il bagno disponibile era occupato. Come faceva a saperlo? Bo, inventatevi voi una scusa… Magari Bella gli aveva detto che Tanya aveva occupato il bagno e che quindi doveva prepararsi in camera sua ^-^
Fate voi.
Un bacio, Vane.
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: bells swan