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Autore: Lyher    11/08/2011    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Commedia, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Transilvania, 7.40 a.m.

<< Driiiinn >>
Era si e no la decima volta che la sveglia squillava, ma io quella notte non avevo dormito, se non una o due ore, pensando a 'lui', perchè solo questo era il modo in cui potevo chiamarlo. Qual'era il suo nome? L'avrei mai più incontrato? Chissà ..
Questa volta mi alzai, più depressa del giorno prima, sembravo uno zombie.
Andai a prepararmi.
Non feci colazione, era troppo tardi.
<< Mammaaaaaa! Dove seiii?! Devo andare a scuolaaaaa, ricordii? >>
Urlai contro la stanza di mia madre; ma poi si alzò Avalin.
<< Urli inutilmente, mamma si è alzata presto per andare a lavoro. Ti ricordo che non siamo più in California, adesso dobbiamo andarci in bus a scuola. >> << Oh caspita, giusto. Beh allora preparati così ci andiamo insieme, nel frattempo mi trucco dato che c'è ancora tempo >>
Prima di truccarmi mi lavai i denti, e notai qualcosa di strano.. di diverso.
Avevo i due canini più allungati del solito..
<< Boh, sarà perchè sto per fare sedici anni. >> Accennai, parlando tra me e me.
Mi truccai e andai da Avalin.
<< Sei pronta? Ma quanto ci metti per prepararti? >>
<< Calma, calma. Sono pronta.. Andiamo. >>
Chiusi casa e ci avviammo verso la fermata dell'autobus.
Erano le 8.15, l'ingresso era alle 8.30.
Soltanto in autobus avevamo già capito che non sarebbe stato poi così tanto facile fare delle nuove amicizie, soprattutto per me che ero già in terza; ma non mi lasciai perdere d'animo.
Nel frattempo guardavo fuori il finestrino, una parte di me sperava di riincontrare quel ragazzo, un altra invece no, perchè mi avrebbe fatta solo soffrire di più.
Arrivammo a scuola, era bellissima all'esterno. Aveva un cortile gigantesco con un prato meraviglioso, molto meglio di quella in cui andavamo prima.
Le porte dell'autobus si aprirono e scesimo. Le strade tra me e Avalin si divisero perchè lei andò subito in cerca di amici; era molto più socievole di me.
Io non sapevo ne dov'era il mio armadietto, ne dov'era la mia classe.
Allora chiesi informazioni al primo passante che trovai: un ragazzo scuro e alto con gli occhiali.
<< Hei ciao, scusa sai dirmi dov'è l'armadietto numero 14? >>
<< Ciao! Sei nuova di quì? >>
<< Emh, sisi, si nota così tanto? >>
<< Ahah, un pò, ma non c'è niente di male! Tranquilla. >> Aveva un bel sorriso spalancato nel suo viso.
<< Comunque, se vuoi seguirmi ti porto al tuo armadietto. >>
<< Certo, grazie mille. >> Sorrisi anche io.
<< Eccoci arrivati, se ti servono altre informazioni, io e i miei amici siamo agli armadietti 4,5,6,7 e 9. >>
<< Beh, di nuovo grazie. Ah un'altra domanda: dov'è la sezione F? >>
<< Non dirmi che sei pure tu di quella sezione! >>
<< Sisi, perchè? >>
<< Anche io! >>
<< Ah, almeno ho un amico. >>
Arrivarono altre 2 ragazze e 2 ragazzi.
<< Ne hai 5 di amici. >> E sorrisero.
<< Che bello, allora stiamo vicini nel banco? >> Chiesi al ragazzo che conobbi all'inizio.
<< Senza dubbio. Ah, ma approposito, come ti chiami? >>
<< Ahah, giusto, non ci siamo presentati. Io sono Lyher, e voi? >>
<< Io sono Mark. >> Disse il primo ragazzo che mi aiutò a trovare gli armadietti.
<< Io Jane. >>
<< Io Andrew. >>
<< Io Luc, ma tutti mi chiamano 'il bellissimo' >>
Scoppiarono tutti a ridere, compresa io.
<< Lascialo stare. >> Disse Mark; << si sente il più bello della scuola >>
<< L'avevo notato >> Annuii ridendo.
<< In fine, io sono Clare. >> Disse l'altra ragazza.
<< Beh, quindi siete: Mark, Jane, Andrew, Luc e Clare, giusto? >>
<< Esattamente >> Rispose Mark.
<< Lyher, ridi! >> Disse Clare.
Io risi, senza capirne il motivo.
<< Wow! Avete visto? >>
Tutti annuirono, io non capii.
<< Cosa? Cos'ha di male il mio sorriso? Ho qualcosa tra i denti? Oh che brutta figura. >>
<< Tranquilla! Non hai niente tra i denti; e solo che hai i denti similissimi a quelli di Clod. >> Disse Jane.
<< Clod? E chi è? >> Domandai perplessa.
<< Clod è il ragazzo più bello della scuola. >>
<< Davvero? Pensi di potermelo descrivere? >>
<< Beh, certo. Ha i capelli biondo scuro, gli occhi sul grigio che cambiano dipende il tempo, alto quanto me circa, io sono 1.67, lui sarò 1.69.. >>
Rimasi immobile, io ero alta 1.64, e avevo notato che lui era alto quasi quanto me, e se fosse stato lui quel 'lui' di cui ero tanto attratta? Beh, se fosse stato lui, di certo non avevo speranze con il 'più bello della scuola'.
<< Ah. E in che senso ho i denti simili ai suoi? >>
<< Avete i due canini affilati, però tu di meno. >>
<< Si l'ho notato anche io questa mattina davanti lo specchio, ma sarà la pubertà. >>
<< Beh, può essere, ma come mai tutti noi non li abbiamo? >>
<< Misteerooo! >> Disse Luc.
E tutti come al solito scoppiammo di nuovo a ridere.
<< Mi sa che è ora di andare in classe.>>
E andammo..
Le 4 ore più noiose della mia vita.
La prima ora era stata più bella perchè tutti parlarono di me, e il professore mi presentò come 'la più brava della scuola della California', quindi avevo già un buon pregiudizio.
Appena uscimmo dalla classe i miei amici si fermarono davanti a me.
<< Questa sera siamo al cinema a vedere 'La notte stregata 2', vuoi venire? >>
<< Mi piacerebbe molto ragazzi, ma non posso lasciare mia sorella sola. >>
<< Beh, quanti anni ha tua sorella? >>
<< Quasi 15. >>
<< Fai venire anche lei no? Non pensi ci rechi alcun disturbo, sbaglio ragazzi? >>
Tutti fecero il cenno di un no con la testa.
<< Beh allora ok, vi faccio sapere. >>
Ci scambiammo i numeri di telefono, e io uscii dalla scuola lentamente, aspettando che anche Avalin arrivasse.
Nel frattempo, vidi 'LUI'.
Mi venne una fitta fortissima al cuore, e mi bloccai.
Poi mi ripresi, e corsi verso di lui. Non potevo continuare a stare così.
<< Adesso tu stai fermo quì, non mi cacci, ascolti e rispondi! E' chiaro? >>
Lui si girò dall'altra parte.
Io lo afferrai e lo feci voltare verso di me.
<< Mi dici qual'è il tuo nome? Solo questo! >>
Un farfuglio uscì dalle sue labbra rosee.
Non capii niente, era troppo basso il volume della sua voce.
<< Parla più forte, non ti sento. >>
<< CLOD! >> Urlò, e se ne andò dall'altro lato.
Io ero spaventata, quell'urlo faceva troppa paura. Ma nel frattempo risi, per non far capire che avevo paura di lui. Lui si girò verso di me e mi osservò per dei minuti. Poi si avvicinò come se fosse un fulmine.
<< RIDI. >>
<< Perchè dovrei ridere? >>
<< Tu fallo e basta. >>
Io risi, pensavo volesse ammirare pure lui la nostra somiglianza dei denti.
Invece non era per niente felice, aveva sempre quella faccia seria e nervosa.
<< Adesso mi spieghi perchè dovevo ridere? >>
<< Cosa sai? >>
Io ero shockata, non capivo se avesse bevuto per come parlava.
<< Ma cosa intendi scusa? >>
<< Emh, no niente. Scusa se ti ho disturbata. >> Stava ancora davanti la scuola ad aspettare qualcosa o qualcuno, esattamente come me. Non capivo che fine avesse fatto mia sorella, ma in quel momento ero troppo presa da Clod.
<< Eh no! Così non può continuare. Possiamo avere almeno UNA discussione sensata? Prima ti incontro e fai tutto il duro cacciandomi, ora ti faccio IO una domanda e tu dici scusa se ti ho disturbata? Sei strano, molto strano, sai? >>
Lui si mise a ridere come un folle. E io pure. Non capii perchè ridessi, o perchè lui ridesse, capivo solo una cosa. Potevo averlo visto soltanto due volte ma.... Ero innamorata di lui.
<< Perchè stiamo ridendo? >> Domandai continuando a ridere.
<< Sei tu che mi fai ridere quando sei arrabbiata, sei identica a tuo fratello. >> La sua faccia appena disse fratello si tramutò e si bloccò. E anche la mia.
<< Mio fratello? Ti confondi qualcun altro. Io ho solo una sorella più piccola. >>
<< Emh, si, scusa hai ragione ho sbagliato persona. >>
Ma la sua faccia non mi convinceva, avevo la sensazione che mi nascondesse qualcosa. << Tu sei troppo misterioso, lo vuoi capire o no che così ci sto male? Lo vuoi capire o no che io ...... >> Non ebbi il tempo di finire la frase che arrivò Avalin in compagnia di un ragazzo, qualche suo compagno con cui aveva stretto amicizia.
<< Hei Lyher! >>
<< Avalin!! Non potevi arrivare in un momento migliore di questo. >> Dissi ironicamente, ma nessuno capii che stessi scherzando dicendo quella frase.
<< Ahah, comunque, lui è Nik. L'ho conosciuto in classe da me, è TROPPO simpatico. >>
<< Lyher? Quindi è così che ti hanno chiamata adesso >> Disse Nik.
<< Eh? >> Lo guardai shockata, continuando a non capire cosa volessero dire lui e Clod.
<< Si beh, intendo da quanto ti hanno .. >>
<< Si è fatto tardi Nik, dobbiamo andare a casa >> Clod non lo fece parlare, gli mise la mano davanti la bocca e lo tirò con se. Io continuavo a non capire, ma cambiai discorso.
<< Allora Lin, com'è andata a scuola? >>
Tutto il tragitto scuola - casa lo passammo a raccontarci del primo giorno di scuola.
Appena arrivammo a casa ci fecimo due panini veloci e poi andammo a dormire.
Questa volta anche io avevo sonno.


Era tutto buio, non riuscivo a capire niente, poi vidi una luce e ci andai incontro, lì c'erano Clod con Nik, e due adulti, un uomo e una donna. Io ero una bambina piccola e gridavo alla donna << MAMMA ! MAMMA ! >> Piangevo.
Clod mi diede un bacio in fronte. Anchela donna che avevo chiamato 'mamma', piangeva.
Poi piano piano la luce sparì e tornai al buio.


<< NOO! MAMMAAA! >>
Mi svegliai urlando queste due parole, con le lacrime agli occhi.
Erano gli stessi sogni che facevo dall'età di sei anni all'età di dieci. Poi smisi per alcuni anni.
E adesso? Perchè erano ricominciati?
Vidi spuntare mia mamma dalla porta, era già tardo pomeriggio quindi era tornata dal lavoro.
<< Tesoro mio cos'è successo? >>
<< Mamma, ho avuto di nuovo quegli incubi. >>
<< Quelli di 5 anni fa? >>
<< Si! Non capisco proprio niente. Ma perchè?! >>
<< Piccola, forse è meglio che ti racconti tutto. >>
<< Cosa? Quindi tu sai il motivo? >>
<< Si, ma ho aspettato che tu fossi abbastanza grande per dirtelo, comunque aspettiamo fino a domani. Voglio che tu vada a scuola tranquilla. >>
<< Se la pensi così, mamma. Allora aspetto con ansia domani. >>
<< Certo piccolina mia, ma adesso vieni a cena. Ho preparato prima questa sera, perchè dopo voglio portarvi un pò fuori, magari andiamo al Bowling. E' da tanto che non facciamo qualcosa tutta la famiglia insieme, non è così? >>
<< Già, manca solo papà. >> Scese una lacrima dal mio viso, e due dal viso di mia mamma.
<< No amore, lui è quì con noi. >>
<< Giusto.. >> Io scoppiai a piangere e l'abbracciai.
Scesimo giù, Avalin aveva già mangiato e si stava preparando.
Io mangiai in un batter d'occhio e corsi sù a prepararmi.
Mia mamma era già pronta, aspettava solo noi.
Mi guardai i denti, curiosa di sapere se fossero rimasti sempre gli stessi di questa mattina... COSA? Sarà stata una mia impressione, sicuramente, ma.. Erano molto più affilati. E lunghi anche.
<< Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! >> Un urlo che rimbombò in tutta la casa.
Mia mamma preoccupata salì subito.
<< Cos'è successo ??!? >>
<< Guarda i miei denti! Sono lunghi e affilati, ma cosa vuol dire? >>
<< Niente tesoro, è la tua età. >>
<< Ah, infatti, immaginavo fosse per questo, per sicurezza ho preferito chiederlo a te. >>
Eravamo tutte pronte, salimmo in macchina e andammo al bowling.
La partita la vinse mia sorella, come al solito, è sempre stata brava in questo gioco, io invece come sempre ho avuto il punteggio più basso.
<< Ma da chi avrò preso! Siete tutti bravi in famiglia >>
Scoppiammo a ridere, erano già le 22.45;
Appena arrivammo a casa andai subito a letto aspettando l'indomani per aver finalmente avuto spiegazioni riguardo ai miei sogni.
 

  
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